Lettera di Gio. Bernardo Diaz De Luco vescovo di Calaorra agli arcivescovi e vescovi di tutto l'orbe cattolico colla quale dedica ad essi le istorie dei vescovi santi da sè raccolte ed ordinate edita per cura del dottor Luigi Maini

발행: 1862년

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AVVERTIMENTO PROEMIA LE

Veste olire ii eonsueto solennissime si stanno appa- recchiando a Trento per commemorare ii III centenario eche si chiuse ii sacrosanto Concilio ecumenico chedalia citia medesima s'intitola. Una tale centenariaricorreneta, per D stretio ravvicinamento de' tempi nostri con qua' di aliora, acquista Dor di dubbio una importaneta specialissima; e richiede appunto di essere contani maggior pompa e con ogni pili splendido decoro celebrata. Feste non sono gia queste circoscritie nella cerchia d' una citia o d'una diocesi, ma sono di tantpaese, sono di tutio ii mondo cattolico; nh vi pud essers verace cristiano che non soda di esse ne i Signore; nὸ potendo in altro modo prende rvi parte, non si associi almeno in imirito at presenti. levando di concerto con

graria mento.

A pubblica manifestarione pertanto di questa sania αἰlUrerra, che mi gὶorio di sperimentare in unione di quanti fermamente si professano e coraggiosamente Sipalesano cattolici e percio strettamente conqiunti alricario di Gesu Cristo, at Romano Pontesce-Re, mando innanai questo opuscoletio, ii quale non pel mio nomo

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πῆ per te nite cure si rac ornanda, ma sὶ pel novae debl linistre Prelato che porta in froute, pel subbietto de Popera da cui Pho estratio e che repulo in edita e forseauche scon cluta, e Per te circostariae dei luoso in cuisu compilata.

Giot anni Dei nardo Dina de Luco Vescovo di G- Morra in Iwayna nato sui cadere det secolo XV emorto Punno 1556 ebbe lode di molia pieta e dotirinada quanti dissero di tui, o dei cospicui cari hi dii tui coperti, o delia opere da ui mandate alia luce. Delle molle autorecoli testimonianae che poti ei ad turre valga per tulte quella di Lubi Linomano Tescovo di Verona,il quo se isella lettera onde gli dedico ii primo volumedella sua colle: one latina delle vite dei Santi, dopo

a veryli resa rogione di questa sua opera, cosi discorre: Verum enimvero cum xivi excellente, quam plurimi, quibus librum hunc offerremus occurrerent, tu unus nobis imprimis obvius fuisti, Antistes amplissime, cui multis nominibus devinctus essem. Sive enim Christianum illam

tuam pietatem et charitatem, qua inter omnes omine8, Rive satietum zelum, quo continue exaestuas ut Dei ecclesia in pristinam estigiem restituta, sancta et Sine macula rursus resulgeat, sive demum angeli eos mores tuos

intueor, quibus in torris degens, in coelo jam conversaris; omnia haec, inquam, iaciunt ut insolubilibus animae vinculis tibi adstrictus tenear. Sed illud me impulit prae omnibus quod tu Sanctorum Vitis mirum in modum assectum Videam, egregiamque naVRre operam, ut quo Plures in-

Venire possis, plurimas tibi compares. Num sui magnus inquit Basilius) qui Sanctorum vitis diligenter studet, optime suae providet Accipe ergo hilari facie, Pater optimo, quod ex intimi tibi cordis penetralibus offertur, Pariterque rium Mob Se ad Deum Puras manus eleva, ut et Lostra vic oria tuarum orationum fructus sit, et ne

ego, qui gregis Christi virtutes pando, machinae seu sollisabri ferrarii, ii 3ae repletur et evacuatur, nec aliquid in se continet venti, similis sactus, ab omnibus his longo absim, nut ad instar lapidum viarum redigar, qui Praetereuntibus iter ostendunt, ipsi tamen semper immobiles

