장음표시 사용
301쪽
stiori di Roma , da lassarai un tanto il gior nu
hilo , assinelio ii dulii Giudici, o Xolari per gindero ii vani aggio di det te Cibarie , o puro per
uildoili Giudici, di diei Sosiiiiiii. o dieci
essello . rhe li medesimi ven gano se in pro pisi
animati a saro it loro dovere, vox liani o di pio,
ni di ibulo Molisignor Go ornatore pro lona Porsaliri seudi conto, ad ossolio di rimunerare con si ad arbitrio suo qitelli. rho averantio iam lotini decorso deli' anno coloris a . diligi nra , Mallen/ione maggiore velle lor inmissioni. Xoti inlotidianati pero con questo D Hlromio, o pro edimento di liborare,' est moro
no salariali, o non ave ano salari corrispondonii alle loro salielio . vogliamo che in avum ni re sieno lenuli pagarii alia nostra amera Apostolica , in riniburso dolii sal ad . e sommo sud deuo ; o elio a lal ' Pssello qimi Giudiri . orioiarj det sud deuo nostro Tribunalo dot i overno, eho and anno in mission , subito choel' Iudiri statio sustinienti per ira metiore l' limquisietione , o Pure la tortura . debbano. Quo pena dolia rimori ono dati l mirio, odi ossori, lentili dei proprio , lare esalla, o diligonio de.
feriri ono di iuui Ii Deni, lanio Nobili. cho Si, bili deir loquiSilo, o inquisiti, o quella alligaro in Processo , e denunciaro con inlimatione giuilitiato at Commissario generale dolia nostra Camera, o ino Sosii luto Commissario, ad inelio ebe possa migere, e sar migore ivi,ii ei dagi' Inquisiti, dopo segii ila la eo dantia. Con che Ii nostri Sudditi iesieranno
gran emento solle vali, perchδ iii iluesto imulo non saranno piis soggelli alia dispersio no . o. perdita de' loro Bieni, prima pho bieno tro valil eraniente colpevoli.
t que, to mio, o melodo violio a perdore la quarta
i Sosii tuli, tielr andaro in commissiono: l ercios in eo mi enso di delia quarta Pario, assegniam , t o v gliamo , che si paghi dati a nostra Cameraal modesimo Capo Xolaro Ia somnia sissa, esiabile di scii di einquerento Ogni anno, con cli pero it in desimo, per la tua ne ansa di dolii utili provenienti is allo Cainimis ioni. nun Iκις aelii ero , o protendero doli' Archieonstat ornira dolia Caritu aleuno sitasso, o dissa leo deli' annuo astillo cui, venulo colla med inia per dei totali aio , o Nolariato, ma an Et deliba pii niual-monio Osservaro in lutio . o per lutio . cio cholia proni si, noli' tali omento di di lio Astitio. Da qilesii provedimetili, the riguardano ilΤribunalo dei Governo I aer te Colliniissioni Criis bosc.-r
minali, lanio proprio, quanto delia Congrogarion o dolia Nostra consul la . passando a glial iri due, di Mons ignor Udiloro Generato dolia ita . Nostra Camera , o det neverendissimo Cardi nato Vieario di noma, e pari mente inerendo allo R. solutioni preso dalla delia Congrcgati De Monomica, consermando gli Ordini gia dati in priticipio dei corrento anno per merro dolia Xostra Segretaria di Stalo, vogliamo,
ordinianio, o comandi amo, eho restando serini si per ruini, che per i ' altro Tribunal o , lii iii diei, Nolari, o Ministri, ehu al prosenlo visono, colli Salari, o provvisioni, eho allii almenio godo ei asciano di essi, nello Caluso t,iminali, nolle quali vi l Acciisaloro, o Adoronio at Fisco, se questi rhi ora in alc uno didelii duo Tribunali, quando per altro sta competente, eho si spedisca un Giudice flammissario suo ri di Rmna , polranno in tal casti da si Tribunali spodirsi Giudici, Nolari, o Birri, purebh pero l' Accusatoro, o Aderonto hi Fiseo , abbia proxentivamento salto it iloposito rdelle spese , cibarie. o Viali ei, in suinina coli. 'grua e coli veniente, o per il di pili, cho quollo possino importam, dia, ed abhia dato si curia
dolla commissione, con dichia ratio no espressa da inserirsi, o registrarsi nes Prinaesso dolia Causa. cho non deliba. POSM l'Aecusatore,
302쪽
di deiii duo Tribunali spodis no pili da Romane Giudiei. nse Nola d. ii se Birri; ma tias nodi essi appoggi . ed inearichi dolle Commissi
ni, rho occorreranno, gli Ordinad Ee disiasti ei, o Vicad generali, oppur anche ali re Persono. suo piaci mento , eonfli Iullo pero in dignita elesiasti , di quollo istosso Di ieest. nvo is rura sorsi ii Procossi, , eon ira mi iter loro, uni lamento alla sui inmissi otio, quolle instrurioni, che sit mera opportuno , a stinclist ii Proeesso si saecla nello formo di ragicino. E in mai a
tio de' Ves vi, o tardinari pili vicini, o pura lip spedirita Roma iiiii dici. o Nolari: V gliamo cho in lal caso sis ne prenda da Not. oda' nostri successori Comnussione speciale M gnata di nostra propria mano . coii ii ita diuinis ignor Edilore pro lom Poro Nostro , elli 'so,tri Succossori, conis Segrotario di dei lai ongregarione Monomica : Di modo cho sen-xa lal cim missione specialo l in luogo delia
qua la vi)gliamo, the non pus a suppli rei, nos si via di seniplico reseritio .ci in altra qualuimus formal li Giudici, e Birri non Possano
ra data la Commissione e intro la dispositio di questo nostro uolo proprio v Monsignoro Udiloro tW i. e Segretario pro tempore di delia cingregarions prima di porre it risa, douru
