장음표시 사용
331쪽
abbiano est contraiti per ultimo spedimento de navigii, prima che o questi fouero varati in mare, o intrapresiabbiano i loro viaggi. NE altronde d derivato , se non che da' princiri s nora notati , l' esser si negata la poEiorit1 a' Creditori di D. Giuseppe Califano , e di D. Baldassarre Auri sicchio . Nelle polize doli' uno e deli altro mancava I'espressione necessaria a costituir la poziorit1 deli' ultimo spedimento . Ε i' uno , e l' altro debito si eran contraiti. dopoche partita la Nave alia volta di America , giun- se in PorEuoli, e di la sece ritorno in questa Capitate , donde altra votra parti . ed aliora diedero it lordanaro I' Aurifcchio, ed ii Califano, i quali avrebberdovulo giusta l'Editio di navigaZione det i7s9. richiellere ii consensio de' proprietarj della Nave cli' eranpresenti per aver esii validamente Obbligati ne' loro crediti. La distinEione in olire che si e salta tra' Creditori , e Creditori neu'estensione dei concedulo dritto di poZi rita a favor di coloro a' quali si e giudicato di apparin tenere . e surta dat te diverse circostanze de' loro coa-
melli che aveano generat mente i potecata la Nave , hanno ottenuia la poEiorita suli intero importo di essa, didelle sue mercanaeie : e sono stati estius datia pretesia Ziorita rispello a coloro . che prima de' lor contrat-ti aveano ottenute datio Stinga te cessioni di alcunedelle I . Carate . nelle quali avea egit divisis it corpodella. Nave , ed ii profitto della spedietione di essa per
America , essendosi avulo per vero che quelle tali ca- rate cedule prima non erano nel dominio dello Stinga. quando acqui starono questi tali suoi Creditori l ipote generat mente delia Nave e delle sue mercanzie cO' loro
332쪽
SEL EeTIORA DECRETA. t anche sulle carate dagii altri acqui state , non eranea paci quei tali Creditori . t quali ne' loro contratri sieran contentati della speciale i poteca delle sole cara te. tra te a . che per se ritenne to Stinga, e che furono in fine cara te 4., ed una meEEa , sulle quali bensi taldritto di poEiorita era giusto che loro si fosse apparaten uto, non altrimente che appartener dovea indisti tamente contro di tuiti coloro che avean dato ii da-naro per compta di generi che si doveano vendere in
Non si e poluto giudicare in fine deli interesse che tuti isudetii Creditori avean domandato fino alta soddissa-Eione de loro crediti , poiche essendo patato in giudicato ii decreto della discussione feti. 293.. , conserma to dat Supremo Magistrato se l. 3I . , questo det lavaehe i Creditori cambisti avesIer per ora l' interesse allaragione mercantile det 6. per Ioo. finch E la Nave ri- torno net Porto di questa Capitale a norma di chesi e deciso deli' interesse per quei Creditori che in quel decreto non furono ammessi ) e fosse riserbata ad ungiudiEio sommario non compilato fin ora la cogniZi ne deli' interesse da' mede simi Creditori pur domandato per lo successivo tempo sino alta sod diςBEione de loro crediti , interesse che in contra va il dubbio delia decodione dei Patrimonio det comun debitore, atrentata quale cessava la ragion dei lucro , e dei pericolo .e della mora dovea ripeter si ii diritto deu' interesse, di
cui non era capace un decollo debitore.
o Felice Solofra. eon asserit si Creditore di Patron Tom maso Casero di Sorrento nella imma di ducati asio. . Per preZZo di tanto Cioccolatio carieato ses di lui Cheecios
ob fortuli mnaufragium mur ce per inpra, non autem ad al as lor. vandas, quibas nain
333쪽
cio, deito S. Catiarina, naufragato nelle aeque di Ui- eo Equense , ha dedotio di ectere stato fraudolento ilnaufragio, ed ha preteia la soddi,ta Eione det suo eredito , o di doversi almeno dar luogo ali' avaria sulla
roba caricata in quel Navigilo, e dai naufragio salvata, fgLH27. Oiservato intanto te. prove testimoniali da luitatie nella compilazione det termine impartito dat Sig. Commessario su di tale dimanda fogi. Ir8. : osscrvata ancora l' istan Ea dei magn. Curatore dei Patrimonio diesso Patron Cafiero, nella quale si oppone at credito. at preteis fraudolento naufragio. ed ali' avaria doman.
