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359 La mitra delle donne Siri e Fenicie, die Malliot
era ' argento o di qualch altro metallo ed avea a forma di uti pane di etiacchero; a circondavan di nvelo di feta nera arricchii di perle e di pietre pregio- se. Usavano altres di Portare i nerem, ossi certi na-stri o fasci di et alle quali erano attaccate elle Perle o elle monete che pendeano alia fronte sulnaso Alcune facean Passare da una narice o allacartilagine che tamet meggo de naso anello. aliusange sono ancora in Vigore in quest Paese non solo,
ma anche presso de Persiani degit Arabiis degli gi-gj I supplicanti presso di quest popol si vestivano con grossa tela in sorma di sacco, e ignevano la loro testa con corde Leggiam ne secondo libro de Re ed in iussippe Ebreo che line di tria avendo er- lute due battagii contro di Aca ne di iuda sece Porre delle corde intortio a testa dei suo sudditi per
mucivere a compassione ii vincitore. Nelle gravi calamita i monarchi lasciavano gli abit porpurei, e V stiva no di Dero come se e Antioco allorcheali su ait Dungiata a scoris ita di Seleuco Durant ii lutto i Siris nascon levatio per notti e gi Orni ne sotterranei e Onvoleario odere di quella luce, di cui era stata privata a
Uno de pii sontuosi e lis i della Siria, era i tem-
Dankins ci an appresentato, non solo Dello Statodiis vina in cui si trova, a si an dato a cura di
1 culto dei sole vi introdotio come si crede . Ralculi abitanti deli Eliopoli gigiatia sece dare ' is
tesso nome a questa tria citia. Per io che riguardal 'epcio della costrugione di quest tempto , che comprende diversi edisci i ment vati critiori dopo molle in gego se ricerche la sanno imo tare ad Antonio Pio. La sola testimonian Za ero che si di questo salto si hae uella di uti autore oscurissimo cio dimit vannid Antioohia sopi annoini nato MeSsala. L Λ trio det te inpio e veramente magnifico, e re senta bellissime colonne d 'ordine corintio cias una del
tegga di 5 4ied in circa Deli' is tessa grandegeta e bella sono te coloniae deli interno et templo: a volt e
in clas una delle quali e scolpita a figura di uti dic,
o di uti eroe Gli architravi sono lavorat con uri artifigio araviglioso; a porta e alta o tedi e larga 28 una magnifica scalinata vi conduce la dispos igione elle colonne e di una proporgione . e di una si- metria Orprendente inde 'Occhi non vi si consonde edigni cosa vi comparisce conieli ordinem distinetione. elle avole che ci presentano gli autori medesimi sived ii portico ello stato attuale Alcurae torri edi. sicale dat urchi hanno uastata a magnifica belleg-ga deli antica architettura Vi si Vedon ancoraci pie- distalli elle colonne, a grati porta che conduce adun cortile sagono, te Porte laterali che anno at cune Dicchi di sopra i tabernacoli Ostrutti per e statue chera adornavano te colorine che te osten evano e leporte per eget delle quali si v alle volt sol terranee che ostengono ii portico ed i due cortili. e sotier ranei si crede che si celebrassero anticamente moliecerimoni misteriose. lire taVOle appresentano i cortili uno de quali e sagono I altro quadrangolare edi gran templo ostentato da magnificii colon De i diciti fusi sono composti di re eget stret tamente Commessi serim emento, ei uniti con ampiconi di serro. Final mente sono rappresentati l interno de templo la edula della orla e la sacciata et medestitio chepresentiam Deli indicata av. . r. Uguale maesta si s Orge De Pros Petto delia corte de templo di Palmira av. . I. Questo Superboedi figio uno dei tu sontuosi et monito ergeas Dei
centro di una grati pia2Za circondata a molle color De Le Sue ovine . era amplo ingresso che ancoraesiste attestano a sua magnis eriga. I lavori che in- torno Si eggono consistorio in viti e grappoli scolpit con arte si na che Sembrano naturali. Sulla Porta si mira uia aquila in atto di volate, circondat da
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Mal Bruti, e quello di tali imponenti ovine colle mi mira, Fine de decimo quinto articolo.
