La Napoleonide

발행: 1813년

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분류: 미분류

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Veggo ii monil est 'inclito

Segno d'onor, i stella, EI Nomo sormidabile Chelitido stemma abbella; E veggo it ferre serto destato, Ch orna te clitome di chi reggerit Fato. Scosso dat divo spirito Clio in sen l'alma gl investe, Nel rogiarsen te tempte

Si Di mel ioci remi colui che audace Τoccaesi' osasse in non avra mai pace 25 a).L'arcano dotio it Genio, L' italo Genio innantexi' orbe inter estatico Scolpillo in adamante Celer recollo ian aura taeiturna Diaeoderico entro la gelid urna 253).L'ero destosse in fremitos udi come di vento Che volteggiando mormora

Tra Cento querce e Cento

Disseu strogoti regi, olli venite A me dappresso, e in questo giorno dite

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L italo serio gloria Uri tempo di mi fronte, Vol lora regiaste, inCauti,

Coti te tu vili impronte; N i principi pol fur mi ei degni alunni,

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que fit l'Enipereur de cet auguste Prince tient te premier an parui te hiens ait immenses que e monarque immortet a repandus surcia Ombardie Le

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Vis aeno Rege so io : Pili non temete L'onte rapaci det nimico rio Sempre invitio tra voi me tesso aVrete Nel Figlio mio. Ei ch h di questo cor tenera Parte, Et dea italo suol serbi l'onore, Dei suo P orme seguendo a parte a Parte Ρadre e Signore. Gradite ii dono, ed in senibi ante mile Sereno aliretice rivolgete illigito

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Disse raugusto Eroeu rodigio raro α 54)l Di sue virtudo stuot, oh eragii intortio, Τal dissus splendor fulgido e chiaro, Cho inserit torno. Crobbe per via la luco e di sua possa Gi investe Eugenio e Lia di selisi grande, Qua desta fiamma che surgendo ingrOSSa, Eliu si spande. Solamo iustigia aliora clod' equo, ii retto Faroth integro segua Ped io, qua Soglio, Disse Pieth gli4degni tuo Delietto Τempra gli Voglio.

Egli Odrassii in triste sorti o in liete Quella dei cor, chera digni ben prevale,

Dolce quiete.

De te virtudici generosi accenti Da iunges vi rudiri Deliatrio averno Forse in queli tornaro O furenti Τra litanto eterno.

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Eugenio illustre, eccelso Pronoe, intendi ΘΤu dea eccelso augusto Padre invece Regna, ed a Scotta, mentre it solio ascendi, L' itala ΡΓeCe.

Salve, o Donna gentil, Donna selice lBacia a fronte deri' amica sortes Et meco, che aclei dari non lico Maggior ConSorte.

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