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bardi dona a Piccone u molino presso Rieti ela meta di uicasale net luogo deito Pongiano Pag. 33DOC ENT I6o An. 704. Cambio di beni traci Monastero di ars e uello dira Salvatore net te ritorio di Rieti , ivi DOCUMENTO 61 An 8o I. iudicato di Ebroardo contedi palaga in una causa tra it Monaster e Liui- prando prete, per alc uni beni post ne i luogo detio Pompiniano n DOCUMENTO 62. n. 70r Carlomagno conferma alMonastero a donagione 'Ilderico, di acipergaera' lici perga v I 35 DOCUMENTO 63. n. 702. Sarengo dimitano hi edee olliene ibi tenere a livello e censo annuod dieci mancosi, at cuni beni det monastero posti in ombardia n I 6 DOCUMENTO 64. n. 700. Cambio di benior Orso
prete, Pietro e Sindone fratelli est Monastero. ivi DOCUMENTO I65. An 8o1 Giudicato diibroardo contedi palaggo in una causa tra Agerisio erat Mona- Stero no 37 DOCUMENTO 66 An. o I. Alaboldo abat e messo di Pippino Re 'Italia rende almonastero a cella dira Pietro in Classicella n 1 38 DOCUMENTO 67. n. Sor. Rainaldo hierico flae sEstesso eri suo beni almonastero D 39 DOCUMENT 168. An 8o I. Opteram dona alcuni suoibent almonastero D 4ODOCUMENT 169. n. 8o I. Gullario dona almonasterola sua porgione et Casale amplano. ... ivi DOCUMENTO ITO An. 8o I. Atrione ed Atri causo fratellivendono at cuni beni almonastero et rega diventi soldi I IDOCUMENTO ITI. An. 708. Mancione abale Aroino edIsembardo messi regi anno restitui re a Monastero te piscariae invase agi uomini di uini-chi duca di Spoleto D 42 DOCUMENT IIa An. 96 Atticauso dona almonastero casal Sunsa Surrine, Campo aureo e de Salicis ivi origi A BIOGRAPICA deli'Abate Benedetto. . . . I 3 DOCUMENT 173. n. o 3. Diploma di conferma diluttici beni concesso almonastero da Carlomagno imperatore n vi DOCUMENT 1 74. An 8o3 Desiderio figli di Leoniano sculdasci dona alcuni suo beni almonastero. DOCUMENTO 75 An. O . Probato liccone fratelli cedono gran parte de loro beni in pagamento diat cune somme di danaro ovut da loro at Mo
DOCUMENTO 76. n. os Liuderisio figlio cli Gio- vanni dona almonaster i suo beni posti elluogo etto Accligi an nella massa autona n vi DOCUMENT 177. An. ob Ingulo glio climaroccione vende a Monastero per se soldi ' argento una Sua terra posta et vico uingiano et iter- bese nI 6 DOCUMENTO 78. n. 8o5. Donnone preposto, col consens deli abat di arta cede a Pingiolo una casa posta et luogo etto Quingiano e riceve da esso in ambio un'altra casa posta nei luogo stesso. vi DOCUMENT 79 An. o a Gualfredo, Agi perto eier-tone fratelli vendono a Donnone prepostoli S. Valentino a loro porgione di alcuni beni posti et territorio di iterbo pel preago di cinque soldi i 7 DocuMENTO Issio An. 8o6. Melito, Liu prando, Giovannie Astolso fratelli donano i loro beni, e gli ultimi due offron s stessi a Monastero. I 8 DOCUMENT 18 I. n. O6. Mellito figlio cli lipertorice ve almonastero in ensite usi a Icuni beni perta pensione annua di se denari n vi DocUMENT I82. n. o 6. I coniugi Racoruda erui ut- prando donano a Monaster i loro beni post nei luoghi detii Bagiano e Galiano Pag. Α' DOCUMENT 183. An. o 6. iudicato di Romano Duca in una causa tra it monastero e i tutor de fanci ullo Leone per 'eredita et adre di tui Ra-gefredo n ibo DOCUMENT 184 An. o T. Giudicato, Ardem anno e Gai dualdo messi regi in una causa tra it Monastero e i Datelli Gaidone, pleram erat clerico per i heni di atombo loro Zio I, IDOCUMENTO IS 5. n. o 7. mulo gli di ausi-perto vende almonastero un'oncia e mezgala una Sua terra poSta et casale Serepito, pel preget diventi soldi 'argento B Iba DOCUMENTO IS 6. n. O8. Rodoperto gli di Alarico dona a Monastero la meth dei ualdo e della Corte dira Stesano e 'inlier clites di S. Ste- fano n vi DOCUMENT 187. n. O8. odorico figli di Alarico dona a Monasterori' altra meta de gualdo e delia corte dira Stesano v ,3 DOCUMENT 188 An. o 8. Frauperto gli di Agi-perto dona almonastero una selva sit uata a Santo Stesano B L, DOCUMENT 180. n. O8. Massiolo figli di Calvulo domanda in concessione almonastero distilene per se e ei suo figli Lamperto ed Anseram o Pisufruti di una ostanga gi da lui siesso donata, e Si obbliga at agamento di ire denari unnui ivi DOcUMENTO I9o. n. O8. Ursi perto glio cli Orso vende a Monasteroci fondo Casale o Casalina. 