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Vano sarobb il errare t origine di questo regno Dello tenebre deli antichita . Tutio io che SaPPiamo da gli storici si e che op ta attagii a d Isso Pergamo Venne in potere di i sim aco ii quale deposito suoi tesori in questa citia erat Onsido ali eunuco Filetere. Quest ussiciale do pora morte det suo Re si fece adrone de tesori e delia citia e sondo Ire gno di Pergamo . Fileter regno venti anni lascibia ovi an ita ad Eumene suo Di pote i di cui successori essendos collegati co Romani in molle occasioni ampliar no considerabit mentei loro stato Fina luisente Attalo tergo di quest nome e sest Re eSSendo Orto Sen a successori scio erede dei suo regno ii popolo romano. Λristonico me preten leva di overgit succedere , ebbera imprudena di dis endere i suo i ritii contro a potenet Rinnana It console Per enna di edebattaglia ali usurpatore dissece interametate la di tui armata, o assedi a Polo opo ella citia di Stratonica eo sere rigionie'o Fu in questa popa, che a Lidia la Caria Γ Ellesponto . a Frigia mal mente tuti ci che componeva ii regno di Attalo , si sot- tomis a Romani, che ridussero questi regni inprovincia de loro impero sotiori Dorne comune di
Il regno di Pergamo veni v formato da una Pic δε-la provincia ella Misia sulla costa doloriar goo in
sacci a Lesbo La citia di Pergamo presera temonte ancora conoscitata dat ourchi dat Greci solio los tesso nome. Ne quartiere orientale di questa metropoli veggo si te ruine di uti palaggo che sorse era lati mora de Re de paese. Di litterae coloniae che arriC-chivari questo difficio, non ne restano phe inque di marmo, alte Venturio Piedi verso a purita meridionale si velle uti gran vas di marmo della cirpora se
d Otto che conserva an Cora ei arca te sopra iamruspello edol egrogi orno di queste arcat se attre volt ch i Turchi hia manci Kisserat. Da questo uogo D dando an ora pia verso it Sud si trovatio erui ediun eatro sui pendio della collina Tra gli avarieti di marmo vi si trova una bella serietione antica consa-
grata a senato e dat popolo di Pergamo in onore dicas Antio Atilo talio Quadrato, che era stato due Volte proconsole 'Ἀsia. In questa citia si novo ' uso de pergameho Plinio, sopra a testimoni anga di Varrone a Corda a que si a citia a gloria deli inv ngione di una Cosa che 3S- si cura una specie ' inmortalita agit omini.
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eunuco Filelere e i primo cli regna in Pergamo. Lisimac gli avea considata quesia provincia et i suoi tesori Cedendo ali 'OdiO 'Arsinoe sua moglie, cerca dis a perire ii suo antico favor ito in questi si serve delle acquistate ricchegete per disendere a propria vita. Gu dagna Partigiani , sibi bella sopravvive a Lisimaco e
conserva la Suaautorita Per Venti aiani Eumene redita quest principato era accresce di alciane citia usurpat ni ne di iria Dura it suo regno ventidue anni. Λttalo 1. uno de suo Parenti ali succede edassume illi toto di re. Questo principe regna 4 3 anni; configge i Galati s alleanga co Romani e loro presta SOCCOrSO iniana guerra intra Pres contro Filippo Lascia loriceitro ad Euiuenera L suo glio che fondaria famosa repubblicadi Pergamo. edet alleato de Boinani discuopre loro .le inle Zioni stili et grande Diioco Le sue armi
contribuis otio alla vittoria riptartata a Magnesia con
