A Collection Of Processes Of Beatification & Canonization, Volume 10

발행: 1910년

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- 29 ad uia malato, non si contentano pii di lare una diagnos i generica, come . . di legione de cervello o de iiii dolio spinale ecco; mu oglion specificaria in modo uindicare con sattega quale si i tu partu contrale esa o potuli mollissime sonu te parti che posson essere alterate per malattia, cos numerosissi in ancora sono emulatiis distin te in tanti quadri morbosi diversi. Senonche, ne ruccogliere i intomi presentati dii ian in- sermo di maluitia de sistem nervos con a recisione voluta a distingtoni eos sottili, a d mestieri ui ubilo specialista che suppia e possii up pregauri a seconda delloro valore. Or ne caso nostro i testimoni imperiti non erano certumente capaci di appreet gare sitiati minuti purii colari, e lo tesso medico non essendo evropato logo, non hu tenui conto di tuitici sintomi presentui dati inserina, ne u potiato descriverit con quella recisione che si geria evropa tologi moderna Da tuti queste considerugioni ne eguo che i eriti, non trovando ne processo uia quadro completo deis i maluit iu della cui natura erano chium uti a iudicare, e volendo tutiuvia sare una

diagnos ris pondente uile odierne dotirine, anno stabilito una diu gnosi ho meglio si dativsse ut quadro Osologico dato dat testimoni o dii ii duo diagnos disserenti, equali tanto tu facit mente pote vano emergere perche ledue forme morbose ella loro manifestagione sterna si assom0liano moltissim 60. Quid tu inon claris Colupi utro primum omnia ud-

iuncta rerum, prout in Summario extunt, mature consideravit. Facta vero ac symptotii ut ibi enarrata his paucis conclusit . Questu giovane, di costi iugione pluit isto debole giunta, anni di tu opo vero Soffert uti tumore accompa gnato da morragia in uti inocchio, si presu du paralis i nulla gambu sinistraci in uio Onostante prosegui a caminis nare conci ai ut deli stia inpelli e di alti e compugne. opo circu quattro iniit sopi aggiunt tu purulis anche ali i sumbi destra, tu giovune tu ostreii ci glacere u letio,

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- 30 era collocata sopra una pol trona ove attendΘva a la- , ori manuali polcherae est remitu superiori erano libere., nesti stato morbos in igiatosi et terminare deli an -

, no 3864 prosegui filio atriinno 4870. In quest' anno ini, pro uvisa mente si manifesto una puralis delia lingua dolla retroboecu, percia quale rimas impedit alia gio vane di, partare e di deglutire Scors otio gloria senga alimento, di forta ulcuna, si comi iaci ii introdurre gli alimenti per meago et tu solida sosugeari questo modo di alimenta. Eione tu proseguito, nonostunt te gravissime sollerenge, eho agionava ait 'inserina, per lo pagi di uultro anni. Fraitant ii pugiente ossi iva grande mente per malo al, apo e ulla spinaci ei a pallida in viso, imagrata, sog- gella a dissico ita di respiro, e pussava graia parte delio, noti insonni. Α tanti mali si uggiviis uia progressivo in- , obolimento Deli' udito no a rimanere quasi sorda, e pochi es prima della guarigione, te si abbassaron le palpebre in modo che, nonos lante tu integrita, o quasi del- . t organo visi vo la pagiente non pote vati vellere. Oltre

a tutioci si agglutifero molleplici pii glie suppuruuii , fetide in varie pari de eorpo La inutilita di i medi

adoperati ed ii pericolo se inpre crescente per a Vitas tessa deli inserina, eho avo v gia ricev ut i Sini Sa- gramenti, limotarono e Suore de monastero a ricor- rere ali intercessione do Ven Eudes, alle quali si unis pure ' inserina sebbene eon poca duci ).6 . Haec vero saeta utque symptomata intellexit eiusmodi esse, quae Oxigerent ut diagnos is coniiceretur plus generica quam quae ab Exiruiudiciali et ludiciali eritis fuerat instituta ac quae tamen organicum mor bum significareta Profectori . per troocur il contrasto

sorto ira i eriti su ia diagnosi siessa, stimere op- porι uno di abbundonare a riderea della recisa sude delia lesione centrale is sormulare una diagnos piu senerisa Mi spleghero con uti sempio cito in semiara istogito adulto per Γ intelligenκ di hi e prosavo l- l arte salutare. Siavi uia inalato di inflammagione del

