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seguiti tra coaesta Fedelissima Citta , e Territorio , che ci s no stati accompagnati dat Precessor Vostm con sue Lettere IN Gennam passito, concernenti relatione det Dario Macina , ed eusendosi inteso it parere di questo Μagistrato M'Revisori Regolat, xi delirintrade Pubbliche in raeca ; rrovi amo perciti opportuno in consolazione det medesimo ad approvaesi per la sua esecuZione, conche pero non e intendi in conto alcuno alterata , ma se a restardebba Piti 1blidita delia Citta , e. Territorio sudetti per it douutopagamento alia Cassa Pubblica dei detin importante Dazio accordato in Limi laetione a detii Corpi E delle pretenti ne sta data copia at Μagistrato de R. R. deu' Intrade Pubbliche in Zecca per lume. Bona amis GiMomni Nodam Ducat ..
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1o ANNES CORNELIO Dei Gratia Dux Venetiarum , &e. m. bilibus , di Sapientibus Viris Federico Priolo de suo mandato testati, & Capitaneo Bellunt . ci Succetaribus fidelibus dii ctis salutem, & dilemonis affectuinis S Ulle vostre Lettere is . Giugno deli' anno passato , rieoutesi Ieinformarioni dei Deputati, ed Amtonii alia Provigion dei De. nam , samo in presente a dirui la Nostra. Accompagnato. ei nelle medesime it rieorso d' alcuni di cotesta Citta 'per permis sione di addur delle proprie ragioni a sollieuo delia Tania ultima. mente in postin , e rit evando tali' insermationi predette essersi in
simile occasione condesces, a consolarii neue Durali iiss. 8. Giu-gno , venimo pur ora in ritalutione d' impartire a Vol , e Sueces sori in Godine alle Ducali medesime Ia factata di asinitare chiumque delia Citta, 'e Territorio e ravasse detrultima Tania stega, ista perci dalli Ducati tre inclusivE , e di la in pili , rimetiendo alla prudenza Vostra accordaris quel sollieuo , G δminuetione, ehet vaste eonvenieme ; con ravvmema, che non sia loro ingiuntoler te Terminationi , ed altri Atti, ehe occorressero aggravio dione, ma che tutio sia filasciato. gratis dalla Cancellaria, e da qu lunque altro ossiciale, cui incomMDatae in Nostro Ducali Palatio die p. Aprilis, Indictione xv. .
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Leuera degit Eseeuenti i Sigitari nudi, DDistori in T. F. in propinio deue Mercedi a uiuiseri , per ι' Uecurioni contra Debitori Pubblici. Illustris. Signor Signor Osservandiss.. IL Μagistrato Nostro pronio sunpre at minor possibile aggraviode'Sudditi h andato per tutia la Terra Ferma , fissando Ie mi-sure delle Μercedi , che spetiano a'mnistri neli 'esecuesoni contro Debitori Pubblici , riducendole a somme discrete , e da per tutiori strette , olire la prattica , che correva . Μentre pero ci viene es. posto , che quelle stabilite net Proclama Nostro in tal proposito . Diffulb anco a cotesta parte , eccedino te Tariise gia decretate , ecomitiandate dalla Pubblica autorita per cotesta Camera , h nostra intentione , che non abbi ad aver efferio it Proclama medesimo , ma che Potarvino intieramente te Tarisse steri in tuite te loro parti, seneta, che niente di pili pota pretendersi in materia di spe- se da'Μinistri , olire te milure in esse assentite . Tale essendo ilsentimento dei Μagistrato , lo significam a v. S. Illustrisi. che si
complacera farto noto, e a Verti in col suo Zelo, e attemione, che
non si alteri it stabilito, e te auguriamo prosperita. Dat Sindicato di Treviso 29. Agosto 172st. Μiehiel. Morosisi Sindico Inquisitor in T. F. e Colleghe.
