Prima dioecesana synodus amalphitana ab illustriss. et reverendiss. domino D. Antonio Puoti archiepiscopo habita Diebus 27. Mensis Junii, & 29. & 30. Mensis Novembris Anni 1771. Cum appendice, et tabula chronologica episcoporum, et archiepiscoporum q

발행: 1773년

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Editio per la conferenaa de' CasMorali. ANTONIO PUOTI

. a i. ' . . . .

E Tanto ., e si falla mente necessaria la ScienZa Sagra at Sacerdoti tuiti, che ii Glorioso S.Giro lamo stimo non do versi nominare Sacerdote, chi di essa non ita for-nito : Si Sacerdos es , fἰat Legem DominI , si ignorae Legem=, ipse se arguit, non esse Domini Deerdotem, Sacerdotis enimes scire Legem , G ad interrogstionem respondere de Loge: e la ragione principale si e per esser Egli stato .costituito ad una tanta Dignita a fine d' insegnare , ed isti uire i Popolinella via det Signore , come dissse Pietro Blessense , adottando te parole dei cantico di Zaccaria: ad dandum scientisa falatis Plebi ejus; anai chi rinet tera a cio, che ii Somnio Dio minaccio a Sacerdoti det Uecchio Τestamento per loProlata Osea quando diise : quia tu scἰentiam repulisi , repellam Te, ne Sacerdotio tingaris inibi : restera maggiormente accertato delia verita di sopra propos a , cloe delia necessitad'ogni Sacerdote dyaver la scienZa necessaria a poter disisi inpegnare i proprj doveri per non ester soggetto ad tin talvergognoso ri fiuto, ed a castighi molio piu aspri di questo;

perche se cio su intimato a Sacerdoti , che non aveano se non se offerire vitiime di animali , ed erano Ombra, e figura de'Sacerdoti dei nuovo Testamento, che altro doura a spe tarsi un Sacerdote , che deve omeri re ΓΙmmacolato Agnellodi Dio , ed amministrare i Sagramenti, che dat di tui aperto costato diram aronsi a beneficio deli' Universo , quando sara privo delia Scienaa, che gli bi igna ' Aven ,

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Ira Avendo pero Not fissa in mente questa tale preessa necessi ta , non manca ruino sin dat 'incipio dei Nostro debolo Governo in questa Diocesi di proccurare non solo di mantenere te Congregationi de' casi moviali, e de ' Sacri Riti tro. vate in ema lodevol mente istituti e da Nostri piu Dotti , o Santi Predecemri ; ma di rimet terte, e ristaurarie in quelli

tuophi, dove ci accorgemino . che si erano quelle intermesse, o abolite, e ne inculcammo con diversi ordini e uelle S. Vi- fite . e suori di esse falli l' csalta Osservanaa, come quelleche considerammo efficacissimi mea et i per colitvar i talentidi quelli dei nostro amatissimo Clero , e farti tilucere nella Scieneta delle cose Sagre ; ma perche con sonimo ram mari , e cordoglio dei r animo Nostro , non ostante gli ssorri da Notistii per veder introdotto. e continuato uri si bello, e proofitte vole e serciZio , non ei a riuscito per lo spaetio cli sette

anni ormai compiti, da echε summo dalia Divina Provviden-za chia mali. at Governo di questa Chleta, di scorgerio m ilcare continua mente in questa Nostra Cattedrale dat Clerodellii medesima, e dat resto delia Citta , e ne'luoglii tuiti delia Diocesi, perehε piu volte a tanto nostre amorose inmnuaetioni si e incominciato , ed appena dopo due , O tru Conserenae con qualehe piceiolo pretesto si e intermessis, iidmai si a ripigliato, se non do po reiterate Nostre preghiere, e con una starsezaa de' Congregati ; e speciat mente de' Conosessori, che sono a quelle seneta scuta obbligati d' intervenire, che facea fastidio; ed ora ὁ ormai un anno , che si e destulto trala sciato t percio premendoci sopra modo di iprocm- rare, che questo si lodevole isti tuto tanto inculcato e da in.

