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., uomiae Vacaverim, in eo opere totus repente astrononius. ,, evasi, ut jam Vergor, ne ex lib. a. epig. 7. Martialis., , carmen de me canatis et bellai grammaricus , bellus essse est olosus. Edidi jam historiam Pelagianam , Theolocum, , egi in Vindiciis Augusti inianis; geographica tractavi conis, , tra Garnerium; nummarium, ac chronologicum Iibrum ,, em si ; hinc audaciam simpsi, ut astronon iam quoque aris tingerem, quo Piraetontis casiam renovarem . Rem tibi ,, pandam. Cum astronomicae disciplinae iustius essen , ro. gavi duos insignes in Italia altronomos , ut plurium Iu. nationum calculos mihi Lipputarent i illi rei dissicestatem, , ac varia impedimenta caulati, me ni eae imperitiae re Ii.a, querunt. Hinc coactus sui X. sere diebus totidemque is noctibus astronomiae audacia omnium magistra vacare, , , & quidem hieme frigidiutina, ita ut inter as ra totus sae- 1,, pe obriguerim. Paginae, scite dae, chartac omnes erant rem, , pictae numeris calculique, quantos plane non subducun ,, nummularii, ipseque etiam Maure des omnies, ita ut mi is hi subinde viderer ut niaιDe sot, sive sutor ultra τι M tam . Interim non niihi tantum clanculum duxi calculos . , , ted cosdem aulus sunt publieare , cum jam bellus mihimee,, vidcrer Astronomus. Hoc unum scio paucos dissertationem
is illam intellecturos, adeo enim difficile est illud , de quo
is ibidem agitur arςumentum . lacta cit alea . ἱοὶ Extent Mec testimonia in bisLoιheca Mogliabeehiaucat Ioa Die Tarotonio, qui ilia praees , in unum volumen eo isti . V.d. nodas Droon et g tas ad Epist. Norini p. a uo. , , Non stimando che ardita presuntione strivere as. ri A. S. per da ite iuccinio raggua glio di quanto o qui oc
, , c. Ita nella nata venula a Roma, n,cntre gli alti impie
M Lbi di S. A. S. non gia rer methono abbaisa re i sublimi
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penset . a ouesti privati successi, ho stimato m glἰor eo nasullo avviare Vs. Illultrissima, necio postia , se Oeeor rene , possa riseri re a I Serenissimo Cran- Duca ouellos, che e IIa stimasse opportuno ad egerie insinuato . , , Tutia I ' orditura dei Ie valide opposietioni su opera de , , Padri Gestiti, ehe per te Vindic Ie Agostinianed.i me stam- pate neri' anno is 3., stimandos osse si non sono nisi per, , placar si . Sta qui net Convento de Mineri OGrvanti dio S. Isidoro It Padre Diea Spagnuolo qua mandato, eo , , me pubbl ea, da S. M. Cattoli ea. Egli e uomo ootto me-
,, diocremente , ma Vecmente, e molia destro nel negOZIare,
,, e Intrinseco deli' Αmba latore di Spagna, e stipendiato, , da Padii Gemiti , quali per non volere essi In eerti aiati sar; apparἰte , si servono della di tui opera per arr va- , , re at loro di segni. Saputast Ia chlamata satiami da S ,, B., i P. Geniti, mentre stavano a litando Ia mia riso- ,, luetione, passarons tuiti gli ussiri eoi P. Dier, ae elo,, sciae pronio a sare mutare Ia mente di s. S. in ea so che, , ἰo aveci determinato venire a Roma. Quindi intcsa Ia, , m Ia desiberaetione it P. Diez se ee che I' Ambasi Ialore di, , Spagna scri vesic un vigiletio a M. Cenci maestro di Ca- , , mera di s. S., aceto sacesse avere pionia udien ra aI P. Diea , quale perb non la ebbe, per eservi stato petia Iungo spar Io dἰ tempo I' Amba latore di S. Μ. Cesarea. , , Quindi ii det to padre serisse una Iettera a S. S. , a IIa D quale conglun se una earia con dentrovi ig. propos aion ἔ, , cavate dat mio libro, aeeusandola di Gian cenismo. Tutin ,, barono queste carte di molio la mente di S. s. , qualori satio ebiamara Μons. Bernino Asessore deI S. Ussirio, , , glI ordinb che saeesse un ristretto di quanto era regὶ stra. , , to strea u mia causa nille memoris dri suo Tribunal. .