ori autente mininare, se fila veramento, ne
cessario concodero la della Gmmissione sp
ciale , e qualislo cosi creda , d ivra stoeriir . rho nolla tlammis ione s' ingi uno erer Sa uente at in minissario, o suo Notaro. il pesodi lare. O tr inser iro nes Processo Ia deseriaio-no dis' Dimi, latit' mobili. elio stabili degit in .dietiali, o in diauioli ; Quo pena, cho in inan canta di lal deseriaione, nulla possano proluudore talla no ira camera a uiolo di i ibarie, o lavaleaturo, o P0r altra qualunque causa , o
Pro uod ulti in lal gulis alis Commissionicii minati, resta ora da provedero ait 'altroeapo di pregiud io, o danno, qualo hanno mnora missorio lanio li condannali in pena dolia Galera . litanto alichi la nostra citi era, pill rario , dali' o oro li medesimi re, annali . sena alcun giusto, o legit limo molivo. ma per sola mancanta di proti o tras porto . trallentiuli ingo tempo, a mare ire uelle cirreri di Roma: Diade ancho in questa parte inerendo alla risin
luatorio prosa dat Ia prolodalai χngregatione Ons mica, e consermando, ed approvando gliordini gia dati a Monsignor Govornatore 'perta nostra Segrotaria di Stalo : Vogliamon
dinianio , o comandi amo. the in au venito ilBargello pro lempore di Roma si a lonui .ed o, bligato mi id urro per terra a tutio suo speso,
tanto di Uomini, o loro flavaleaturo, cho di Carri, ita valli, Cibario. Sallatici, e finalmon,iongni altra spem eorta . o pure inceria , da Civilli Caslellana a Roma, a pol da Roma a
Civila Vorebia leonio in virludegli Ordini sud- ili si h gia prinei piato pratiraro con solico
successat lillii e toro, cia sono . o Laranno condantiali allo Galem da qtialsivnglia Giudis eo, e Tribunalo . si di Roma glossa , eho dello Stalo Ecclesiasti eo medialo, sit immodialis, condare a dolii condannali ii solo rip o di treni dupo giunii a Civila Castellana. a di ire auri yiornidopo funii in Roma , pii relio quivi non fit no arrestati con ordine in iseritio di legi uinio Superiore. qualo abbia lacolla di arrestar li: Ε eho per in rostello ri statalo elii amat i immissario dei Galeolii, solio potia irremissi. bilis dolia linia ita delia Cinea, od altro ea an dio corporali ad arbitrio , subilo giunti in Roma li suddelii enudannali uello Provincio, o
lro ii indilolii ira giorni di rip so, prendero , sed avor prosa la solita loliora da Monsignor lammissario pro tempore dei Mare.
desimo Bargello di Roma pro tempore, come Notio,irtu dei presonio Nostro Molo proprio ass pniamo. ed ab Liamo per asserata l' annua. Biaima sonima di scudi Milia. da pagareeli larata parte Ogui meso dalla Nostra i mera, con
303쪽
allem questo assegna monio. non possa pretet
dero, ith domandare a lilolo di dei lo irasporto, o , eho in qitatunque modo his ignatio. obis igne ranno por il med imo , alim minuta , o rieognigione vorun a. Intendi amo pero, ehola suilliolis Condolla sem pro si saceia solio ladirexione , et ordino di Monsignor Goxornat ro di Roma pro temporo, qualis ures lamente , o caldamonio inearichiamo di allendere, epilaro con lulla diligenta, cho li sud dotii condantiali non sieno si raparaali nel viaggis . nia anai trallati dat Bargollo. Q Uomini suoi enni ulla la iliaggior carita. Por la quat rogi ovi lianio ancora, o dis hiariamo, eho it sud- dolio trasporto deliba farsi, o continuarsi. wnta ri lasso, o hilardo, in lituo it decorso doli' anno . oecelstiali poris ti tre mesi d est ala, astinctiliti in idolii miserabili gia cotidan nati. dichi li
aura di dolii ira porti da tu viri Castellana a Roma . o da Roma a Civila voechia, nse per cauis di desto o nimissioni Criminali, the sp dira lino li piis volio nominali Tribunali di Roma, si a gravata di veruii' altra bonchse minima FP a . ecceiluale Io sole Comimissioni v ciali , che saranno si gnato di Νustra propria natio, o do' Xustri Suec fori, per ii duo Trulmnali dei noverendissimo Cardinal Vicario, odi Hon signor Lili loro della Camera, nella somnia. cho si h dolio di inpra: por ii qua I essello ordinia ino, od ingi ungi amo at Compulis la generale di ossa Camera, che sollis pona di esserienulo dei proprio, non passi in avusnire. e trimum mella alcuti ordine, o Marulato dis' Teibmnali .ud desii. o di altro chi unquo sta, ane chodegno di speciale, B specialis ima menri Oue , per conto di dolii troporti, o Commissioni, in non ebe netr unico, o solo eam di quale lauii missione Ueciale segnala come sopra; Dei qua I caso kogitaino, cho nepi ur dobba speliru
alcun Mandalo di paganipulo , se la nota. o lalisla d Ilo giornato implegato des Commissaranon sara filata prima appro valla , s soli crilla dat Lungolenenis Crimitu, id di quel Tribunale.
eho a vera ollonulo la Commissione . non solo colla repressione di averta altentamonio veri simia erit processo originale, ma in olim col-r altra , cho in esso Procosso si stata laua , odinsorii a la deseri xione do' Beni deli' inquisiti, socondo la forma di quoslo.Νostro uolo Pr prio, e non altrimenti .
