Miscellaneum sacrum et profanum canonicum & civile, studio et opera Pompeji Ursayæ Romani ... , in unum collectum, & ordine alphabetico per materias dispositum inter multa alia, æquè utilia, ac in praxi frequentia, complectens resolutiones omnes Sacr

발행: 1726년

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De Locis Montium. I9Q

xo di Monte . at quale non sos e stato conveniente di portat si personat metve 'Ossirio. per sare ii Mandatodi proe ura, O riconoscete ii suo Carattere, di spendete in Bimente quatit ulli pere sine e einque, e me

ἡ stato osservato iuris. I. num. 28. ct 29. Ia Dat che pare resti sit me lente inente ris post O alta tissessone . the potendosi dare it ea , che li Montisti dinutivo sano obligati a dare a Depositarit deita mane iadi Me Najoechi per luogo, pagandone uno nes eorrenis te Bimestre at detro Avvoeato, verrebbero ad egeredoppiamente gravati. 13 At te so the olire a quanto E sato osservato di sopraeitca la detis Insolita preteta revis ne . e preteta tuo. deraetione, e rivorazione di due santissimi Resertiti di Nostro si ore piinruat mente e gutti.

Ed olite alta tissessione, the la prelela sae olla di al-tti Giudici sata facit mente tis retia alia sola inspeEEt ne det Compenso . pleteso des Signori Depositarii, per e manete genetaimente abolite da Nostro Sign. quale

insperatone, e omla stato osservato at ἀβ. . n. I . non ha la minima e nessione eon i interesse des Montistitniente di menci alla medema ri flessione E stato abhondantemerite, e speciaimente provisto Malla Santita di Nostro signore con quelle parole det Rescritto et Ctim

s velificasse deita pretensione de Depositarii de' Mom i, pio tostp merita pronia esseeu cine , che dilari ela dena Graria. ad effetio, che it medemo Avvocato . a tenore deua sua ineo enaea . p ga sar toe ear constant i in lassisteneta di deita pretensione, se a meropos.sbili puli, eon maggiore eviden Ea dimostrat si non do..uta deua maneta, che con una plena scri itura , satiastam pare . e distribuire lla Congregarione Cametale davno de' signori hodieini Depostalii , dat quale H d,

nominata , e qualifieata parimente per Morsione , eo- me si puti rieonoscere net L c. 3. a nam. II. Qque acinam. 44. dove 8 stata rei tessa per exunsum.

II Cathegori emente si risponde , ehe tutii li Montisti non avendo pagata maneta ale a di diae halocchi per Luoto nes Bimestre di Novembre, e Deeembie III . in esseeuzione de repli rati Reseritii della Santita di No.sto signore. otten uti per te operaaioni di deito Avum cato; eon tarne at medemo uno nel corrente Bimestre, non solamente non verte ero ad essere doppiamentegravati; ma sere pre averctberct rtirile net corrente m.

no delealtro halo ecci, et in tuiti gi' anni avvenire, eon essetne stati intleramente, e per sempie liberati , ver-rehhero ad averne rutile di due .aε Molio metio scissiste i altra ri flectione . the in ognicaso deita recogniΣione, henche di un Olci bajoeco petLuogo, e per una volta solamente in vita di detio AH voeato , sem pre sareine eecessiva. amplifieandosi gra. tuitamente nelsa scimina di studi sei, O sette mlla. I Perche in questa parte ii satio non tegge, atteso chea tenore dei numero de'Lu hi de' Monti Dei cortem ie Bimestre di Manio , e Gregno: qaando rut e re par sit. ε/nehe ιιnui ri' Gorbi .a' A mi parassisa. salvo Ogui errore di eat colo, tutia la somma si riduciehbe in tutio, e per tutio a studi 43so et od 'Dalli Monii S. Pietro a. s. e 7. Et, e dat

