Theognidos Megarenõs Gnõmai

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no a tem p turbolenti della Repubblica ci si sono stabilite, e che ci anno

seinprema conservata , e conservano an

cora con lustro a loro antichissima nobilia . I in perci occh sussis ono ancora in Avigno neci e ne Contad te nobili edillustra farni glie Florenti ne de PeruZZi, de Carribi , de Banis ni Baroncelli , de Doni , de Bilio ita , de Pagri . Magiacch per varie agioni non lato

Petrarca, da ei com plauso universale

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DEDICATORIA. IX

de i amatori de bitoni ludi dati alia

luce, Orra coni spem, perinettere chessa res anche di qua disse Alpi , es fili sponde deli Arno , uia quali hetributo di ode , a clii si uelle det Rodano a saput colle sue dot te ti-cli tessere asse norate te inpie di sigran Poeta ornanaento, e splendore delle os cane Mus , una uova corona

ine tanti unti controversi , ii scuta dely Italica torta Sacra , e rofana Per a qua cosa io nai lusing , he VS ILLUSTRIs s. non si per dis appro-Vare , he io e dia in tale occasione qualch pubblico contrassegno di quella gratitudine , che iusta naente clascundi no te prosessa e che pales Le en

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su interno gni buon citia lino , interestato per a gloria ella sua a Zione, ne viedere , clopo quari r , e tu secoli , ne a cessat di vivere a bessa , virtuosa Madonna aura che fra suo descendenti ne sita nato uno G,

che pro post os colla scorta di una sag-gia critica , is eguitare it Petrarca in

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DEDICATORIA XI

Stana pandos perlant i se inio Volume delia nata accolla de Poeti re-

ni , sicco me is fati de precedenti , assa ne di porre senapi e piti l avanti agit occhi delia studiosa ioventu nostra

antica uona mani era di poetare , chepur troppo si a perdendo per i poco pregio , in utra presso a maggior parte I autorita dei critiora , che viss ti sono ne secoli pili rei noti , per lacattiva celta , che si si de moderni perch nulla in oggi si appreZZa , se

non a P acia ella novita , e per attrecagioni ancora , che a me non speriadi cercare credulo essere inio O,

bligo tulispensabile ii in diriZZario per

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to di essere in cotest parti uno de oste-gni della cadente letteratura . Lo accelli ad unque La rego diluona voglia, non per riguardo alia persona , che si prende a liberta ii in viai gliel , ma pergli Autori , he contiene , e per i pes delle materi , he in est si traitano riguaris se uole , spetio a me , come u pegno di quella stima, che Ella a ragione di sagere lagii amatori elle uone lettere poco na- portandoria de resto purch io mitrovi d avere in parte almen satisnt-to a tal istit , e che Essa si mostrad efferne contenta , o porto tra glialtra libra , de quali composta a copiosa , e cella Biblioteca , che a nella sua naenissima solitaidine di Sommano, dove si complace di passare fra te pia

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DEDICATORIA XIII

cevoli ius tranquillamente i suo glomni Q. Se non in fosse ben noto quanto Ella mi di merit arsi piutiost , he didice ver e lodi , non manc here a ce to 1 far conoscere quanto si lontanadali ostentagione , e dat fasto a sua modest , e filosofica mani era di pensa-

reri che in uogo di gloriar is una

la vini generosa degli Ante nati , Elia studia di far comparare elle sui: Zioni un animi rabile sena plicita fare

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sue deligi , di acquisi ars una solida

e perimanente putaZione ella ricerca

s vi per tanta anni ci assilo ali amoroso Poeta . 1 res di pili senga far torto a vero , he non vi a alc uno , cheabbia it ivo revole incontro di conversare con S. ILLUSTRIS S. Che non resti