Olire li riseriit provvedimenti, quali sin qui
abhiamo preso, a consigito, o suggerim io di e dolia Congregations particolare, essendo giunti a nostra notiata altri abusi. odi sordini in D ita 'salo oceorsi, con stra parao od aggravio do' X siri Si id dili, o lai volta ancora innocenti. o Peresserat satio lectio li Νotari, o altri Ussi tali, o Ministri inseriori do' suddelli, o sorso anchodi altri Tribunali di Roma . ad istigarione, o querela di una parte, ordinare la Cattura dol-r altra, o similitiento a loro arbitrio lare delia perquisitioni in Case civili, ed onesio , senta ordine, o rapula delli capi di ossi Tribunali. o dei loro Luogolononii: oppum per esseria Ἀ-sciali luligo lem po maretro gl' Inquisiti nollocarem Segrelo ssura mai conuuirli. ed e minarii; e volendo Νoi tinninamento ri mediam a inmigilanti abusi. o cho per ea lunnia do' ual- vagi non restino dan neggiali gl' Innocens: Pereu, di similo Xostro Molo proprio, eeria seleneta , o pione a della Nostra Suprema -d la ordinia mo in primo luno , o eo mandia- , che nello Causo . nello quali si procedo criminalinenio per denuncia, istigatione. O qu rela di una Pario, in qualunque xia Tribunale . di Roma iniuno assallo occeituato , ancorche aper li suoi parii lari privilegi fosso degno dispociale, ed individua mentionei veru no do' Mi. nistri, ed i stiriali subalterni vemino do' M.tari di esso Tribunale ardisca in araenim o dinare la Cailura deli' altra Pario denunciata . o quorei ala, o molio mens aloena perquisititione in Casa, o anche Ilaga no , o Bollega, enaa ordine precedente, od in serulo , da i seri rei nel Pro Mo, firmato, o soli erillo di propria mano, o dat capo dei Tribunal o. o dat suo Mogolonen in Criminalis, solio pena, in camdi contra ventiono, delia perdita deil' Umio, qdi anni einquo di Galera. da polosi estendere
ancho alia Gaiora in vita, se vi inranno rim Manae. che a Gravinci la deis a multa venetione.
304쪽
hi e minita di delii Capi di Tribunali, o dei
loro Lumoloilonii criminali, cho non solim seri vano. o non ri lascino nelle Causo predelle,
a denuncia, i ligarione, o querela di una Pa te, verun 'ordino di milura , o perquisitio contro l' at ira , in non dopo esserat probabiliuente assieurali, cho la dentineta , ed istigariotio non proceda da spiri lo di odio , mali
scala: nh gli rineresca di adoperaro in elo datori, si ossi lod Hilo diligena , di non stare allo sempliei verbali resationi do' Nolari, o di Gili Ministri: dovendo pi ullosio considerare ,
eho per obhligo di loro Uilitio , essi doli honodol pari invigilaro. ebo non restino impunitili R H. e che non sieno aggravati gl' innoconii. Per la nimie ima ragio no vogliat in ancora. , Ea in a. rhe ri pello agi 'Inquisiit risi retii nolles C areori ruret iis Fegrois . si ossorvi Onninamento la ni forma dim iu Paolo V. Nostro Predecessore , nulla quale si
dispone, eho debbano questi costitu irsi, a- minarsi denim ii termino di tro glorni, dopoche sono stati risi rolli in dei te Camori; o pu elio in dolia Risorma si recellua it eam, nolquale eoneorra qualcho eausa speciale, Per citi non convcnga e fluuiro I' Inqui lio deuiro iltermino si iddelto; o quindi si nato i' abusi, dilargit tuiti per lungo tempo marciro indistin.
li . ed esaminarii: Porcio voglianio, e comandi amo, eho al Giudico dolia Causa non staesio a piaeero ed arbitrio suo disserio I amoe e titulo oltro i predelli tregi rati. solio e loro, o prolesto, che si tralli di casi . in cui con-vonga saro diversa mente: ua deliba inpra dieio ouenerito licenta, o permissione sp talo. firmata o soli crilla dat Capo dei Tribunalo,a eui privativamento ad uni altro , ancorebo Gogesenoulo. Edilore , o altro Ministro principale. riservianio la lacolla di daro delia li-emra, quale puro neppur Vogliamo, cho si di per levi po in dolor minato, nia sola monte si ilia per lompo determinato, ed ii pili risi relio, chosia possibile, ad essello elio nou resti perciori tardalo it cocto della Giusliata. Esiccome in questa parto abbiamo pili Not
dolia Carita: emi colla presente cidola di Nostro Molo prosario lornia ino ad incarieam lanio ii sui dolio Mon ignor εἰ ovornatore di Roma. sinoi Lilogi lenonii, quanto li Capi, o Ilii, Alridi clasculi' alim Tribunal o di Roma. o general-mento tulla la plena Visita, cho veglino ait 'n. tamento sopra la purituale os urione di quo laΝ Η,tra disii Meti nos volonia, nhia conleti lim dei solo formatur. o eontinuatur moressus: ua. costringano ii Giudii, dolia Causa a diro preci- saniente, se r Inquisito h Malo mal e lituito, e litatile vollo; o quando non si a statis costitutio
solio pena della Nostra indignationo . sed allisu Golii Diopulati dolia Caritu itor obblio dolloro pio, o io levolo Istilillo. clii quanto voltonella Visua delio Segroto trovinci aleuu Caro
rato, che set ira la proroga. o licenta prodet ladata in iserisio dat Capo dei Tribit nato, non
ranno mancato , ultoriori prooedimenti. Fina linente unali amo, o comandiartio, cho A
ancor' ossi por quanto h possibilo , sollecti ali. o di,brietali: e nereio ordiniam , at Piscalo Go- .
nerato di Roma , cho almoni, duo vollo it meis . oe ...i .a.
si sacci a rendor conto dalli suo i Sosii luit dolio Auso . o Processi suddetii; o piti invigilare .elio questo Xostro uolo proprio, subito chesara dato allo stam ps, resti per soni pro assisso in tuom a luili comodo, o visibilo nulla can
ma: laseiando at compulista generato dolia C mera la cura . o p o di lonorio sim timento assum nolla sua Compulistoria; per essero conminio. o volonia Nostra precisa ; volendo, od relando. the la presei, te Nostra Cedola diuino proprio, da ammettersi. o rixistraria iapiena Camera . e nc suoi Libri, a lotiore delia Bulla di Pio IV. Predecessore Nostro de registi undis, o lullo cio, che in ossa abbiamo, em me sopra volutis, disposio, ed ordinalo. glia. o debita aver seni pre, M iv Nili sulum tempoil inos leuario esset to . esecutione, e vigi recol,
305쪽
vi siano si ali chia mali. cilali, nst similii li capido sudilolli Trihunali, loro rospelli vi Lia Notinnenti, Giudici. Νotari, o uinistri, ii Fisolo Generale, Monsignor Commissario Generale dolia Xostra Camora, o quali si stano altri , henelist drani di spretat menalono, the vi ave
Sero . O prelendessero d'aver vi interesse: non
lanii Iecisi illitioni di P lo II., Paolo IV., o dei dolio Pio IV. de rebus Gelasiare, et Ca-rae non alienandis, la Regola della Nostra can. erit otia de Iureqvius to min tollendo , e quali sistano altro C liturioni, ed ordinarioni Ap si olielis Nostro, e do' Nostri Predere ori, Leg-gi . Sistuli. Stabili monti, Risormo ehiandio dolii fleMi Tribunali. usi, stili, consuetudini. ogni altra eosa, cto iacesso, o polosso suo in eontrario: alle quali tutio, e singole, aven dono il lenore qui per espresso, e di parota in parota inserio. supplendo Xoi eolla plenerra. dulla Nostra Suprema Podesta a qualunque viaio. e disello quani linquo sosianaiale, o formale. cho Dello eme premesse potesso intervenire. questa volta , M ali' etalio predello, special-mento , Q espressa mente deroglii amo.
