Antonii Possevini missio moscovitica, ex Annuis litteris Societatis Jesu

발행: 1882년

분량: 142페이지

출처: archive.org

분류: 미분류

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Eponi cat de Gregoire XIII a

t eur a a mort de Gregoire XLII, cest-ὰ-dire is anne I 535. lis 'est pasautographe, mala I porte a dos inscriptione Memoria dei Cardinale dico moa ε Segretari di Propaganda comme

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I IO

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MN SEGRETARIO DI PROPAGANDA Sans date

Laen infinite missioni et legationidi Prelati et liuomini religiosi fu- ron satie da uel Santo Ponte-fice Gregorio XIII), ii quale non cessavama di provedere con a cura et vigilanga paStorale quanto poteva a bisogni dei Cristianesimo in ulterae parti Ma te pili

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notabili sumno uelle de Padre Posse- vino delia Compagni di testi in Suetia et in Moscovia, it quale ando due volt in veti et attre due in Mos- covia . Era in vetia a Regina , mo-glie de Re ' della casa Iagellona di Polonia, donna di molia pieta et religione. Onde se ben ii Re era heretico non hebbe per il adre Posserino dissiculta alcuna

in essere ad messo net Regno emel cospetio

deis istesso Re, o quale et co suo falsi Vescovi et theologi hebbe pili volt dispute gravissime di religione et sti causa che almen si conservasse que poco dibuono che si trovava in uel Regno et speciat mente i Putto, figli uolo unico delRe, qua hora edemo per ii meriti della pieta sua essere Re di Polonia ' con grancontento diuulto ii Cristianesimo Mandoi Re due volt a Roma suo Ambasciatori

per traitare o Pontefice delia sua reconciliatione con a chies romana, a perche voleva ante omnia la communione sub

utraque specie, ii negotio rimase imperistio.

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Quanto pol alte cos di Moscovia, ilPrincipe di quella Provincia era molestato da Re Stesano di Polonia con gravissima guerra per conto della Livonia et attre provinci che i Mosco occupava alia Polonia, pero ii Mosco mando una honoratissima ambasciat at Pontefice pregandolo interpornersi per a pace. I Pontefice accello 'interponers et mando con glioratori moschi ci Padre Possevino accio instem col negotio delia pace attaccasse ilnegotio della religione per ede dicii tirarquet Principe et li suoi popoli datio scisma, ne quale si trovano ostinatissimi ia da anni Andoci Possevino et tratio e pottorno a Roma et seco venne un altra Ambasceria de medesimo Mosco ' pili honorata della prima, concla quale P istesso Possevino torno la seconda volt in Mos- covia , a come P intentio de Mosco non era in altro che di liberarsi allaguerra, non si pote sar profitto alcuno circa la religione, dicendo sem precit Mosco, che non si potera traita di questo se non

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in tempo di pace. Il Possevino attese dunque a negotio delia pace et tanto sece conte molle sue latiche et cona authorita della Santa Sede chera concluse in pochi mesi concia restitutione della Livonia et altripaesi a Regno di Polonia, cheati cosa dimotio honore e reputatione per i Ponte-fice e per la Sede Apostolica η. Conclusa che fi questa pace, cerco ilPontefice conigni diligenga di riattaccare

ii negotio della religione et insieme di uniruna lega de Re di Polonia et de Mosco con gli altri Principi di qua contro it Turco

et per questo effetio procuro checli Moscωvit havessero commercio assiduo in Venezia solio pretestora mercanti et si conchius il commercio con uonissima

volonta della ignori di Venezia maquanto alia lega et impres contro it Turco per diversi impedimenticii negotio fit pol

Mando anchesi Pontefice in quel medesimo tempori Protonotario Trajano Mario alΓ Imperatore in et alr Arciduca cario

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d 'Austria con grandissime offerte se Vole-Vano consenii di Ompere la guerra alTurco alli lor confini et fece traitar ilnegotio con tanta caldegga e diligeneta chemolle Volte si spero claecla cosa potesse havere essetto.

tino Orsino accio effortasse uella Republica aui nova la lega contro it Turco et ii negotio su traitato molli glorni, offerendos i Pontefice di transferirsi personal mente sin a Bologna per maggior OmmOdita delia traitatione. La medesima offerta haveva prima satio

Sua Santita a Remenrico III di Francia quando ornando da Polonia per a morte de fratello Carlo IX, Re di Francia, et passando per la ombardia i Pontefice gli mando legato it cardinale San-Sisto, suo nipote, per honora itine et invitario colloquio in Bologna, dove Sua Santita si sarebbe trasserit in persona per traitarseco delli rimedii delia Francia, a lastella che line havevata arriva presto in

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