In honorem Immaculatae Deiparae Conceptionis ab universo clero Veneto 9. congregationum feriis novendialibus celebratae in aede principe Mariae Formosae e pridie cal. Decembres usque ad 6. Idus an. 1855., nonnulla carmina Latina et Italica cum inscri

발행: 1855년

분량: 102페이지

출처: archive.org

분류: 시와 노래

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ergitie, eho nata at nostro Scampo I ' errore animendi deli' infausto pomo, E quat sorte salange armala in eampo IIai P aulieo avversurio oppresso e domo ;Che dieiro a te, tollo r anlieo inelampo, Come dietro ad olente cinnam0mO, Traesti 1 io, non pili tra 'l suoeo e 'l lampo, ua in dolee aspello ad abilar coli' uomo, Deli air oreeehio di Dio, cui si edi aeeauto.

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0 non per tulli a soddissur te ossese Crisio sui monte octi la spoglia esangue, Ε languio queli' amor, che mal non langue, Nella maggior di lante belle imprese. O se per tuiti dat suo eiel diseese Α sparger dalle vene un mar di sangue, Tulti it erudo avversario in forma i angue Col padre i figli ad un sol laetio preSe. Pur MAIII1 non fossiri l'indegno n0do, Ε su redenta con l' umane squadre, Ma uel piu eccelso e net piu nobil modo. Che ii Figlio suo la preservo dati' allo Di eonirarre l' error dei primo Padre,

I ' error, che di natura avria eontrallo.

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, Vergine Madre, sigila dei luo Figlio,, Umile ed alta piu ehe ereatura, . Termine fisso d' elerno eonfiglio,. Τu se' eolei, ehe l' uinam natura, Nobilitasti si, eho 'l suo Faltore. Xou disdemo di sursi sua saltura. . Nel venire tuo si raecesu l' amore, , Per Io eui caldo neli' eterna paee. Cosi e germinato questo fore.. Qui se' a noi meridiana laee. Di earilade, e giuso intra mortali. Se' di speranga sontana vi Vace. . Donna, se' tanto grande, e tanto vali,s Che quat uuul graria, e a te non risOrre,. Sua disiaueta vitot volar senΣ' ali., La tua benignita non pur foetorre, Α ehi dimanda, ina molle sato. Liberamente es diinandar precorre.

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. In te miserie ordia, in te pietate, . In te magnificenga, in te s' ad una. Quantunque in ereatura e di boniale , Or 110i Congreghe, che cantainino ad una Umiluinente ii tuo divin eandore, Supplichiunio a te, Madre, ad una ad una D' iimpetraret puregga in mente e 'n eore ;Cosi, se su maeehialo it primo inigio Di nostra vita pel paterno errore, Per Te sia 'l nostro sin se evro da vigio. Diuili od by Corale

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