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chia nili anche iἱ card. Laut a, che diae a s: S. ef sere appresso ei se gran casti di sciitture salte sopra le
s ddet te I 8. propos ioni , e partia in inodo, che vieptu turbo la metite det Papa . Ritor nato Monsig. Bernino conscgno it somniario delle semiure. che avea tiatrovate , e L fgeri a S. B. che piat eva sopra tale affare prender ne e salta informaet; one dat Card. Cannara , quale era A Gessore det S. Ussirio, quando su nam pato it m o libro . che dei resto la congrega tune det me desimo s. Usitato, esaminate te aceti se e Ieda me salte dicen, nonera procedula a formare sentanta , ma vedendo 1' insunscienea delle a ceu 2, axca tr. t mmo at P. Macedo eda ine si silenti O, cor pro birci ii p a stam pare di tali meterie . Tale decreto na; fu costi ἔntimato da Montis. Nuntio Atrolli , e re iterato non moleo dopo dat P. In- i
s ena , ne e nil ovi interve nuto It Card. Lauria, i Carisdinal; Casanata, e Aguirre se eero un gran colpo a mi asavore a pol clic operarono , che la detra Congregarione erimandasse ali' As ab re , che insinuasse a S. S. comela mia percina sarcbbe stata di molio tit; le in Roma per te controvers:e che corrono die. Cib riser; to a S. B. non sta collera diste che eo nosceva la malignita dcile ac
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N RISIUS. III., et 'io ven Issi a Roma, emere palese i' orditura dclle M de laetioni , po iche se derivasse dat zelo della pitrita des-
,, Ie doterine, perche erano stati cheti per Io sparto 4',, anni se dici Onde I'avere Ora suscitate stante opp siri , , ni, dopo avere intela la nata chlamata a Roma , proce- , , deva da mi ignita ed invidἰa , non dat zelo , com' esii, , vantava no . Nel gior no seguente ii P. Seeneri si porib., ait' udic naa d. S. B., e te disse non avere egit lette Ie, , in e vindie e , ina che i suoi Padri gli ave vano atte- , , stato conteuersi in esse at tuante propositioni di Giansenio, con Incar carne la di tui persona aceto Ignifieasse, , a S. B. quale rin saccio at sed detto Padre, quanto avea, , in teso dat Card. Casanata , e cib che la Congregat o , , ne det S. Uiliato gli avea insinuato. In tanto tulte le, , Corti di Roma erano ripicne di tali discorsi , et Padri, , Gesulti spargu vano una strittura, cli' io ho ricevula da
, , uti Cardinale , c che annessa te invio , quale VS. Illuri striisma potra rimandar mi net plico det S g. Abate Mana,, cini. Occors e che S. B. ricercis Monsis. Fabroni Se- gretario dei memoriali, se mi conosceva. Rispost, che non ,, solo mi conosceva , ma che mi avea sentito Ieggere in Pisa, , con gran frequenm di scolari, aneti che io Io avevo ad-M dottorato in Teologἰa. Inolire che avea in stam pa tutie Ie,, d: sese sat te da me , dalle quali si eo nosceva la salsita deI- ,, te accii se . Tulli questi imbrogli occor sero net g orni, ne quali viaggiavo verso Roma. Tulli questi Signori Florentini, ., .e deIlo stato di S. A. S. in Ogni ango'o mi disendex ano ,, stimandosi a cio obbligati dat di esti do vitio osse quio a I Sc- ,, renissimo Ioro Sovrano, la di cui prudenta par eva inta eis ,, ear si at pretendere, che per tanti anni avehe tenuio appresso, , di se, coI titolo di Teologo, uno che sone reo di dan
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, rione lateraria det Serenim: no Prinei pe G o. Cast e. E,, insatti ne i primi due gior ni dei mio arrIvo, tuiti que- si sti Nobili Florentini ven nero a solla a darmi it beti ve-- nuto . Gia te scristi come fui aeeolio da S. B. ι quale, , nella selli naana pas Iata mi mando un baei no d' Agnusti Dei, e teri un altro ripieno di varie conterve di et ii ,, chero . li Card. Lauria vedendo la plena a m o favore , , parto ancor esti a mio favore a S. S. e mi Dee domi , , d' una sua carro Ea, quale pero Io non accellai con, , dire a S. E. che gia me n' ero urmvisto. , , Non erano quin dici glor ni , da che ero in Roma , , , quando giunte quὲ da Lovania it P. M. LOdris , clie, , subito nel gior no seguente se dicitiarato Sagri ita