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D proposio diar utilita dei Procurator Fifcale per si Mandati,iae rius a contra Debitori di puMIisbe grais π.ALGsIUS ΜOCENICO Dei Gratia Dux Venetiarum , &c. Nobilibus , & Sapientibus Viris Paulo Pascalico de suo mandato Potestati, & Capitaneo Civitatis Bellunt, & Successoribus fidelibus dilectis salutem, & dilectionis assectum. TIene notiate ii Senato , che da colesto attuat Procurator Flucat fias introdotio di esger rutilita di soldi dodeci per c
davn blandato , che ri lascia contro Debitori di pubbliche grave, ete, olire pol altri due per it Fame. Essendo la cosa contraria allacaritatevole intenZione Nostra , che non uuia gravati olire ii do. vere i suoi Sudditi, ed alia disposzione ancora de' Decreti, e mas sime di quello I ID ro. Giugno , ch'e approvativo di Termina. tione dei Precessor vostro Dolta Io. Febram I7is. assenna pertat incombeneta la mercede , ch'h giusta ; Volemo , che tolta , edabolita affatio l'altra utilita predetia , non abbia ad estggersi , cherella stabilita dalia Terminaetione preacennata ; e di questa volom Nostra farete seguire te note necessariis , onde inalterataimenteresti estguita Datae in Nostro Dueali Palatio die II Iulii I 24. Ottavias Solvem Areb issa copiὸ dat Regiframeali essente nella Cancellaria Pretoria di Beliano ii Ia. Lugiis 173 s.
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Teriniuatione des Magi irato tacemutis. de' Pro editori, ed Aggiriiii sora dauari tu proposito deli'esennione delia Decima deueCaritae eicitiis delia Citia di Belium .
Adi 23. Settembre I7I GL' Illustrissim, ed Eccellentissimi Signori Proveditori, ed Agagionii sopra Danari infraseritii. Udito P Eccellente Dotnenico Gervasis Nunetio delia Cittk di Bellum umilmente esponente, ch' essendo stato satis noto alii Comseli di delia Citta con Lettere dei presente Eccellentiss. Μagistrato de di 3I. Mosto prossimo passato essecutive di Decreto de 'Eecellentiss. Senato 1 o. Agosto pur passato , che intendendo di pro- durre te loro .istanete per l' elenetione della Decima delle Caricha lite elegersi dalla Citta medesima, comparir debbano enim ii ter . mine pre1critto di meli set avanti di questo Eccellentiss. Μagistratoco'sondamenti , che in tale materia si alimVassero , che Verra teris
minato eth sata di giustiata ' e ritrovandosi appresso deita Citta ilJus detreletione delle Cariche di Trom ita , Fante , e Guardie delia Citta steta , come da supplica de' sudetii Conthii presentata at Pubblico Rappresentante di miluno , e trasmina con di tui fo-glio 16. Luglio decoris a questo Eccellentiss. Μagistrato , come pure it Decreto deli 'Eccellentiss. Senato II. Luglio Is 73. quale uole, e commette , che delle Cariche solite eleggersi da deita Ciruta non ita scossa Decima alcuna, e stano dei tutio libere, ed e senti per i 'esecuetione allo steta prestata con il possesso non mal in. terrotto di deita elenzione: Insta percili umit mente, e ricerca, cheda Sue Eccellenete venghi terminato , e dichiarito . che te sudet te Cariche delia sudetin Citta, tanto per il passato , quanto per l'av- venire sano , e Pintendino libere , ed essenti dat pagamento delle Deci me , ordinando per tale effetio a loro Ministri osni , e qua-lunque retraitazione, ed appostaetione di debito , che fosse corsa, edepennazione da Catiastici.