dei tutio parola Dei Supremo Magistrato di Commercio dati' Ill. Regio Consigliere Sign. D. Ippolito Porcinari Commessario
It Supremo Magistrato die hiara . non eger sato fraud lento ii Naufragio, segatio neli'aeque di Vico det Checis eis di Patron Commas cinero δ Sorrento r Ne averisogo I' avaria pretia da D. Felice Sol ra . Si ribba ero H di lui credito riferire tra' Creditori det 'Patriamonio di sis Coera , e discutere dat Sig. Comm aria in visa desie prove farto dat Solosa uel term ne cominpilata . La ragione di eosὶ decidere si E presa , tanto da i attipretio deli' Attuatio Rossi dei Testimoniale fatio a n me di Patron Tommasci Cafiero net Regio Consolatodi Mare , e Terra per lo seguito naufragio det suo Checcio , quanto Olle pisve , che son negli alti die ster ii Dedesimo ovvenuto per Io seqlicstro , latro di ordine di Uditor di Marina . di quel bastimento, a motivo dei credito di eteechini αω. Tripolini . che seu tro di esso Patron Cafiero rappresenta Alimet C a: sequestro , per cui gli suron tolle col timone Ie vela , onde sopragiunta una tempesta, sortuitamente, e senZafrode ne segui it naufragio.
vis oner statar. mn re meia, locus non est avaras,
sive contrῖbutionis per h s. quae servata sum.
334쪽
S ELECTIORA DECRETA. 327Ε della pretes' avaria sulla roba salvata dat naufragio. estato escluso it Solosea ι perche Ia perdita dei suo Cic- colatio non 8 seguito per gelio fatio in occassione di tempesta , onde per esto si fosse salvato it resto delearico , che per te leggi nautiche dou esse contribuireat danno 1osterio dat Solo fiat ma per fortuito, e non procurato, ne fraudolento naufragio dei Navigilo, da cui alcune det te robe imbarca te su di esto furon salvate dat te onde. Dei credito non si e giudieato ι ma se n' e riserbata Iaprou videnZa net tempo della discussione di tuit' i creditori s perche nella scar se et Ea de' beni det comun debitore, dovean sentir si ne lic loro ragioni gli altri Credi. tori . t quali , fossistendo it credito det Solosea , non
Provato con sertitur' at cuna , g iustificato col solo delici de testimo no rimarrubbero in capienti.
Ta Francesto Maria Boraggine da D. Giuseppe Califano
a a. Giugno I 773., con pubblico istrumento stipu. Iato per manci di Notar Giosue Ciannelli, compro tom. 9oOo. di grano. cloe tOm. 6Ooo. duri di Manfredonia, e tom. 3ooo. majori che di Trani, mercantili, e ricet. tibili. per lo convenuto preZZO di grana II. a tomolo Piu della voce, che sarebbe uscita in Barietta, confer.
na ala della Regia Camerati cui pagamento si stabili,
ripartito in selle uguali tanne , pagabili mese per mese, comineiando la prima dalla fine di Novembre r773 . e terminando i 'ultima a I s. Maggio dei 3776gL62. Con altro pubblico istrumento, stipulato a II. Luglio I 773. per mano di Notar Giosue Ciannelli vende D.France. sco
ximus est decocti iniit . ut dolosa nulla exiit inaur;
hue existente, PArestituenda ipsa estvcnd tori, vel sal. tem in ejus pretio venditor :pse prae
335쪽
convenuto preZZo di grana I s. a tomolo pia delia voce di Barte ita , confer mala , o moderata dalia Regia Camera, con essersi convenui . che in conto dei preκ-zo, it Gambardella pagato avesse in tre sinitima ne immediate scguemi la somma di ducati 6ooo. , ed avesse
Gambardclla pago a Boraggine prima ducati 6oci . . eonis remiti pagargii si a conto . e pol altri ducati a oo. a salsi, e compimcnto deli' intero preZZo. giusta Ia vo-ee di Barietta , stabilita dalia Regia Camera a earlini 13. ii tomolo, fui. 4o. 3 ma Boraggine pago soli ducati 66 Is . a D. Giuseppe Califano . in conto di ducati
Αi . Dicembre i 73. D. Francesto Boraggine diede Pordine a Gambardella sopra D. Domenico dei Giudice
co dei Giudice, ritorno in pretesto figl. 6.D. Giuseppe Califano , colla stessa data de' φ. Dicembre
die I 'ordine a Boraggine per la consegna uelle tomota 3O . majoriche sopra D. Domenico dei Giudice di Trani, da esio Boraggine girato, e rimesso allo stest dei Giudice, colla girata per dargliene contis fUI. a. Recadde ii fallimento di D. Francesco Maria Boramine , colla dedugione det suo Patrimonio a'io Febbrajo dei Passato anno 177 .., feti. I 9. ει e nacquero due laqueis seria
336쪽
stri , uno , ad istanEa de' Creditori dei Patrimonio d.