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, pol mone: un medico oscien gioso e coli non solo sara diagnos di pneumonile, a riconoscera pure a sede pre- , eis e la estensione ellu lesione prodotissi sit organo pol monare, e durante i corso della malattia seguir esui, tamente te asi di tali alteragioni. a se di questa me desima malatii si satia una descriaione a persone in perite, oppure anche da un medico che non abhia rue, collo, mediant raseoltagione que sintomi cho permet tono, di doterminare a sede precisa era estensione di essa e te sue fasi, uti Perito euia malo a giudicare a natura, della maluitia, non avant a mulato, a su a descri- gione suddetta, sara costretto a limitarsi coti a scorta dei, sititona descriti a sare diagnos di meumonile seuga de terminare se si stata . . della base o deli 'apte ece. Simit mente ne eus nostro, non potendos stabilire una diagnos eon satia designagione di sede perche i into. mi portati a nostra cognigione non rispondono con uita

precisione ut Mauri lintei descritii dat evropatologi io sono di parere che si possa fare una ditanos generisa eorrispondente a sintomi onmeiatio q).62. At nonne ipsi me causa ' Patroni, eamdem seresententiam seeuti, in superiori sede contendebamus, etsi Perii ex iraiudicialis ei iudicialis inter se pugnarent, haud nihilominus de prodigio actua conclamatumque esse. tenam dicebamus morbum semper in ΑΝΑΤOMICA laesione

Naiiaere ideoque eum de subita constare sanatione, Prodosium ipsum negari Mon posse. Cum nunc vero idein Cola-pietro in uati eamdem ore sententia in venerit qua in nos utebamur haud iustae incidebant causae cur Censor nobis Suocenseret, ac nos veluti discrepantia a veritate loquentes

lemnia nos plane subscribimus, atque Emos P exoramus ut vetus Qui in in hanc sententiain omnino uintur.

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- 32 64. Argumenta quibus hanc mutationem is induesn-dam suadet, paucis, sed praestantibus argumentis concludit:. 4iustificare questa diagnos si primi eramente i satio elio dat te deposietioni testimoniali e a 'certat cho uisio, an ebbe purulis prima di una amba e sol di unal , tra: noli re poralis deli linqua e della uringe e da ultimo paralis delis pulpebre e de nervo acustici quindi paralis multiple. Quanto ulla causulitura sistat te paratisi

, non potendoti coordinare ad una recisa sede centrale, mi parrebbe Opportuno metieri in relagione generica con, sede pari menti multipla ei ae ne trappare 'chio cerebro spi- , nato laddove ove vano tro varsi te alleraZioni Orri spon- denti alle paralis manifestates neli interm , q).65. Posita nunc inter Peritos concordiari posita nutura organica morbi, ac generic lemmate dato, evanescunt per se omnii lirgumenta quae a P. A. et a Consore suerunt obiecta. 66. Pariter adunt ea, quibus stinctionalem haud organicum ipsi contendunt Luciae fuisse morhum. Porro Doctor

Cola pie troci . he tute lesione detrappurat cerebro-spinale, si stat organica e NON funaionale, ee o dimostra il satio herio estoni perisericii manifestates nella giova ne

ebbero uia caruttere progressivo, non ebbero ui alter nato remissioni eis sacerbagioni : ed noli re e losioni, tesse surono di preserenZa deis apparato motore, angi che, di quello sensitivo di quest ordine si sol tanto imper fetia sordita in mentre e notorio che elle lesioni ungio nati e les di preserenga P apparato sensitivo. A queste consideragioni non e superfluo aggiungere che i soggotio della mala ilia non vovi inui manifestato di sordiu ner- vos . 2) 67. Quantum ii errent qui symptonauta, quae Lucia praesetulit, hysterico morbo, non laesion organicae tribuunt, id quoque in superioribus sedibus Ostendimus, eritorum xtra iudicialis et Iudicialis iudicio confisi Porro

ipsemet iudicialis Peritus, re mature perpensu, non

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- 33 spenderem troppe par ile inquit per disendere a nostra diagnos da uella di isteria, he tene osten utatra te hiezioni de Promotore delia ede e che e strenuamente combuttu tu a Perit ad opportunitatem. Conquesto no eiu uiam interamente 'aeeordo neUAESCLUDERE DEI TUTI O he que sintomi si potessero attribuire a paralis isteriche, e quali inmmon impro ise

immu is spariseono, sono saltuarie, sermolari, ed, essendo malatii puramente funaionali, non anno leunearattere prostressivo, ne per c intensita ne per a sede. Α eontrario e paratisi che si veri scarono ella glo-

momentaneamente accentuati. I CARΑΤΤΕR su PROGRESSIVO anche per riguurdo alla SEDE .... Tuti questo indiea n euidente disordine ORGANICO, una alte amne ΜΑΤΕRIΑΙ Ε .... Nulla di piu hiare ne di pluissent da diseussione In tuti altri eas si polrebbe pensar a paralis istoriche, suorche in questo. Si amo de tutiotrnnquilli su questo e non sitiam di conserinare chela maluitia ella giovans ueta era VERAMENI GOR