finiti Concilje da pili Costitutioni Appostoliche per lo grair

profitio , che s ε sperimentato rica varsene , e che general mente in tui te te Dioere fi trova introdotio , e sedet mente

praticato , si pratichi indispensabiimente dat Ditet tissimo Nonio Clero di questa Cattedrale, e Citta k e da gli Chierici 3 utri delia Diocesi con est iteata, ed assiduit , ed affincha

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cessiisj . si a fi abolito con tanto danno det Claro , e de' delituiti a Noi ,coinmelsi , non essendo state basianti te piace voli insinuationi. e 'l mettere loro in consideraZione, che per far bene I ' ossieto troppo geloso di Consessore non e sufficientedauer una volta studiata la Teologia morale, Paverta hen iotesa , . e sorse anche professata ; ma ch'ἡ assolutamente necesscirio it non .abbandonare Io studio della medelima , e 'i coim. Rrir con gi' at ri circa quella per ritenere nella memoria le

P gia apprem, e per acqui stare nuove cogniZioni , delle quali E sempre fertile questa materia , it che pili facit mente si puo fare in deite Congregadioni, nelle quali si puo ancheoonvenire, tra Consessori, e Diret tori deir Anime net seges re una medesima Dat trina itra ite tante , e varie che nella Morales vi icino, affin di regolar bene, e conmaggior profitto, is anime loro assidate, succedendo bene spe illa, che per ladivertita .deu'oppinioni, da. unci si dia per illecita una cosa. che da ues altro si da per troppo ieeita , e permessa coniscandalo , e danno de uitenti, che percio di raro si veg- g no emeudati : e. succedendo ben aucbe . e Piacesse a Dio, che non succedesse , che talano , che is abile Consessoroe quando fu assunto at Sacro Ministero, crescendo gi' anni, euabban donando lo studio lasci di sti serio neu' et a piu avvan Rata , ancorche pila psercitato mul ossicio ki e rima stagii una

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ram Clama, che assisluta mente deita CongregaZione de'Casi Morali si tenghi Ogni Settimana. e propriamente net glamo di Gio-vedi di clascheduna di esse in questa Nostra Cattedrale do la recitaZione det Uespero , e negi' altri luoghi della Di cesi ne' giorni, ne' quali e stato solito iam secondo ii mei

do, che a questo s' unira, e non altrimenti, e che a questasiano tenuit intervenire non meno tuiti i Confessori cosi del ero Secolare , come Regolare, non esclusi i Re rendi C nonici , ed altri dei Nostro carissimo Capitolo , come pure tuiti dei restante Clero di qualsilia ordine si fiano , ed anche i Parrochi, e Consessori delle vicine Chiese Parrochialide' Casali di Pugerola , Pastina , e Lona , dove detio est

clato non puci farsi comodamente, e che Ia medesima si continui sempre langa interrugione alcuna per qualsiasi pret

sto , che possa idearsi , e quando per qualche impedimento non polrὲ farsi in qualche Settimana in deito prefisso giornodi Giovedi , non si lasci farta nel giorno immediatamente seguenie , o prima , e per usare ogni possibile condiscenden-za, ed ovviare ad Ogni scuta di non faria , ordiniamo chealmeno si sacci due volte at Mese, clois ogni quindeci giorni,

senZa eccezion di tempO alcuno, e ritrovandosi gia destinati inquesta Cattedrale da piu tempo it Presetto , e sotto Presetto, che deve a quella presedere, e proporre i Casi da discutersi assincha in mancaneta di questi non ci fusse scuta d' inter- metiere deita CongregaZione, aggiugulamo anche a questi per compagno ii Reverendo D. Francesco Camera Vicario Curato perpetuo di questa Nostra Cattedrale , e Penite etiere nella medesima, e Leitore di Τeologia Morale net Nostro Seminario, ed incarichiamo a tuiti e tre questi re satiaosservaneta di quanto si prestrive in questo, e nella metodo ab caedesimo aggiunta , ς che Iubito idopo la pubblicaetione dei presente si. metiano i Casi e*osti, secondo it , solito per sarsi la prima Congregaetione net primo Giovedi a questo

