La Napoleonide

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o DE III.

L' avara d' Albion prole nettunia Secura opponsi, e LVieta. Τentiam, prodi, attre Cure, arti si cambino Da nostra eterna gloriandet nimico ad onta altero ed invido rem certa Vittoria. Disso it iovin uerrier, t 'Eroeia agnanimo Quinci sue bellioli opro Con libero sermone ordin mirabile Altrui distingue e SCOPI e.

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Fuggi, ostro crudel, dat macro e pallido Volt o da gli occhi biochi 1o :Nulli saranno i tuo ritardi istacoli, Cho aliel trionso arre Chi. Stassi confuso mat, 'acche tacit perfido, E cede a la virtude Mordes inuans vola a celarsi rapido Nest' insernat palude. Laeti volubit diva, o serma e stabile, AL GRAN NAPOLEONEosse illam tetulo allor; gli clama estatiCa Per te cadde Tolone 1 1 . Suda spalmato pinu'ondoso oceano Fende in tanto 'l Britanno: LUnge Contempla Con interno fremitonia vergogna erit anno. Ma tu chi sei che ancorde insegne splendide

Γ ti ravulso, non 'inganno, Eugenio, Ne secoli famoso ia)l Al sotid' invitio Eroe uot liet ei strignersi, Ch h sua deligi e curas E ridaurio stesso invan con sorte assedio Tenta quest ardue mura.

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uSalve, Figlio immortal, Salveu propigia Semprerii si la sorte Kal primo centio dest' accia fulmineo Τ ubbidira la morte. I 'udi l 'Ero dei sacro vaticinio AH'auspicato eVento Strigner Voleas ei pur ... a Strinse attonito L'aura leggier erit Vento.

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CETTE msidaille reprosente lethnsirat a chevalci ii est dans I'altitude, commandement La sigende, ADSERTORI TRANQUILLITATIS UBLICAE, et Ι'exergue, GALLIA III NON. OCT. CIBIDCCXCV, signifient, a France auD Menseti de la tranquillito Publique.

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o DE IV.

URBANA. ΗΕ Veggo e ascollo La sanguigna fete 14

Dunque ancor non saetia E con torbide cure irrequiete Si ancor duraque ne Stragia Febo per duold' ignivoma quadriga Concla destra invisibile ΤOrce guata non Vuod'intonso auriga Ιl tristo caso orribile. Μ surge incontro de la Gallia a scampo Dei novo Eroeda gloria

Harii fatalirando in manos at primo lampo is

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Pietos splende ili foreno it telo

De la Senna sui inargine II GRAN NAPOLEON col patrio Zelo

Saldo gili oppos uti argine. Sorride ebo, in i servidi corsieri Agitarit freno δ' auro, Uriedo ordieto in grembo a i fluit iberi Adar di se teSauro. Sul divo plottro inno di gaudio accorda, Dad' oppost emisperio, Che fur salvi perdui, cosi ricorda, Parigii l Franco imperio.