iro line di Stria. Ricompensa it senato it suo elo col dono di molle provincie tolle ad Antioco. Tulit i emici di Roma diveragono suoi Prusia Re iiii intagii dii hiara guerra e configliato, Annibale, iunge a distriaggeriae te avi. Repatos a Roma per informare ii senato de' progetti di erseo contro a repubblicae, ilne di acedonia loria assalire ne ruorno a pirati he o lasciano tristio a colpi di pugnate e privo des Sensi. lla rati a di sua morte Ottalo ratello di luis impadronisce de trono e sposa Stratonica Oglied Eumene Guaruo questi alle ferite ritorii De suoi Stati ripi glia a corona, e non punisce ne a Regina ne it ratello Alla fine de suo regno , veDd riCeVuto qualch insulto a console Maraio richiam a te genti spedite in Occors de Romani opprosita erseo diiquesta discordia, ed inaspriscedo degno de Re ditet-gam PPresentandi li esse Roma l' irrecoticiliabile ne mica de Re irigati nando tuiti per tuiti distriaggere Successivamente. Non ardisce Eumene di soccorrere illae dimacedonia solo gli Prometi di Stai sene Deutrale maci Romani clopo a vittoria non gli condo Datio tale inagione Inutili sono i suo passi per ii
Λttalo 11 suo si atello gli succede e per la seconda 3846volia posci Regina Stratonica Fara tinga uerra colne di iiiiii a che da primari impossessa di erganao,
xttalo III. denominato Filometore detestato Per te
Sue Crudelia e strava gange da per tuito non ede che CrasPiragioni Muore costia in cap a Cinque anni e legarael es lamento a Romanici suoi tesori ed ii regno. Aristonico basi ardora Eumene volendo disendere iPropri driit a trono la fortuna seconda sui principio te sue armi e balteri Romani macla vittoria dan- logii troppa ardi1egeta a momento in cui vive sicuro e seraga dissiderim, iunge ei pennaclo sorPrende e ta-glia a pera i suo sercito. Aristonico sugge in una citia in gli abitanti l cons gnatio a Roma Di uni tamentem flosos Blosio suo mini- Siro altra volt sta agiato iti Roma e celebre per la sua amicietia con Gracco Cad uti eriti ambi ne serri diter- Penna Blosio'sortarit suo principe a liberarsi con coraν si os morte alla schiavitii e glie ne porge t esem Pio. Mistonico troppo debole per imitario, e strascinato Roma in triotiso gittat , in prigione e strOZZam bar-liaramente Per Ordine de Senato. Questo principe
282 Filetere 263 Eumene u 1 Attalo I. 197 Eumene II.9 58 Attalo II ' 138 Attalo III. 133 Aristonico. 866387
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Ebrei e Per te continii guerre di cui Parta a Sacra Scrittura fati da questi contro i primi, he NON V leVano riconoscere a loro auior ita. a storia legii
Ebret degli Egigiani degi Assiri . de Persiani pariadi tali popoli che trassero si dice, a loro origine a Cain; a maggior arto de' luali disce devano da si gli 'Aram e da uelli d Esau.
Gli Armeni che retendoris a cli essi di essere popoli tu anti hi te molacio viveva o sconosci uti Deltem po in cui illo e la Siria erano imper gia re-golati e potenti opinione comune che discendODO da asset. Le due ruiente sono ingombre di montagne, Delle
Diali si trovanti te orgenti sti igri e doli Eui ale. Gliabitant di queste credorio cheu'Arcadi Noe si sta semitatu
sol monte Ararat La grande Λrmenia era divisa latici piccola et Oole Caucaso. ueSta infelice contrada.
ne ii suo ritto combalte con successo conti O AE Minani eomandati da Corbulone e si merito larior stima. erone abbandono Alessa dro ed incorono egi me- lesimo Tiridate soti di cui 'Armenia su felice I suo successori agirono Plutiost come luOgOlenent deit Imperatore che Ome e. Traian sinat mente Di a Mesopotamia ali Armenia. e ne formo una provincia Omana. Allorche I Impero si vicino acadere Selubro cherii trono 'Armeoia si ri levasse. La storia cita alcuti ne Armeni vassalli de successori di Costantino. Questa regione su PO sommeSsa a Turchi , he ne anno diris i Possesso co' Per fiant.
