Statuta ciuitatis Beneuenti authoritate apostolica condita, & a Sisto 5. pontifice maximo confirmata. Quibus in hac postrema aeditione accesserunt nonnullae literae apostolicae tam sub plumbo, quam sub annulo piscatoris ad fauorem eiusdem ciuitatis p

발행: 1603년

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분류: 그리스도교

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118 Statutorum Ciuitatis Beneuentanori

pretesto, & si appalti, di contraiti che sotto altra forma si saranno dichiaramo nulli, & inualidi, & cosi i Consisti, & altri mitiali,

che derii contraiti solio altra se a Dranno;come grAppaltatorisiano tenuit insolidum a resere tuiti i danni, & interesse che lata, Citta ne patisse,&di pia ad altae pene arbitrarie a Gouernatori, is loro Luogotenenti.

dare se non a persene facultose, ct conosciuie Idonee a pagare l'an filo, ouero che diano sic ta Idonea a satisfattiche delli Signori Contai. ε Nelthblationi, che si Aranno alIa candela seprasti 'appalti non si admetiano se non roblationi di persone secoliose,& idonee apagare rasito, ouero che presentino qui ui cedola d'altri idonei, che promeriano per loro, & venendo ad offerire persena non id nea a juditio des Gouernatore, o Luogotenente, &di Consolisenga lette cedule non se gli dia alcuno donatiuo, o guadagno dipartito selito a darsi ne gl'arrendamenti falli alia candela a gli

oblatori.

et Non si possi sar appalto d'alcuna Gabella, o ei trada delia Cittacon pigliare i denari anticipati , perche questo viene in manifesto danno delle Communita, facendo percio grappalii a meno delgiusto preetao, & se ii bissigno delia Citta ricercasse che si faces , con alcuna paga anticipata,debbia cloester deliberato dat publico. Consolio con li dot terri di voti discus ben prima it bisegno, &. riuoluto,che in altro modo al bisogno prouedere non si potesse: manon se posse pero sere in pigliare anticipatamente piu della papa d vn anno,& volendo per quat si voglia urgente necessita pigii re piu della paga d vn'anno anticipata, si debbia hauere ricors, a la Reuerenda Camera Apostolica , & da let ottener licenZa, tuiti

prappalii Atti contra it presente decreto siano nulli, & chi te sarὶ a nonae delia Citta, come chi te pigliara sia inselidum tenuis a turti danni , di interessi delia Communita. 8 . Debbiano grappaltatori di quat si voglia Gabella, b entradata, delia Citta pagare ii denaro dei loro appalto a tempi debiti in m no dei Teseriem delia Communita, & non ad altri, ancorche . i Cons

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Liber Tertius. II '

i Consoli ordinassero attramente di quat si vosia fiamma piccola ,δ grossa, ne meno possa it Conseglio ordinare ii contrario, I pagando detri appaltatori quat si voglia summa ad altri , clie at Te-soriero siano tenuit a pagaria di nouo at Magnifico Te riero , & acio debbiano effer astretii da grossitiali di Giustitia; come puri, &liquidi debitori, cos conuenendo per beneficio delia Communita , che tuiti i denari det lentrade publiche entrino in una mano,&per esia si spendino, accio si vedail conto sempre distinio detrintroito, & esito ne si possi sotio questi soldi fare una fraude, o

confusione .

9 Tutti i mandati di quat si voglia pagamento, o spesa che se sera no, o dalli Signori Consoli, o dat Conseglio debbiano essere diaretii at Te seriero, & non ad altri, & driZZandosi ad altri non v gliano, ne la Citta debbia sar buont i pagamenti in virtu.d'essi se ii ; ma i Consoli siano tenuit alia pena dei duplo &c. I o Ordiniamo che tutae te spese che per ques si voglia occasione inrauuenire si Aranno comprese i 'acconcio della Rocca , di strade, di ponti, di mura, & simili, debbiano passare per mano dei Te- seriero, & sacendo it Conseglio alc una deputatione di persen. che hsibiano cura di cosa alc una doue si debbia spendere, osia limitata, o non sita limitata dat Conseglio la summa che si doueraspendere non si possa dare in mano delii Deputati, ma esstdcbbi no per la prouisione necessaria a loro cura sare di volta in volta i mandati ai Tesoriero net modo, che fanno i Consoli per altrib, segni della Citta sin'alla summa dat Conseglio decretata .ri ordiniamo, che in quat si voglia modo pigliandos denari in prestitod'alcuno in nome delia Citta, ancorche sosse per spendereali hora in unpresente bifrano detii denari, non ad altri che sTesortem si debbiano sborsare da chi li presta, & dat Teseriero pol siano dati a chi sara di bis no precedente ii mandato; come ilsolito,&pigilandosi denari in prestito in altro modo, & per attremano, non sia la Citta tenuia alia restitutione, ne ii Tes iero p

rhi alcun mandato di restitutione di simit prestito , & pa andolo non gli sia fano buono ne i suoi conti, & di piu sia tenuis a pag re attretanto di pena da diuideta per tereto tra la Reuerenda C

