Delle opere di monsignor Francesco Liverani 4

발행: 1859년

분량: 493페이지

출처: archive.org

분류: 그리스도교

481쪽

niminum hujus monasterii quoquomodo surripere polusrunt assumentes, una cum domno Angelario tune temporis eorum praeposito. Teanum habitaturi proficiscuntur . . cosi l' ostienso sopra Vulturno o Montecasino: ehe ait rella illo a venisse di subiaco P di Farsa , ne rondono testimonian-χa te citato holle inedile e uti brano dei cronaeo farsense

da Mun ioni col tit olo . opusculum Hugonis abb. de destruetione monasterii farfensis . A. I. t. XV - pag. 527 - e . de casibus monasterii farfensis opus . auci.

,, gub hac vero tempestate Petrus venerabilis abbas religiosius guberisnahat hoe monasterium. Qui cum annis VII una eum suis monachis militibusque agarenorum sustinuisset oppressiouem in tres partes hujus monasterii divisit thesaurum una in mandavit Romam , alteram vero in realinam civitatem , et cum tertia ipse ad comitatum sirmanum Perrexit. Ingres i in ipsum monasterium agareni invaserunt locum. Ab- has vela VPnisns in monast. s. Hippoliti sancti ino Johannis quod dicitur in sylvao cum fratrihus secum do 1 abinis duelis aliisquo ibidem inventis illic coepit habitare lugens ac dolens monasterii sui desolationem. Et cum infra terminos firmani comitalus varce nos ad depraedandum intrare sentiret coadunatis suis monachis ac militibus meit eas ellum in materano monte , ubi po tea s. Victoriae corpus localum est. Ibique perman prunt usque dum illa persolutio sedata est, quae sicut antiqua refert opinio in lalia pormansit annos XLVIII. Potrus abbas ibi vitam si nivit. ih. p. 307 - anno 920 po temporo r spexit Deus si per alIletionem populi sui et undique paganos ollagare secit . . . unde Phristiani in Gariliani montis summitatem ascensi g, nee unus ex haracenis si persuit iiii non aut gladio trucidaretur aut vivus continuo non Caystretur.

ib. p. 308 3 aeeersilis Rasredus abh. centum familiis liberorum

hominum ae servorum de comitatu firmano gabiniis fiscum duxit eum quibus eo pii reaedincare duinum monasterii, quod ut sertur per quadraginta ot octo annos absque habitatore supral.

482쪽

80 CCLVIII.

udire questo seritiore sembra che, non pur presente alle ose e at traitali, ma persino dentro la mente e te in- tenetioni dei pontestice si sta trovato.

GIOVANNI X. di patria romano su si io di Sprgio pontence. Preseegii ii ponti si ea lo con hora fodissa Elono dei romani, percho con eiula lanatura di questo pontesice assa austera e cho vissulo sem pre nolla se P-rita, stimarono the polosse cor regere e torre via lanti scandali, o lulta quolla parἰo do' handiti o seditiosi uomini the aliora vivovano in granti heri, in noma o nolli Siali det papa o dei senato. Dicono molli auiori cho papa Giovanni A. sudelio avesse Diu losio modi genio guorriero, che senti monti ot altitudino di viario , dedito proprio ali' armi ol allo cose bellicoss. Impertio naequero graVissim Pseditioni et pyrniciosissimi mali, the si rae contaranno, per causa di tale

