Decreta synodi diœcesanæ Florentinæ celebratæ in ecclesia metropolitana die 24. Septembris 1732

발행: 1733년

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분류: 그리스도교

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ao 4 ADDITIONES.

premendo a Noi non me no deli' esemplar bonia de' costumi la perseita cognicone de' doveri net noli io Clem, e conoscendo quanto per l' acquisio e mantenimento di esse grivar possiano te Conserenae de' Casi da Not ordinatenet nostro Sinodo, abbiamo per facilitarne la pratica , eper renderi e piu che si puti stultuose , giudicato bene ilprestriverne colla presente Instrugione ii modo . Primi eramente in quei luoghi, dove it Clero h pio nomeroso, e per conseguenas capace di qualche ordine speciale, come la Terra d' Empoli, Castet florentino, San sciano , Scarperia , Dicomano , ii Borgo San LorenEo , FirenZuola'; e Pala22uolo, doura farsi da' Parochi e da Consetari delia Terra , o Luogo la ConserenZa Ogni quindici' giorniesortando effcacissimamente a ritrovarvi si ancora tuiti gli altri Sacerdoti e Cherici , a queli' ora , che in claschedun luogo , ae per qualunque stagione sera

Piu comoda; avvertendo pero, che non cada in di Festivo , nδ di Sabato, o in altra maniera impedito , dovendos aliora anticipare, o posporre ad arbitrio di chi vi presiede . It luogo solito delia Consereneta sata la Chiesa

Maggiore , o altro luogo conveniente a tal funZione . Ein ca , che a questa intervengano Curati e Cherici Rurali , seno tenuit questi solo una volta ii Mese , e in quel, la Congrega gione , in cui si proporranno i due Casi , .cO-

me sotio si dir, . Ne' luoghi pol , ove fa minor numero di Curati e Consessori , e te Chiese e Abitagioni loro seno spicciolate e rade , come accade net piu de' Pivieri, si sacciano queste Conserenae una volta ii Mese ii dove tempoper tempo parr, alia maggior parte de' Parochi. E se .l' Inverno , a cagione delle piogge , ghiacci e nevi , delle strade rotte , de' fiumi ingrossati, siccome net cuor della State per ii troppo gran caldo , malagevole si renda loro ii potersi adunare tuui , si trasseristano, purchedentro ait' anno se ne facciano dodici. E perchh si daranno Pivieri o tanto scarsi di Suffraganei , che non possano da se comodamente fare simili Conferen Ze , o tanto numerosi , che non possano at cuni ta

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ADDITIONES. 2 o F

non con incomodo ritrovarsi dove quelle si tengono , ab-biano lacolt, i primi d' unir si ad altro Piviere contiguo , ove it Proposto sa a vicenda, o a Mesi , O ad Anni ; mail Segretario iam pre un solo, da eleggersi fra quelli de 'Pivieri uniti . E la precedenra seguiti l 'ordine de' Propo-sti ; e ne' secondi possa it Presidente per ragion solo dellacomodith permetiere a' piu lontani d' aggregarsi ad altro Piviere piu comodo, con che pero si faccia destrivere inquesto a tale effetio solo , possa variare senga licenZa

Il giorno dunque delia Confereneta ait' ora gi intima ta, congregati senZa indugio nel Iuogo prefilla , tuiti quelli, cho devono intervenire, e dato principio da chipresede , che sera sem pre it piu degno , ' coli' OraZione Actiones nomas , cte. si porranno tuiti a sedere secondol' ordine dei grado loro, o anaianita. E aliora, it Pres- dente sedendo a un Τavolino , ove sa un Messale , unBreviario , un Rituale , un Concilio di Trento , e ii nostro Sinodo ; in olire un Ori volo a pol vere per ' misera delle due ore, che dour1 durare quest ' Eserciaio ; sedendovi ancora da una banda it Segretario delle ConferenZecon Carta, Penna, e Calamato; col. Ruolo de' tenuit a intervenire, e con un Libro in seglio, ove registri Conferen Za per Consereneta, tuiti gli Atti di esti , e i Nomidegli assenti, cominci dalla Leaione, e volgariZZamentod'un Capitolo det Concilio , da farsi or da uno, or davn altro de' Cherici, essendovene ; quando che no , da uno de' Parochi per turno , sopra dicui , per dilucidare laspiegazione litterale gia fatia , vi discorra cesso . breveme re, oppure vi muova sopra qualche, dubbio , con dima darne la resolugione da alcuno de' Congregati .