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rdio statutorum Ciuitatis Beneuentans,

mera, & la Communita , & il Giudice che Aid ressecutionen ta Non possa alculio Appaltatore , o debitore delia Citta pa trea quat si voglia persena denari sopra alcuno mandato ancorch diretio at Tesoriero, &pagandoli vada a conto suo ne ii Teseriero gli saccia bucani:ma ua come se deito mandato piu non ci sesse , ct resti deita partita pagata in tutio cancellata .r3 Il decreto fatio dat Conseglioneil'anno i 38 o. alli II. Decembre che i Conibli in tutio it loro Consolato non possino spendere in spele estraordinarie di elemosine di ques si voglia sorte senZa it Consegito piu di cartini quindici per uno s'osserui, & di nuouo ordiniamo che cosi si saccia; Quo pena a quei Consoli che contra- uerranno desier in selidum tentiti alla restitutione dedanari sp si, Ac d alti etanto di pena applicata per terEo alla Reuerenda C mera Apostolica, alia Communita, dc al Giudice che sera resiecitione, nella me lesima pena in corra it Tesoriero che pagara i man- dati di deni Consoli iusta la forma dei presente Decreto, ne derii' pagamenti gli siano Atti buoni ne i Boi conti. et ιν Tutre salire spese straordinarie che occorreranno a fars che danoi nelli presenti decreti non simo prohibite debbiano consorine at Breue delia felice memoria di Clemente Settimo nel anno

liberarsh.

as Non possano i Consoli, ne ii Confestio fare a Ictino desalco aquai si vi glia Appaltatore di Gabelle, 6 ennade delia Citta selloquat si voglia pretesto ancorchedi Gitistitia, o d,ltimo obligo, a debbia rAppaltatore incam inarsi per quat si voglia sua pretensione di nanti a Giudice, deae inarsi la lite per Giustitia, & pendente la lite non siri tardi in modo alcuno ressecutione det pagamento prometa, b deuuto per appalto, da farsial sortem alquale i Giudici debbiano dare proniamete ii braccio per essequire. r6 Ne meno possano i Cons ,li , is Conseglio dare alc una dilatione di pagamento a dem Appatratori olire la sorma dei contratio del-rappalio; ito pena a chi contrauenera in selidum d 'altretanto da

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Liber Tertius. et 1 I

t , iche i donatiui in gran parte hanno causato it grosso debitodella Citta, ordiniamo che per i auuenire s astengano quanto Iara possibile,& prohibiamo, che senra liceneta della Camera Ap stolica non possano fare alcuno donatiuo a quat si voglia persen benche di grande sato, is qualita che acceda la summa de ducati, enti sendo di denari, o de rotae; solio pena a tuiti coloro, che interueneranno a fare detis donatiuo , & vi consentiranno d'ess re tenuit inselidum alla restitutione, & il seriem che per donatiui papara alcun mandato che ecceda la summa di ducati venti, olire che commandiamo che non gli sia satio buono ne i suoi comti , sia tenuio a pagare attretanto di pena d'applicars per tereto c me di sepra, & habbiano rispello a far il donatiuo minore a pers ne inferiori , ricordandosi di donare robbe delia Citta pouera. I 8 Parcndo bene concordare alcuna lite mossa contro la Communita da Appaltatori di dilalco non si possa fare deita compositione se non dat Consigito con ii quattro quinti de voti, & precedente prima una sede inscritia dat Giudice della causa che approut in sua conscieneta essere piu utile alta Citta sare deua concordi , , &dilalco che uitare la lite, &αr9 Non si posta fare a Cittadini alcuno donatiuo etiandio in minisma summa serio quat si voglia pretesto; Qtto Ia pena deita di so-pra, & neli elemosine stante Ia pouerta delia Citta si vada retine te, & non si possano fare se non a veramente biso osi in casi de necessita, che non eccedano cartini venti, ne si postano fare a persena nominatam confidenrad'alcuno Cittadino, ma fide ianoespressamente nominare te persone alle quali si fani , & spedire Ii mandati in saccia loro, & a loro pagarsi per mano .del Tesorier altrimente pagandosi incoi ra it Tesoriero nella pena dei preced te decreto, non s'intendendo comprese relemosii ' che si sanno ἁMonasterij, & altri Iochi pij. rao Essendo tuiti i bucini Cittassini obligati a serimenei bisegni laPatria reprobamo rabuso sin qua osseruaro di dare ad alauno promio, haluto di costa, δ sotto altro simile nonae denari per serui- iij suti alla Citta, o neli Ambasciarie is, O in altro, ordiniamo