dei Pa- , , laris . Questo su un altro colpo, clie pereo ne i Padi , , Gessuiti , cantro l quali per lette anni continui ἱl det to,, Padre avea stam pato in Lovanici ci rea I attritione nc i, ee Ilaria alla validita dei Saeramento des la Pen teneta. Elli, , lloe d it i daI Reeessa nella mi a per ira, nulla sic ero ap- , , presso S. S. , ma in varie Corti lo pubblica rono an eor estis ι, Gian senis a. ora egit veste da Prelato, ed d In gran ere- , , dito presso ogia uno . Dico no i Padri Gesuill , che is, , Cardinal Casanata non ha tria I avulo bucin an mo versa , , di toro, the peris vedendosi avan rato ncti' et, laseia eis ι, redi det suo poeci biton ametto i PP. L iura , e Noris.,, Io pero amo e sti ino i Padri sud deitI , e Ii vo rei ami- ,, eἰ, ma non ne ho speranta, perche fern et lassi nunIuams, odia LTonum. Eccole narrata tutia I' istoria, che io ho, , si puto da quegli flessi che hanno tra: rata con S. B. Icis, voleva, ehe ora si sacesse qualch e positivo decreto G-M pra te mie I g. propnsirioni, ma perche pJa se diei an-
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M laniar eorrere , baltando solo it 'tuito registrare nesse meis, , morte des S. Uiliato , eo me si lara. La prcgo porgereis a nato non e a S. A. S. un riverente e prosendo in- , chino , Con attestirie , che con Ia mente sto piu in Fi-M renge, che in Roma , e te bacio te manI
is promet tetani uel B. eve la sutura succe: sione neti' u Gaio , se e che intanco mi avrebbe ora satio PH lato e , cscovo is tit blare eon I' asegnationi per man tenere eon decoro I,, posto , e eon te stande net Palaato. Io considerando ,
,, ehe qui ho a. scudi at mea da S. Λ. S. eon te spe ,, cibarie franche, ehc mi ia it Convesto, risiposi clie non ,, pote va vel irmi in Roma da Prelato senta ta provvisi si ,, annua di ico . . studi est re la parte di Palarro. Lx
M talo; poic e S. S. voleva , che quella di Monsia. sa- grista sosse anco a. me comunc , ncI che u questi ed ip,, vedessimo gran dissicott1 a mentre nello stellis tempo α,, quello ea io ptu fiate saressimo alitelli an dare in di et si, luoghi . Ondet io pretesi acta o. studi , computanda scas, essi la spesa delia ea retorta, che in Roma Realeola di 3 eq., , studi . Pregat pero S. Santita a lasciarant sta i mi et Ii- ,, bri, setiza impormi car ca di Presatura , che era per in- D torbi dare la quiete necessaria alli nitet studi . Sua Beat M titudine coli lacciarmi d os inato a non voler servire iis Papi , mi lasciis io Firenae . Io ho sessant' anni, e cun
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is 3 oo. piastre annue di S. A., con 3 o. seudi di lἰvello. e et . di vestiario , che sono 374. studi, da state sto quὲ is da Papa , e pono spendere per Ie stampe de' libri, de , , quali P est mo de Duchis uii costa sepra sue o. seudi ped, , Ii di segni, e intagii di med a glie , per la carta satia veis
1 Ita Pontifex allocvius est Norsum .is Fate una sti li, , tura degna delia vostra peti a ; e da essa si possano da, noi prendere te Piu giuste missi re Per aggi ulla re questa gran maechina sconvoIta. ,, Irae narrat Nori s ipsi Basis serto epist. ιat. V. KaL AFrat. I 69l. Quinque ussae scri ta de de re Dufecisse Notisium Di 3. 33ὶ Mi seri sie g. ira rem narrat Nox sitis Basem , , VS is IIustr. , cI, e S. A. S. intendendo sit attentati , chori a Ieunt in qtiente Corti cicevano contro ii mici libro. giudicara opportuno ri medio II fare e utinare te prois, , posietioni , che veni vano in eub libro eensurate, eho is erano I g. notate net mcmoriale data a S. R. dat P. Diea. , , a Mania delle Maesta Cesarea e Carisiva. Cosi io eo , , proprj occhi ho Ietto uello flesso memoriale . li Card.s, Laurἰa, che si inpre mἰ era stato contrarta , sdegna tinis che S. B. mi chlaruasse alia cultiusia delia Libretia Ua , , ticana , delia quale egit era attuat mente Biblioterario , senaa carne con esso lui paroIa , rubblieava avere essex,, nci mio Iibro notare olire te t8. attre 28. pr poliatoni . x, che merita vano cortea Ione . Cio est a Cardinale d sie a IPara, e un me Q avanii che moti sie, ni e lo ἀἰsse In fata