Dalo dat Nostro Palatro Apostolico Quirinale questo di 30. Sellembro 1747.
- .sis Γι igitur provida huismodi mandata, at a in pubIieam omnium, ad quoa pertinet,1 - - peruirebit in futurum . notitiam dedueantur.'-.. et properatori hae voluntatis N Irae signifieati ne perennem, atqua inviolabilem observantiam, eι firmitatem --eadem Apostolicis hisce X, stris Literia inseris . atque earumdem tenore , ac simili Motu, arientia, et potestatis plerii tudine
iterum eonfirmata, ae roborata. perpetitiae unive forum memoriae eommendare toluimus: Marida
Da praefatis Diuetis Filiis Nostris S. R. E. tam dinalibus ricario nostro in Urbe, nee non ejusdem S. R. E. camerario . ae mistis pariter Filiis Gubernatori urbis imius S. R. E. Vise- cameraris, item Causarum camerae Nostras Apiutolicae Auditori Generali. ejusdemque Ca merae commissario . et Ratiocinatori senerali. Me non Auditor i Nostro praefatis , rerumque in pelia hujusmodi aueeessoribus pro tempore futim ris . ut omnia et sin uia a Nais in praerita asthedula nostri Mesu. proprii disposita . atquassulula, tam ipsi, in quantum eorum respecti
Olpeia eoneernunt. Gaete obserrent. quam Otiam tib aliis sibi nubretia. ad quos pertinet, ae peditinebit in posterum . exaetissime impleri. eι -- errari satiant, sub poenis ibi renuntia. Ae deeementes, praeinsertam Sehedulam, nec inem. non praesentes Nostras Literas perpetuo validas, si 'as. ει usicaees esse. et Me, quibus eumque i ris. seu saeli desectibus. qui Meersus illas, etiam quorumvis privilegiorum a Sede Apostolim e-- cessorum praetextu. ad essectum impediendi, seu retardandi earum exequutionem, quovis modo, seu quaevis eae musa . opponi. εm objici possem. minime refraganti bita. suos plenarios, et intoma retus sortiri. et oblinere, easque propterea. --nibus es sinoulis quomodolibet asserendis impedo mensis penitus et Omnino ae nequaquam alteiviis . ab illis, ad quos vectat. et pro tempore quomodolibet speetabit, inriolou iliter. et in neu se obsereari debere: ae irritum. et inane, si remaauper his a quoquam quaris Auetoritate sesenler, res ignoranter eontigerit attentari. Non obstantibus omnibus his, quae in ipso - Μ praeimeris Sehedula non obstare voluimus, et qui iris aliis Constitutionibus, et ordinationibus Apostolieis. eaeterisque eontrariis quibuscumque. Nulli eryo omnino Dominum liseat hanc pa- po. sinam Nostrae confirmationis, mandati, deeriti, et voluntatis infringere, vel ei ausu temerariorem traire. Si quis autem De altentare praesut Periι, indignationem Omnipotentia Dei, ae Be torum Petri. et Pauli Apostolorum ejus se nox
Datum Romae apud Sanetam Mariam II in Σ - , Lrem Anno Incarnat. Domini- MDCCXLVII., ia deeimo septimo Kalendas Ianuarii, Poruifieatus Nostri Anno Oetam. D. Card. Passio us. Iia Dalarius. Vis A DE cvR A. I. C. Boselii. J. B. Eugenius.
Ruistrata in Meralaria medium. Publieat. dis 29. membris 1747.
306쪽
promas Apostolimo nostras eliaritalis providentiae auctoritalisque paries, quas ad in filaurandam stabiliendam qiis in Religiosis Ordinibus pri linam regularis diseiplinae observantiam collocaro alias studuimus. debitae provolis nostris exocutioni demandatas fuisse audientes , maximopere laetamur, soro in Domino eo dentes, ut . compositis ea propior pa
lium studiis ac dissidiis, revivise s religiosarum virtutum splendor, et ipsis religiosis Viris magno decori ei incitamento. ol aliis honoemplo sit atque eommendationi. Sano per alias nostras in simili forma Bro is Literas anno proximo elapso ad Vonerabilem Fratrem Lu- eam Melchiorem Archiepiseoptim N immodi en- om ordinarium nostrum et Apo stolicas hujus Sanctas Sedis in Porlugallias et Algarbiorum negnis Nuntium datas, ipsi commisimus atque demandavimus, ut ad quam plurima in Pr vineia dileeiorum Filiorum Fratrum ordinis Sanesi Atio istini Calem lorum nuncupatorum Portu ilias sive ad l/mpus sive in perpetuum pro Miri prosporo stabiliqito riusdem Provinciae regimino prosectuqtie statuenda. et confr- manda sive per in ipsum , si vo per alios . Repraesertim venerabilem Fratrem Mithaolem Arehiopiseopum Eborongom olim erusdem Ordinis Alumnum eolla lis studiis ol ennsiliis
omnia in ii,dom Literis nostris e lenta Meu ratissimo ex ponderent. et ut postquam ad tu dem Provinelao, si ordinis utilitatem et inero. mentum ea omnia eonducore porspexissent, do hilae exoculioni demandari, servari sacere, et vivo ad tempus, si vo in perpetuum si aluta custodiri in virtute sane lao obedientiae Apostoli- ea Auctoritate nostra praeciperent vi juberoni.