Appreta si legger, dat Segretario un Capitolo delle

Rubriche, o dei Messale, o del Breviario, o det Rituale alternativamente ; e nascendo Glla lettura di quello dubbj, o dei P Ufigio , b deli' Amministraetione de' Sacramenti , si doveranno questi discorrere, ei disci ogliere da Congregati , principalmente coli' indirigeto dei Presidente , e dei Maestro delle Cirimonie., ove sia.

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Ufietio , e P altro proposto dat Presidente, avvertendo , che e' seno Cati pratici, a cui separatamente douranno rispondere quei due Sacerdoti, che nella Conserenaa precedente saranno stati avulsati ; procurando perci di direla loro opinione appoggiata a buone ragioni , e ali' autorit1 de' Sommisti approvati. Finito che averanno questidi discorrere, sata permeso a cla scheduno de' Congregati con licenEa dei Presidente di m vovere qualche dissiculi, contro la risolutione data , e potiri anco it medesimo Presidente interrogare aliunt di loro dei proprio parere intorno alla materia, che s' elamina , che perb douranno tutinti diligentemente studiare i detii Casi , benchὶ solo a dues' assegni it discorrere formatamente sopra di essi , accibposiano dire it Ioro sentimento con scindamento e Conmodestia , avvertendo che in queste dispute non si gridi, si iaccia strepito veru ΠΟ. Si procuri onninamente , che detii Casi non restino sospesi , ma sieno risoluti , e stabilita ne sia l' opinioneptu certa e piu sicura . ta risoluetioni lette in ris rettodal Pr dente co' i loco argomenti , e motivi si descri- vano dat Segretario nel sopraddet to Libro , secondo ilparere de' piu. Finalmente si legyis dat Presidente un Capitolo delnostro Sinodo per discorrervi sopra , e vedere se si osserva quanto in quello si dispone. Perlochε douranno i Congregati consultare tra di loro tutio cib , che stimano necessario a farsi per introduine i ' osservaneta , tolli gli abusida loro considerati, de' quali sar, cura dei Presidente di

prenderne nota in stritto per trasmetterta at Deputato Generale , ii quale dovera it tutio proporre nella Co gregaetione Generale da tenersi davanti di Noi , - o dei nostro Uicario Generale , accio si possa provvedere con opportuni rimedj.

Dopo questi Esercid si dat, fine alia Conserenga conl' intimaetione delia futura , in che giorno , e a che ora;

si dia dat Presidente in sciitto ii Cassi per la prossima Sessiones

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sione , con indicare quello delia Tavola, come i Capitoli det Concilio, delia Rubrica , e det Sinodo da letae si ; pigliandone tuiti di muci rieordo . e copia des Cassidat Presidente proposto. Finalmente avulsati, che saranno dat Presidente ques due sacerdoti, che taveranno rispondere a' Casi proposti , si renderanno te graZie con Mi

Prima perli , ehe si partano i Congregati, douer, ilSegretario pigliar nota di quei, tae uruncano, con loscula, che banno addotte . . aceto in tal .maniera si possa venire in cogntaione degli assenti , per proceder . ntrodi loro, quando non iosero stati legirtimana ante Impediti , alle pene determinate net nostro Sinodo, et aver nomtiata di quelli , che siranno diligenti, per premiarii ad' Occasione. Avverta pero ii Segretario , che it tutio si is cia con reni sedelli e diligonaa . I legitti mamente impediti mandino at Segretarim se .scuse, che pure seno legittime , ed eta te registri e .l' infiteti, per produrie inseme col. Libro at putato Ge

nerale .