4 155 DOCUMENT 191 An. o8. Teodoaldo figli di eo- dorico cede almonaster alcuni terreni in Vi- terbo edi altro terreno i56 DOCUMENTO I92. An. o 8. Scaptolfo glio 'Ilderico cede a Monastero una sua terra in Lauriano cam blando la con una terra sit uata iniuriano edin altra sit uata in Campo n DOCUMENT 103 An. o 9. Faulo hierico e Autario figlio 'Il clerico donano almonastero tuti te loro Sosiange in Mariliano is vi DOCUMENTO I94 An. ost Spento Stagio e Tot figlidi Lupo donano almonastero molle case , terre servi come orgione de loro fratello Teutone n 1 8 DOCUMENTO I95. An. op. Spento Stagio e Toto figlidi Lupo donano almonastero com porgione delloro fratello Teutone due clausure Siluat in Oliano n 50 DOCUMENTO I96. n. O0 Grifo gli di acolso in cambi di una vigna cede almonastero una Sua
terra Situat in campo an tetro nI6o DOCUMENT I97. An. II. Notigia diis giudicato favorevole almonastero in una causa contro Chiarissimo per una terra mal tolt almonastero
Do UuENT I98 An. 11. Teudolla hierico e Teu- prando prete suo gli donano almonastero conmolli altri beni una casa sit uata solio e muracli leti e una vigna foris potitem ad aream
marmoream n i iiDOCUMENTO I90 An. 13. Carta di convenienga traii monastero e i coniugi Mauro edest deperga perta quale engono restituiti ai due coniugi alcunibeni apparten uti gi ad Almone e Ansetruda avi materni 'Il deperga e donat almonastero in clanno di Anastasia loro figlia diseredat controi tenore deli 'Edilto InaDOCUMENTO oo An 8 3. Acerisio figlio ello scutiadascio eudemondo dona at Monaster lieni ve nutigii a suoi fratelli e posti ei luoghi chia
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mati Val di Tiba, Cerrus ruptus e in Fen Oc- cIetto Pag. 63 DOCUMENTO OI An. 43. Elin ancilla Dei figlia di Taci perto dona molli beni a Monastero. I64 DOCUMENTO Oa An. 13. Elina domanda almonastero in usufrutto e otii eneri beni donati ella carta precedente e alcuni altri obbligandosi alpagamento dilare soldi annui , 165 DOCUMENTO O3. n. 13. Orso figli di Filippo e Il-di perga sua moglie, eduli i loro beni at Mona- Stero, ne domandano ' usu fruito obbligandosi alpagamento annuo di venti denari , i 66 DOCUMENTO 2o . An. o 7. Breve memoratori di una causa tra it Monastero et Salvatore in Baugiano i Monastero di Farsa per una oppi dona-gione alta in favore 'intrambi a Patombo Ladonagione ait almonastero di arta iniudicata pili antica e sola efficace n 67 DOGUMENT et ob An. 13. Breve memoratori di una causa agitata in torno a beni di Leone et Rieti tra Romualdo e Ersualdo ais lato erit Monastero ait 'altro Romualdo e Ersualdo sono inutii mente aspellati a re placiti a Benedetto abat di Farfa n 168DocUMENTO O6. n. O8 Lupo figli di et legrino dona a Monastero e Sue case siluat in Bettignano v vi DOCUMENT 2o7. An 8i4 Adalardo cli Corbeia messo imperiale giudicando inis placito tenui a Spoleto, pronuncia sentenga intorno a beni di Leone contro Romualdo ed Ersualdo e in favore et Mo
che ricorda a consegna di u mulino siluato sottora Porta Interocrina in Rieti alta presenter abat Benedetto da erualdo messo di uini chiduca di Spoleto ITO DOCUMENTO O9. n. o 2 815. Gualperto figlio di Guarnuccio domanda perci e per a moglie Αnstrudaci usustulto di alcunt en gi da tui vencluti almonastero D ITIDOCUMENTO 2Io An. 14. Il castaldo Ilderico dona alMonastero una corte siluat in Pongiano vi DOCUMENT 2II. n. 8I4 Il castaldo It clerico chiede edottiene in usufruit una corte sit uata nella Massa Interocrina e gi da lui donat almonastero. IT 2 DOCUMENTO I a. n. 12. Unelasio messo det uca Gui nichi iconsegna at monaco uinet apo una terra in Classina che dat castaldo Liuione erastata tolla inglusta mente almonastero. ... ivi DOCUMENTO 213. n. t . Grii figlio di acolla donaal cuni beni almonastero no73 DOCUMENTO I4. An 8 5. Scaptolso glio 'Ilderico Formosa sua moglie anno dono dilat cuni lorobent almonastero n vi DOCUMENTO i5. n. 15. Ragi Dido gli di Arne- Dido da Avenula dona due egZe di terra at Mo