Alqus ipse quidem Lucas uolebior Arelii estiseopus. ei Nuntius aliis Apostolicto hujus Sanelao Sed is peragendis negotiis ne palus. Porse ipsum ea , quae sibi commissa , et mandata suerant, exequi minime valens, die lum ui chaelem Arehiepiscopum Eboracen sein, qui 'pe qui eiusdem Provincias, ut praelati sumus, olim Alumnus, do omnibus vi sint Iis rebus ad ipsam Provinciam peiqinentibus apprimo instructus. illam prima vo splendori pristinaque Dei et concordiae restitui cupiebal, vigoriae potestate earumdem Litorarum nostrarum ait gravis umum hulli ni di metolium milliel ouillim cum faculta illius mu riis. ol opportunis del0gavit, depula it ut sui, lituit; laudatus voto ut ehaol Ar 'lii piscopus dologatus. de putatus et substituluέ commisso iiiiii 3,iloquo munero laudabilitor perfunctus, suam hae suis per re tulit sententiam . quae est tentaris sequentis . D. D. Michael da Tarseo ordinis Ermiis tartim Sancti Patris Augustini. Dei, et Ap ut liue Siaia Gratia Arctisse opus Metropolitamus Eborensis. Regio Majestatis a consiliis . non Iudeae commissarius . Greutor Apostolinus Literarum praei uertarum eum missioni. de qua infra prolixior es expressa' fiat m ntis et e. n Omavibus Reverendis Doctoribus. Pro lsoribus, Vicariis generalibus, et foraneis qliarumcum quo Dioecesum, Iudicibus Apostolieis , Dei galis. Subdelegalis, Prioribus. Reeloribus. Virariis, Ptimebis . Creuthuloribus. omnibus etiam Praetoribus. Amitiori hiis, audicatori-hus reliqui Milio austitia o Ministris tam rici siasticis, quam secti laribus. ot omnibus po sonis horum Regnorum ac Dilion uin Poriugalliae , et Algarbiorum, aut allorius cujuscumque Regni aui Dilionis, quibus omnibu , v lrorum singulis hare nostra sententia Apostoli ea in forma praesentata suorii. illi iisquo ex oeulio Pro parte nostra Postulata, vel requisita suerit
quacumque via. modo, forma, et ratione salia
tem et parem perpetuam iii Christo Iesu Do. mino , ae Salvatore nostro. Nolum saeimus suisse nobis praesenta iam commissionem Ap
stolieam Excellentissimi. ae Revorendissimi in Christo Patris Lueae Archiopiscopi Nicomo. diensis Nuneii Ap istoliet in praefatis Pori tigal. tiao ei Algarbiorum Regnis, per quam nobis
commillebatur execulio Literarum nostri Sane ii simi in Christo Patris Bonodiel, apa o XIV. nunc in Ecclesia Dei felicitor regnantis dies ad
commissioni insertarum . quae quidem Literno impetratas fuerant ad inflantiam Regis Donii ini mei pro determinatione quam plurium m. rum circa ros armationom Provinelao Fratrum Demilarum sancti Patris Augustini. praedicta autem Commissio. et Litorae Apostolieae eidem
praeinsertae r ni tenoris sequentis, nimirums, is a Mollenti imo, et Rererendissimo in
Christo Patri, et Domino Miehaeli Arehiepiscopo
Eborensi. . Intus vero a Meellantissime. et
Reeerendissime in Christo Pater. Cum Sanetis simus Dominus X ler Benedictus Papa X lv. quam plura ad reser mationem Provinciae dii
307쪽
ctorii in Fili rimi Eri intrarii in Fratrum Saneli Augustini sanei veri l. quao latius continim luriii xuis Apostolicis lateri . quarum lotior mi, qui quitur vi dolicol η Venerabili Fratri Lue re Melahiorri Arehiepiscopo F mediosi cisinarion tro, et Apostolieae Sedis in Portugalliae . et a Lyetesiorum RSnis Xiuntio. Benedietus Papa XIV. Venerabilis Frater salutem. et Apostolicam benedi-Mionem. Quas Apostolicao sollicitudinis . provi-dnntiae. auctorii alimus parto non tam ad propagandam. provehendamque. quam ad in latirandam. e'nfirmandamquo rogii larem disti plitiam omitibus Religiosis Ordinibus libonior im-liendere gestinatas, decol Nos, ut iis polimrimuin libentius. et alacrius presolvam ii η ordinibus . quibus reserniandis suproma a Nobis alias collata Politisicia o charitalis, polosialisquo ostii ia.
rius oliam iii dies non in dioeres iam produc
incipiant. Sanu pro insigni dilectorii in Fi. . liorviii Fratrum I remitarum ordini Saneli Augustini iii Cliaris imi in C. liri lo Filii Nostri
Joannis Pori uetallias, ol Alearbiorum Regis illustris ditionibus existentium Provinciae nil pri, inam regularis di ei plinao id, ervantiam rovi eanda alias Nostras in simili forma Brevis Literas dederamuη lentiris, qui sequitur n Venerabili Fratri Iambo Arehiepiseopo Laodice Ordinario nostro . et Apostolieae Sedis in Portu.uulliae. et Alsarbiorum neqnis Finitio: Benedictus
Papa. XIV. Venerabitu Frater salutem. H Ii uli1-licam benediationem. Uuom nil iunitum Fraterni lati Tuae satis citin perlumosi quanto in prire u 1 anda nolerna nilim rum saluto adiumenta sinili eligiosorum ordinum Alum ut in ubsidiumram tib rem vomit . ita Oxploratum oliam Tibim e lion dubitamus. nullum majus d trimonium t iuris lis idoli tuas linitendi re . cum iidem noli iosi Alumni lii xularis diseiplinao immonior et Mnelioris vitae, quam professi sunt. sero obliti. Por dis idia et i ontrovorsiaη sese invicem distra hutilii r. Pin ro, sicui strepimus.