Si verisi ea prr hoe ea do serit lori cho essendo ginnio at pontis ealo ilpapa lacesse publieare a suono di tromba per la cilla the n n cissero via da suo i stati tulti quei tiranni cho ne me navano seditioni o tumulii, o the causa vano molli disturbi. Ali' u scir cho questi lac evano si congiura vano alla vendetia: su molio perniciosa quesia publieatione. ma perelist papa Gio anni non si polo a valero dolio sorEo dot senato, it quale non appliea a la monte a serviro ii papa con quolla intentione uni lixa a suoi desiden, peroche su necessitato papa Giovanni ad apri ro una strada allo armi , e servir i di qnalcheduno cho polosso ajulare te tose suo. Riguarda vano tulti it papa eomo un principe temporale . mormorando dicovano rho peli non dovova areollam la earica di pontosice mentro elis au va quosla tantasia di guerro. o di armaro la cilla, o rhepero si trovarono piu vollo in trallati sta di loro di opporto. In questi Messi Psacemamonii mage tormpnlo it papa si stabili nol pensiero di doverproseguiro Deli' int'utione sondata sulla guerra. Principalmento su dello al papa che per sortissearsi contro gli inimici o sedultori de congiii rati

483쪽

- 481

romani doves oro disca claro i saraconi che orano it tormonio d'Italia. Per clo saro it papa . es dosi ben consigitalo como polosis dirigoro locisse sue , su to in miud irato imollo a recine iri a quo 'o qno desidorio sariana lega con Alberigo marchese di Toscana. ii qualo parimente non eralontano dalia sua volonia di conspguiro ii sine di quosla villoria per do- versi indi in Roma sar et agere princi po dolia patria o dii latore di tui leto leue i. Fu dalo suori questo irallato sogro lamente , et avendo it marcheso acconsentito , ni dato in no ali' armi con una strago rogi miss-rabile, cho appona par raeeon lar si po sa, porcho ira te alioni pili sanguinose . questa ira quello si raeeonta. Esqondo cho no an elio eli altilanti dolio caso pili anticho surono lasciati in vita , e sin tioi corpi morti improssero piis volto lo loro spado , B sae vano per fassi pinear is teste .che 'Pre ossi da questa crudelia non diodoro quartioro . no trallati di salvar la vita . onds i nomici surono tulit calpesiali . laeliati a poχZi o

morti. Montre queste co8e si ii achiva vano, tota lyali re allioni sorso p g-stiori tullo per in ignorirsi e per intoressaria in Roma. Questa Sirago proe immenle pre so it Garigliano sIeee se. Nunc Asopol la guerra nulla Puglia con uti OV a strage o ro viva. Tullo questo male su attribuito principalmonio a papa Gio anni, porcho calunniandolo dicevano come egit avos o ardito contro ii parsero dei romani o dei senato muovero una guerra r sar spargero tanto sanau' .la quat causa ora indiri χχala poti tanti rithia mi di tutio te torro in manoderat ranni, glura vano di congii rarsi lut i unita monio, o passarono quoslila monti Da popoli o popoli i ta To eana, et portho eroseo va in olento maniora di essi , cresceva ancho la superbia dei dolio mare lipse , chodigo gnava di regnaro in Roma nolla quale cilla ve uno Giovanui con inestimabilo trionis, parendo ad psAo d 'haver euadagnalo una gran vittoria,

o rosi ehe so se por trionsare di lutti l suoi ne mici , porche propria inento par va ad esso cho it timore sarphho concentiato Dei polli di tulli. o tho Per questo solo rimarrelibero obedienti . e pi garobboro it ea posollo it glogo dot suo governo it quale papa Giovanni progo ardita monio

in Roma.

ora fra it rigoro det papa nol sar givstiria e gr. uia a elii no meri- lava .gli ossotti, o Da te pselamarioni che corrovano di nuovo in Roma per li lanosiissimi succes i do orsi eorrenti, Parrva cho noti sos o durabile, anZi si douesso rivoli ars tullo it popolo a scompigito p r i' acerbissimo governo. Non pasin gran tempo che dopo l' arrivo dol papa nogiunge anthe ii dotio marcheso, ii quale ancho dalla sua parte eomo Ca pilano villorioso e com sanguinario o superbo voleva e sere a parte ii 'laoverno di noma; comine larono a nascoro lisa papa Giovanni, ii senatis, dolio marchese e Maroecia sua moalio gran conlese e seditioni , ydr te