E se accadesse, che ii Segretario justamente impedito che anch' esso dee mandare la scuta non potesse intervanire a qualche Consereneta , mandi it Libro at Presidente , si quale adem pisca te di tui parti , o te faccia ademptre ad altri, registrando prima la mancanZa deI Segretario con la giustificaetione di essa , e mi tuiti gli attidella Conserenaa . L' istesso se cis civi neli' amneta , che si desse dei Presidente , eon che questi faccia sar te sue ve-ci at Segretario, o at piu degno. in perche la carica dei Mistario h molio importante per lo buon' ordine ville Confiten is , nellae prima CO gregazione , che si sara , innanai a mni altra inis , si Menga al P elegione di essio in questa manieta. Ciascheduno de' Sacerdoti, considerato maturamente ehi possa esserdi loro ii piis idoneo per tal peso, io serivaran una poliara , la quale poma sui Tavodino dei Plesidente; iI qua

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Σo8 ADDITIONES.

degni riconosca quat nome abbia avute pio poliare , quegii cosi nominato sa it Segretario ς ne possa in modo alcuno ricusare questa Carica , la quale durer un anno, e pio ancora , se 'e' voglia; con la rasserma perci dellata maggior parte de' Congregati; alarimenti finito l' anno si

proceda net modo predetio a nuova eletione.

In quei Pivieri mi , ove si uniranno due di essi, si se cia prima l' unione , e pol si venga ali' eleetione det Segretario . Si ome, dove os aggregare uno, o pio d' unPiviere ad altro pia comodo , si faecia l' aggregaetione prima, e pol l' eleetione det Segretario nella forma deita .ll Libro grosso in seglio da tenersi dat Segretario, eda farsi ai spese de' Parochi e de' Confessori per uguat porgione in claschedun Piviere , avni questo Titolo , o

FrontespiZio. Liber Congregarionis Paroeborum , ct neerdotum, e Err Iandovisi Cherici, ove siano , si aggiunga , oer Clericorumne saria c' vero Prapositura N. N. Nella casu. seguente si scrivano i nomi di tuiti i Congregati . 'N. N. Plebasar o Praepositas. N. N. Iaire hi o Curatus N. N. N. N. Curisus Diaeonus Subdiaconus o is Minoribu3. Gli Atti pol, che andranno destritti in latino, si destri vano in questa forma dopo it millesimo , che andrada capo alia facciata. Mense , ore. Die , M. Hora , ere. Stabilita es Cougregatio in Ecclesia Plebania N. N. eat interfuerunt omnes, prater N. N. qui laborabat ex. gr. febri

o assi ebat Moribundo ore. , quia literis eiusdem o alio medio consitit o qui uallam adbibuit excusationem, ne e sententiam suam dixit in seriptis . Posto, che vi seno Cherici, e che abbiano dichiar to ii Concilio .

N. N. Clerieus , in evernaeuum linguam evertit e

put , ore. Sessionis , ore. Contilii Tridentini , quod explic

Non yi essendo Cherici.

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. N. N. m. legit 9 explicatis se. Cap. 9α Sus ore.

Coue. Trident.

suali , deinde Expositio illius, vel illarum ex Gamauo ex strano ore. Moae lecti sunt duo Casus propositi in pracedenti Congregatione , qsorum primur fuis: E qui ponga it Cata colla risoluetione, col nome dichi Io decide, tanto it primo, quanto it seconda. riseremo N. N. Praesidens legit Caput cre. N. Mura S nodi , super Po notams fuit He , mu ille abusus , em adbibitum es tale , mei tale remediam.

E se vi h stato hi gno di striverne at Deputato G

nerale .

De qao ransulsimus D. N. Deputaram Generalem , qui Hspondit, e . t Fra te risposte δ' tin Caso , e l' altro lasei tanto dispaetio , che ii Revisore, it quale. sar, se re un Elamis natore Sinodale , posti , hi gnando , corretaere , o me glio spiegare te Decisioni date. Si ricorda di nuovo at Segretario la dfligema , e s pra reni cosa la sedelth in tuiti i sues Atti, se non vorrache iacendosi da Not o dalla Congregazione Generale , che si terra reni anno dopo che saranno stati strasmessi ali Deputato Generale tuiti i Libri co' i loro Corredi di tuitii Pivieri, diligente perquisietione, n' estgiamo da esso strei tissimo conto in caso d' insedeli, , iatre ait' incarico soprata sua costienZa. ver ancora it Segretario , prima che passi tutio illempo , che corre dalia Pasqua alia Pentecoste , portare, bo mandare it Libro degli Atti delia Congregagione, colle Fedi e Scuse degli Asienti , at Deputato Generale, solio pena di studi quatim , da applicaru a' Luoghi Pii , e ria-vulo che l' avra dat predetto Deputato, luga nella sutu- .ra prima Sestione te correetioni , o dichiarazioni , che aver, titto ii Revisore sopra la risoluetione de' Casi. It inputato Generale , che sit, ii Sig. Harso Antonio Dd de

