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. Duplex virtutum, & Prodigiorum
Bipertito Italicolatit E eoncinnatim , nouo Soli, nuper. Indigeti ,
IN ECCLESIA S. AUGUSTINI ALBINTIMELIENSIA Patribus eiusdem ordinis, &Congregationis Genuensis . Anno I. a. die ΣΟ. Mense . hya III.
GENUR, M. DC. LXXXXII. D pis Antonii Casamatae, In Platea Cicata. Superiorum per.
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Praevia monitio excusatoria Istontem opellam concinnatitiam , idest geminum Zodiacum Italicolatinum sertasse rcprehendes, iudicans heterogenea Icuunatis diuersitate culpabilem. Haec GF t m n, non inconsulta leuitas, scd necessitas fuit; huiusmodi enim iotenmitas, non ad ingeniorum duntaxat sicccc ins, sed potissimum ad animarum emolumeta dirigitur: idem: Pauli exemplo , qui ait , sapientibus, ct insipientibus debιι.r i. i .
sum, hac Zodiacorum dyade imperitis prouisum est , ut fructum aliquem, ex Italico prodigiorum Zodiaco ipsi quoque percipiant. Sicut uno , codemq; Solis beneficio pςrstui , pnaris , ignari'; conceditur; ita viri': indiscriminatim lastiua mystici huius Solis pompa deseruiet. Si
εrraui, Excusinum habeas me rogo. . Martiat. ep.
Epigramma ad Lectorem de eodem argumento cum Romae, nato Domino , triplex Sol l Marparuerit, ut Baron, Plin. Dion, dic. Factus homo Deus est: Sol triplus eumque coronat.
Ioanni Indigeti fit modo Zona dupI eZodiacum geminum potis est Vrbs ista videre; i Si potuit Soles Roma videre triplos . Bistons Zodiacum vuIt Ianus habere histontem. Ergo excusatum me, rogo, Lector, habe .
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ILLUSTIUSS, , E REVERENDISS. SIG.
L nostro Giouanni, che per una singolarissima innocenaa , se Agnello, viene ' ω ad vii' altro Giouanni, che in questa nobilissima Diocesi esercita egregiainentes la earica di Sagro Pastore . Viene tanto pili volontieri, perche nella Persona di S. Illustrissi ina truoua, non solo it suo nome, ma via vivo Hiratio di se medesimo, animato co icolori delle sue medetne virtu , ei nctaq; miramr , qui biis est Oald. I-metu mirabilis iose: Siche di due Giouanni, uno , gia Santo, gO- de la Chiesa trioniante net Clelo; l'altro, ancor Viatore, gouerna la sua Chleta militante qui in terra. Ch egli, lin- presso in questi metis, goda . e si dilettidi venir nelle manidi. V. S. Illustrissima, cloe d' uni altro Giouanni, non e di Atia .l dubitarne , perche semper a simili simile amatur : e quantunia Rii ' ς' 'quei vi ritruoui agglanto ii nome di Girolamo , questo uvia Giouanni raddoppiato , perche ii nome di Giro lamo
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accresce solo a GIOr L' AMOR . Inolire gode maggior- mente , perche alla similitudine dei nonae suo si agglongequella deli' Origine, esiendo vguale in ambidue , & anti-chissima la Nobilia, derivata da Antenati, gloriosi delpari, e beneineriti, per te vittorie , e sconfit te Ee' Mori, e Saraceni, co 'l sangue de' quali s' illustrarono grandemente te due Caiate, Gonaalea, e Naseli. Ma gode ancora Auet. ser. 16. piu, rer la terZa similitudine, che d quella deli' opre, de Ten p. similitudo operis , mentre si vede da V. S. Illustrissima costat vivo imitato , che a serra dinaitatione vien' ad essere via
βur. in F p. suo perictio, & animato ritratio , imago in imitatione. Hor
Ο Α- qiicile tre somistianae, di nonae, d' origine, d'opcre, i 'ultima deile quali, come che λndata nella virtu , halita l. riu sora a d attrahere, e conciliare t 'actito, similitudo.' ς amicitia es , o praecipuc ea , quaeio ex virtute similitudo