484쪽

quali eoso si viduo ii papa a mal parsilo , ondo lania fortuna aequislata resto losio a guisa di uri lampo sparila , o confusi lulli gli ordini dolio coso inlrod ut soldali soraqlieri per la sicureEZa delia Patria . non si dic do gran lem po dopo la venula di Giovanni a sonti ro una nova irre- Darabile rovina. Corsoro i romani eon peZZi d' artia librio , duo eannonida Cains do glio vorso la ea in o raso dei nomiei. e sparando ogni gior nos ii Ea mai di eos aro lulli quei poZEi di suochi altisiciali, oldigarono porri , it marehe o a riti rarsi in un lilogo che viola chia inato orta , ovo ildolio marche w sortisco la terra ol il ea tollo 2233Fu Ialla una nova toga per impedire i progrossi uoi romani o su-rono dat dolio march sp chia mali gli unglieri, natione la pili violonia otiolliensa , i quali soldati avevano eiurato di ira assaro lullo te mura di Roma , o di in nariae it capo dolia chioga in luogo, come o si dice a noloniano dat si uino Garigliano, o ritonerio lintho te cose sos oro tranquilla te, essendo contorsi a questo passo molle ali re nationi cho tu ite quanto orano in beris glia ro i ro inani: la chia mala di quosli unphori porto speci

logi sacPvano appari ro ossor di peggior conditione delli limiti. I longo a tulla l' Italia la laarimabile perdita, plangevano i padri loloro ii glio, io sorollo , i si alolli, o quosli i loro ni poli e parenti. Porto,i ordimputo ol orrore at potitolico cho conosceva Ossere stato egii ii primo Principio di questo malo, et flava in angusile Pt in continuo tra aptioche avrotilio voluto oder sedato quelle ruine. I.ra latinente Ogui uomoas Billo cho, dati alla di pera Zione , si an uoga auo uel levere , o chi conil ferro si soli ilior xa it eu oro, altri si appicea vano agit albori . e dentro te proprio raso , altri dispora lamentse con armi da guorra ne corre- Iano ad incontrare ii nem leo. Ia come piatque per dissipar quest' incendio o questo maligno astro , o perche successero coso piu orribili opprniciose pser te quali conclusero la paco, Pt altro non pote a filarc doro elio quo to male gravissimo perche come l' istorico per conserniadi eio cho si o narrato. In crandissimo missatio su eo iniuesso dat sud. Marcheso di Toscaria rho per suggestionc d Marotia donna avidissima doli' astrui avore, imoplio

485쪽

cuscino dove it povero pontosice sedeva , questo su istroi nonio delia sua morte, perche presse ii soldato it cuscino, glielo pose alla bocca, si ringen- dolo fra tan muro o P altro, di quolla forma il lolso di vita. Tal miserabit sino obhero lo vittorio di Giova uni. Poco appresso disponendo Iddio vendicatore di una tanto scollo raggine ventio a mortet 'istesso Guido machina loro e liranno det papa, ucciso da un ailro soldato con pregior morte di quella che sece Giovanni, perche sapendo cheogli dormiva di cui ave a la cura , e per euadagnare alei ne girio, gli ΝΜΟ it rore con una spada, et aliora su elie Maroeta. lamina polonto in Roma. vi e litauio it ro lgo inducendolo alle suo nox Eo col promotierpliit dominio di quolla citia como in dolo , onde da questa venula fit vennua stabiliro una serma Pace. Fu croalo filo sano VIII it qualo rasset to lo discordio dui minavi.