Provincia diluetorum Filiorum Eremitarum Frairum ordinis Saneii Auen lini in Charissimi in Christo Filii ii tri Joanni Pori Galliae. et Algarhiomiti Rstgis Illustris Diuioni hiis exi-,tontium ita distracia est. ul ob assidua partium ludia. quibus inter eosdem Fratres jamdudum
viam libus nullum Mittit salutaro suil remodium. oliam post alternalivam. ut dicitur . a te. rarit. Clemente Papa xl. Praedocessore
rioraim in i lapillitis Provincialibus ob lol Fratro in Isdem Capitulis suffragantes . seu vo enim ex gratia poli Mimiam ron titulos aut ruintumultu, aut rurii pra polentia Poraguntur ἰatque ad o rogi mina ol pulternia si vo majora,
si vo minora . ut plurimum iis Fratrihus do. mandantur. qui vel miniis ipsis su linendi Aa pli et idolisti. niit nullius pro rostulari ili-iplina luenda et adaugonda xoli, Re virtutis habeni tr. Nos nul , qui in xu proma sarro an
oli Apostolatus spocula por iuessabit in Divin uno nil alis alii dantiam consillimi. ii milem in Calli diea Ee losia in et vltim sane ii Augustinii rdi noni plurimi saeimus. ol in alii A Christia. ni Orbis Regioniblis novis semper noligiosarum viri illum ol doctrinarum xemplifi rodundam scimus: iit dolii ops do memoras a Pro iu-cia Pollii galliao ad pri linum tranqii illitatis.
ol concordias statum . in quo alias maximoporostorobat, rodurenda laosi mur . Fralor nil si Tuae . quatenus pr omis in omnia a porto constiterint, motu proprio. ae sx eerta scientiaoi matura doli horalious no tris, doquo Apostolicas init inlis pleniludin . quam ad opportit num e Marium, ac stabilo consteiondo huiem golici pramidium consili tondiam . qitibus- eum tuo ita contrarium sarienti huc amplissimis derogavi A . Tibi olargimur . tonore prae on-lium committi nitis ri mandam ii : ui nil nil praemi iΑ et iustis . ac rationa hilthii rati is
animum nostriina moventibu , a 'lu' alio usa
modi lihol saeia, ri porma non in ita pil illim Pro. vincialo hiij iismodi ila . ut prno millitur, su- pensum, dummodo Fratrenitali Tuan xi' diens visum mori l. monso, ae dio Tibi bonu- visis. ol arbitrio luci designandis eHobrandum indieas . et donuntios, ae indivitim et donii n. et alum. prout do mors relebrari faria . et om-n .ad Capituli provinetalis hujusmodi stolis. II
308쪽
alion i juxta ordinis . M Pro inelao prae alas Constitutio alia peragi solitam in Capitulis Pro,incialibus hi ij ii uituli per sinia lom,
pura celebrandis interveniendi, interessendi. ei suffragium. ac volii in s mendi famillatoni qui, ni illibet habentes iiii ervenire et iii ieres e gas et eompellas. Vorum ut in relebratiotio
dicit Capituli Provincialis . ut praesertur. Per Fraternitatem Tuam in die da vi denuntianda regulari disciplina ac silici prosperoque ejus dein Provinetae regimini el gubernio, quan
tum ex alto comedi ur . amplius ot oppi mune visu latur. postquam Fraterni lati Tuao infra - criptos diisdem Provinciso. ol Orditiis Fratres exprosso pri,so sos ad dignitales, munera . elo sibila. quae ipsis demandamus, exercenda, lubeunda aptos ni idoneos e o a porto constitorii . eosdem , de qiioruni sido . prudentia . doctri ira . iii logi italo, vigilantia . charitalo ol rolis uis aeto plurimum in Domino eonfisi, ei
eorum singulares Porsonas a quibusvis ex m- municatio tris. sustinnsionis et interdicli, aliis.
quo Ecclesiastici sontentiis, censuris et poeius a iuro vel ab homino qua ii occasions, vel causa talis, si quibus quomodolibet innodata
ex lunt, ad ossaelum praesentium dumtaxat ii ureluendum harum serio absolventes et absolutas fore censontes, ipsos ti mpo Ioannem
do Solio major Sacras Theologiae Lectorem iii Universi talo Con imbrie si in eadem saeulla in Docto rom olim Collegii Con imbri remis memorati Di dinis Reelorom in Priorem Provineia, lem , Fraueiseum Brancto Sacrae Thoologiai Lee lorom . et i i Universitato Coti imbricensi praesala in eadem saeullato Dociorem in Surusti lutum Prioris Provincialis praedicti, Ignalium da Cuntia Sarean Theologias uagistrum, Norberium do sano, Antonio in Sacra Theologia Magistrum aifas in nia nullis conventibus
sua o Provinciae Priorem loralem, es Xovitiorum Magistrum, Itali hassarem ab A sumpti mno concionatorem , olim conventus de Torres Vodras Priorem, at in Conventu nostrao D misae Gratiarum Lis nensi Noviliori im Magistrum , ae Petrum do Iesu in Saera Theologia Leeiorem Jubilatum in Dimiloros. Geor. gium a Praesentatione olim Apostolieum in In diis Orientalibus Missionarium . Bernardum a Spiritu Sancto, Nicolaum da Bethlem , et I sephum a Sanelo Franciseo Merae Theologiae Lectores, ae in Universitata conimbrie si
Docioros in Suhali lutos Dissi nitorum praesalorum . Rou D stini loros additos, Antonium a
Mnelo Franciseo l onsos amam ol Crinei vati in rem . ne An loliiiiiii a sancio Paulo saei
Theologiae Loelorem in Visitatores, ot ilia- ex nilium a Sancto dosopho Sacras Theologi Magistrum et Lector mi in Univorsitate Conim-hrirensi Doetorem olim Collegii memorali Ordinia in Civitate Coit imbria in niviorem in Praesidentem Capituli. ut praemittitur . tell-brandi ad lominis ab ipsa praetati capituli
Provincialis ceti bratione incipiondum es ex
elo illo temporis spatio quo hujusmodi digni
lates , munera , oi usticia juxta usum pi consuetudinem. ae dieti ordinis. ol Provinciast institutiones exereeri et Ohiri solent, nisi altior Tibi, quoad spatium temporis hujusmodi praefigelidum Maluendum lito visum fuerit, tormina iam cum omnibus ei singulis privi litis, praerogativis, pracominentiis. auclinritato , saeuitalibus, gratiis vi indullis ae honoribus et oneribus solitis ei eonsuetis auel rilalo es tenore paribu tonsillulas ac depules. cum facultate pilam , quam Fraterni lati Tuae lenore, motu . scientia. ol pol lato similitari impertimur, alios fratres dimi ordinis . hi Pr
vinci an expresia professos et necessariis requisitis praedito, in antedictorum fratrum viam universae carnis interea lomporis sor an imgressorum, aut quonamioli lint di siei lium velim polentium locum ad quodlibet ossi etiam . munua, et dignita lom respectivo a nobis , ut praemittitur, constitillorum ac depulatorum substituendi. ol subrogandi. Quod si Frato nitali Tnao melius Oxyditu visum morti e pilulum Provincialis huju modi nee indiei, nee