E dair altra udito ii Fiscale dei presente Eccellentiss. Μagistrato dicente , che da Scrittura trasmessa in Lettere 25. Luglio prossimo fassato dalr Eccellentiss. Rappresentante di Belluno , sottos critia dati quattro Consoli di quella Citta, v ene di compro varsi con la rela. Eione di queli' antico Statuto , e dasse Parti di quel Conseglio dati' anno I in . sno ali' anno Iss8. che te Cariche sopraespresse di Trom-hetta, Fanti, e Guardie delia Citta stessa sona. futtive di quel Comseglio , e salariati dalla Cassa di quella Citta 1 ed aver in olire u uisto la Parte I 573. trasmessa in Ducali II. Luglio I 37s. at Reggia
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mento di Belluno , e satio pure l' incontro , non Vedes , che perdette Carlehe sano mai stati fatii pagamenti, e sebbene alcune voti te pressate con Aecinioni , aver addotio ancora P EsenZione . preis seritia dalla sudelia Dueale Is 73. come anco da Lettere Ist. Μa Eo 17or. e pero attesi ii salti ludetti, la sacolia impartita dat Deaereto deir Eccellentissimo Senato et O. Agosto pronimo decorso, non aver in contrario alia istama salta , dovendo effer conservate te Scritture in lalda della presente. Onde sue Eecellente it tutis ben inteis , e nraturamente contaderato, con l' opinione predetin deli'Eccellente Filcat det loro Μagistrato , e per la secolla , che tengono col praecennato mereto χα Agosto , hanno terminato , e terminando commandato alii Μianistri, a quali incombe dei presente loro Μagistrato, che te sude te Cariche di Trombetta, Fanti , e Guardie delia sudelia tacta di Belluno fiano depennate dia Catiastico della meime , e Titrariata qualunque appostatione det loro debito tanto per il passato , che per lavvenire , dovendo alii Μinistri, a quali spetia effer la presente notificata, acciti resti di consormita poni tmente elequita- Mareantonio Tlepolo Proveditor.
Antonio Μarin Priuli Proveditor. Gallean Contarini Proveditor- Girolamo Ascanio Giustinian Proveditor . Tratia dat Libro Terminaetioni essistente nes prestate Eeeellentissimo Μagistrato di sopra Danari.
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Verborum, & rerum notabilium, quae ui hoc Statutorum Volumine contirientur
A FRANCIS UO ALPΑGo Nobili Bellunensi, ae ipsus Μagnificae Civitatis Cancellario
Iampridem concinnatus. Prior numerus Librum indicat, '-- Capis, posterior Paginam.
non possit , quomodo debeat citari. L. z. cap. 44. p g U' . . Ablentia legitimis de caussis con
Acculue, seu denuntiare blaphemantes quis possit , & qualia
Accusati allegationes semel saltem audiendae. 3.sa II Accusatio intra quod tempus fi ri possit. 3. I. 2IO Accusatio Possessionis turbatae , quomodo expediatur. 3. .2II Accusationem salsam proponens, habeat terminum dierum decem ad probandum. 2.27.76 Accusationem impedientis poena 2.5.65. Accusato dilationes quae dandae sint ad probandum, etiam posti am se excusaverit, ad desemnonem faciendam. Accusator, quomodo intelligatur
non probare. 3.2.2 Aecusatoris non probantis Poena . 3.a. 2Iα Accusatoris sacramento, quando , & in qualibus stetur. 2.22s. I 8 Accusatorum citationes , quomodo fiendae. 3. 8. 2I3 Accusatus contumax citatus h betur pro confesso. 3.8.2 3. Accusatus, omnino excusationem sui faciat in scriptis, vel Ore- tenus. 3.3.2I2Accusae per accusatores secrete datae non valeant. 3. I . 2IT
Acta iacta ad decisionem Cauisae in alia instantia, inter eas dem personas, vel ab eis causam habentes , fidem faciant.