Gambardella, sulle tom. 6oOO. di grano . ei Oe 3OOO. duri. e 3 ocio. majoriche , esistenti in Trani in poteredi D. Domenico dei Giudice fogI. 46.; l 'altro ad istan- Ea di D. Giuseppe Califano sulle rom. 3ooo. majori che. λ esso lui vendu te a Boraggine , e che si tr vavano in potero det mcntovato dei Giudice fetI. I 1. D. Giuseppe Califano dedusse te ragioni di pertinenZa suquelle tom. 3OoO. majoriche , colla rescission det co tratio. is gradatim, conitionatiter, or succesυe la pre- Iazione sul preeteto fNI. ss. II Supremo Magistrato ca . MarZo 774.. ordino, che it Patrimonio det magn. D. Nicola Gambardella fosse assoluto dati' agione dedotta dat magn. D. Andrea Ardissone : Che si procedeste alia vendira de' grani esistenti in Trani presso di D. D
menico dei Giudice , ed ii preEEo si liberasse a clii spetiar Ε che surte pretensioni det magn. D. Giuseppe Califano si prendesse sommaria informa Eione se,. 67. Ci fu convenZione tra i Creditori dei Patrimonio di Gam-harde la , e D. Andrea Ardisione, alia quale incrcndo D. Giuseppe Califano, per quanto riguarclava te tomota 3ooo. maioriche da lui pretest , presto ii consenso dieon gnarsi at deito Ardissone , purche pero se ne fosse fatia prima l' appreZEo. ed avesse egit dest' importo loro data la cautela in suo beneficio di pubblico Ne-goEiante di questa Citta fgI. 68. Con decreto des Sign. Commessario de' L. Aprile r774.
tenta menti, data prima la mugione da Ardisione di resti ruire, e pagare ad ogni ordine dei Tribunale ducati 16o. i quale CauZione douesse restar ferma . con p Tior ita, per rapporto alle pretensioni dedotre presso gli
337쪽
ad Ogni ordine det Supremo Μagistrato la somma diducati s6o ι e cid anche per cautela delle pretensioni sudet te dedotte da Califano . e con poZior ita , intuito servata la forma deli' an Eidetto decreto feti. 73. Si feee quindi la eonsegna in Trani delle tom 3 ooo. majoriche a D. Pietro Battista Ardissone , Procuratore di D. Andrea Ardissone suo padre . dat Regio Governa, tore di quella Citta Delegato in virtu delle provisioni spedite dat Sign. Commesiario feti. 93. 1 ma prima se gui it giuridico appreZZo delle majoriche , che riuscidi cartini I . e grana L. e meZZa it tom. fgI. 9O. Compilato intanto it termine da D.Giuscppe Califano, Ie
consegnare ad Ardissone erano quelle medesime , chedi proprio conto, e col proprio danaro di esto Califano incritato avea dat raecollo det I 773. D. Domenico dei Giudice, e quelle medes me, che ii deito Califanoavea venduse a Boraggine, e contenute neti' ordine dalui dato a . Dicembre at mentovato Boramine. e daeos ut cedule allo stesio dei Giudice . per dargliene con-
Essendosi considerato , colla scorta della L. I. s. v. , edella L. Servus y de dolo , come attresi della L. Tolum C. de dolo malo te notorie circostange det fallimento dei magn. D. Francesco Maria Boraggine, carico difrodolente premeditaZione , che Io costituis no comis pratore doloso nella scien degi' ingenti debiti co trani, delia insufficienta de proprj averi, e della ire . parabile decozione ι e considerato, che ii dolo interv nuto ali' essetiuaetione di un contratio di huona sedelo renda nullo, ed invalido . L. 7. F. de dol. mal. L. F. C. de refrind. vendit. , ragion per cui at magu. D. Giuseppe Califano . essendosii trovata la sua roba esl-
338쪽
sul preet Eo, L. 22. F. de hered. vel a f. vendit. , L. 3 .F. de reb. auct. Iudae. pGs Fatiosi dei tutio parota n et Supremo Magistrato di Commercio dati'Ill. Regio Consi gliero Sig. D. Ippolito Porcinari Commessario. Ha ii Supremo TribunaIe dichiarato. siccome col presente decrcto dichiara , che spetia in beneficio det metu. D. Giusne Califano it prezza de' grani, dedotii negliatii , in conto det suo eredito , ehe egia rvpresenta con-rro δει Patrimonio δει metu. v. Francoso Maria Boraggine. E percio la pleniaria data da D. Andrea Arisdisione s' neusi per la eoneorrente quantita di dueaιi 19o., e si oberi it danaro ad eo metu. Califano. Salve is r gioni det Patrimonro deI ma n. v. Nicolo Gambardella conrro P I Patrimonio det sudetto M. Franceso Maria Boraggine, per eger rifatio dei preΣαο de'mede simi gra- ι , e salve te retiom ancora a D. Andrea Ardii ne
y Isti gli atti det giudietio sommario . compilato dat
i magn. Giorgio Madiot orologiaro contro di Cario Buonocore, da' quali plenamente si rileva che at tali seto Mereadante di hollega Gi anni Echer diede a ven. dere esto Madiot come attre volte avea praticato Pel preetzo di ducati 31 o. una ripetiZionet di oro gi jellata , la quale dat lo Echer fraudolentemente su pignorata at Buon core per ducati 3 oo. . da lui eniti in sieme con altra ripetietione di oro deli' Otologiaro Cheneuter , cui su restituita di ordine deI Regente di Vicaria , senZa che dat Buonocore si fosse provata Peccedione addotta di aver comprata tal repeti Zione al- Tt i l in.