eonvocari, nec eri obrari debere. lune. fili punga indictione , convocaliouo . et culebratio huiusmodi. alii edictos fratre, ad capionda Db unda et exercenda ad tempus Tibi heliovisti in munera digni latos et ussicia iisdeni, ut praemii. ii .ur . r poclivis domandanda . et domandata
eo liluas ae depules . et in otimi indem munerum , diguitatum et ossiciorum tu,ssession m et liborum exercilium sive per Te sive per alium v d alios a Fraternitate Tua dopulandum voldepulandos immittas, et colloces. Mandans propterea a uel Oritale nostra praelata in virlu-
in cnelao obedientiae ae sub indignationis ninstrae aliisque arbitrio nostro imponendis ii imvis omnibus et singulis memorati ordinis ei Provitieiae Portu gallim Superioribus. Dalribus ri personiΑ . eael et isque ι ad quos spectat
309쪽
ri si, labii in siluriim, ut sul rauonii natos fratres ait dignitates munera in vilicia eis respective pir praesi illes deni anilata juxta earumdem lenorem pia eulium recipiant et admitiani. eoAquo recognoscant, et illis in omnibus digni leti is munera , et ossicia hujusmodi mn cernentibus respectivo mirea it. ει obediani, faveant tu , et a i,tant. Quoniam auloni dis
sidia . eonlonliones , inordinationesquo liiij v inodi hi dapiniisimum, ut ante diximus, ortum ducunt, quod in eadem Provineia quam plurimi Fratres reperiuntur, qui non ex justitia ei iuxta Constitutiones dicti ordinis ei Provinciae . sod ex gratia . ut dicitur, privilegia ,
Praerogativas, exempliones ae jus in Magandi seu volu in serendi quomodolibet assivuli sunt; eapropter interimeleras saeullates Tibi. vi praemittitur. e cessas, lacullatoni etiam Fra. t unitali Tuae tenore es auelori tale paribus tribuimus es importimur , ut pro tuo arbitrio et prudentia, prout ad malorem Dei gloriam, regulatu disciplinae observantiam , Provinciam lito praesalao: tranquillitatem ol eoumrdia mox podiro Tibi videbitur. si vo omnia si vo quam. plurima liiij trenuuli privilegia, praerogativas.
Pxempli n vi ac suffragia seu vota votalium hujusmodi corrigas. modereris, auferas et abomi s. iisque deroges, atque nullas irritas et inanes, ac nullius prorsus ni menti et roboris ossis ac soro nullique suffragari declares perin. de ac, si minimo concessa vel concessae sui seni. Decernonies ipsas praesentes literas si mas validas et emeaces existere ei sore. surasque plenarios et integram in cius fiortiri. el oblin re, ae fratribus supra nominaiis in omnibus, olper omnia plenissime in vagari; sicquo in praemissis per quoscuriique Iudices ordinariosol Delegatos . etiam Causarum Palatii Apost
lici Auditores judicari, et definiri debere. Mirritum, et inane, si secus super his a quoquam quavis auctoritatu scienter vel ignorati ter cumligerit allet,lari. Non obstantibus nostra . et in ellarias AI-lolicae regilla eo jure quaesito non tollendo, ac praefatis Clementis Pra
Meessoris praedicti litoris . aliisque Aiuas inlicia es noviris quibuscum tuo. ae in Universali hira Provinciali Milio ae nodalibus Coi illis odilis generali rura vel specialibus la,nsul ulimnibus . et ordinationiblis , necnou . quale itas iis sit. Provincias . Ordinis. Conventuu in , Immorunt. Hospitiorum. ei locorii in Regularium praesami uni ae quibu, vis aliis etiam juranient , muli riualiotie Apostolica . vel qua xi, sirnii lato alia roboratis Malutis et eoi
iudinibi et privilegiis quoque . iii dullis . ci li-leris Apostolicis etiam Provinciae. Ordini, an aut ventibus, Domihus , itospitiis et locis B, gularibus hi iuniodi illorumque superioribus fratribus ei pomonis quibuslihel sub quihu
eumque vel borum lenori a vi formis ae eum
qui biis is etiam derogatoi iarum derogatoriis aliisque omaeioribus osseacissimis et insolitis clausulis irritantibus tuo et aliis deerelis etiam motu . scientia es potestatis pleniludino pari bus et alias quomodoli i in eontrarium pra-
missorum quomodolibet conressis confirmalisset vitam pluries ituralis. ει innovalis. Quibus omnibus. ol singulis, etiamsi pro illorum Missi-eienti derogaliuite do illis eoruni luo lotia lenoribus spocialis speri sim expressa, ei individua ae do verbo ad verbum. non autem per Hamsulas generales idem importantes mentio seu quae, is alia expressi' sabenda. aut aliqua alia exquisita forma ad hoc servanda foret, leno hujusmodi ae si de verbo ad verbum exprimo rentur et insererentur. praesentibus pro pleno et suffieienter expressis ne de verbo ad verbum inseriis babentes, illis alias in suo robore permansuris , ad praemissorum es elum hac vico
dumtaxat speciali lor ei expresso derogamus, aeter imito contrariis quibuscumquo. Interim
tuam integritatem, prudentiam, iustitiam ol in expediendis Apostolicao hujua Sanelao Sodis negotiis fidelem operam vigilantiamque per- pucli salinam habentes. Tihi, Venorabilis Fr ler , Apostoli in Benedieliosem peramanter imperii iiiiir. Dalum Romae apud Sanetam Ma-i iam Majorem sub annula Piscatoris dio xxiv. Augii, ii MDCCXLli I. Pontilicatus nostri anno quarto . Pro R. P. D. Iomuis Vineentio Lue-e-inio. cajNanua Amalus. a Vigoro ita quo facultatum in praeinsertis litoris nostris ei deiii venerabili Fratri Jacobo Alyhiopi copo Laodice . nunc dilecto si lira norio Sanctae Roma.nao Melesiae Cardinali Oddio nuneupato altri. hularaim . ipso Jacobus non sollini Priorem sPro, iurialem alis que Superiores . pmul in iisdem litoris nostris praescribebatur . constitui l. ol de lavst, nee non delata ipsis numerat Visitatoribus, quorum osticia ad Drienniun,
dii inlaxat statuit, excepit, ad sexuit uiuua duratura declaravit; verum etiam Omlaia. Et filia. gula privilegia . praerogativas, ex inpli Duos. aliive jura suffragandi Seu voluiii et busi rogi itid
310쪽
in caseiulis Pro. incialibus dandi adserendi ex
glutia, etiam cium litulo oneroso. ut dicitur , non autem ex justitia iuxta statuta Provineta.
