Beispielsammlung zur Theorie und Literatur der Schönen Wissenschaften

발행: 1788년

분량: 496페이지

출처: archive.org

분류: 미분류

211쪽

io in Veneria, vi connohhi una Donna dilan egnax sinum nome Carit ea, che mea quivi feram in sinaineta. Di molio e non orasmiis ingri: no eo for vita e non avea stimat disdirsi a rana Dama cerear vi velle eo viaioni, che sono PH alte ad ornaxam gegno, incinxi et mimina reiis. Con piniola, s talarigata era solita trapassar da sera in Vari e placevolivagio menti, ne quali staminevasi involis alauna Una sera tinuandomi is solo ton e dei, mi parvae

iis a Filosofia non inesse a lare a no vn ma gioco, Te eractovi inraua, e larse Myche solitaria ob Per. Wracto est ripisse a diis, non abbute tutiore alamio. Sappiale dei resto, he questi ivillati glornicio sono stata in Vestra eompagni pio elie mai. Furono a me laciis vinclara H sopia inclea e non vi ad a diis

di osurnu a vostra Mariales domando is a vi in

212쪽

evola in tenere si possa eo iiii Damα Meandovi chola quinioni, in vo movete parvet a unitososo acutissimo, ex nomae Uynla, tanto alte, da imellis lacito in uomon tentareminini eteta, e commo siexesa rite pur conto, ella rispote in is ossi clo non vi abbia Latio parobi. Io Guro pure essera commis di immerini in vita ignorum, scio an commae eo pia grandi Hosta.

213쪽

ia tali materie ce Io an dato noti silosofi, a 4I

climaviIIo, e guidano a Cala te persone si Narait Per via.

Una lalle Orioni dena ceciti, Si in pu imis i mali stharii genere anno aperte pia sti ade Lia cataratra. est forma nen occhio Cio,ues dire cherrimor imuino, per la non buona tere perie, o incolaetion dei di, si viene alterando permodo che diua sparente diventa opaco. Con in ingliata ha via a rami, in uappassando vis esse andavano alta retina e sopra diquella non si formati immagine verum d ii regetti

Dia que viaio, che coariunemente contrae Pocchio

Mu'anda des tempo, altri lotu poclare, 'labi scita; et quem e cimo nato in D che uomo nastiui ciecone modo in abbiam deuo, o ne dive a Pes, unislo I rimedio at malo suo. E questo stater Ub iere, o confinare in hasta ea anche vello Laris rumor cristallino, chel se ne sta sospes dinaria alia Pul illa. Non potendo a medicina ristituire a queae rariore la sua sparenta, ecco la Chirurgia choa leva di meeteto, e toglie 'raggi, cli'entrano per a pupilla, in intoppo, chei ς Hugnere sino alla retina in contravano a me a via. Duos denuo vir ocinio des

214쪽

halti concine an lancio quasi a comorrere in sieme,

Qtia Placere quaIrapinient , ella disse aliora. min GVette egi veramente provare non diro allo apri,

215쪽

di eosἱ mirabili inve N eo pis alatii nil sapres quia cor in derim, qua parentela si abbia tra Ie Hee

des inire . i. - ineli Misano in sella per in

xe latente dem se rinis rege Maelium in quinto

the mendo tante x Mnte volte manet ato uelle cola Mimantem periviis di luor, di umbra e di colori chea mi redeon absarno appresa a coire die insi meton tale apparenE E quatit. di lume, di inhra e dieoliis, in larme, tali distanae, talislandi e Titievir

queat, ebe apparistono in uno cheia plano diversiis max-mdo, eis iniquadrato μὰ -- erit me nesse eos laniane che nesse vicine in uti corpo dinoe scio, come est marmo, vivo e stimantes it Iumeἰammare is, sillae, et mora un manci e Tineos renuno di noleso M appres e la ha su per ladita, quasi non volando in virtu desis replicate Prove, eho ne has, in enos si alamente. E quantum nimia somnii Mimina ei a In Mali lacum, Maelis de lume, erit liscis de marmo, e eos de festo a ni modo appena ne sistaneia Manimo una vi queste Mee, heral a. ench diffrientis , largo aueheella in unaaleno, e laesa compagnia. Non in Viri, tomo a dire. Palatina lamiolano mcdes lagrans lavanto elisaianno tra lam in Huo: - - - ma ine a senti colaggi vida in ne Ia volt de danale . Mai auro eo ne sugino Minent in pluito mi savi liano a quali. - est seri clie