Frig abitavano in uim paeses sertile mel centro deli Asia mitiore tra ilion to cla I roade initiare Egeo e la Caria. Confessavario gli Egigiani cheri Frigi ei a Dolopoli tu antichi di loco pretera levano questi didiscendere da uno de si gli di Gomer.
ma et diluvio Indico si chlamav questi it quale quasi the resago delia vicina distrueti ne et Ondo. Passava i suOi torni, Per quant si dice in deplorare
misi eratio vicini ei alleati a Troiani. a storia non Psomrninistra nulla di certo stan 'ordine e sulla successione de' loro Re Questo OPOlO Onosci ut perte sue dissoluteZZe e Per uia culto impuro si acquisti, qualch riputagione coli 'abilita elle arti Cisic magnifica citia si chlamav la Roma deli 'Asia vi si ve- dea uti templo Ostruito in marmo te cui belle mloniae ornarono di pia Costantinopoli. Lica mi OCII nonae di questi popoli deli Asia eliu couoscitatoche la loro storia. Invasi alternativa ine ille dogli Egi
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da Greci e a Romani i loro cons ni anno sena Prevariato ec irae loro non annomiammai godulo cheiana sis tenet ei una Potetiga es sim era. OP essere stati overnati a Ite Vissero per lungo te mi, in re-Ρubblica, solio 'autorii di uia senato, composio dii
putati di litterae citia et aese. La Cilicia sit uata ira a Siria, a Cappadocia ed il
avan o di tulti iopoli et Asia minore scam pati alfurore de conquis talori Persiani et Assiri. a Pros- simila elle montagne i rasse in questi luos hi clienatural metit olyrivati asili sicuri e sacrile di sesa L 'altra parte delia Dagione olle abitava te rive det mare era tin is rugito di Dalfallori e di orsari avidi eorudeli irritato omPeo da latrone ci de Cilici cli at
SirmGli Solii titio de popoli pili famosi e me no Onosci uti deli 'antichita abitavo ac Delle inartiense Planiare che si veggotio a Nord uel mar Caspio e delicini Eu- Sino negli in colli paesi agnali dat Volga dat Dori
citi essi Later 2Zra loro ricusava qua turaque dipenden-ga sed ii valore i mei leva in sicuro da ii altarique invasione mi gelido clima e la loro vita et Vaggia Donii vitava at cura vi aggialore La sola guerra gli V- vicinava qualch volla agis altri Popoli che rimane-vatio alteri iii alia rapidita elle loro it: vafroni edallu orribili stragi che avevano commeSso in tut
Gli Selii dei suavano Eroi eme I sacerdotiiodevatio
me di Cureti di Druidi e di ardi. nam metitavara acon inni te oro leggi militari, e te imprese. Si orico alciano si a gli citi non era conoscitato mora sappiam che a Grei ici Domi di alciano de loro Re et agioni he velagono a Medi attribuite. Si pretetide V clie ovessero a lor origine a Gomer, sigilo dida se e Di pote di dioe. Non baria a storia di omiri che per narrare laguerra cola Ciro Dario alta ci gli citi e fu vitilo. Filippo Re climacedonia penetro vittorioso De loro
Stali cotidiasse via molli vigioni eri ed tin immensobottino in cui Dori si inventi De Oro, De I geralo, egi Oie. Dola quest et Oca la storia tu non parta degli Sciti come di OPOlo Separato. COLCINDEL Colchide che oggi si chiama ingrelia se levas ulla costa orientale et a Nero traci Iberia ilPotito H Armenia, agnata dat si uine Fasi Le sue acque PortaVan in gran quantita paglieite ' oro chegli abitanti accogi levatio ne velli di lana che Stetide vano in udo et si ume Gli Argonauit allellati alla cupidigia di quest lesori oggesto di grati commer rio, se ter una rara Pedigione per im I adronii sene Gia sone loro capo favor ito alia si glia delite, a sedusse la rapi. Questo famoso vi aggio cantato, a Poeti, retide celebre a Colchide che ci si nota in gragia della avola, che ella storia. IlIERIAIl aes chlamato altra volt regno di Iberia vi eudetto in oggi Gurgi stan e sa parte delia Georgia, sorio it dominio de Persiarii. Era ' Iberia ira a Colchide ii onto ii Caucaso H Λlbania e la Media .