lia. vi dieii ordinis Con lituitum Apostolica
auciori tale confirmata oblenia ulque cim Ma, sive obluntas atque concessas revocavit, irrita
vit..cassavit et ait nulla vi l. ac revocata, irrita , ,- , ei nulla ac niillius roboris. et momenti se et sors, ac nomini umquam duineolis sit Nisaxari Api,stolica sibi data auetori lato doela rarit, firmis remanentibuq ae inflangaturis iis dumtaxat privilegiis, prae olivis. Oxemptimnibus ae juribus si vo vori s. quas ol quae juxta constitutiones ot Statula ordinis et Provin
a suissis et respis in pacifica possessionis ea. rum es eorum quemcumqtioox ipsis Fratribus haberi vi esse eo laret. Νus,hr pro paria lauda
ii Ioannis limis expositum ae suppilealtim filii, quod eum Provineia hujusmodi ad primaevam
Obsol vantiam aliquo pactis propter praeinissa reduei careerit. idcirco necessarium os si . ut quo eat in Provincia adflnlegorrimam . stabi- Ieru iussu i ii isti uiti ut regularis disciplinas eonditionem mm tam ox praeseriptis via linisque , ut praenituitur . legibus. ol ordinationibus , quam ex aliis illa novo satiandis omnino reum cari in eaque consit uiari valeat, non solum omnia et singula ab ipso Iacobi, Archiopiseopoes titio vigoro dictarum sa ualum acta costa et praeserit,ia Ap tollem nostrae cotis iri milionis patrocinio trimum uni ror verum otia mulieritativa. quao altas ad dissidia ot partium ludui Ρmulus exauguoiada pro lem puro visa fuerat satis apta, vi id inna, ne propior a ait supplicationem clar. iiii in . Potri. dum in liv. manis agere l. eoru uidem Rognorum Poriugalliae . t Algar hi tuum negis Illi tali is por anteiit clas Atu,stolicas Clemoniis Praedocessoris prae-
sati iii0ras. quao in forma Brevis dio XIX. Aprili, MI lv. Pontilicatus anno quartis Exim dilao suerunt. licet in pr insoriis litoris
nostris pol ε'rrorem dicatur. quod dat e siue rint sub Pliam ho XVul. Kalolidas Majas anno MDCCIV. statuta ne praescripta suerat, Paribus auctoritato multa proprio . vi poloslato nin irii peniti fi ahi ι,gau el abolita. novas, ut in sta, legos oti ordinationes pro felici prosperi - iue esu em Provinciae regimino stabili siti
gubernio salutares ac iterpetuas statuero, et
Praescribere ilignaremur. Nos igi uir, qui eximio virtutes lusillam Joatini, ni ψis et tuae-
elara in riscrosanciam noligionem merita plurimi si ei iniis, ipsum Ioannem Regum maxim pero commor danios, at tuo ejus piis, quoad nobis integrum exl. precibus obsecundaris tu plenies, post litani hisco super pravissimis no-gotiis sadpitis audivimus, Dilectum silivm mmdernum eiusdem ordinistriorem l oneralen . qui quamvis do inibus ei singulis medioerem hali Nil nolitiam , cum procul absit, nec umquam istuc accesserit, so tamen in ri ominoa oliti dero ingenuo lassus est . eadem , duni mdo ita esse confluerit, ad certissinium diei Provinetae in regulari observantia relinendae confirmandat quo praesidium soro redundalura, ut omnia m. quo decet, prii diuitiae ordino procedant. Fraterni lati Tuae in inni illimus, elinandamus, ut primum de i innibus. Hi singulis
infra die dis diligenter inquiras et plenissimo edocearis , dein illa Venerabili Fratro utebariodo Tavora Archiepiscopi, Eborensi, qui eiu dein Ordinis ei Provincias Alumnus magna cum Religi scio observantiao laudo si ii l. vi in pastorali cura laudabilem se praebero porgit.
audito consulto et do omnibus, et singulis edo cli . postquam comportum fuerit. Odom ad
Dei gloriam ot oxoptatam Provinciae saepedi clari traii iii illi a leniri noligiosae observantiadincrementum ot stabilita leni fore redundatura. iuui: ipsam M. ut infra, statuas ordines prae
Scribas , ae praecipias. vi publica saetas proluntas, denunties , ac statuta ordinata praeco
sua ui pra cripta ossa declares . aiquo in vi luto Satielao olindientiae, vi siti, tu onis arbitrio tuo imponendis debilao exoclitioni. ab omnibus es singulis dicino Provinciae Relligiosis servari mandes facias et cures: nos enim motu proprio ae certa sci tilia ei matura didi rationis nostris deque Apostolicae pol talis plenitudine omnes ei singulas facultates hisco sup ,rebus nece sarias ot opportunas Fraterni lati Tuao tribui
mus et ini portimur. Primum. Alternativam si e divisionem 1eparatiotiem si siliationes eiusdem Pro inelao .mijus una quidem nostrao Dui uiuae gratiarum. altero vero nostrao Doluilinis do Penba de Fran. Ea nuncupatur. per mentoratas Clementis Pra,
docessoris praedicti literis. quibus lamquam hisos prausentibus do verbo ad verbum insertis et expressis, quoad Alternalivam. Divisionum separationem et siliationes hujusmodi esea 'ii Dia , quae a Tis inui dis praescribendisque dumtaxat adversantur ι derogamus et