18 si diee, qtianda tarte te Pa rite putassero . perche cio non si veritica nel easo presente , attem it notorici solito , e commune sile di tutii li Banchi, e Deposta. tie, ne quali non vi E .ruso delia moneta di rame, mala minima forema, ehe in em si paga, e quella dimeΣΣo grosso , a segno tale, che elii e debitore di on ba. iocco non paga cosa alcuna. Is Queirahillia per λ' non solamente non l auevano in teinpo, the durava r abuso delle manete, ma araei li,sontisti meno ricchi erano manlotmente gravati speresempi Montista, che avema 8 . o m. Centes mi. Overo uti Lurio inlleto, in veee di pagare due baj

chi solamente, pagava mi Eo gros . niaci Ε, questa e questa viva ragione . per la quale niente conclude l' argomento . Le manete, quando si pagava no due hajoeehi per Luogo, importavano ei rea Ia, eia puo veri ars ancia uel a quaria parte mena, m . Me . a. nam. I . ρ-r. II. ct in As imitana Posionis I 6 Iunis I 698. 3. Tatis raram Caiain. Priati l clodiei mila seudia dunque per una volta pagandosi un haloeco, ne vetia la lamma di circa studi sel mila a perche ait ' Ora non solamente non vi eta partita, henche tenue, chenon pagasse; ma, aneso detio stile . Ogni piceola Pati,ta pagava me Ero grosso . At contrario des eam preserute, net quale te piceole Partite . che non sono poche , non pagano tota alentia. esnendosa separata inente. II A segno tale , che attela questa soda tissessione . Insatio innexabile, a pena resta tutia la somma a eirea studi tremita a somma acignara dalia Sarra Resa uesti

trocinate , a spese perti det suo Cliente, per in spartodi qui iei anni te Cause delia chiata mem Ael sign.

Cardinal Aretolini. eon utile eento volte inferiore a quelio, che et timentano si Montisti . tanto per non essete obligati alla spe a delia replicata recogrietione delia loro mano. se volevanti erigere li stulti de loro Luophi de Monti, quanto ne i non essere soli posti ognianno at peso, e paramento delle manile , alia rami ne di due per eento ne i Elmestre di Novembre , s De

xa Con due et reostanete, che mirabit mente sarino con .scere la diversia dei nostro easo , una per parte delcliente. 1 altra per parte des Difensore a 3 Per parte des Cliente, ii quale , Olite a detit Onorarii, non aveva mancaro di metiete In petriti ea duevolie i anno elo , the osservo la Sagra Rota notia M.

ratem

a Per parte pol dei Di sensore, perche a I medemo nonera stato ambosto oh ligo aleuno dalla Satra Rota dicontinuare a servire tristis pet tutio it tempo delia suavita ii suo Cliente , eome e starci pratticato nel pr

sente easeia

as ostie di the ii onoratii. e eernenti l ΑχUenda de Luoghi de Monti, sogli no eo entitsi molio diversa- mente dasse Fonetioni di attre Cause e tenetiose . Ilche t eas con inani neli' ossicio di Proeuratore generale de Monti gia esset ellato dalla ho. me. det Signor Avvoeato Constantini , eome lauio stritto vel eom. I. ad Marat. Ursis fol. 18 che rende trenta seudi ii Mese, poni ualmente so dissarii ne i fine di ogni Mese. 25 Douendo si per clo it presente ea in considerare eonte rego e diverse dalle Fonetioni de Euriali, concedine ni F le C se avvant, ii Giudiei ordinarii. O deputati, per esses la pretente Controversa stata traitata, e contuito vigore diisti dati anno III8. a questa parte , eeon guentemente pet ita sparto di Otto anni immedia. te mente avanti di tre Sommi Ponte fici, eon quelle operarioni, incommodi , cli sic ira, e spese. che pio Deil- mente potano imaginarsi , ehe e pri mers ..a Si laseia da pane quella obligaetione. cte chima si antidotale , sonflata nes ristego isti nisi delia Natura , ap. provata vel Tecto in eo. Ck- in Omili da Testis ..ibir RIis renemar obnoxιι, . Οιbas senescatim noscunt scimus recepisse , des a quale paria. la Gog. nelia Iem a RGrbo oblataverant de Petit. haerea L con queste parole eomnis Creataria mometur aci benefaciendam et , qai fisi nefacis, tatis Osi, tu ex a nisu Mose eroe

a8 E si Alee, eon tutia proprieta di parole, & a tenore de principii legali, is presente easo fratern ira con quelisto di thi fa tieuperare aes uno ii suo Credito . ad esci gnoto, net quale la Saera Rota nedia Rimaris Cessonis

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aoo . Discursus Sextus.