67. Ceterum quin Luciae sanatio illico laeta sit at Animad. que eo temporis momento, quod Benedictus X l exigit. 4 36, 37, nemo est qui illud in dubium revoeet. Porro ipsemet Co 38, 30 et 40. lapieir reinesso in nome da dare alia malattia, non ispendero molle parole circa i pronostico di essa mi as-

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- 84 una malatii di a natura. Se a questa intrinseca insanabilita dolis malattia si aggiunga i sulto ob tu mede-sima risano istantaneamente, in modo perstito e stabile, non rimune pii nulla a desiderare perche si iudieii domo miraeolosa a quarigione delia iovane. - la pro vade mira colo fovrat,bonis ancorumve si consideri che, thre

ne eo po deli inferma, come sibi leva da numerose testimoniunge che rendon certura loro sistenga e la loro

guarigione is tantanea e completa Vedas a Sommario gli riteoli 67-68-75-82-93-423-124-- 44-49-20 2734-43). Anche qui si traita di issioni materiali ed omganiche, is quali uncora pili evidentem ente non pote-vun guurire tristante , l).68. Extra iudieialis eritus de probabilibus inquirens

causis, unde paralysi pseudo-bulbaris, quam tuebatur, orta esset, inter has urias probabiles causas, araeri sciΗrosim enumeraverat. At cum arterio-sclerosis possit ad cor diffundi ac simul vitum eripere, hinc alier ex A. P. nanciscitur Occusionem ut contendu haud umquam ex antiquo morbo Lucium suisse sanatam quippe cum dicat, etiam ex testium verbis, duobus post annis cui diaco inorbo fuisse absum

69. Verumtamen sucile est haec resuturo. In erimis ipsemet Extraiudiciu lis Peritus haud genesim istam tum-

quam certum dederat Varius probabilesque enumerans causas paralysis seu do-huthuris, in harum numero etiam uiΘterio-sclerosim posuerat, quin tamen uni potiusqualia alteri causae primas duret. - Deinde vero, si reapse Luci e puralysi seudo buthari omnino convaluit, tenendum es etiam ex arterio-sclerosi perfecte fuisse siluuium posito tamen quod uterque extitisset morbusci suiuutis enim effectibus, causa quoque sublatu praesumitur. - Diximus a posito

quod uterque extitisset morbus nam id Iudicialis vetus plane eguvit. Porro sensit questa test de arte-

4 Me est. Colapistro.

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- 35 - , rio clerosi iaci r abbiam combatium, Ostrando -- possibilito di processi rombο-em holici, bitenendo piut- tosto a degeneraχione della Ostanga de bulbo , 33. Quid tum denique clariss Colupi et ro, veluti arbiter a Sacro hoc Coetu appellatus, non modo prodiqiosam probat

Luciae sanationem quod faciens, arterio-sclerosim negat aperte); sed etiam demonstrat liaud umquam ipsius morbum in pseudo-bulbari paralysi constitisse. Quoniam vero urteri scierosis tum quam causa non admittitur, nisi paralysis pseudo-bulbaris, tamquam essectus, simul admittatur, hinc patet clariss Cola pietro finem imposuisse quaestioni. 70. At haec missa faciens, illud quaeram : verumne est Luciam reapse cordis aegrotatione absumptam fuisse Id erat

quod eum Iudihiuli perito, novis induetis documentis, in

, latii ulli inu, delia quale mori a gio vane Lucia ne gen-

. nai 1876, non era stat uia vigio cardiaco . . . . Abbiamo, atto ieω so allu fonte i sicurii, a medico h la ebbe, in eura anche nel ultiina malallia, Lottimo duit. Rouauit, it quate, per fortuna, mentre se risiamo, e ancor ius, e conserva resea a memoria degli 00enimente det 1874, erae 4876. Per ὐκeto detrillustro Promotore della Fede,

a qu.de ei prosessium gratissimi abhium potui averne la eguente lettera, da lui dire ita a Rev. Postulatore, della causa di Beatificagio neci letter che e n Duo vo e preχioso documento in savore della guarigione istantu- ne e completa, ebi conseruia leuni dei fatii spost e, discuSSi. Riportia mora lettera tradotis in talia noci, ne vorendissinio adre,