DOCUMENTO 22 I. An 8I6 Lupo soprannominato au-runt vende almonaster i suoi beni sit uati sui confini viterbesi Pag. 8o DOCUMENTO 222. An. 16. Lupo e Benedetto figli di Vitale a Viterbo donano at Monastero ci chepossiedono de casal Segugiano, Campo Aureo, e obule DISI DOCUMENTO 223. n. 16 L'imperatore Ludovico richiesto successiva mente agit abati Bene deito Ingoaldo, concede almonasteroci beni gia lasciati per testamento almonastero tesso a Maiorano dat costui figli Romano e Unaldo ricad uti alFisco prima ella loro moris Inoitreri' imperatore cede almonaster il pescatore Au nefrido vivente a Setti pongio n 82DOCUMENTO 224. n. 17. II papa Stesano I largisce una olla almonastero per confer mario et possesso de suoi beni e privileg e instem im- porglici pagamento annuo di ieci soldira' oro. I 83 DOCUMENTO Id. n. 17. Privilegio et papa a- squale I che conferm it Monastero et possesso de suo beni 186DOCUMENTO 226 An. 998. Costiiugione deli 'imperator Ottone III n 87 DOCUMENTO 227. n. 17. Guali perto gli di Prandulo a Rofano dona at Monaster i uoi enine casali Fraganiano e Eriniano no 88 DOCUMENTO 228. An. 17. Audoin figlio di intolo dona alcuni beni almonastero n 89 DOCUMENTO 220 An. II. Giovanni figli di eodatod guadia ad Ansi Dido avvocato, assinch laccia
Una carta per tras mettere at Monaster alcunibeni appartenui a suo cognato Leone e a Tota Sua Sorella n vi
DOCUMENTO acto An. 817. Il castaldo Ilderico dona una torre, at cune caseis altri beni almonastero. I9o DOCUMENTO 231. An. II. Lacerado hierico figli di Bonualdo dona a sua porgione delia massa mi ternina siluata in Lauriano is vi DOCUMENTO 232. n. 17. lcleprando glio 'Ildoneda alen giana dona almonasterocia sua sorte net casale deito Campo Aureo I9I DOCUMENTO 233. An. 17. Luci perto figlio di Luciano cede almonastero una terra siluata solio te muradi Rieti presso a lites di an eo pardo, e neri ceve in ambio una terra siluata in lainano ivi DOCUMENTO 234. An 816 Lupo figli di eudemon dodona almonaster alc uni suoi enitella valle Tibae in Cerro scripto D 92DO UMENTO 235. An. 16 Il castaldo Ilderico figli di Teuclerico dona almonaster alc uni suo beni Situat in Ilice, in oliniano, in Toraniano. I93 DOCUMENTO 236. n. 18. Privilegio deli 'imperatore Ludovico Pio et quale e cause relative almonastero ebbono essere considerate dat iudici come cause imperiali , ivi DOCUMENTO 237. An 818 L'imperatore Ludovico Pio concede a Monaster il ualdo nominato Rivo Curvo sui confinita Rieti u 9 DOCUMENTO 2 38. n. 818. I 'imperatore Ludovico Pio concede a Monastero a quarta porgione riser-bata prima ait Imper dei beni gi confiscati atri belle Godoaldo e pol dat almonastero. vi DOCUMENT 230 An. 8ii Giovanni sculdascio a po- leto domanda in usu fruit e olliene dat Monaster i beni apparienenti a suo cognato Leone ea sua sorella Tota nos, DOCUMENTO 24o. n. t 0. Rati imo figli di Airualdo dona a Monastero at cuni suo beni sit uati in Vico Squa pano, riserbando 'usu fruit della meta diessi peris e per sua mogii Teuda n I96DOcUMENTO 24 I. An. I 8. Opteram notato glio di
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Magnois vende almonastero te sue porgioni delcasale leto nella massa Interocrina e delia chiesadi Santa iusta Pag. 9T DOCUMENTO 242. n. 82o Ludovico Pio confer m ii MonaStero ne possesso de suo beni e dei suoi privilegi , 108 DocUMENTO 243 An. 8ao. 'Abat Ingoaldo concedea Guisberga l'usufrutto delia clites di Sant'Agata
concede a Monaster u privilegio et quale data Dcolt ait 'Abate di reclamare in gni luogo monaci fuggitivi n ΟΙ DOCU MENTO 245. n. 82o Giovanni figlio di Scaptolladona a Monastero una terra e dei vigneti sit uati in Asera n vi DOCUMENTO 246. An. 8ao Ludovico Pio conferna il Ionastero nel possesso dei suoi beni e de suoi privilegi D ΣΟΣ DOCUII EXTO 2 7. n. 82 o. 'Imperatore Ludovico Pio conferma, pati di concordia tra Sigualdo vescovo di Spoleto M' Abate di arta per cessare una lite orta intorno alia hies di a Marconel territorio Spoletino D ΟΦ DOCUMENT 2 8 An. 8ao. 