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pemanent, neu miseris illis Hierosolymitis associer, qui locum nati Salvatoris sanctam videlicet Bethlehem in Magis ostenderunt udoraturis, ipsi vero in sua infidelitato rigidi perstiterunt. Sed magis ut ipse, qui egregia Sanctorum iacinora in stadium, quo alios ad viriliter decertandum excitem, adduco, primus sim qui eorum et exempla fideliter imiter et fidem ardenter subsequar. Sed iam ad Sanctorum Vitas accedo, cum prius lectorem de aliquibus Decessariis praemonuero. Vnte, Praesul dignissime, nostri saeculi Antistitum splendidissimum jubar. Data Salaburg Cal. April. anni Diai. M. D. L. Venetiis ad signum spei 1551). - Lo stesso Linomano Nel volume II di quelle sue vite de ' Santi rende novello om gio alla pietu ed alia dottrina dei Diaa, e se glidichiara amicissimo Venutiis, 1553 neli'avvertimentosincoro lectori). Lo studio diligente det Diae net procacciarsi quante pili potena Tite de' Santi non ave va per iscopo la sem. plice curiosita biblimi sica, od ii solo desiderio di for-nire uri pascolo gradito alla piissima anima sua. 'lilo volse eriandio ali altrui projitto; ed Antonio sBibl. hisp. nova) novera tra te sue opere quella ch et deito De los insignes Obispos do Espasia tra' quali tengono

suor di dubbio it primo posto i santi Vesconi di quellanaetione; ed avverte inolire che: Vitas Sanctorum, Tridenti agens, conscripsisse dicitur. Ora gli e tin fatioche a Trento, ove soDiorno per motivo dei Concilio,il Dicta compilo non te vite dei Santi in genere ma εὶ

quelle in ispecie dei Santi Vesconi: dei che forniscenon dubbia provα un codice vis. di esse Vite da merinvenuto io scorso anno nella Libliotecta dei PP. C puccini di Verona, e cho per gentile condiscendenradet M. R. Padre Ignario da Asolo Preside dei conventomi fu concesso di esaminare. Questo codice si pud tenere contemporaneo alPAutore, it quale sembra abbia avum ramorti coli'antico Pos3essore di esso, come dalla postilla che si laggera piis avanti nelle annotarioni sotto ii numero 26. Ottrechδsi ha nel froutispirio la seguente nota cronologica:

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custodisce.

dissimum in i Christo patrem et Dominum Ioannem Bernardum Dia Z l de Luco episcopum Calagur tritanum et Culciatensem l ac invictissimi Romanor. l imperatoris et Hispani lar. Regis Caroli l Quinti a consiliis.

Segue la lotiora dedicatoria, ed e quella amunis annuntiata ne I litoto di questo opuscolatio e che metto in luce nella sua interezza. Viene d'appresso it testo delia Vite, precedulo daquesta intitolaetione: Historiae Sanctorum Episcoporum ex codicibus variis collectae ac alphabotico ordino secundum eorum nomina) digestae. Da ultimo si ha PIndox Civitatum et locorum ubi sedes suas habuerunt Sancti Episcopi, quorum in hoo libro describuntur historiae. Esso e compilato con poca diligenaa ed esatterra, o reca talvolta nomi di santi Vescovi, dei quali net testo in Orno si cercano te vite Il codice e cartaceo, in fullo, di circa 1000 pagine, non numerate, di bel carattere e di uno stesso amanuense, se si eccetiuino la intitolarione e la data delm

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lettera dedicatoria, e l'indice che appa sono di altra mano: ed ulcune postilia sparse qua e la net margine, che presentano Orme di carattere tra loro diverse. Le Istorio dei Vescoui Santi doneano, secondo ii di-segno dei Diaa da lui manifestato nella lettera dedi. catomia. fornir materia di due volumi; ι'uno piu lungo, ed e quello che or ora ho descritto; brevissimo ἰ'altro,

it quale, per servigio di que' che son fomiti a doniriadi libri, esibisse sollanto, olire i nomi e i litoli dei Ve. scovi, ta indicarione dei glorni loro festivi, e degli autori da' quali se ne avessero ad attingere le vite. Questo volumetto dei Diat non ἰ'ho rinvenuto. Forse e quelmedesimo che netl'Indico delli libri cho si trovano nollaraccolla dei Nob. Sig. Giulio Saibanti Patrigio Veroneso Verona 1734) si trova eost indicato a pag. 215 tra iM . uΙo. Bernardi Diag do Luco Episcopi Calaguritani nomina et dies Natalitia SS. Episcoporum per ord. Alphabet. Sec. XVI n. - Agostino Valerio Vescono di δε-