ma . ehe chi non e informato di un suci Credisci , delquale de iure e tenuio dat ne la ter Ea parie a chi glielo rivela. e glie so fa rieuperare , e me ha semato la tra Roea nelia Atra Rom-a Cesanas , ne puis au re nolletia da se, eos progresso di tempo, e ricuperario in clera mente . Ma net nostro easo s iraitava di Credi. te, ehe herithe conose luto da Montisti, e da quesi perte fit e legali procurato T ri cuperare a proprie e insiderabili speis, mai per B passato ave vano p Nitra Oti metne rimento, e pere id nolenses, O laevisa, ne i Bis ste di Novembre, e Decembre li Montisti erano eo. stelli di laseiat de ita somma di due per cento alii Signoti Depostarii, ebe se la riten evano, come per anti-

parte; ottenulane final mente la reintegraesone, non semeta eonsiderabili spese , immense fatighe, e mcltiplicati incommodi vi δ. Αυ vocato Ursara . e seneta la spela diun iniserabile quadrino per pane Me Montisi a onde mirabit mente si applica al caso presente Ho, che disseia Sανὰ Rota netia deita Romana C. Bis I. conqueste parole: Ea qu a malis es, με eapensabunias ob ti, per parte des Creditore. go La seconda, ehe e molio pila facile u rie perare on redito, ignoto a I Padrone. da chi hanotrita detristi mento, o altra publica sertitura, in vigore delia quale E douuto i ebe it ri cuperatne tin alito da cti e In ME. di ritenerio , preten esselli dovulo per xlusi.

aia.e allega a suo savore consuetudine amichimim , con quella eircostanza degna di tuita rattendi ione, da egere stata prati irata con quelli medes mi , che avevano titte tuite te loro ἡiligenZe per esggerio , con intro ut eant ra, e fosterierne la Llte nella Congregarione Camerale, medianti quesse diligenete, ehe sono state imgie te net dist. 3. . nam. 2I. a via ad nam. . e pretiis.

i3i Non tralasciandos da averi Ire un satio, quanici Inne-gahlle , ali rettanto emeaee, ehe li Montisti in questa liqualmente dispendiosa, e laboriosa Controversia , dintata per lo spinio di anni otto , keondo it commune

opta , non aumano it loro esset to . come, quis cam-

me non obstantibus, non l'hanno auuio per lo sparto dicitea lei anni, em Montisti non sono si ait sotio si ,

ne a spese , ne ad incommodi di sorte vel una onde avendo avulo it loro pleno efferto , artese te notorie

Gius Iria, e Pieta di Nosto Signore , con tanto utile presentaneo . e successivo de Montisti, resta evidente latius letia di deita tenue recogntrione di un baj eo perluogo , una sola volta, in vita di ehi , Olire alle spe Ie ,

non ha laselata oriosa operaetione a leuna, atta ad otte

nere r intento , seneta nee emta in una grande angustiadi tempo di esprimeme tuite te ei recisian re et Ricogni-Σlone, the in fostaneta s risi tinge alia meta di quella somma di due haloechi per Lumo, ehe per tulit granni a venit e goAeranno li detti Montisti, i loto Figll- uolt, ct qua nafraniar ab illas. ga Non senga improprieta pol per eolori re la sospens, ne di detii due precisi Reseritii della Santita di Nost. Sig. s esageta da sis. Depostatii ii pretesso delia dimet.

le restiturione di un baloeco per uno a moltissimi Mon. iisti, quando questi laecomhegero nella mei ela Lite.

lecto nan supponente, atteso che quelli Montissi, che au ranno uti solo Luogo A: Monte , non pagaranno eosa ale una, come E sato osservato di sopra dis. 6. mam. 2 .e eontexuentem ente non vi sua obligo di restiturione ,

33 IlI. pinati nente, perche a questa superficiale speciosa

xa, non dovet ebis farsi a Montisti , ma a signoti De. positarit . eon it supposci , che questi vineessero la Li. te , ed in questo preteso easo a' medesmi Depostarii non dOverehhero restituit si Miscehi. ma studi . It ches ptio con tona Deilita prauicare. 36 in questo proposito peto di res ituricine non si laseiadi osservare . ehe essendo sata dic hiarata da Nossio signore indebita lainantia. Menoisione, net modo ecin il quale e stata e satia per il passaro . e conteguentem en e

de Dottoti, sepultati aneora raram Benineas a c. 383. num. II. sonionge, ehe Aetolare es, quod percipiens se a.

estis eae ius a re vigora iuxti 1n vatius, omnes resurare tenet ν preceptas etiam ante Lasem .

tre, che con manior oetio non sata dissicile di potervi agglongere.