'Imperatore Ludovico Pio conferina ii monastero et possesso dei suo beni ne suo privilegi n odDOCUMENT 249. n. a I. Spoletano hierico figlio dei monaco Mansione vende almonastero riuoibent siluati a Santo Stesano in Carsule . . . n O6DOCUMENT 25o An. 82I. Breve che ricordacia ricon- segna delia corte in Pitte fati almonastero dat castaldo Teudiperto per mandato de messi imperiali Aledramo, datardo e Leone, e et duca Gui nichi D OT DOCUMENTO 2 5 I. An. 8a I. Aledramo, delardo e Leone messi imperiali inin placito tenui a Norcia giudicano esse clovuli a Monaster alc uni beni confiscati ad regiam partem dat Duca di Spolet , ivi DOCUMENT ad a. n. a I. Teolanio a blagione alMonastero de suo due figli rimal do e Gaidollae delle loro sostange D ZO9 DOCUMENTO 253. n. 8ai orso diacono figlio di r soli sculdasci vende per duecent soldi a Monaster i uoi beni Siluati ne territori iter- bese e Orciano is vi DOCUMENTO 254. An. 21 Lupo e uni prando figli di Guili prando vendono at cuni beni a MonaStero. n Io DOCUMENTO db An. 22. Probato e Piccone figli di orso donano almonastero a loro porgione di unmolino siluato nella massa Amiternina. . . . 2II DOCUMENTO 2 56. An. 8a a Teodemondo figli di Te prando dona almonastero te sue porgioni siluate in Calestro nella massa Narnatina, in Pitte ed in Aurigiano ella massa Torana n vi DOCUMENTO 257. n. 823. Leone vasso imperiale iudica a favore et monastero intorno ad una corte Situat in Nanciano tolt almonastero da uini-chi figlio et defunt duc di Spoleto. . . . D I DOCUMENTO 258 An. 24. Breve memoratorio per lainvestitura dat almonastero di ire corti sit uate in Acaniano, in regenano e in Buniano. . . n vi DocURENT 259. An 825. Pietro figlio di Fridone cedeat monaster alcuni terreni siluati presso it Vico Palengiana in ambio di alcuni altri siluati nei casali ostiano e Gagano is a DOCUMENTO 6o. n. 24 Audolla figlio 'Ildericodopo molli litigi patiuisce intorno at testamento paterno o Monastero a cui anche cede alcuniterreni in valle Tiba DEI DOCUMENTO 26 i. n. 29. Fram mento cli una carta in cui Audolso a dono almonastero di alc uni benisi tuati et luogo etto Cordale sotto i monte di San Maroto Pag. 2I4 DocuMENT 262. An. 27. Pati di convenienaa tra ilMonastero e Audoli n I DOCUMENTO 263. n. 27. Teutone figlio illuderis in dona a Monaster alcunt en siluati et lamassa auton e in Cassiano no 16 DOCUMENT 264 An. 25. L imperatore Lotario confer ma a concessione alta a Monastero dat pon- tefice Eugenio I di due masse de monastero romano di Santa Bibiana nominate Pompeiana Bal agat , ivi DOCUMENTO 266 An. 23. Lotario concede almona- Stero una nave era munisce di privilegi IT DOCUMENT 267 An. 822 L'imperatore Ludovico Pio conferma due giudicati pronunciat in favore dei Monastero dat messi imperiali Aledram no Ada- lardo e Leone n 218 DOCUMENΤ 268. n. 828. Geriberno castaldo in unplacito tenui a Camerino iudica in favore et MonaStero intorno at possedimento delia corte di Santo Abbondio D I9 DOCUMENT 269. An 8 I. attuc castaldo in unitacito tenui a Camerino iudica in favore dei Monastero relativa mente ad alc uni beni sit uati in Aguliano i quali suo de diritto, erano tenui dat castaldo Gai scardo D 22ΟDOCUMENTO 27 An. 29. GiuSeppe vescovo e Leone messi imperiali in v placito tenui a Roma in Laterano, presente ii pontefice Gregorio IV giudicano a favore et Monastero in una causa traquesto Sede Apostolica per alcune corti clieit monastero ten eva da Anselberga figlia di re Desiderio It Papa non accella a sentenga e Si appella a giudigio diretio deli 'Imperatore EI DOCUMENTO 27 I. An 829 Ludovico Pio e Lotario imperatori concedono almonastero di Farfacit pic- colo Monastero di Santo Stesano 22 3DOCUMENTO 272. An 829Τ-83o Ludovico Pio e Lotario imperatori confermando i privilegi de re longobardi elegii imperatori Cario e Ludovico, dichiarano i Monastero esse post solio a dilasa immunit imperiale eri pontefici non aver diritto δ' imporre ad esso tributi, o Sotirarne eni, diminuirneci liberta n 224 DOCUMENTO 273 An. o I. Privilegio deli' imperatore Cario Magno in favore de Monastero. es, DOCUMENTO 27 . An. 8a . um puto tigii di undodona almonaster i suo beni sit uati amaternanel territorio di iterbo, serbandosene lyus durante a vita sua e di sua moglie n 226 DOCUMENTO 275. n. 16 Il clerico castaldo figli di Teuderico dona almonaster ii casal Garis, is et 8 NOTIZI Bioon Fic deli Abat Sicardo is vi DOCUMENTO 276 An. 83i Teoderico figlio de notato opteram vende almon ter una sua Sostangasiluata sui confine reatino is vi DOCUMENTO 277. An. 32. 