216쪽

m quanto vo dite 4 ora hiar in che cosa consilia.

sens solo ella ha Potere di farne uoscere e nunclitania tosto alla viente Michespistis, heia dellacia.

oriri deo inrisensi. I tib manissum lorispiis stata maestria. Ora quella che opo mollissime viseris. in virtu deir abitudine radica nEsa nostra o Mo Mani a. inierines sacriamo me, uti mente e inin subito, it ciem, tu Maresco acqui, stata la, ista nonae pubesare che aloco loco, ed aeos fecerit lavano risiuinto dat Cheseiden sutavit upropria perlana Ie mani, i piem litora su cui pos .

Eia,toreando e seriae,seriari tam cos in Hello nem, ten,

pe gumdandole exiguar dole pio veste mine αβos bene arnemoria in con tale idea dei tutio tala. .m, alto, a di eo mis L credi in pu e M Mina, ei in enderi dein diuti pare hi prima Metiosa risolutariaente asserire uella tale apparenEa e sis una certe particola cois e non aura pinu clis a quadro ab Diiogii in sente, diro cos ruina vina olvere ad esse condolis a con Pimento ea inferio dat latis. Ben ne corro, qui disse Cari . oedi non pio. cies tempo gli sara stato memeri per conoscere coguo hi soliant gli rasmi, in gli lavano auom colei per eui do vo que valente giovane a teriri ita,

217쪽

closto questa, in ripresi a dire, quella dei giudicareta. Ip. alto e deI basis deli cois. Un sentimento assa vivo Gumno in rem .inanis di m o, in in pameella persona, ili inare cie ei, et cyntinuo verse Ia terra. in tal serithnenis lamministratogli dat talis Usi Minis Mea γεώ es vivax dino in si ede iam per isnuenis is in ea virium ni conmeso. Basis adurique egit hiauincia terra, verto cui si senis ita. bam v toemi tem, o si quada senis portare illelo delia Propria persorui alte te bracci, le

lanna in Pola in terra, esu capitello in alto, si clis gine sta Notitia, in pinis alii, positim si Min Avararato pol che sata anche piu nella pratica, sciema Hel dem quando e si avia, in uaedio lagato im

in te ciuile ideo dei latin colla novelle ali i

is II e clatainei tuite e cose, a cui immagine cacle nessio della retina ora intorno, ove cade Iclanmagine delicapitellis delia 'eolanna, o desti non quali sieno tali siti te quando, orgetto h in hasIO. vi corrisponda per laesua inuriaginea' alto desta retina, visamento uti vitio sito come non si eis che mi u Digetamede lume erit liscio de anamin, vi si somiis Manet alcuria. Basta che vadan DItilire diis pax

218쪽

s tauo gox Asia e tene in erandisnuria pari te nostro

dee, che anche Delle os filosoffici, conviciae ad Isodare la proninen Za e la Palina tra gli altri sensi. EseMeam se in is id es questa medesimo sentimento, che mn paralle animi a concepi Iole e cole, teli quali, si ardando pure cori due occhi, nes riceviamo

219쪽

correna la sentietione nindesina.

Scin mi exedete, Hic inuise in se uno sis , per liuit terum accostumato a premeres in bobtoncino colle due dita ac vallate insinine, non I lenu-

ostgetti a ColorO. Ieguardan losco naturaime te Perelli vengono senari a corrispo nella retina ed ad corii,

220쪽

adi sedere cheda mi si continerum modo da etalam si contrae in uri altro In torna allo sesso incedi are en rein sola quelis oggeris, in cui nullo hiarimi litano dueianiraagi Laruleis Maiiama, chanon vi resti scrupol alcuno checla eos lita cosi Mininate che inviservato in ΙΜhilterra, coruo uix uno imo, a cui si erit Ilog - - - o, exerat, ramur

a di quelli coi quali per VIa dei rati avea Pi ahit.

dine, si vide semplici, e coniux vide di mano inmano tutu si cui benin morum, deae Ocitiis

mane iI monocolo Polifer II la sua Galatea.

SEARCH

MENU NAVIGATION