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de Moaeti Canonico della Nostra Chieia Metropolitana , avra r incumbenga di ricevere tuiti i Libri da' Segretata di clascun Piviere , e mandargii per Ia revisione agit Es minatori Sinodali , accili riconoscano se i Casi sono stati bene risoluti, e gli correggano, o spleghino bisognando; e riconoscano ancora , se gli Atti seno stati ben tenuit , e te Scuse degli Assenti sieno legitti me,; e ricevulo cheegii abbia da' predetti Revisori tuiti i Libri , convochi

con i' appuntamento di Monsig. Arci vescovo, o det suo Vicario Ge rate , la Congregazione Generale , nella quale i inputati Revisori doveranno intervenire, e referirecto , che paja loro che occorra intorno at Libro da i ro rivi sto , per dariane gli ordini at medesimo Deputato Generale di rimetierio a' Segretari di clascun Piriere; eperchε i Segretarj sappiano quando abbiano a ritornare , o mandare a ripigliare i Libri dat Deputato Generale, si ordina , che la Congregazione Generale sa onninamente tenuia primalche passi tutio it tempo Pasquale ; e pero iSegretan seno puniuali a mandar delii Libri at predetto Deputato Generale prima che passi un tal tempo, ed a ripigilargit quello terminato, e se fra Panno Occorreran no dissiculi1 alle Congregazioni de i Pivieri, potranno i Segretari di ciaseuno carieggiare con deito Deputato G nerale , e dal medesima attenderne te risposte e gli ordini provvisionali ἀ /Finalmente sappia claschedun Paroco , che I' obbligodi queste Conserenae comincer, a Gennajo prossimo , chesar, I' anno primo dopo ii Nostro Sinodo, e procuri cia scheduno di provvederii d' un Esemplare di questa Nostra Instr ione , &c. Dati dat Nostro Palingo Archiepiscopale questo di r. Dicembre 1 27.

. .... .

De Diuitiaco by Coosis

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ADDITIONES.

Decretum Thoutie Bonaventurae ex Comitibus Gberardochae Archiepiscopi ΕΛ-rentini super modo tenendo in Curia Archiepiscopali in causis miserabilium carceratorum , spemctans ad TIt. m. Cap. XVIII. de Fudiciis.

Exi ciet Pastoralis ossicii nostri attenta sollicitudo, ut

nostris hisce praesertim seculis tot miseriis & calamitatibus repletis , in quibus inopia innumeros, ali quin minimὸ egenos , extraordinaria multiplicatione depressit , pauperibus Debitoribus in carcerem auctoritate Nostra , rigore Iustitiae sic praescribente detrusis , ac ad solvendum morali impotentia inhabilibus, ne in eis inde nimium detenti marcescant , sed excitata conamiseratio Creditorum frequenter educat , vel Iudicis ossicium celeriter impensum rationabili amplexa aequitate dissolvat , paterna Providentia, in quantum Nobis ex Alio conceditur , oin portuno auxilio succurramus. Dudum siquidem ad hujusce

excitation s effectum advertentes , unam Presbyterorum , secularium Congregationem , Pietatis Carceratorum num

cupandam , quorum ossicium prae ceteris esse deberet , Pauperes Carceratos , honesta inita cum Creditoribus concordia , subministratisque etiam ad opportunitatem pro eorum posse pecuniarum subsidiis, a vinculis extrahe re ac liberare , autoritate Nostra ordinaria , ita Domino misericorditer opitulante , & eum ficultatibus Nobis tune benevisis , ereximus & instituimus , prout in nostris des per inde consectis literis plenitis continetur . Quoniant vero , ut non sine animi nostri molestia accepimus , ullus quandoque ex Creditoribus tanta cordis duritie praeoccupatur , ut nullius generis concordiae pronas aures ha-D d a bere Disit iroo by Coo e