'imperatore Lotario confermari Monastero nel possesso et monaSterodi anto Stesano in Lucana D 229 DOCUMENTO 278 An. 33. Probato e Piccone figli di orso donano alcuni beni almonastero. SODOCUMENTO 279. n. 83 . Ratelmo figli di Ratione cede almonastero due terre postea' una in Salam bone 'altra in Valle Cupa, e ne riceve in ambio attre due una et fondo triano e nyaltra in Meleto D vi DocUMENTO 28o. n. 36. Aud olfo castaldo cede alMonaster alc uni beni in cambio di altri a 31 DOCUMENTO 281 An. 37. Massimo a blagione del
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figliuo suo ualeperto a Monastero e aggi Unge alia ob lagione i dono di una terra ne fondo Castigiione Pag. ad aDO UMENTO 282. n. 38. iudicato favorevole alMonastero in una causa ossa contro uallaedo, Gioannace Guglielmo e Aliperto fratelli vi DOCUMENTO 282. An 8 o. 'imperatore Lotario concede a Monaster u privilegio et quale confermando i privilegi concessi dat suoi predecessori dichiara essere ii monastero sotio a immediatagiurisdigione imperiale e immune a gni attragiurisdigione Ilionastero h confermato ne possesso di tuiti i suo beni 233DO UMENTO 283. An 838. Benedetto figli di Aliperto dona alcuni beni almonastero u 2 39 DOCUMENTO 284 An. 84o. tetro a Viterbo dona alMonaster i suoi heni v vi NOTIgi DiosnAsic deli Abate Iiderico n 24o DOCUΜΕΝΤ 2 85. An. 43. Benedetto figli di Celso dona almonastero una terra in Caneria ne luogodetto Genesteto ivi DOCUMENTO 286. An 845 Erico castaldo di Falagri negiudica a favore di arta in una causa tracii Monastero disic uni omini per certi boni post in Falagrine ne luogo deit Scangiano D 24 IDO UMENTO 287 An. 44. 'Imperatore Lotario confermara' elegione eli'Abate Iiderico e concede aimonaci Farfensi plena liberta di elemere in av- venire i loro Abati B 242 DOCUMENTO 288 An. 47. Boni perto prete, figli di Leone, cede almonastero una sua terra ne luogodetto Cannicia e riceve in cambio una terra nella
vende almonastero una terra ne luogo etto Brissiano D 24 DOCUMENTO 20o An. 8, 3. Adelberto figli di Teudi perto cede almonaster i suo beni et ualdo Pugalia in ambio di una casa post nella citthdi teli Pag. 24 DOCUMENTO 20 I. An 854. Teu prando, Scam perto, Ste- fano, Gisolso e Sindeperto Leone e Andrea Gai cleperto, Eone e Giovanni vendono almonastero otio porgioni guali et gualdoiugalia, ricevendo in pre2go inquanta clanarii' argento per Ogni por-Zione n 245 DOCUMENTO 292. n. 854. Teu prando orasone, e camperto vendono a Monaster attre ueporgioni et ualdo Pugalia, ricevendone inpre2go inquanta anari 'argento per gni por-gione n 2 IDOCUMENTO 203. An 854. Causario figli di Mariliano vende almonastero et rega di inque soldid' argento u molino e una igna posti et lamassa Torana n vi DOCUMENTO 294. n. 855. Baroncello figlio cli Age-mondo vende almonastero per treis oggia di grano una terra ne luogo etto Stat pliano .... 248 DOCUMENTO 205. An 855 Veirone figlio di Probo colconsens dei fratello Scugone vende almonasterola sua porgione de gualdo utalia pel preago dicinquanta anari 'argento ivi DOCUMENTO 206. An 856. iovanni figlio di Lucerino vende almonastero una terra et luogo etto Stat pliano pel preggo i odici denari. q0 DOCUMENTO 297. An. 56. illeperto gli di Sinde-perto vende almonastero per cinque clanarii'argento una terra post ne casale Colligian vi DOCUMENTO 208 An. 56. uerneide monac di na-gione Dan ca dona almonastero una corteiel luogo detio Asera n do DOCUMENTO 290. An 857. camperto figlio di Ralper to vende a Monastero et reget di ieci soldi una terra ne luogo etto Captidiano D 25 I
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LIBER GEΜNIAGRAPHUS SIVE CLERONOΜIALIS ECCLESIAE ARFENSIS
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In nomine dei summi Incipit prologus Gregorijscriptoris huius libri.
