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tendente in quoia professone . si quale is seu
pre per dare in luce una raceesta di Medariis curi Syme, e non piu viaute, emcer menti ad iulctine Colonie Romane. di molle deIle quali dvena altra notinia ei resia eti
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sano date insa a ; a securandoli, ebe ditu to si terra memoria net libro , net quati. Serranno diligentemente regi strati , aceib
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cim sidione molio piis pro retionato, e convenevole alia grander da , e praemisenda
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me ben si vede , ε Cristiana; e non hmoneta salta per spendere 3 ma pura Medaglia di divoΣione . Come sembra , ε servita per alta arsi , e portars at collo; costume, che pure oggidi si prattea molto preta i Cristiani orientali , eome mi vien riserito da per- sene di quei paesi; tuitaria tengo per sermo, ehe non servisse gia per questo , ma Per altro simile uso , che saria dimelle P indovinarior basta , che aperta mente si conosce, che , quel cerchietto che la cirςonda, vi δ aggiunto dipoi s it che ci assicura non solo la qualit1 deir oro , eh' e di lega molto inferiore a quello della Medaglia , quale si vede essere purissimo I ma anco l' ineassatura , ehe a chi ben lariguarda , si is manifesta . L antichit1 sua malageret mente si pub sapere per I ' appunto 3 notam essendo segno , ehe ne dia eerto indigio 3 nhmeno dati' essere stata trovata in Tunisi , si pos sono cavare congetture onde elo si rintracei,sendo agevoi cosa, ehe si a capitata in qualebe Parte pervia de' Corsari Affricani, che la pose sono
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sono aver rubata a qualche Cristiano Greeo . Non dirb ri1 , che ella sita stata uedula in Asia Diea avanti it tempo di Maomettos perche dat laqualitὲ dei disiegno, che E assai roato e gota,e dalla forma deste letiere si vede , che non pud essere di tanta antichitὶ : ben mi persuado,
che ella posse avere in torno a sette , o ottocen to anni di etai per qualche contrassegno, ehemeo appresso accenneris.
In uno de' lati s che non e' h distiuΣione es diritto, o rovescio J si vede effigiata Ia fuga di Gesu Cristo nostro Signore in Egitto , net modo ordinario con che si dipinge in collo delia Beatissima Vergine , che si vede sopra un' asi-nella , accompagnata dat suo Santo Sposo Gu1- seta a se non che i I povero Artefice per dimo, strate pili espressamente questa saera Istoria ,v' ha aggiunta di seu una figura di donna con latesta coronata di torri, e col cornucopia nella, sini stra mano , Ia quat figura rappresenta l'Egitto , nella maniera , che gli antichi esprimevanole Provincie , i quali figuravano una donna con . quelli arnesi, instrumenti, o animali, ehe erano proprj di quel Mese , e per ii quali a prima vista si discerneva, che Provincia sosse quella : e questo E il principat contrassegno , che io .ho delia sua antichita , michε ne' tempi piutissi ncin si vede, che simile invenxione sia stata
Praticata,sino a che poche centinara d 'anni sono
insieme colle pili polite scienge, questa delle Immagini Poetiche non si δ ridotta vi suo an
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tko splendore . Poteva ben l' arte aceoppiare a questa Mura O il Coccodrilo , come in alcune indagite di Augusto , o ii sistro eoa ly Ibideueeello , come in alaune alue d 'Adriano permaggior dimostraetione a ma essendo gia per sestema r Istoria cosi nota giudicb , che bastasse 1 adomarte la testa con te torri , per dimouraria Provincia r o seris aneo per rappresentare uripaese popolatissimo e pleno di eitta , ed abita--Σioni, come era l' Egitto ; il quale , benehὶ dii mediocre spaaio, se dobbiamo dar sede a
Erodoto , conteneva gia ne' suoi eonfini ventiis mila Terre murate 3 avvegnaehε come bene osserva l' ortelio , non ne contiene lacentesima parte . It cornucopia vi δ posto perditateneta speciale , avendo risguardo alla tanto eelebrata fretilit1 ed abbondanaa di quelpae se a Piu degna di osservarione e la stella , che qui si vede , che altra non pud essere che quella ,
ehe servi per scorin a i Re Magi , la quale , eo meechh si deve credere , che sparisse dom. aversatio P usfigio suo , e P enersi partiti i Magi dat Presepe; tultavia pare , ehe chi eonid la Μedaglia , credette , che eIla sesse durata insino aquei tempo , neI quale si Bambino Gesu per suggir la rabbia e erudelti,d' Erode, si sitirb in Egitto; parendogia sorse ragionevole, ehe sic come ella avea servito a gli uomini , ed a i servi , cost aneo doveste servire a Iddio e Signoredegit uomini: o pure avendo ri vardo , ςb