2.25. 76 Actor constitutus a Tutore , Vel Curatore , Procuratorem con-
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stituere potest ad judicia. a.
decim teneatur exequi facere . contumaciam ' contra Dctitorem obtentam; & quomodo :aliter nullius sit valoris. 2 o. Actor, quando revocari intelli. gatur, & possit. a. sq.93 Adulterii oceusationem, quis, Mqualiter possit instituere.3. .aci Adulterii exceptionem per Mariatum commissi , Μulier exponere Μarito non possit. 3 42.2.28 Adulterii violentis poena. 3.37.226 Adulterii voluntarii , P .im scenam pati debeat Uxor. 342 228
Advocatorum , di Procuratorum merces,qualis,& quanta. 2.3q.8o
Advocatus, & Procurator, si requisiti fuerint, teneantur jurare coram Iudice de justam causam fovendo. 2.33.8OAdvocatus, qui patrocinatus fit rit in causa principali, non teneatur patrocinari eo Salario in causa appellationis, vel nullitatis. 2.9.93m ictus annorum duorum tantum peti possunt , praestito Sacramento per Dominum, etiamsi non habuerit Instrumentum . 2. I92.iues
Assictus de grossulibus quo tempore solvi debeant. 2. I 88. I sqAflictus habere debentes qualiter probent. a. I93. IssAssis itum ereditor praesertur aliis ereditoribus. 2. I92. I 55 Amfluum debentes possunt detuneri, & 'uando. 2. I9 I. os
Assidar; nullus possit in praejudirium Datiariorum , exceptis
E X. aliquibus casibus in Statuto .. contwntis q. I9.324 Mnes lyten, & alio, parentestam habentes, in suditiis procedatur summatae. II.6466 nitas, dc parentella Ihtelli a. tur inter omnes , inter quos jure Canonico Matrimonium
inire vetitum est. 2. .96.Napae Ane cruentatione , cum cruentatione , in Ecclesia , in Foro, in Palatio, coram Reinctore, coram Vicari O, poena. 3.zI.219
Alienatio facta in fraudem Fisci, non valeat, immo sienatum , δε praetium fit ejusdem Fisci .
Alienatio praesumitur fraudolenta, si res alienata apud alienantemper annum remaneat. 2. I 33. I 37.
Alienatio quocumque modo i &retextu in pertinas Ecclesia-icas non 'subjectas temporali Iurisdictioni Comunis Bellunt, prohibetur- 2. I 47. I Alienatione facta, Sc possessione
Temanonte. apud alienantem , si alienans alteri. postea bona sua alienaverit, nullum prejudicium generetur, cui postea se legitime obligaverit. 2. I 32. I3 Alimenta dotis quando 'praestanda sint, & quot pnestari debeant. 2. II S.I4SAlimentari debent Filiae, vel Ne- Allegationes accusati semel saltem audiendae. 3.5.2IZAnimalia damnificantia , & emrum mulcta. 2.219. I 78. Antia
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Animalia ex Alemnia, ad vemdendum in. Districtum condu- cta, qualiter possint in Reg lis pasculari , dummodo non stetit in unaquaque Regula ubtra tres dies .. φL2 364 Animalium damnificantium D mini teneantur ad condemnationes pro damno dato . 2. . 23 I. I 8I γAppellari non possit a Sententia minoris summae librariis vi- ginti quinque parvorum, vel rei
aeque 'alentis .. 2.124. I 33 Appellari non possit in omnibus quaestionibus , quae tangerent Comune Bellunt, occasione Datiorum, assictationum , reddi- tuum , damnorum datorum, &maleficiorum. 2. IzΦI33
Appellari possit ad D. Rectorema Sententiis latis ροr D. Uicarium & ab illis latis per D. Rectoremi appellari possit
ad Magnis Auditores Venetiariim . . ' 2. I 23. I 3IAprilationis causa qualiter pro- sequi debeat. 2. I 2ΦI3IAp llationis libellus porrigi de- bet Iudici, qui cogniturus est
de Ap llatione. 2. I 2 I3IAprilationum caulla qualiter e pediantur. 2.32.79 Ap llator , qui . dicatur negli
Appellator , si securitatem non fecerit coram Iudice appellationis , vel si Iudicem ipsum' non adieri infra quindecim
tium praemium. 3.23Φ3 Arbiter possit committere vicessitas alii, vel aliis de conssiliis suis, tantum in cognoscendo, sed non definiendo. 2.25 I. I92 Arbiter, sive amicabilis compositor, si cognoverit, vel Incaeis perit cognoscere ut Arbiter, non propter hoc videatur ad se mam juris redactus. 2.256. I Arbiter unus ex pluribus sociis electis possit procedere, & sententiare, dummodo hoc denun-- ciet aliis Coarbitris suis . 2.