RUDENTIUM AN U1RORUM ad hoc prae maxime uiguit industria , Ut Sanctorum praecedentium patrum priscorum describerent actus per rerum uicissitudinem tempora, quatinu Sequentibus eos illorum uictoriae serent impressa uestigia, et eorum in perpetuum dignius recoleretur cariusque haberetur beata memoria. Apostolus uero loquituri: Quoniam quaecumque Scripta sunt, ad noStram doctrinam Scripta sunt, Ut per patientiam et consolationem Scripturarum Spem habeamuS. OB hoesitaque tempora praesertim descripta sunt iustorum, Ut nOStra, dum Uiuimus, cautiori consimilique felicitate et absque offensione transeamus. Scriptum est enim, quia exempla iustorum praecedentium nos caUtiores emciunt. Quorum tramitem si Sequimur, in uia non offendimus. Sapiens denique mores mutat in tempore sine crimine Deus vero qui non localis nec temporalis, sed ubique praesens est et Sempiternu permanet, quaedam tamen Suo mancipata UitUj, ad suorum salutem fidelium oportuna loca eligit, quae sanctorUm inibi commorantium aUgentur me ritiS, et crescunt, ipso perficiente, bonis plurimis. Omnis nanque locus aut habitantium beatis meritis augetur, aut culpis delinqUentium Xterminatur. Re uera quia epissime per hominem locus, raro autem homo per locum aedifica tur Mirabilis quoque deus in sanctis suis, praedicabilis etiam et metuendus in omnibu omnino locis, quia dum sanctorum in terris Xaltat habitationes, haud dubium quin eis aeternas in coelis praeparet ac lucidissimas mansioneS. QUO-tien enim sanctorum loca diuinis in cultibus augentur , totiens eorum qui aedi- sicarunt merces et corona in patriae caelestis regionibus accrescUnt. Vae UΟ-que illi per omnia erit, quorum industria diuini defectio loci, uel occasio fuerit deSolationiS NOS Utem, fratres, omnimodis caueamus, ne OStri temporibUS negligentes in diuinis augmentandis rebus inueniamur. Magis uero per omnia Salagam US, Ut, Sanctorum augmentantes loca illorum patrociniis adiuUemur eorumque meritis coaequemur, qui omnia in bonum operare studuerunt, et in uera
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fide iugiter permanserunt. Misericors autem et miserator dominus recte in suis mirabilis praedicatur sanctis et fidelibus, in quibus per Singula loca Sive tempora operatus est mirabilia innumera. Ipso denique cooperante, admiranda et stupenda gesSerunt, et recta nobis gradiendi itinera reliquerunt. In quibus Semper sunt imitabiles et in omnibus decentissime praedicabiles. In hoc uero praesertim digni illi esserendi sunt laude, qui ad exemplum beatissimi patriarchae abrahae a propriis domiciliis discedentes et sua quaeque relinquentes, ad extera properarUnt nationeS, QVatinus fructum, ceu transplantati, expeditius operarentur uitae, et dignam poSteris relinquerent Vitae Uaerae imitationem. Sic praesens pater noster esSit Uir auctissimus laurentius, qui ad hilaliam de striae ueniens partibus, deo nimis acceptUSextitit et hominibus. Nanque dum maximis in hac sabinensi regione floreret Virtutibus, dignisque ab omni populo magnificaretur honoribus, relictis seculi uniuersis fauoribus, et solius dei conditoris desiderans insistere laudibus, remotioriSuitae quietisque elegit habitum, capiens indumentum monachicum, SanctUm Uehoc harphense non de publico construxit monasterium. Quo autem id egerit tempore, O pleniU Sciri potest prae temporum magna longinquitate, et barbarorum postea imminente eiusdem loci desolatione. Hoc tamen sine ambiguitate nouimus, quia Sicut in priuilegio domn iohannis, ni fallor, papae SeXti habetur, quod uenerabili homae abbati ab eo est concessum Venerabile monasteriUm
epiScOPUS Uenerandae memoriae de peregrinis ueniens, in fundo qui dicitur acu tianus territori sabinensis constituit, et propter religiosam eius conuerSationem, et diuini seruitii sedulitatem ibidem secum conuersantium, loca Uaedam Amemptu quamque ex oblatione fidelium acquisiuit. Suffcit ergo sciri , ab hoc sanctissimo uiro non autem de publico, hoc sanctum caenobium fuisse con StrUctUm. uia uero tempus illius conditionis ignoramus, iccirco silere de hoc magis elegimus, quam aliquid proferre mendosum uel friuolum. Nobis quippe audire mendacium non licet, quanto magis nullo modo conuenit proferre LegimUS tamen in Utenticae constructionis illius pro emio. Quia temporibUS Omanorum, priusquam hi talia gentili gladio ferienda traderetur, de stria tres uiri aduenerunt cilicet Saac, et iohannes, atque laurentius cum Sua german Sorore SUSanna. De Uorum primo duorum beatus papa GREGOR1VS, qui a beato PETRO extitit XVJ. et post annum dominicae incarnationis clij.' mensesqUe X atque
dies XX, Indictione ij. iij ' nonas octobris in pontificatum est asSUmptUS, imperante lyberio augusto, sic in dialogorum libro iij. capitulo iiij.', mentionem facienS ait si): Prioribus quoque gothorum temporibus fuit iuxta poletanam Urbem uir Uitae uenerabilis Saac nomine, qui usque ad extrema paene gothorum tempora Pe
Uenit, quem no Strorum multi noverunt, et maxime sacra Virgo gregoria, quae nunc in hac romana urbe iuxta ecclesiam beatae MAR1A semper uirgini habitat.