38 Al diis final mente, ehe si a lo stesso di avere questarte gnatione net corrente Bimeste Mi Maegio, e Giusno o neli altro di Luglio, & Agono. Si risponde ,, ehe questa pia rissem e sotti poleva addurs avantiche la Santita di N. S. la determinasse pet derio Bim nte di Masgio, e Giugno. perche doppo detra determionaetione . si appliea eth che laseth stitito S. Ag. ira dem a Retit e p. r. Cum tires fuerine institata. ct firmatae s Postquam Oracula Pontifieia suerunt promulgata , de confirmata, possumus dicere in praesentia non Ileri de

Pio, ibit Fas non .se a sem morum Pontificam Sententiis . qui Itim Graim Condarines, ima iuras sontes , lorae abo. rare, eisdemque adversaνι, e m pam res asset, κι, mi Filii a Patras placita reverenter amplesti , ct ea . qua decet

reverentia , exequi . ct vaneram . E la ragione assai

o Licet autem omnia hae satis. superque ostendere vl. deantur insubs stentiam eonirata ae praeten sonis ad omnem nihilominus maiorem . abundantioremque e autelam,

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De Loeis Montium

lam, sanctiss. D. N. Benedicto XIII. sequent exhibitus fuit supplex Libellus , cui benigne rescriptum fuit , ut insta. 44 - Beatissimo Pad te. Per ri tardare la d vina promais esseetietione ais' Otacolo des la s. v. desii Io. Giugno is prommo passato det seguente tenore. a Eae a.dientia Sans Upria disi a . Mense Ianii a 23. Samctissmus annuis Da .eparatione ad Bisam Admeast D minui Usa in Aisoea .m , O teneratim Defensarem

tamen , qώod tota tempore ejus vitas sum tramittim lene

- Asserendo si di pendere a Meeisa nella Congregario.

- ne Camerale l' in speettione , se ii Montisti sano imis nuti alia eontinuatione della maneia . con applausori universale abolita, e qualificata per Estorsione dat lavi S. V. eon due Reseritii delli a . Novembre I 724. e M a . Gennato IIa 3. E percio. asserendo si ancora, ehe , si pilo dare lica , cte soccombano in dera a Conti uersia , net quale verre ero adi esse te doppiam emese gravati li Montist si doti . enella detrarie renietioneis determinata dalla s. U. ali'Avvoeato Ut saya . umili Lis simo oratore, e nella continuaetione di detio pelades la mancia. - Il medemo Oratore supplica uiniimente la S. V. ais tigetlare Ogni. dilaetione, at quale e=io laseiandosiis da parie per ora tutio eio, che legat mente puti dii sivi contro deita asserit va, tanto in fatio,.quanto in i .

re ) per rogliere Ogni scindamento a detio specioso,, ptet esto, si e sibilae pronio Hi obligat si per quel tempo, che determinerLla s. v. di testituite a Montistiis quella somma , che ricevera da medemi in essecu- is Eione di det to Craeolo della s. V. s dedo ite peto lese Spe se . ed onorarii, salte, e the dour anno farsi peris li medemi j ogni volta cte. soceomber no in det tase Lite. E spera di restar consolato per la semente rissesse sone , ehe non ammet e replica : C li Montisti ii. M porteranno la vittoria in deita Catua, e eeueri il, , tondamento at pretesto , che oggi gratuitam te sia elagera : C s eomberanno , .ed aliora , dedotte levi Speis, ed Onotarii, e me sopra . restituita eio, cheis ii sata pervenuto nelle mani a detto , litoto ,.ed il

ximi praeroisi , intra terminam in tuo proxum. N. Cardinalis Costia.

DISCURSUS SEPTIΜUS

Confirmatia ganeralia Abolitionis Strenaris facta a Saactis . D. N. B/nedacta XIII. He a 3. Ialii IIII. I A D tollendum omnem praetextum Lltis, adhue pem 4 dbntia in Congregatione Camerati, ultra ea, qDaedicta suetunt in Das,rs s. a ntim. s. usque ad num/r. I 3. ecingruum exstimatum fuit sequentes porri re pre-eea s rectissimo Domino Nostro pro confiimatione generalis Abolitionis strenarum . emanatae die q. Februarii 1638. a es. mem. Card. Fransono, tunc temporis Thelaur. Generali , eum approbatione sa. me. Alexand.

mancia, o riennitione leuna a Depositarii, solio ii A. Febraro I 638 in essecuEione deli Craeolo delia A. me. di Alassandro VII. li Cardinale Flanaone. aliora Teso. riere generale, publie, it seguente Edilto.

e prove mensa in Iarno aere mane a de Cisseisi.