L Albania vicina ait Iberia da moderni Persiani detia chirvan era abitat altra Olia da uia o polo seinplice e laborioso, iii celebre per . virili Ah: Per
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La Battriana, oggi Corassan ebbes lx gloria, Ierquanto si dice, di aver dato natali aroastro. Questa provincia deli impero di Persia vicina alla o i etia era notabile et coraggio de suo abitanti e pelvatore delia sua cavalleria Besso Satrapo de Battriarii tradi Dario, sperando colla sua morte meritars il favore d Alessandro ma questicio tratio con dispreZZo, io sece morire. Allorche vel gran monarca Ieri,
ed i suo generali si divisero 'impero eodoto ο- vernatore delia Battriana, preseci titolo di ine, mavenne ben presto detronigrato dat ratello Eutidem .il cui regno e noto sol tanto per questo delitto. Qui successe Monandro che crebbe i suoi stati colle conquisie, e non ebbe ii destino de conquislatori, perchesi adorato a suo sudditi; opo orto tulte te citia
de suo regno si disputamno, si divisero te sue ceneri, ed gnutia i innata uia ausoleo per ricordarule sue virtu, ecia gloria de suo regno Essendo talo Proditoriamente iacciso uno de suoi successori dat proprio glio ii popolo si rivolio contro ii parricida. Approfittaron i arti di queste discordie uocifero ly
regni et nagioni di cui non situ seguire la toria illempo cita conservatici nomi di questi paesi e di alcu- ni de loro capi senet tras metterci la serie degli eventi, de quali sono stati ii teatro E sottanto ne trascorrerela storia di que popoli che limanno conquistati ci possimo formare qualche idea de falli checli concernono Fine ella rima arte de nuoseo Atlante istorico.
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oia e grand argo ment de merito e valore de trapassati a memoria di essi che si nelle arte degliscritiori. Mari suono delia loro fama superstite a se-polcro vivo desiderio lasciat di se alia societa, orae laudi perenni de saggi e de buo ni farino a piucara e pretiosa biogras de valent uomini. si degno e breve rappello ni uno ieghera cheappartengas il Cav. Leonardo Caeci atore delia di cui vii di amo a te itori questi ochi e rapidi cenni TroP-
Εgli acque a S. Severino si a Picentini Dei 1775. Derivato da obit sangue ebbe per es cur de suciis pec hiata educagione Della metropoli e De'primi passidella studiosa carriera ostro felice in gegno abbellito da
Fioriva gli di iovi negga quando appurato non Om-Plute ancora te meravi gliose vicende di Europa eribollente tuitavia it corpo sociale perali avarieti dies traordinario fermentare era tempora distinguersicolla luce deli massi me ride si fregia la terna divisa deli onore e dei cavere. Vestiva est quindi 'abito militare e Delle campagne di Roma e di os anaci facem onorato Pe suoi servigj e Per Valore. Sopravvenute te vicende de sesto anno de secolo XIX. segitiva ii monarca in Sicilia .randi incalgando gli avveni menti segnalavasi a ronte a nemie P tente per a disses di Reggio ove colla costanga dise mes seppe resistere a sorge proporZionale e Deraceolfecit plauso de generali, e ello tesso Principed Λgsi Fili pstad. Ma angiat te sorti di Europa omin iando atriori sarcia causa delia legiti imita de S urara egui-va ii memorabile assedio dimenova Cola segnalaVaaltres ii suo valore Leonardo co grado di Maggiore delle armi regie e meritava e lodi de generali Brittannici 181 '
Indi reduce o Monarca ne 1815 proseguiva inquella norata carriera di meriti di servieti is di lealta e questa pure alia ruova elle ultime nostre Vicende Caro a principe e circondato de Regio avo re presidente delia Commessione militare Colotin ello Vice-quartier Mastro generale deli armata alia imme-
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diagione de Serenissimo Duca di Calabria oggi nostro adorato monarca decorat della medaglia di Broneto Cavaliere di ritto dei ordine dira Giorgio e pol diquello dira Ferdinando e de merito fu gli sem- pre regiat di pari modestia e di sempli. e soavi