Et post pauca 2 : Multa autem de eodem uiro, narrante uenerabili patre heleutherio, agnoui, qui et hunc familiariter nouerat, et ejus uerbis uita fidem praebebat. Hic itaque Venerabilis saac ortus ex italia non fuit, sed primum de Syriae partibuS ad Spoletanam urbem uenit. Prudens lector animaduerte, quae fuerint gothorum Priora tempora, et quae romanorum, priusquam hi talia gentili gladio ferienda traderetur. Constat igitur quoniam ante praefati gloriosissimi pontifici non modicum tempus conditum est monasterium istud, pro eo quod uenerabili memoriae beatUm Saac, collegam scilicet sanctissimi huius monasterii laurentii abbatis, non Se uidisse, nec suis temporibus extitisse descripsit, sed prioribus illum gothorum
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temporibus fuisse veridica relatione professu est Nam priorum othorum tempora, ut uerius credi potest, illa fuerunt, Ut in Scriptis chronicae storiae rosi j presbiter reperitur si) Quando, regnante archadi imperatore, quo tempore ambrosius mediolanum, Martinus uero, cuiu gloriosus extitit transitus a domini passione anno ccccxij , aetatis autem Uae lXXXj'. aepiScopatus Uer xxvj ' in galliis apud uronos, apud ethlehem hieronimuS, qui expletis c uitae annis ad
Christum migrauit, velut sidera radiabant, adagiSu re gothorum, qui uirtute et natura barbarus erat et citha, habens secum ccxC homines primo italiam diuastauit. 'temque post regnante fratre eius honorio, halaricus rex othorum romam inuasit, partemque eius igne cremaUit viiij. ' kalendas septembris anno conditionis eius . clxiiij ac die vj.' postquam fuerat in eam ingressus. Depredata urbe egreSSU est, cum incarnations dominicae ageretur annus ccccxiij. Tunc etiam apud ypponi regium fulgentissimus, totiusque florebat magiSter aeoclesiae augustinus, quitertio ipsius ciuitatis obsidionis mense, j. et XX. Uitae anno in christo quieuit. Deinde agente praesulatum romanae aeccle Siae leone, a gen Serico roma capta est, postquam primo eam halaricus inuaSerat ij. iam uice, expletis ab eo tempore annis
xliiij. , a conditione sua cc atque viij, et ab incarnatione christi cccclvij. Post haec uero, temporibUS agapiti papae, anno dominicae incarnationis xxiiij. gothi urbem possident, Uniuersa per circuitum direptionibus, et incendiis absumunt, quibus uitligis regnabat. Duo tempore in oriente UStinianUS imperabat. Denique, capto uitlige, goth hildebadum constituunt regem. Qui etiam eodem anno peri mitur, et regnum accepit aerarius, qui necdum anno explet iugulatur Tunc sibi in regnum praeficiunt adullam, qui dicebatur totila. ui undique exercitu collecto rursum uniuersam italiam inuadunt, urbemque obsessam post xiij dies introierunt temporibus uigilii papae, et iustiniani imperatoris, Scilicet OS incarnationis dominicae annos xl, Indictione xiij. ab archadio itaque rege usque ad
iustinUm minorem, Sub quo arses romanorum patricius cum totila nouissimogothorum dimicans, eumque superans effugauit, anni sunt fere clxxviiij. Haec ideo prolixiu narrauimus, ut priora gothorum tempora, quae ob narrationem beati laurenti huius monasteri abbatis, collegae scilicet Saac, cuius sanctisSimus papa GREGORIUS mentionem fecit, interposuimus, tempus prout OtUimVS, edi SSeremUS. Sed ne lectorem fastidiamus, a prolixa narratione sileamus. Ohio autem tempore prius destructum hoc fuerit monasterium, sicut et constructUm, manifeStiu clariusque minime scimus, nisi tantum quod legitur in eiusdem libro constructionis. Quia post obitum beati uiri sanctissimi laurentij, a langobardis circum Uaque interfectis, effugatisque habitatoribus, locus ipse desolatus, et in solitudinem est redactus, atque per multa annorum curricula absque habitatore permansit, scilicet donec a galliae aurigena prouincia uir uitae uenerabilis ueniens thomas presbiter, ad sepulchrum domini demoraretur, ubi admonitus a beata MARI Semper Uirgine, deique genitrice, ad italiam reuersus est, et hoc sanctum iam desolatum repperit monaSterium. Cuius scilicet beatissimi homae praefati abbatis felix et gloriosumtemPUS, O per anno pontificum et tempora regum Successione SqUe abbai Um, nec non et artularum subscriptarum indictiones, enucleatius et perspicaciUS OlligenteS, inuenimus fuisse circa incarnationis dominicae annos plus minUS clXXX,
Indictione iij. atque domn adeodati pontificis summi anno iiij. et conStantini, et iustiniani, ac tyberi augusti, qui tyberius imperatorem leonem, qui UStinianUminu-gUStum proiecerat, caepit et eum deinceps in custodia tenuit, eiusque regnum inuaSit. Sed eos postmodum iustinianus augustus iugulari fecit, et principatUm recepit.