ad alauno per quat si vostia occasione non si debbia pagare

denaro

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statutorum Ciuitatis Beneuentans.

denaro alcuno perlopere,&fatiche: ma solamente quelioch ν veramete havera per il sudetto seruitio spe ,eccetiuado te merce

de debite,& selite a grossitiali,& anco a quelle persone me misiche che seno solite locare te loro fatiche a viuer Sesse, & controila forma dei presente decreto pagandosi denari coci chi sera illmadaloKome ii Testoriero sano tenuit insolidum a pagar des suo, ct alia pena daliretanto di r partirse pertereo come di sepra,&rricusando alcuno Citta lino senEa premio di seruire Ia sua Patria olire te pene che vi sossero, & attre arbitrarie a Gouernatori, &Luogotenenti, lo dichiarano decaduto dei beneficio di Cittadinopin tuite te gratie , priuilegij, & indulti per cinque anni, la quale punitione non gli posa effer rimessa se non des Conseglio, che. approut per legitima la sua scusa con li dot tereti de voti. a I Et perche ne i donatiui che si fanno a Predicatori della Qua- dragesima troumo notabit differenZa, in chepuo hau eluogo alcuna passione de Cittadini, ordiniamo che dat Conseglio nes primo glorno, che si congregara con l'interuento det Signor Lu Potenente sta fatia una Tassa , Ia quale duri per sempre , ne si pos 1a dare ad alcuno Predicatore pili della deita summa Tassata , ma

et a Per te grande spese salte in Ambasciarie si conosce quanto si ivtile a Beneuento Ia Bolla det Santissimo S. N. Sisto Quinto si ipra it mandare Ambasciatori, la quale commandiamo espressi

mente ches osserui solio la pena in deita Bolla contemta, & i Go- uernatori, & Luogotenenti pro tempore lasacciano osseruare .

castigandoli transgressori, & perche conoscemo rvrgente bi nodella Citta di mandare spesso a Napoli per varij negotij, non possimandare alciano sotto nome d' Ambastiatore,ne numero di pers, ne, maselo Agente, o Procuratore che non dia moltas se, ne sitrattenglii Dora dei bissigno altrimente s'osseruila sudelia Bolla.

a 3 Et perche trouiamo te spese di deite andate, & Ambasciari eccessue, & disimili in chepuo havere luogo la passione secondorauitorita delle persone,ordiniamo che se non ci e Tassa di spelata, Ia quale s'osserui fra vn mese prossimo si debbia fare dat Cons glio condes terat de voti una lassa di quello chesi hauera da dare actasth

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viaggio come per te glornate che si tralteneri nei luogo mandato,ia quale satra si debbia mandare a noi in Roma per communicaria a Nostro Signore, & che pol sosserui seneta mai posserta accrest

re per qualii voglia porsona. α Perche la Citta ha la Gabella di porci datali dalla selice memoria di Pio Quarto per tereedificationi delle mura,& non in altro uso lire u conto che daranno; come si e ordinato di sopra reflatiori d'essa ,& deputati alla deita medificatione,snoa nuotio ordine di Sua Santita commandi amo che i denari di deita Gabella, chesi auangano delle spese delle mura tuiti si diano inmano dei Teseriero, & da lui per l'auuenire si essgano, & se ne tengae no conto a parte, & i Deputati a deita fabrica delle mura sacciano a lui i mandati delle speis che occorreranno, ne si spendino in autro use, ancorche vrgente, & nccessirio conforme al Breuedi Pio Quarto altrimente sia tenuio alla restitutione cosi chi sera i mandati , come ii Tesoriero chela pagara, de alia pena d altrctanto da

diuideta per tereto come di sopra &c. a s Ordiniamo che si saldi quanto prima it conto di detra Gabella& desse spese fatae nella deita reedificatione delle mura, & de i de nari che aiianzano dalle persone da noi di sopin deputati, & si