239쪽

rra ADDITIONES.

bere velit ; unde fit , ut carcerati Debitoris liberatio , tunc nullo pacto a dictis Presbyteris consequi possit . Nos propterea volentes etiam in hac parte , ubi solum Iudicis Officium remanet implorandum , piae eorumdem Pres terorum intentioni & commodo contribuere , dictisque Debitoribus in carcerem conjectis ad legale remedium adhibendum facilem ac expeditam viam ad praemissum finem aperire, studiosis hac de re dilationibus in casu alicujus insurgentix controversiae aditum obserare , ac libertati tam Deo placitae Captivorum hujusmodi, paternae charitatis visceribus, eo quo possumus & debemus modo, manum praebere ne quos Dei charitas urget, expensarum gravitas remoretur , vel nimis rigida Creditorum contentio subducat, aut taedium retrahat prolixitatis , sue ingruentium

negotiorum moles obruat brevissimam justitiae in his administrandae , tractandaequae cum Creditoribus judici

lis concordiae , relaxationisque miserabilis Debitoris ata carceribus normam tradimus , & probationem miserabilitatis expedita ratione coneludimus , sancientes atque servari mandantes, ut infra &c.

Quod Debitor in Carceribus detentus , vel ejus nomine aliquis ex deputatis praescriptae Congregationis sive proprius Procurator, aut mandatarius coram D. Vicatio N

stro Generali Causarum Substituto compareat, & exhibito illius miserabilitatis documento ab ejus Parocho, & du

bus aliis fide dignis testibus subscriptione firmato , qui

carceratum probe norint, ejusque egestatem in causa scientiae plene ac persecth convincant , petat iuxta vires admitti ad honestam aliquam sui debiti compositionem , vel aliam cum suo Creditore eoncordiam; & tunc citetur Creditor ad dicendum contra allegatam , , & ut praemittitur , ostensam hujusce . debitoris miserabilitatem , necnon ad concordandum cum eo super praetenso debito; sn minus ad videndum mandari inbitorem ipsum veluti mis

rabilem a Carceribus dimitti, & relaxari ad primam diem

vel dicendum causam quare &αΤermino autem citationis adveniente, si creditor non compareat ad contradicendum, accusata illiva contumacia ad re Disiti es by Cooste

240쪽

ad relaxationis decretum procedatur, addito novo termino, nisi ad primam diem cum intimatione &c. eoque transacto, & adhuc creditore nil in contrarium dicente expediatur mandatum de relaxando debitorem a carceribus

in forma &c. Si vero compareat & opponat , tunc pro arbitrio& conscientia Iudicis, constito de irrelevantia & insu sistentia exceptionum , vel de insuperabili reluctantia ad concordiam alioquin honestam , idem D. Vicarius Causarum Substitutus de miserabilitate summariὶ , & veluti adsmplicem instructionem pectoraliter cognito , Decretum relaxationis super concordia per Debitorem , vel Deput tum Congregationis oblata, vel arbitrio suo amplianda , aut moderanda incontinenti proserat , & exequi faciat ad limites concordiae respectivh praefatae. Quotiescumque autem exceptiones , seu replicationes Creditoris in termino praenarratae citationis , oppositae ac respectivh datae tales forte essent , quae maturam amplius

causae cognitionem requirerent, terminum proservato Iuper

hinc inde petitis, obiectis . & replicatis semel dumtaxat

habeatur,& in praescripto unico termino Decretum, ut supra praemisimus , per D. Vicarium praefatum, pro declaratione ejusdem termini in actis de more consignetur; a quos favore Debitoris sit prolatum, non detur appellatio nisi ad effectum devolutivum . In hoc tandem excarcerationis Iudicio omnes, & quascumque serias, etiam in honorem Dei, & Sanctorum ejus constitutas de medio tollimus, omnesque prorsus dies tam

Carcerato , quam Iudici utiles & juridicos ad effectum

obtinendae excarcerationis esse volumus & declaramus; &ita &c. omni &α , in quorum &c. Dat. &c. ex Nostro

Archiepiscopali Palatio die A. Decembris IIII.

THOMAS BONAVENTURA ARCHIEP. FLORENT

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