Volendo la santita di Nostro Signore con quella ες paterna cura L eon la quale continuamente assiste at s on regulamentα di questo suo sellcissimo stato , provedere anco, che li frutti de Monti ii paphino Mproniamente , tanto alli Romani, quanto alii For stieri . e cho it Montisti non santa aggravati dalli Depositarit,. e loro Cameri , solio pretesto vi man. Mete , e si tolga ogni Muso sopra di eth. introdotioeontro la latina degi Ediltl attre volte publicati. Per Meio Nol, di ordine esprino di sua Beatitudine datoel Ma hoe ea, e per possielo del. nostro Tesorierato, odi Mdini amo, e eomandia mo, che tulit, . e singoli Depo- starii de Monti de an per tutio it tempo, che aveis εο ranno, e eia scheduno di essu avera te Deposvarie , εpagare pron tamente in contanti alii Montisti, the M sono . e tiranno Creditori, tanto Romani. quanto MForastieti , e cost presenti in Roma, come assenti , mediante u loro legitimi. Proeuratori, la rata dovise Mia a elasino est edi. a moti dehiti. te rapi , consorme ει alle Lille da. dargi s desii Compulisti . . see do is Q. Mitto, e toto obligarioni actovi templice tequi sietione Mdi esti Montisti ., O loro legitimh Proculatori , seneta Mtergiversaetione , o di laetione aleuna, an eo riseoM. o Mnon riscossi ii Assu menti: Altrimenti ricus Ao. O Mmaneando di pagare ad aleuno qualsi vortia somma, Mo grande , o piccola, che sia, s' intenderanno. e sa ranno incorsi nella pena di studi cinqueeento per qua- ει Linque volta, che vor, ii eas . , edi in cilire si pro. Meedeta alia privarione deue Depositarie, stani e la lo ro eo pa, e si claranno ad altri plia accurati, e dili- genti. Cosi anche v gliamo, ed ordiniamo , ehe li compulisti diano la Lista in mano alii De starii a 3 tempi de hiil , talmente che quelli possino soddisfare inpunt ual mente come sopra a l. loro debito : Alirimen. Mii essi Compulisti in coiteranno simit mente Della pena Mdi studi e inqueeento nes volta , che verra it easo . Med anco della privaetione delle compulissarie, le oua. Mli pene si e sequiranno irremissibilinente; e per che s' Mintende, ehe dalli Canietis vadinci antroducendo abii s per eausa delle mancte, .che ptetendono dalsi. Mon. Metisti, eo nito questo che si dispone ne te ultimo Edilio M opra ques a materia dei I 63 . vel quale s ordina a M asseri, o Deputati ai pagamento de stulti de Mon

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eto a Dil cursus Septimus.

- Partirente Ordiniam o , che net luogo , dove cla sche-- dun Depositatio suci pagare li stulti de Monii, de is hano ess Depostarii tenere a fisso perpet mente ilia presente Edilto in tuoso conspicuo, e commodo ad se essere ve/uto , e letici da cla schedun Moni ista . Ese lacerandos , dcthano astigerne un altro suceessiva. vi mente , e perpetua mente, ibito pena a Depositarii diis laudi mille. Ogni volta, che si trovara, che abbiano is contra venulo. Voptimo in Ostre, che ques o Editio, is assisso che sata In Cam di Flore, & in Banchl , edia alle Colonne delia Basli ea di S. Pletro, antinga ei a- ,, seuno, eome se personat mente si lasse sato intimalo is Dato in Roma dat nostro Palaeteto questo di η. Fe-- bt arci I 638. G. Franrone Tesotiere Generale, Domi. se niens de Niceolis, Die 3. Februarii 1638. supradictumia Edictum affixum, de publicatum suit, Sc. 3 se Ad essetio, che ii medemo Editio venxtii puntua l. is mente osservato, l' Avvocato Ursaya, A. vocat g is nerale de Monti, supplica umiliarente la Sanitia V - ,, stra a degnalsi di speeialmente eon et matto in tui te - le sue parti, ed Oidiname la puniuale osservanra , eis delia praetia,&c.