mandi ii bilancio di detio conto a noi in Roma. ta 6 Perche per te reuelationi fatic in viriti de Monitorij, dc per serit ture trouiamo che vi sono molli beiarcosi stabili, come di conti, M& renditi della Citta malamente alienati, o indebitamente tenu- lti, ordiniam, a Conseli, & Smdico di detix Citta , che deblaano subito metiere mano alla recuperatione per giustitia innaneti alSignor Luogotenente, it quale proceda in queste cause summarie

simpliciter, &de plano sine strepitu , & figura Iudiiij sela facti v

ritate inspecta,& via executitia, & acci 3 vi attendano conditi geneta ordiniamo si diano dicci per cento di tutio quello che si ri-ceuera a quelli Oilitiali della Citta, chen inno deite recuperationi , o quello di pili sata approbato in Conseglio con li dot tesri de voti.

27 Trouiamo che molli decreti si sanno dat Conseglio publico, ia quali

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x 24 , Statutorum Ciuitatis Beneuentans

quali mi per interessi priuati se mandano sono te banche, & novise esequistono, pero ordiniamo che ogni decreto che si fisa si dei bia dat Cancelliero notare in un libro appariato, & ben tenuio , ii quale similinente resti in mano di quello che sua Cancelliero ,&li decreti che toccaranno i l publico Gouerno, orentrade delia Citta se debbiano per proclama nelli Iochi soliti della Citta publicare accio venghino a notitia de tuiti, & imponiamo alli claue natori, & Lunotenenti pro tempore che si sacciano inuiolabi,

mente offeruare.

2 8 Volendo al disordine con gran danno delia Citta nesse scrinure

publiche ritrouare prouedere, ordiniamo, che subito si metiata,mano a formare ilarisiuio publico gia dat Constatio ordinato sol

29 Si deputiunastaneta scura dat filoco,&dallacqua,.onei Palaeteto delia Communita, o nella Rocca , o in alauno Monasterocilla Citta con te Porte ben chiust con te senestre senate, di me e che altri non vi possi enuare, &α3o In questa staneta si sacciano ii riposti, o casse con tutia questa serma che parera pili sicura dati humidita,& da forci, & da altripericoli, &tulti con te sue chiaue; Si ripon hino in deiti luochituite te scri nure publicta che hoggi sono neli archiuio appareat mente, & per ordine di materie dirempi, in modo che tuiti rpriuile j , & concessioni falle alta Citta da Sommi Pontefici sti no in vn tuom, & quelle fatae da altri Prencipi in vUaltro &c. 3r Tulli racquisti di cosa alcuna farta per contraiti, b in altro, &cosi deli aloe stritture,in questo archiuio si riponghino anco tutiela scritture, & libri delle Mastrodauie spetianti alla Citta facie, &che se andaranno secendo. 3a Et anco appariati tuni rinstrumenti doue Ia Citia hauera aletinno interesse.' 33 Si Ara mi indetto archiuio vn tuom M,partato doue si terra no tulte te scruture d reni Notam che andara morendo, & ordianamo che vi si ripongano tutis quelle de Notari morti, che seno

in mano di quat si voglia Notam, o altra persena; setto pena , chi recusera di perdere in tutis deuestritture , te quale restino pplicate

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applicate alia Communita di ducati ducento da pagarsi al R- sco, & il Luogotenente vi proceda per via di essecutione, te scri ture di claschedun Notam si metieranno in tuom apparetato,ie quale saran tentate con due chiaue l'una delIa quare stara in mano deI Patrone delle scrinure , b heredi dei Notaro morio, o cessionario, o compratore desse, & Talire deli archiuista, quando si hauera da cercare, o cauare d essi escuna strittiira conrintem uento d'ambedoi, & remolumento che si hauera per Iae cereatura, o copia si diuidera per ii dot tergi H Patrone di detre scrinure, dc per vn terZo alia Communita per supplire di questo emesumento, alle spese, & manulentione in deito archivio. 3 Di tuite te stritture publiche , o mecante alia Communita, chesi riporranno in deito archiuio ,si tenim vn'indic per alfabetis, altro ordine ben distinio, net quale si mettera in summa it conte- nuto di claschedum strittura con la data ,& la nota dei luoco do-ue sta riposta , is per numeri, o per evalteri, o per altro' segno; -- cio si possa uouare proniamente, it quale Indice statu quiui be , conseruato, & datrasthiuista, chesara pro tempore,si andera comtinuando a notare te sciature, che di nuom visi anderanno rip

nendo.