costumi della estimaetioue deli universale ed ornatodi amabile filosofia. Era pol caldo estimatore de va- lorosi et Onoravagi Per quant era da lui e professava massime non di arida e astratia amicietia. Ricco avea ' ingegno di solido sapere, e torto non faceva il
Rimangono di tui. Ι quadro istorico in quattro gli che riassume con in gegnos melodo illarari lavor odet ignor e Sage . a metodica es postgione elleneali ordinariete e ma novi e dilanteria libro commendato da pii eruditi in fissalte cose e dat Parmata rice-V ut con plauso e l presente Atlante lautio deli ore chyegii conmobile avarieti involava allelii necessarie dis- tragioni e sollieuideli spirito. I Re di Francia, e la
Duchessa di Bere ne manifestavano ait 'autore a on rata accogitenga e l Re Frances o I. cli gloriosa rimem branga con clementissimo rescritto et paries es prime-va Cos ii Somnio Potitescie io VIII. Re di Sar-degna che niva alle regi lettere splendido segno di
Caldo assiduo indefesso De soddis flare a d veridet suo grado diviso traci servigio de Principe, e lem Use caro ali universale e godendo quella pura chia-regra di nonae che vince ogni macritia ella invidia ed gni reticenga della malignita godeas egi in florido stato di sanita questi heni, che ovea alia sua
mente, e a suo uore. Ni uno avrebbe Otuto temerecti' li mancasse si tost a Murano, alia Patria, allelettere, DalramiciZia. Uti morbi letale comparso otio e PParenge tu fallaci trioniando agevolniente deli arte ingarinata esorpresa it tolse alla famiglia inconsolabile os rapi damente, da mancare at dolore anco it tenue consoriodi uti preved ut disastro Che se onoro te sue cenerii pubblico comptanto non si meno deplorato iliad re consorte tenerissimb era amorevole congiunto. Egli passo colla alma della cristiana silosofia e premui OSodegli ultimi anti des cristiano con rio it suo paS-saggio con tuti ci socc si di consolatrice e Pietosa religione Cos manc it valentia amo a ventiquattro apri-le 83O, Onorat particolarinente dei vivo dolore et I allori Serenissimo duca di Calabria che come in Vita, cos in morte su regat mente prodigo a fido suo servo di tuti gli argomenti Passettuoso interesse, e diumanissima consideragione Dignitos ed Dorate furono te sue sequie distini dat corteggio de' generalideli es ercito, e di numeroso sussiego di iis figiali. Fuci Cav. e nardo Caeciatore di iusta Statura, di volt soave mente compost a dol egra e Orata OC-chi vivaci, e robusto temperamento Traspasivan dat suo linguaggio a boni della sua anima e Plumi vari e moltiplici della sua mente Ga chi meglio che achi Scrive ostrasti eli anima, quat tu ti ossi lini tributo delle lacri me che manca pur una Volta la de solata amicigia aggiunge questo, quanturaque si debOle, disadorno, in che spera pii perenne e dureVOle, eche ripone Sulla tua tomba regandoti Pace.
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II. Assiit, Babilonesi, Medi e Persiani III. Egi etiani IV. Greci V. Troiani. VI. Fenici
ΙX Romani X. Sicilia, o Siracusa XI. Cappadocia. XII. Ponto XIII. Bitinia XIV. Parti XV. Siria . XVI. Pergamo Mondo conosciuto dagli antichi.
. Religione Costumo, ed Istrumenti musicali. . Costume, e miliZia. l. L antico Egitto. l. Icoriograsia, Divinita, Costume, Vasi eisinge. f. Le Hiramidi, la granisinge, obelischi e Templi. . La Grecia. . Ιmpero di Alessandro.
XV. Milologia. Costume, asi, Suppollettili, Arnesi ed Istrum musicali. . Medaglie, Teatro, Sepolcri, Templi. Mitigia. XIX. Repubblica Cartaginese e samosa campiignat' Annibale. XX. Sacri sigi di Didone, o Miliata. XXI. Italia antica. XXlΙ. 1mpero Romauo. xXIll Roma. XXIV XXV. Iconograsia, XXVI. Costume, Suppellettili, Cami, e Istrumenti musicali. XXVII. Archi, Colonue di Trionso, Teatro, e omhe. Tav. Oppia. XXVlli Miliata. XXIX. SiracuSR. XXX. Medaglie, e Costume.