Qui alii rem um. dendam tradidit, fidem de pretio habu G non dicitur ἔ nee rei do minium in illum suisse translatum. pitet.
339쪽
l incanto nella Piaχga degli Oretici. non avendo anaei fatia net termine prova di sori' at una DTI. 6. G. Fariosi det tutio parcita net Supremo Magistrato di Commercio dati'Ill. Regio Consiglicro D. Ippolito Porcinari
it dominio della ripetiatone di oro , dat secondo rite- nuta in pegno , fino a che dat primo gli si fosse restituita la somma pagata per la medesima , giacche non intcse ii Mad tot di vendere Ia ripetiZione ait 'Echer. avendogli sede dei preEho , ma sol commetiergli ditrovare , come attre Volte era segulis , chi la cornis prasse . Ne si potea ravulsare net Buo core quel dominio. che est Echer non si era trasserito, e che nep-
pure gli dava la pubblica sede deli' asta , o sa incanto non intervenuto neli' acquistar la repetiZione di oro. Eche percio it Mad tot non soddistatio dei di tui preZEoavesse ciritto di reivindicaria, salve restando Ie ragionial Buo nocore da ripetere datio Echer il preZeto pagato per averne ii Pegno. Non si e ravWisato bens in tui it carattere di temerario litigante, sicche fosse tenuio alle spe se delia lite , nota essendovi prova eh'egii sapesse di esser la ripeti Eione . non den' Leher, ma dei Madiot, ii quale glie I' a veste data solamente per venderia, ed introit cene it preaem.
340쪽
VIsti gli alti. Fatiosi dei tutio parola net Supremo Manstrato di Commercio dat l'Ill. Regio Conligileto D. Ippolito Porcinari Commessario. Ha ii Supremo Magistrato dichiarato . siccome in vigor dei presente decreto dichiara, aver laeto it ruratio durerritorio appellato Rodogatio per Hratto di vicina a , e di mauiore essensione di confini, pretes talia Baroncisa M. Lucia d' Elιa , salve contro di Di Ie retioni per D sua rata a D. Angelo Sera o Sauli suo Alio . Falto prima pero dalia medes a Naronesia ιI iuposio
Dite dat medes o net D etio Territorio , T appreα-αas a spes δει Patrimonio da Periis non sospetii, per auello sato muliorato , e non gia relativamente alisto speso per miglioraris . Salve te retioni ancora a RR. FP. Predicatori delia Citta di Galopoli sui detto prezaeo de Ilo sego Territorio , che verr. depostato dalia Bais ronessa D. Lucia d' Elia . per la μαiortia da in pre- resa , per D concorrente somma pero di dueati scio. didanaro petato dat Ravenna ira H preακo delia eo radia seditio Territorio . Per te pretes spes delia me non il Purimonio molestato . Era in controversia, se l' acquisto fatio solio I' asta glu-digiale , preecduta dat banni menti sollenni , etaudesse dat rit ratio it vicino , e se dandosi luogo at medesimo, douesse appartenere alia sola Baronesia D. Lucia d'Elia, o pure si douesse it Territorio dividere pro rata con nium tra let, ed ii figlio D. Aygelo Serafino Sauli, lamoglie dei debitore Stesino Ravenna per in suo fon-Venditio sub li sta non exeludit finitimos posscsto. res a jure retracti