486쪽

ΛΝ ii domini millesimo contesimo sexagesimo sexto inquisicio 'acta st do liliris A. Mil vostri de Nonantula et inventi sunt libri s. Augustinido Trinitalo et Mugia lini ad Petrum dia onum quali lor debeat vorae si- dei regulam tenere volumine ratio - et Augustini de civitate Dei volumi ne uno - psalterium sox Olumina - pom 'sticon contra pelagianos, Plli aetatus epi,tolae Pauli ad romano et ad galatas et ad optiosios et ad Timotheum et ad lossalonicon es et ad Titurn omnes in uno volumine Genesi ad littoram et de quantitate animae adversus priscillani la fi et de natura ala imae ad Optalum opiscopum et de origino antina ad Renatum - lom alium ad Potrum presbyterum is Itoni duo ad Vincentii in victorem Item alii duo de nuptiis ot concupiscentia advorsus Valerium - Item liber Cassi ori de anima, omnes isti in uno volumine - Contra Jovinia uum contra Faustum - contra donatistas - locutionum et lectionum volumen uno sic γ - Rotractaeionum et libri sancti Geronimi III in uno volumino - Quinquaginta homilias et de consolacione morinorum ad Paulinunt et rotracta io - de sermo Domini in munie - et ordo epistolarum sancti Ambrosii opiscopi omnes in uno volumine - Dialogus saucii Augustini ad Deodali et carnali silio volumen uno in Eva opii ex diciis s. Augustini v lumen ullo - Lai lancius volumen uno - Doctrina christiana - de vita christiana ol de consolacione mortuorum - et de professione justiciae ol de resurrectione mortuorum ol do communione corpus sic in et sanguinem Christi non dubitandum et s. Geronimi advorsus Vigilantium in uno Volui niue in Augublini de XX questionibus voluimen uno - Liber Au-

487쪽

gustini ad Eutherium de eorpore Domini Volumen uno - Ε pistolae s. Au- eustiui xv et de mendacio et martyrologio Bedo Volumen uno in De gratia et libero arbitrio ad Valentino volumen uno - Super epistolam Joanianis - de disciplina christiana - do fide et operibus - de adulterinis conjugiis - de bono conjuga i - de sancta virginitate in do professione virgin lalo ad Iulianum sic omnes isti in uno volumino in De baptismo

volui nen uno - pistolae Daciani volumen tino Super Ioannona Augustini volumen uno Orosio volumen riuo Pro*pPr volum 'n uno

Epistolao Geronimi et contra iudei sic et contra Jovinianum et

adversus Vigilantium volumen uno - SuPPr Evia in Volum n uno - super Ezechiel voluinon uno - Instituta Cassi odori et super Daniel volumen uno - Super Geremia cum lamentationibus suis volumen uno in Si per Osee et Ioel volumen uno - Super Abdiae, Jona , nicheae, Naum, Abhacuc, Soslauiae , Aghei , Zachariae, Malathia Volumen uno - Nomina haebreorum volumen uno - de laude psalmorum Volumen uno Concordia regularum Volumeu uno. Geronimus super epistola Pauli ad Galalas volumen uno. Et imologiarii in I,idori volumon uno. Summum bonum Isidori volum n uno. Regula canonica Isidori volumon uno. Olliciorum Isidori et Ambrosii do baptismo volumen uno. Decreta pontis eum Isidori volu non uno. Super Lucam Anahrogii volumen uno. Beati immaculati Ambrosit volumen uno.

Super epistolae sic Pauli ad romanos et ad corinthios Ambrosii

volumen uno.

Exa meron Ambrosii Volum n uno. Λ rubrosi aut . pri. super apocalissim Volumen uno.

Moralia Gregorii volumina duo in Suppr Ezechiel Gregorii - Registro

Gregorii volumen uno - Pastorali Gregorii volumen uno in Pater vis Gregorii volumen uno - In saneta Gregorii volumen uno - Dialogus Gregorii volumen uno. Beda super parabolae Salomonis Volumen uno. Super acta apostolorum et apocalipsi Beda volumen uno. Liber do compelo et cronica Beda volumen uno. Istoria analorum Volumen uno. Sintilario Beda volumen uno.

489쪽

2499

SEARCH

MENU NAVIGATION