1 Ollos Histor. lib. VII, c. 7.2
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l LEGE AETER lUBETUR, ut nemo terilis, et in frael semen non relinquens,
inueniatur, ne paena maledictioni multetur. In noua quoque gratia id ipsum spiritualiter docetur, ne arbor infructUOS reperiatur, et ne a domino talentum seruo traditum praesentibus ab eo abscondatur, sed ut in futurum in augmentis deo placitis utili proficiat doctrina, relinquatur. Beatus ergo, qui dies suos non segniter aut uane sed sollicite pertransierit , Ut in sancta ecclesia doctri nam dignae utilitatis, et fructum bonae operationis, semenque uerae haereditatis posteris reliquerit. In quibus assidue creator omnium collaudetur deus, et bonum operantis, merce in caelestibu augeatur. Huius rei gratia , diuina inspirante atque administrante clementia, ego insimu monachorum, et peccator gregorius, ut hoc perficerem opus nimis utillimum suggessi domino Berald abbati posteriori et praecipui senioribus. Et qUoniam optima quaeque spiritualis patris
debemus perficere iussione, atque uti tenemus firmissime, et intellectu quem in nos Deus omnipotens diuinitus inspirauit credimus uaerissime, melius est obaedire, quam sacrificare, et qui patri non obaedit Spirituali Samuhele propheta docente, didicimus, quia tura immolat dii uanis. Quod est etiam apostatare a deo et peccatum ariolandi. Ideo denique hoc impium, et detestabile facinus omnimodis cauere cupiens, sanctaeque aliqU modo Uel OOperatione desiderans et uaerae meritum obedientiae, post modum praefato patre, et reliqui Senioribus, suscepi libentissime huius operis onus iubentibus. Quod licet mihi impossibile uideatur, tamen quia cuncta posse credimus deum qui mutum animal olim humana fari praecepit uerbi, Suae ipSe cauSam matris integerrimae ualet mihi misericorditer tribuere, ut ad eius domus recuperationem perficiam utillime. Nichil quippe mearum sentio uirium, Sed ex de haritate, eiusque adiutorio considens per dominaeriostrae gloriosissimae interceSSionem, Ut ualde deuotum nimisque proficuum, sidelius, et uaerius perficere Studui opus attentius. Non quod sim sussiciens in emendandis partibus corruptis rethorice, Sed iuxta meae Scientiolae paruitatem, quae ultra modum confusa uidebantur studui corrigere, non tamen plenius, ne forte uideretur simplicibus, quod chartarum confunderetur primae, quo aeditae Sunt, editionis respectus. Et maxime quia non a turbis remotus clanculo sed solus, ut attentius insisterem quietae acationi, sed in propatulo constitutus uix aliquantulum esse ualui quietus, ueluti gratia solitudinis decet hoc opus. Neque enim
ad hoc me idoneum satis fore perspicio, quia non in scholis eruditus poetarum, neque profunditate doctus sum grammaticorum , sed ab ipsis pene cunabulis in huius schola sacri caenobi diuinis solertiis nutritus, eique lactis genitricis sapientia sum alitus fideli, ideo referre ipsi, quae didici aliqua operando utilia malui. Itaque, sicut michi a praedicto abbate et reliquis iussum est religiosis senioribus, nichil ex respectu chartarum ex his, quae uidi, minui, nichilque in rerum translatione adauxi, sed uti tunc cum Scriberem oculi perspexi, et reSpectu capere Uaeraci potui, rescribere studui, praeter uerborum prolixas inutilesque reciprocationeS, et transactas quorundam obligationes idelicet, ne plurimis partium corruptionibus, diu fatigatus, et in scribendo longius immoratus, uolumen incerem tardius, et fastidiosum, ineptumque ad perscrutandum, et immensum. Veritate ergo rerUm, caUSarumque utilium Solummodo contentus, sollerti subtilique sagacitate aeracissimum absque aliqua fraude christo propitio eiusque genitricis