sono tre gagitardi motivi a noi, per osserire a V. S. Illustrissima questo picciolo ossequio do utitote per giustitia; perche scome dati' imagine di Cesare ii Uangelo inferisce, cli' ella debba darsi a Cesare , Reddite ergo, qua sunt Caesaris Crim, cosi di due Giouanni, che sono a vicenda imagine l' uno deli' altro , si ruo interire l' obligo , c' habbiamo, di porgerie, come cosa sita , ii nostro Santo, glache V. S. Illustrissima in ptu modi principalmente co 'l suo χelo , coslat vivo l' esprime, & havendo it suo nonae, habet ius in re; olire che classi cura, che non Io perderemo , mentre in Ogni sua altione , come in specchio , ce lo rende moltiplicato . Gode Iddio di portarsi a nare con l' liuomo, ve- π ἰ dendo in quino una roZZa imagine di se stesio ; ad eum veniemus , O mansionem apud eum faciemus .:Gode Giouannidi venir in via duogo, doue la nobilissima Insegna Naseligit presenta a gi' occhi via ritratio della passata sua vita. Quel campo azuuod figura dei Clelo , suo ordinario albergo, doue con estas tanto frequenti saliua a conuersare
con Dio . Quel colore vermisio riduce a memoria Ia vi tuosa erubescen Ea introdotia a forra di correttioni, in tante anime, che, flacciatamente peccando, erano cogni
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rosior incapaci. Quelle tre tesse des Mori, sono I tre ne- mici, Mondo, Demonio , Carne, da lui valorosamente abbattuli. Quelle tre fascie candide, seno te ire Corone. di Virginita, d' Innocenza, e di Dottrina, che gli cingo no degnamente la fionte. Quelle quattro Sicile in serina di croce rappresentano at vivo quella croce di penite asi rigida, alia quale vise inchiodato sino alla morte, die-tro l' orme det Crocisso Signore ; o vero simboleggianoquella sella Crociera , dietro la quale nauigo at Paradi
Iride di Pace, che in per a di Glouanni comparue tante volte a terminare fra nemici pioggie di sangue. Quella . fascia d' oro , ehe l' attrauersa, ci addita la Carita, chelo tenne legato sempre con Dio : se non e , per meglio dire, un'arco pretiose, eretio allo glorie dei trioniante. mr s' e vero ii detio d' Agostino , Omnis res similis ad suppl. similem cobaeret , .nouae marauiglia, che Giota anni s ' inca ' 'ς
mini a V. S. Illustrissima ness' Insegna dei quale si seorge 'rappresentato , e percio douutole ancora iure representationis. Troppo amico egli su , mentre vise , deli' Innocen-Σa , e delia Carita ; percio V. S. Illustrissima , come in r-mata dei suo genio , con semiglianza simpatica , con que
nocenχa . Rose: ecco Ia Carita . Percio dietro a queste due ii nostro Giouanni di buona voglia camina . Questidue Zodiachi In vn vilissimo soglio non meritano da V. S. Illustrissima altro , che sprerro, e rifiuto , si come la saera henche ingegnosa d' Archimede in fragilissimo vetro nonriporto da Gioue, altro, cheriis. I est in partio cum si 'R4' cerneret albera vitro , risit; con tutio cio ci conseia it sapere, che Giouanni, d' umilia Eprafna ἡ amo: talinente inquesto Mondo i dispreari , che gli renne per sue delitie piucare. Crassista V. S. Illustrissima ii nostro commune ΟΩ . - sequio;
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s ilio I e si come , per la di Ita. 8e ussicio porta in stonte ii ii toto specioso di Padre, I complaccia che noi, a caracteri indelebili di sincerissimo assetio portiamo in st te, e net citore it nome di riuerentissimi Figli.