Beispielsammlung zur Theorie und Literatur der Schönen Wissenschaften

발행: 1788년

분량: 496페이지

출처: archive.org

분류: 미분류

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um Republica Persetis alia quale peremimae en serru iussu mone Hlames, e cis Senato, comene i due pressimi egueriti ea toti largametate , di

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vrende mara peremine scema da cui a mento nons sueue se tori coli' montis e colla Percerione delp

un re P idea e vera percia da tanta quantita hi mentis tercolla Ona e Idea falsa per quella parte egit am kin deua torresciis non ieri eligono per x inamoneta est quin s latina ii lassi, gladiato nes creare Avedola intera. Sicch r errore non ii compone alsiunn sinarione di cosa chenon haesistenissa vero; masti mancama ae Um alta a Meludis Pesistentii desticola per quel P immaginaEione appresentata Perdo chequando raminasine delia cola assent o sinum non sHelude da mi ire inintagine contraria, incisi. se

P assenso nostro ella da nota riceve inme sente strea te, o corrispondente alia certa sisteneta de vero.

him e i lambiam desiderato e in occupario quasi ' intero sto in nostra sinta sic vengon a generare dentro di notis destrio, sic arie mi altra pallione pia o ineno suo ore secondo lim morio inlitia eo, enia deo si ii illa quali Aethninaginarione assalita rperin tenendos limgi alia falitana nostra Minina. hine desta distanaa di enim o di I go e rimovendosi inito quine in Mutinono P allenta deli onoro si iante per e passioni ad lete appresentato laviente in Mel punis ab acci Jad uita e hi euctra iam

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ciis Per is pia si uomuit irenano Oia Occhi aperti. sh a poesta olla, prosint, ut viva e con lasembiana ed efficace militi line de vero circondam intomo Ia fantasia nostra, eaten clades di stori a seueri desse cola contrarie, e eis omni no laciet lith di quello cite a poeta sorinae. iiii ci ili Orte verso I finio ne modo omi sos liani esse disposuve est e o. 'Ε perci Liuin deli animo nostro non corrisi Undono ali 4nter deus cose e non es primono I intrinseco esse loro ma corri spondono ali impres-

-- allo oos si se deniincla sintasti, ei espruino uae restivi dari misi essem in es semate chico altri sit uiuenti cho con Ie eos reali medestitie est in notet istes inminthii his inane eos reali impressis spirige Priminaminiimie nostra secondo ii covi et nox de I corpi esterni ecciter gli alsetti lintili a quelli in san destati allo cosis vere, scomne avolane nessotrii. Quindi hiis si Rura per inemo dine ii esse

coris . e s avgiratio aliari deli imanaginarione, alaan. dos en ineliinandos secondo i moto e quiete di esse;

ne te ronde per P inimo in pota des in . A riua opera lam ine lis parita. est portano sis seno B-magini Iensibili ed eccitatio in Mente nostra Primis

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vola come et Britale e si dispone ei loci fuit colueveris i veri successi imper ch la fantasia si agitata tas nini eo spondentiali Ira Hiemsi uiuiressioni.

portar a nota immagine in os cmuraria alta favola perci gli Antichi non lasser vano che tusse cenes adducessero salti di lupo distela e cora ilii micteii si altis in diuies eis annia pomisi voleva nosti incla cinapimmo contei larin initis per rapue conraa oppresentarione viva e veruinulea immo tantasia ull

eoli ore de leatro Ie quale erano per Io meu clodici,

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inaniere laturali. Me i med anu principi poco viam stabiliti ei prini uigom is a is a funiis tigria ente te sconvenevoleZete, checla troppo sensibit scintina, o re cos dii laclisciatura, os' verso e M 'ini, os, en -- ppo in intam e via Brat, pervi cle prime con apportarei ipsi agini comtrarie alia favola , ali ultimi coli apparente artifiatori, prori r alaetis delia natura in inodo ine lamente P accorge de stilo, e laminiata quasi addo imentata si risuralia ondera incanto resin hi miratio disciolio.

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ibin relidi et illa, Arnithoi vis tui: DELU ENT IMMO DELLE BELLE ARTI.

Esperien Zac Chi eos sente . e coniniove ali udire , o Ionere lmiti de grati Poeti nati dati Entusasmo , e chi molio pio con esis compone, a in se r occulis minio diquello. Misi segni possiain conosterso quasi per una consonanZa di corde, in eo altra, en Tispondem dosi a toeco per la medesinia vibraetione deli aria, e per lamella tessitura di tali corde. Cerchiam unque dentro di noi, e caviam Poro, seu'ha, tentiamo, se. h quest amitinii accordo, e rispondera, e questo es timento, o e cuneta es data luvie pio e cle opibrioni, eae autorii de Filosofi, o de Poeti. trando adlinqueran flanetio nes sed pro dodeli anima in que momenti ne quali h scossa e iii vestita dati virusiasin, quanto, uomo puo divideris stino, exesainina colla parte di se ragionevole, e aram Hilla ι' aura Parte sitata, e quasi,me anicaxen ' uando

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distor nam seinpre. callor o per qualesie scossa chevienti suori, o per intorru suo movimento, e dip s lanei felliae aliuntana o lavasi ad una Molia alia, ama 'serena trapassando ad uniserio suo proprio Μondo e reatro latio da ei e di sua invenetione ori mida pia agiis, e Molia cola, e pia libet adi auismi satia quasi pisi Hinuale.

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credi dominare in loro colla agione Chelem non h

- a. a.

vita leti tua natural tempra avea re esto, e nava GD mendo nessa memoria Que momento e Cain prin

gni . pos inhv ima in queste si nobili ed alia ubsoni h in uno linis violatrio traendola I Orpo a cui si obbliniis, ea stus. Hie la circondatio, milfenuetiendole queli abse ira da quali contro dove asotti asIe. ppur a piccola parte, heri corpo e oorgani lianno In Deli estis, far, inesti senti suacco iahreve. 4'ssinito peritio 1 et di sire violetum . . non naturale; onde anche per questos presto passa e iste queir estro che quanto si di Pi Pura fanan

sita ardente, se insto vis alieno. Quario Buanto illa ciues onere si ii iidui anima sent commossa e glubilante per Iei senti, vini, sinises ea coini rei siue Ubii divens 'vi,

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nale deli aiatina vertis laterieZione, coma verso it eiulami IO. a cui ellio per esse a portata secondo i

immulnaetior 'utra color se a delicati . e pia larii. Misis sed enen cite, ita hutaginiere, tutis resin sioni pili et id enit, e opportune in risereb Io Ieperlane, e gli allatii ne quin se tra formator esse manca la parola era tinta propria, o per cespa delictu' lingua nativi, o per accidente, e coIpa tua quantus ' ue allor d' n dinari te mi lioesi formale, arasit si presentario proniamento supplisti insto ille figure, caetrastati, e colle immagini oppuris attre ingue prendi imprestito, opim conj tu stella di, novo laua tota di cui non pilo far eoo, o tutio Insieme imi hami vestito, ornato, animalo appassionato P Oggetto. eda quadro de suntii pili acconci deli araraonia Pinwnsorino, deII evidenra id bella, de is patetico Milo, e vittorioso di tuti i mori. sino. Comilio laua coim,ontinento, sollectioiqi di inciliaris ad alui esto enici leuet eautela o salsa

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