rona, nella sua opere ita SS. Episcoporum Veron. Antiqua Monumenta etc. Venetiis, MDLXXVI), α pag. 2 versa, scrine: Joannes Bernardus Episcopus Calaguriae in catalogo Sanctorum Episcoporum civitatum Italiae, quem edidit dum ado et Concilio Tridentino, qui tumen nondum est excusus, XXXVI sanctos Episcopos Veronenses suis mensibus et locis distribuit. Questo lavoro dei Diarsembra non sta a confondere col Ms. notato ne i Catalogo Mibanti, siacchδ in questo i Santi Vescovi sono indicati alfabeticamente secondo ii lor nome e non secondo Pordine de' mesi e de' gio ni ne' quali se ne celebra lamemoria; e Nemmeno puοssi rictuardare un estratio det nostro Codice, iacche in esso si fa menetione di cinquo solianto e non di trentasui vescovi Heronesi. Dei resto diquesto Catalogo dei Santi Vescovi d'Italia det Diar nonhο at presente chi in istruisca; e duo lini non potere consultare la nota opera dei p. Ferrari: Catalogus generalis Sanctorum Italiae, che forse da essa potrei trarrsali uopo qualche schia rixuenm. It Diar in imo in questa compilarione quattro annidi opera diligente, come inerma Uli medesimo nella

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lettera dedicatoria. E da questa apprendiamo eriandiole fonti, alle quoli attinae; tra te quali, olire te collerioni agivrajiche gire sin il aliora pubblicate per lesiampe, egit accenna eriandio a breviarii e lessendarii particolari delle diocesi. Quanturique at presente questa compilatione dei Dia: non ira per a ventura alcun che d' inedito, atteso la copia 9rande di opere ecclesiastiche ed agitarasche generali o speciali disolui venula alia luce sino a' dὶ nostri; cio non ostia hiemi δ parsa fatica non dei tutio inutile ii sos'iunctere alia lettera dedicatoria i Nomi dei V covi Sianti de' quali si hanno io istorie nel nostro Codice, e ii dare

in nota, di riscontro at nome dei Vescoro, una brevissima notiata di quelle tra te istorie medesime che furontraire dat mentorali breviarii e levendarit, riporta udo attresὶ una qualiae postilla cho Mi u parsa non cessotto priva d' importaneta: in tutio cio seguendo la ortura sadel Codice suddelto. In questa lettera dedicatoria s'incontreranno nominati sena'altro appellativo cho li distingua uti Vincentius ed un Antoninus. Pei nieno esperti in questi studinotero designarsi pel primo Vincent Bellovaconse dei.l'Ordine de' Predicatori, che net suo Speculum histo. riale, da mi deitato nessanno 1244, inserὶ mollissime cose tolle dasti Atti dei Santi e dialle eronache di Et

nando monaco; - e pel secondo Sant Antonino Arci-Ves ovo di Firenge, parimente deli' ordine dei Predicatori, morio nel 1459, che Nel suo Chronicon inseri anch esso molle cose γεtlanti alle sesta dei Santi troen-

dole da parecchi scrittori, tra i quali ii prodetto suo

confratello VincenzO.

Iaustret vescot o di Meta. Io hs cercato invano questa Operetia, come invano ho cercato retiri libri, che aurei

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volentieri consultati prima di scrivere questo avvertέ- mento. Cid mi valva di scusa presso l'erudito lettore. Dei resto co=ι mighor agio e con maviori letterari sus-sidi ripiylieret te indagini, qua lora mi osse per esSere commessa la stan a di qnesta compilaetione deu'illustre Prelam vagnuolo; giacche, quantunque per Suo Stesso studietio non sita perfelta, pud cio non Ostante servire ad un duplice scopo da lui medesinno aut eruto, clop di far cosa grata a quelli che non essendo fomiti a do-xiria di libri non polrebbero nemmeno con facilita procacciarsi quant'essa somministra; e di porgere motivo agit studiosi per applicarsi ad accresceria e dare adessa ii manior possibile complemento.

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JOANNES BERNARDUS DIAZ DE LUCO

Dum Episcopi aliquot concilii generalis squod Tri

denti necessariis multis rationibus jussu et auctoritato selicis recordationis Pauli tertii sanctissimo suerat inceptum) progressum persectionemque expectare pietatis et Religionis causa inducti statuissemus, haud obscuro equidem providi diu nos maximo cum octo in hae urbe esse victuros. Coepi igitur statim mecum cogitare quo potissimum in studio tantum ocium utiliter possem consumere; probe enim solebam episcoporum omnium non minus ocii quam negocii rationem Extare Oportere, nee ullos BTomni hominum genero inter christianos inveniri quoactoque Ro PMtores ecclesiae dedeceat inerti ac desidioso octo languere et hebescere. Quanquam autem eam et meam et aliorum episcoporum, qui in hac urbe mmm-runt, Primam et maximam curam atque occupationem esse debere non ignorarem ut tum assiduis precibus ad

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