Temi greci in correlazione alla Grammatica di Giorgio Curtius, con dizionarii in ordine etimologico per Dagoberto Boeckel

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NAZIONALE ROMA

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mrata cla

Prosessore di Lattere Greche nella R. Universith di Torino.

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Quest pera o stata depositata at Ministero dragricolit irao commercio, por go loro i diritu accordati dalla loggo sulla proprieta letteraria, e classa convenetione tra la Consederaetio nodolia Germania dei Nord e P Italia peMa a ecipi ca gai angi adella proprietk letteraria ed artistica, dol l 2 inaggio l869. Torino, Tipograssa BONA, via Caeso Alberto, I. Duiligo a by Cooste

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Mi sono accinio alla putit, licagione di uti nuovo corso di

desse regese Wammaticali con eser igit pratici di versione non solo dat g reco in italiano, Ina egiam o datΓitaliano in meco.Questi ultimi, mi sta cotieesso ripeterio unctae in queSte rimae, se sono non lieve salica per lO Seolaro, gli procureranno, piutae te versioni dat greco an italiano, la Sicura conOScenZadelle forme grammaticali, Senga la quale non polrelibe accingersi alia lettura proficua dei classici autori. Eppure lo studio dei capolavori delia letteratura meca e latina h lo scapo clievuolsi raggiungere con Pinsegnamento della savella si grecaehe latina . Gli egeroigii gredi stello Schenkl sono da introdotii ed adoperati con molio prositio delia studiosa gioveniti Belle nostre seuole. Mi parve Opportuno di offerire ora a maestri e scolari un libro di lami fatii secondo un sistema atquanto disserente, percilli possasi convenientemente Varistre

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negli egeroigii. Scelsi a tale vopo uti libro che ancor pthStrettamente si attiene alla mammatica meca di Giorgio Curtius , Naessa cloe che or h la pili diffusa nesse scuOle se- comtarie delPItalia. Se questa grammatica, olire agit altri pregi suoi, Si raccomanda come libro di testo per te seuolepnche per clo che costringe Pinsegnante di discutere Della Seuola le GVerse regile ed i para tigmi che devonSi imparare, perclah gli scolari non assidino ulla memoria coge da loro non intese e per cio Atesso facili a dimenti carsi, pur non polr, negarsi che la latica o vopiliasi la nota di imparare u memoria non puo essere risparmiata allo studioso d una lingua, angi h necessario cli'egii sin da bel principio mandi a me-

snelth giunto assa lettura d'un classico non sta costretto diuVere continuamente ira mani ii vocabolario, ii quale, anche

per ii tempo che richiede la preparagione per la lettura della Scuola, mi tostile it placere che deve provare Delia lettura di

premetiere ad Ogni egeroigio una serie di voeaboli, che ildiscente dourli apprendere. Per renderri pero meno grave lasatica, parve opportuno di unire insterne vocaboli derivantidalia medesima radice e es volgere 1'atteugione egiandio ali et imologia, che h parte si essenetiale nesso studio desse ling ue , chh cosi nesso Atesso tempo lo studioso si preparerhanche is quella parte della mammatica che traita della so

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S 'intende, che I autore di questo libro di terni procedette in tal riguardo con ogni Inaggior cautela ut tenerulosi agit Ele,nenti di elimologia meca dello SteSSO Curtius. Nd pote-vasi troppa materia riunire in un tenaa Solo, per cui talvolta sono separate cose che Seientificamente dOvretibero stare unite ed adoperati alcuni Vocaboli prima che Si potesse partare dei loro temn O rassice, per non aVere materiale tropporistretto ne i primi eserctgii. Questa h pur anche la regione per oui, a Ino' d'esempio, Dei n' XIII sono di, contentato aletine sorme dei Verbi in μi: Ina sorse mirebibesi aDche nella grammatica questi Verbi in Semaure prima di quelli in vi. Ivocaboli pol sono per lo pili traui dalle opere di Senofonte cuine qhieli'autore elie primo Verrii studiato dagii scolari. AlPAnabast pol si data tu preserenga Sugii altri scritti dello Stesso autore; te prepoSigioni siesse sono tolle dat medesimo autore, per quanto su possibile M raeeogliere in essi piecole proporgioni. H presente libro di terni si h massiniamente proposto di preparare alia lettura di questo eminente e dilet-tevole seritiore elle pud cominciarsi appena finito lo studio deIla morsologia.s importante, che Dei temi stessi non si rinvengano forme grammaticali che lo scolaro non possa spiegare con quel cor-redo di cognigioni che ha di giti acquiState, perchδ emi deve imparare ad alutarsi da Sh, ad nnaliZgare, ad intendere senga altro aluto. Lia dissicoliti di essere con Semente a questo principio non m piccola: essa h pur anche la ragione che net primi tenai te proposigioni speSSO SOno breVissiuae. Cho da principio ii libro di temi s'alloniani alquanto dat-Pordine tenuio nella Mammatica non sembrerk per RVVentura inopportuno a chi rissetis che net primordii delPinsegnamentod'una lingua qualsiasi dissicilmente Pinsegnante puo attenersiri rosamente ali undamento della grammatica sistematiza. In quella vece gli eseinpii non devo o soliunto servire peri'applicagione dei paragraso della grammatica su cui Si rise-