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seeonae per la medesima si rada gli Ebrel eamiis narono gi1 dalr Egitto nelia Terra di promissione eon la guida d' un celeste suoco , cosi peril eontrario andando Gesii dalia Terra di promissione in Egitto , sosse gui dato da una Stella,che pure si dice suoco celeste . Cornunque elosia, elegantemente questa Stella vien chlamata da Elta Cretense sopra la quarta orazione di, S. Gregorio Nazianzeno , 3 nome , chepropriamente significa guida e eonduetore de Forestieri, e che te conviene benissimo , mentre aecompagnava quel Divino Bambino eon Iasua piceola comitiva in paese non solo forestiero, ma tanto diverso di lingua , costumi, religione, e sepolio nelle tenebre di una miserabile Idolatria . Di questa Stella S. Cipriano dot tamente seri ve eosit Ad eonfusionem Iudaeorum , ut Varivitatem Chrisi a Gentibus discerent, oritur in Oriente Stella , quam futuram Balaam cujus su cessores erant sMagiJ vaticinio noverant. Le parole , che sono nel giro delia Μadagliada questa parte sono t
Cia r Eere Dominus sedet super nubem lavem , ἐν exit in AEgyptum e te quali son prese dat Cap. xxx. della Proseaia d' Esaia , dove la versione Vulgata legge et Ecce Dominus ascendet D per nubem levem , iv ingredietur Iptum et sagnificando 1' iste col tempo suturo , che collempo de' Settanta col presente: in vece delle quali
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quali parole Aquila legge r Iδου Κύριον επιβαμει τὶ cloe , Ecce Dominus ascendit supra caliginem nebul e levem . Ma e da notarela corrotta oriograsia propria de' tempi bassic percbE nes tempi piu antichi, come Uede per te Inserigioni, i Greci furono in questoesattissimi e molio piu aceurati de' Latini e la mutaetione di aleune lettere, che dovevan effer quester
in Vece delle quali noti si prima l' EI neli' ΣΙΔOY , posto non perche si proseriffero in 'quei tempi i ditionghi in eambio delle vocaliseinplici che angi it contrario si e praticato
da pol che la vera e buona pronuntia cosi ne ita 'Latina , come nella Greca lingua s' e persa damolle centinara d' anni a dietro ma peret,Equesto avverbio ΙΔΟY eeee non e altro in es setto , che l' imperativo dei verbo EIΔsa i quel κατειτε in luogo di καθητὰ e effetio di questa cor
Vi si vede snal mente laseiata una sillaba , che E questa CI in ET EICI, senga te quali sa-τebbe in tempo imperiatio, e non presente ' . Doni d'an Medul. Dero F Quelle
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IHCOY XPICTOY sono usitatissime preta i
Varie sono te sposiaioni di questo luogo a per che alc uni Padri l' interpretano in senso alle gorico delia liberaetione det Popolo Egizicidalia Idolatria , intendendo per nubem levemii Battesimo , per quelle ragioni, che adduce S. Cirillo Alessandrino inpra it deito Capitolo
det Proseia , a cui place questa espressione . Peril contrario altri , come S. Gio. Gri stomo pra S. Matteo at cap. 2s., intendono la Pro segia ad litteram di questa andata di Gesu Criso in Egitto , esponendo nubem levem per ilmedesimo corpo di Cristo , come fa ii det to Santo Dottore 7 e vien riserita an eo da S. Ci-xillo nel citato luogo , ii quale mostra , checon ragione la Sacratissima Umanita di Cristos figura per una nuvola leggiera , attem che ella su veramente purissima e libera da ogni moto ereso terrestre , cloε sensuale . Altri pol per nubem levem intendono la medesima B. Maria Vesegi ne , la quale resse ii piccolo Gesu fra te brac- . Cia , come qui si vede, mentre in Egitio si suggiva et sepra ii quat pata Procopio Gazense
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dotta mente discorre delia eonvenienaa dei Corpo di Gesu Cristo con la nube ; perche siccomela nube e compos a d 'aria e di terrestre eialazione 3 eosi ii corpo di Cristo su Armato di Spirito Santo , e delia sustanEa terrena , cloe carnea dalle immaeolate viscere di Maria Vergine
giata PAscensione di nostro Signore fra qua tiro Angeli, che Io sostengono , due per banda , et' accompagnano at Clelo. Sotio vi si vedono i dodici Apostoli eon la Beatissima Vergine, ein tutio sono tredici figure s aizando tuiti lasaeeia e te mani verso it Clelo in segno d'ammirazione e di aecompagna mento . Gesu simil- mente alga la destra in segno di benedietione , benedicendo vera mente e Μaria , e gli Apostoli , ed i suoi amati Diseepoli, eh' egit laseia vaconsolati con la sicura promessa delia vicina venula delio Spirito Santo e -ipietis virtutem supervenientis Spiritus Sancti in vos , im eritis smibi testes in Ierusalem , in omni Iu es , O Samaria , ἐν usque ad ultimum terrae: θ' cum hisee dixisset, videntibus illis , elevatus est, O nubes suscepit eum ab oculis eorum . Aet. Λpost. cap. I. V. 8. dc s. E S. Chleta et Elevatis manibus benedixit eis, o ferebatur in caelum .