In Arbitraiores , 3c amicabiles compositores , qui possint se compromittere, & quando. 2.
Arbitratores valeant declarare eorum Sententias , si obscuritas ipsis inesset. . 2.257. I 'IArbitratorum Sententiae, & lauda mandentur executioni mr Rectorem; & quando. 2.238.19IArbitri etiam intelligantur ii , quibus p ritis D. Rector commiserit quaestionem .. 2.263. IsqArbitrium , vel comp omissum non possint Castaldiones alicujus Plebis in se recipere ' &quid si recaerrint. 2.255. I91 Arbitro uno defuncto, vel justa de caussa imγdito , sualiter , di mr quem alius surrogari dissit, & debeat. 2.2sq. I'3 Arbitrorum auctoritas quaenam sit '& quomodo compromissa fieri
debeant. 2.257. I94 Arbitrorum salarrum , , seu me S. 2.263. I93
Arbitrorum simplicium Sententiae
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pellari noli possint, nec red ei ad arbitrium boni viri . a. Arbores seumseras, aut vites imei dentium, adsportantium, aut alio modo devatantium poena. 2.2IKI77 Arborum, & Altanorum plant tiones, quanto spatio fieri debeant a terris alienis. 2.226. I 8o Ardi ex ripis, nullus accipiat lapideS .. 2.285.2G2 Arma Consiliarius impune portare possit in Nundinis. 2.28 I. ΣΟΙ Arma evaginantium pinna . 3. 22.219 Armatos homines congreganti poena . 3.32.2 2Armentum Civitatis , quo duci possit ad pasculandum. 2.22 I.
Armorum appellatione non videntur comprehendi baculi , nec lapides. 3.2O.2I' Arrengandi modus, & quod D.
Rector arrengare non possit . I.28. Is
Artifices Bellunenses non possint facere ordinamenta , qtiae impediant, quominus Μercatoresserenses res suas vendere possint in Civitate , & Distri. ctu. 3. 88.28 Atanum in civitate, an, & qualiter liceat habere. 3.23I.298 Auctoritas Arbitrorum quae msit, & quomodo Compromissa fieri debeant. 2.267. Auctoritas Consilii Sapientis, quae
perit, dimittat eas abire; 3e δcontra poena. 3.1qs.271 Aves venatrices quis invenerit, quid facere teneatur. 3.162.27OAugurdi Capitaneorum electio , eorumque jurisdictio . a. 12.68 Augurdi debitores, quomodo ad inlutionem compellantur . 3. 2I5. 292 Alisurdi, & raudi Capitaneos onfendentium poena. 2. I 3.7o Ausurdi in Capitaneatu, quom - citatiores fiendae sint. 2.3 8. 82Augurdi Iurati teneantur accipe. re Metiun mensurarum a Iust,toEbus eligendis per Consules Bellun;: I.8s.s Augurdi officiales exercere deinbeant ossicia sua in Augu
dentur comprehendi a mrum appellatione . lib. 3. eap. 2 . pag. 2I9. Ad Balanciam vendatur modo Tarvisino. 8.6s-Ms Ballotationes in Consilio omnino necessariae, sine quibus quidquid factum non valeat: 'u i modo ficiendae: quomodo Dallottae numerentur. I.22. IIItem capp. 23. 24. p. Iq.
Banniri aliquis 'non possit , nisi pro debito librarum quinque
parvorem, & ultra. 2. I . ISTBanniti publicentur in omni Semestri. 2. I76. Is 8