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is cia senta attre cerimonie. Morto che egli su , si puta , Ut eo per te Worti di Roma uno seritio sotto tito is A IO ; Voro dei Cardinat Laurta eirea ιI Idro dei P. N ,. νis. Nello si essi tempo it P. Dier sece da eertἰ Rel - riosi det suo ordine Tedes hi presentare a S. S. uari nuo vn mem riale contro it in o libro . La se rata pro M morine dia CardinaIi, ehe si vociferara , Oguisse avanti le sesie dei Natala , casionam mi esti duovi attentat ἰ ω,. per imprimete ncti' animo det Papa sospetii e dubbi deb, la mia dat trina, acci ocche a eam non si rinnovasse Ιωri scandalo paco sa aeca to ne' libri eonda anat; dei Cardinat Petrueei . Cost qui si va indovinando de futuris
, , It Papa per ri institem In eblaro tutio it ne et , eo , , mando a Monsgnore Antalare deI S. Ut filio, che anis, , dando nel palara i det Cardinale moreo Laurἱa , pren- , , desse tutis Ie scrItture e librἱ , che Ivi trovasse composit, , eontro di me , e it tutio si portasse a Palateo . Dictam M sacrum . Εra una numerosa raccolla di serit ture mandate daI P. Maeeda, e alui , come an eo dello Ressa Cardina Ie , che. et aveva Atta una copiosa appendice detre et S., , sudd. proposietioni. Pere ho i edame anda sic con massior, , segre terra, non Volle S. B. commetiere it d. ito e meis alta Congrega et ione dei S. Ufiuio , ma la S. S. deput, , , e Inque C an sori, che surono at P. Maestro det S. Palaeta, to , it P. Fabbri Conurni uale Consilliore det S. US IO, , ii P. Varres: Zoceolante , ii P. Gabe elli Cisteretense di
, Quini per Io spatio di due men avendo carui te
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ruie proposietioni accusete, cloe te i p. e Ia at. ἡ et is Cardinat Lamia , con sentenaa uniforme Ie giudicam miis di bucina e re ita dot trina , e tuita son data ne' libri diis S. Agostino , notando te accucate, o alterate da Parol. , is este io non dictvo . o formate in senso coatrario a quesin
, , que Celatori stcsero una iunga serit tura , nella euale in ,, omuilas O per omnia id mio libro ventua assoluto e lἱ- bero da qualitu alia censura , e presentata a S. B. chia. M mo Mons Assui sore , e gli disse , che voleva fosse palese M tale sentenra , ciae pero nella Plena Congregatione deli, S. Visetio alla preseneta de Cardinali , Prelati, e Consul , , tori , che sermano quel tremendo Tribunale, it P. Mae. ,, stro des S. Palaetro , comet Teologo ordinario della S , , Sede, leggesse su tutio ii processis facto sopra te 46. pro ,, positioni . Cosi su elegu Ito nelIa pallata Congregatione, , tenuia MercoIedi delii 3. dei corrente ab ma per esid Ia,, Iunga lettura ricer cava piu di tre ore per interamente, , recitaria , se ire riserbo lina parte Per la Congregazione , , , che si terra nel Gguente Mereoledi , che data ii sine as, tui de te oppollemi traversi e . 36 Hi ma/ι eumdem auctorem prae se ferunt . Eviat epi- sola , , d ' un Cavali ero di morante in Parigi ad nn suo ami- ,, ea in Italia a ,, Extat informatia de libro Se . ab uno
Theologo Parisiens , O extat opus de his quae spectant adridem Catholicam Sc. Sed omnes noria, cum unum c guoris 4
37 ,, Ε' principiata la stampa dei mio libro , quale
, , tirera in lungo due me si e pili , ne vi porro it m o no D me, peresiae cosi voci tono questi E minenti lsinii Signoti:,, n per altro risipondo se non per compiaccre a S. B. a
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, , la consulta det S. Visitio, venne la nuova delia mis Pria-ν, taurione at Cardinalato . Io turio mi turbat, per chc pcn- , , civis, clae S. B. cosse rimasta persuasa, o pure si saegna GH le sare te gratie a chi non is voleva. Li Prelati , e gli, , altri Consultori mi agedia rona , e non potet sugeire da
., luogo, ma Uituis in una carrogeta fui eondocto in Conis ν, vento . Cost mi bis igno violentare ii geolo inio naturala ιν, Per ecia iacere a tuiti, he viaevama in nye una dignita, ,, cha usu bram ava . Giove di a a. dei corrento con gran fio.