a Quibus humillimis precibus a Sanctitate Sua benignὸ

responsum fuit, ut intra .

approbatis a tribus Summis Pontificibus, nempe ab Urbano VIII. de annis asa . N I 634. de quitas in Hyr. a. . num. 29. usiae ad nam. 36. ab Alexan. VII. de anno 1638. de qua in dis. 3. a nam. 8. qae au num. 68. N a sanctissimo D. N. Benedicto Xur. de annis IIa . &I a 3. de quibus an dis. I. num. I. ET 3. applieari videmi ut nostris terminis aurea illa verba S. Gregorii Lb. q. σψ.M. Indie . a. iuxta impressionem Lugduni anni 1331. Id. Ecclesiastica est moderatιoni eonveniens , Re qua oma, nara fierinι. viri deriga, nasia. in postero des na M. Daetatione turbari.

itficiae determinationis, in quibus loquitui Sanctus Gregorius , quanto magis loeum habebunt in eircumstantiis nostri exsus, in quibus sermo est de se, seriis, & t, tundis trium summotum Pontificum oraeulis, inter quae adsunt tria sanctissimi D. N. Benedicti XIII. Ielicitet 1 gnantis, aeι Dalasanu; ct amoroso Pastore, e Hincipe. eon spretia eondotia la Di Dina Boni. ei ha motito opparia

sun me ιe pxove de re, ut vidimus in disc. q. num. I 3. in fine a

ARGUMENTUM.

τοι A ominat, ct finalis extinctia Liris, s pratissi vis Strenamum, I sa a Sanctis. D. N. Bene ius a XIII. dis 13. Aagusti IIa .r Α D omnem majorem , abundantioremque cautelam terminationis de extinctionis assertae Litis citca abusum Sirenarum, nee non ad uberiorem Montistarum securitatem, sequentes exhibitae suerunt preees Sanctiss. D. N. Beatis mo Hare. se per togliere ogni pretesso . colorato eon la Llte , i, che si asseriva pendente nesta Congregaetione Came tale, con Aeglonta, pit si duale si i tardava i essecu. Metione deli' Otacolo della S. v. delli ro. Giugno pioni. M

Oratore.

anche estitua la sudelia obligarione, come se non ι. se stata satia; e per manior cautela, e per Ogni f. Meuteret a de Momisti . di nuOvo est inguere rini Pre. tensione , e Lite, eone ernente l' abuso dei se mancie, M& il tutio, &e. 3 Fuerunt autem eaedem pretes henigne exauditae, me di ante sequenti Rescripto. Ex A.. Entia Sanitis mi ista 23. AMIUi Iras. Saunitas Sua expresse declarat , oblaturionem Graioris p . . ind. haueret, ae s non δε ιι emissa , attenta aerminatim e Causis eirea aba am Strenaram, measanrahus in As Mρνι-pti, iis, di bas I9. Navemsris III . ct 27. Ianuaria I 23. a . Istii proxame praeterita. Quatenus aM em opassis . eamdem Cuti m , ct praeιensionem araram omnιno termi. nas , o penitus extinguit.

Loeo Φ Sigilli.

s UuIbus attentis, nulla omnino remanere videtur hodie difficultas eirea finalem terminationem , & t talem extinctionem ejusdem praetensae Causae, seu Litis, attentia elatitate, & emeacia dictorum quatuor Reseriptorum , necnon vectorum , quibus illa cruenta fuerunt , nempe, omnino. panctuatiter , expresse , ct penitus . ut conliderando solam vim, de ciscae iam liuius dictionis , penitus , advertunt Archidiae. is cap. Oν. narii num. . d. O e. Oram. in 6. ibit Peni M. adest prorsus, ex t ra . crc. Aretin. lin IV. S. Colontis κυ-. i. 1. de Aequis.

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De Locis Montium'

, dim Aem eat, quod In totam, vel ex toto, Mammea . . r. resoluti lib. I. eap. 32. nam. 6. ibi: Quia probas,r ex itia dictione, penitus, cujus natura est, tit omne, etiam mini mam, excudas, Menon de Ad piscem posses. ν/med. q. n. s. ct de recuper. remea. I xam. I. Gratian. das I 47. n. I. ibi: Idem imponat dictas, penitus, quou omnino, ex tota, ct in rothm. ct niam. a. ibi et Tiamquam naecisa na Iam ν capit mod cationem, aut limitationem. cte. nan Io sum est

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