3 ue Deli'alire stritture de Notam si sara vn'Indice, is sa rubricella pili distinta che si potia per trouare con facilictorni strittura, la quale stara nel medesimo luogo doue staranno te scinture, & serio

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statutorum ciuitatis Beheuentane.

37 La chiaue della porta mira sare in mano detrarchiuista,queste de riposti delle scritture publiche si diuideranno come hora si usa, ouem come ordinara it Conseglio restando ali'Archiuisa in manoi Indice de tuite te seritture . 38- Per esigere, & indrizzare hora questo archiuio con I'ordini si pradetti, deputiamo it primo Console it Magnifico Signor Gio. Battista Malcambrono Aubcato delia Citta, & it Magnifico Gio. Iacomo Margiaccha , ii quali se alcuna altra prouisione necessariagiudicaranno che da noi non sia stata salta , la communicaranno albignor Luogotenente , & at Conseglio . . l39 Alli medesimi ordiniamo, che ratio l'indice sidereo de tuite Iestritture publiche, che honi sono in poter della Citta, ii qilaleta . Dranno quanto prima ne mandino la copia a noi in Roma per ri- ponere nesi'archiilio della Camera Apostesica . o Ordiniamo che dat Conseglici si deputino quanto prima pers ne a saltare ii conto de Masui della Nuntiata, & che ogia' annosi saldi chein deito ostio non possa vn fiatello immediate succedere ali' altro , ne Padre a Figlio, ne Socero a Genero ne que , & e conuerso ne altro parente consanguineo in secondo grado.

et Questi. commandiamo che inuiolabilinente s'osseruino, & percio vi nostra propria mano i habbiamo settostritti, & satio sigiulare des nostro sigillo con lamatio det Noraro da noi Deputato, questo di quinto det mese di Decembre deli Anno mille cinquo

I. Lomessinus Commissi rii'QVisitator visi, a 'i Locus sigilli . .

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EX CLEMENTE ID 1

CLemens Episcopus seruus seruorum Dei ; Dilectis filiis Rectori,

& Populo Beneuentana: Ciuitatis nostrae, & Ecclesiae Romanae fidelibus, salutem & Apostolicam Benedictionem, sub dominio Sedis Apostolicae specialiter constituti, pertulistis sub tirannica seueritate νdiutius discrimina seruitutis,propter quod eiusdem Sedis prouidentia vobis tanquam specialibus eius filijs procurat munimina libertatis, Quare priuilegium carissimi in Christo filij nostri CaroIi Sicilis Regis Illustris aurea bulla munitum super certis libertatibus, &gratijs vestrae deuotioni concessum, quia in archivo dictae Sedis facimus co seruari, trascribi, ut eo gaudere possitis privsentibus de verbo ad ver- tam facimus annotari, cuius tenor talis cst, Carolus Dei Patia Rex Siciliae, Ducatus Apuliae, & Principatus Capuae, Uni uerus Ciuibus

Beneuentanis Ecclesiae Romanae fidelibus,perpetuum dignum & conueniens fore decrevimus,ut nos qui Regnum Siciliae, & totam terram quae est citra Farum usq; ad confinia Terrarum Romanae EccIesiae,excepta Ciuitate vestra Beneubnrana. cuni toto Territorio, ac omnibus

districtibus, &pertinentiis suis ab Apostolica Sede Regnum & Terrarum praedicta nobis liberaliptei concedente recepimus, vos & Ciuitatem eandem,quam cum finibus eius antiquis,quos Romanus Pontifex quandocunque semel ramen sibi placuerit bona fide distinguat in suuin demaniunt,& dominium eadem Romanam sibi retinuit & resesuauit Ecclesia, nullo iure nobis, vel cuiquam alij de Regno praedicto ibi retento seu quomodolibet rescrisato, ob praedictae Sedis Reuere rtiam, ut Regijs prosequamur fauoribus & opportunis prissilegi, mi niamus,Decet namq; ut Ciuitas eadem,quq a persequutoribus eiusde Ecclesiae dura & aspera multarum vexationum, & tandem grauissimi extermini j seu excidij dispendia pertulit nostros lici tempore non solum ad antiqua prioris, verum etiam ad noua, nouae & antiquae tranquillitatis saecula redeat, & ad statum libertatis Elidae reducatur, in eo ad laudem & gloriam diuini nominis,& honorem ipsius Eccle perseueretur; Per praesens igitur Maestatis nostrae priuilegi si scire vos volumus, quod pro predicta Ciuitate vestra Mneventana per vos hac vice reficienda exponemus per septennium pro lignaminibus omnia

nemora

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