. . . . LRICORDO BENISSIMO della persona in questione,

guurit istantanea mente alia fine di una novena a P. u- des, e morta due anni tu tardi presso a poco, in ο-

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, non so, a parota malatii di uore pronunciata a que, si proposito da una delle suore, eri 'ec di una opinione, che avrei inesso in uel moluento, non pu avere, ultro significato che uello di una mulatim ACUΤΑ di, uore complicante a polmonite e rendendola molto iu grave. Disalti, tuti i modici anno che in certi eas di

pol monite si osserva una spiacevole complicagione di en- docardit e di pericardite. a coine i peto, non ricordo, nulla di simile ...., Gradisca, Rev. udre, i sensi ella mi profonda

, stima.

firmatori G. Regnauit . . Da questa lettera rimane SCLUS la malatii di euore come causa della morte Resta qui nisi esclusa ogni, persis tengu deis arterio-sclerosi Θr hi minet tesse a puratis pseudo-hutharo per embolia er0hrale. Quindi i secondo carat tere straordinario dolia uarigione, a completeκga, rimane luminosa mento consermato , '). 99. Alter ex A. P. ad haec miratur . cum in me

dici Regnauit iurata depositione, ne verbum quidem, de Luciue lethali morbo invenerit , Anim. 383. Quid vero enus ex modo est repetenda, quo illo a iudice fuit interrogatus Tamen quid Regnauit de gravitate prioris morbi Sentirent, reserunt testos qui dicunt . i Sig. Regnauit NON

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74. Haec omnia erunt in Summario. Pariter ibi sunt innumera dicta, quibus testes NON . hiter , quod ipse A. P. contendit sed data pera, eonsulto, ac lon9a enarratione de lethali morbo loquuntur. 72. Quod ad alterum spectat inor hum quo duobus annis post prodigiosum sanationem Lucia absumpta est, idem . . opponit Regnauit ac testes pauca e inceria in iudicio retulissu ita ut . haud xcludatur relatio inter sanationis et mortis morbos . Anim Ss 3 et 39). Quid tamen si, quamquam extra iudicialom, eiusmodi epistolam habes a Doctore Regnauit datam, cui omnis fides sit adhibendii Nonne haec eade in epistola qua in libet sustolli ιquaustionein cum hinc manifestum fiat diuersum omnino a priori alterui suisse morbum, quo Luci decessit 73. At parumper ea perpendere placet quae in iudiei tum ii Regnaui quum a testibus perhibita sunt.

Domus ipsum Regnauit, postqua in dixi onstat che, tu quarisione e stata COMPLΕΤΑ , illud quoque adiuu-

hrano vere leuna remalaue eoi suo stato anterior . d). Nihilominus illud . non sembrano , haud incertam signitica rum, sed est quaedum ratio loquendi ex gallic sermone haud proprie in italicuiti conversa. Aliter quid sibi

velle aliud ola uariqione e stata COMPLΕΤΑ , absolute

ab eodem Regnauit allirmatum' quo modo explieuretur, quod omnes adserunt testes, . ii medico constat che la guurigione era completur gli ia rovava straordina-

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, siderauuno a guarigione eome operata mira sesameγιω, dat . Odos 2). I medim era persuaso che i due utit, do sanations Augustinae Chasse et Luciae Cia ira loquitur, testis erano miraeolosi a). l medico riguarii quoste due, guarigioni coni veri miracoli , 43. Nonne haec omnia confirmunt retam opinionem Doctoris Regnauli 74. ccedit quod omnes adserunt testes la di ei salute e statu voti da uel ompo in pol sin alia ma- , latita chera stata tu causa delia sua morte nol Gennato 4876t per questu mal ultra non avrea relaaione alcuna con, quella ella quale era statu uarita dat . Eudes G). La sua morte e stata uagione di una malattia uim l-

76. Neque haec nimis generica dicenda. Erant enim Sorores morbis curandis assuetus. Praeterea nonnullae tradunt quoque huius diiserentia rationes . . Essa e moria r Gen- , aio 4876. a 'una inalatii che non aveva alcuna so-

morte avvenuta ne mese di Genna io 876, e statu a,

continuato sino a moinent delia sua morte avvenuta in

Genuato 1876, in consequenaa d una FLUSSIONE DI, ETTO . 9). Noli ne haec probat duorum morboruin di serimens , Quid utein, si haec eadem cum iis cumulentur quae extant in epistola nuper dati a Doctore Regnauit nonne perlectu sanuli meridiana luce clarior evadet 76. Verumtu nisi audi eumdem A. P. aientem hanc epistolum unice fuisse urbanitatis causa datum a Doctore

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