Venturo: e perche sin ora noni abbiamo mai fati'uso di pena

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alauda come si potea a tenore de' replicati Decreti della S.C. des Concilio contro i trasgressori , e contumaci ad interve- Me a det te CongregaZioni, e per questo troppo factimente si son queste sempre tralasciate ; percio vedendoci obbligatia comminaria, dopo aver e fortati, e pregati tuiti per leviscere di Nostro Stenor Gesu Cristo ad intervenirci sem preper il solo amore delia virili , e per il vantaggio, Glle P

etrae uia uno ricavarne, veniamo, sebbene a male in Cuore,

a dire che per riguardo at Consessori semiplici , cosi Se lari , come Regolari di qua lunque Dignita , e Condi Zione sano mancando questi d' intervenire a de ite conserenae per hin Mese continuo senZa legit tima cagione da sam nota , eda Pprovarsi solamente da Nol, ed in Nostra assienga da I N stro Vicario Generale , si procedera a sospenderii dalla sacolia di sentire te Consessioni ; e per riguardo a' Ρ rrochi , οΕconomi Curati, mancando questi per Io flesso tempo senZatagione, si me sopra d 'appro arsi , siano soggetii alla pena dieinque libre di cera biatica lavorata per Ogni volt a d' applicarii ad usi pii, ed in sustidio della suspensione a Divinis, e per riguardo ai Preti sempIici , O nano des Capitolo , o tuori, e Chirici di qualsivoglia ordine sacciamo ora a questiis pete, che se non postia mo multarii per tal mancanZa , non avremo pero di loro verutra 'consideraZione ; ed in vero per ni altro merito che aves sero , non saranno da Not promossia grado verutro nella Nostra Chiesa , che non ha bisogno,

se non de' Preti nilli, ed operarj , dicendo coli' Appostolo: qui unorst, ignorobitώr: e molio piu in vano patranno ic hierici sar premura per ascendere agi ordini Maggiori senZa it necessario requisito d' essere stati assidui , e frequentia deite Conserenae non da ricavam dat te sedi , che facil-menre potranno avere dat Prestiti ; ma o daIl' oculare NO-stra ispeetione, glacche ci protest iamo , che almeno it pia delle voste Not stelli ci vor remo intervenire, o da stra te

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I ISiamo troppo sicuri coli' esperieneta avula delia docilii, de Nostri sudditi, e speciat mente de Nostri diletti R R. Conis statelli, e Canonici , che ben volentieri siano per dares laeonsolaeione tanto desiderata di veder introdotto , e fedet. mente continuato un si lodevole e serciZio , ed es attament quanto da Not si e col presente Mitto ordinato ; ed assimine ii medesimo ve hi a notigia di tuiti , e non se nepossa allegare motivo d' ignoranZa , vogliamo, che sia assisso alia Porta della Sagrestia di questa Nostra Cattedrale , e deu attre Chie se Parrocchiali delia Diocesi, e sia portato a leg-gere at Parrochi, e Conse Gri Regolari , e vaglia come se a clascheduno fosse stato leggitti mamente notificato. AmalfidaI Palaetis Axcivescovile, I 8. Febra jO I 66.

ANTONIO ARCIVES VO D AMALFn

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Meredo per fare la conferenaa, de' Cas Morali.

Per D Gazia di Dio , e delia S. Sede Appostolica

ESsendo obe la metodo conduce molio a fare, Che Oguagione possa riuscire piu facile , grata , e proiittevole. percio avendo Noi ordinato di doversi tenere la CongregaZione de'Casi Morali , e de' Sagri R iti in questa Nostra Cattedrale una volta in Ogni Settimana , O almeno due volte in cia schedun Mese , abbiamo stimato prescrivere una certa metodo per la medesima da osseroarsi sedelmente, cheal medesimo ordine l' aggiungiamo, ed e ii seguente . Il Presetto , o un de' due vece - Prestiti da Not stabiliti per deita CongregaZione, net glorno prefisso per tenersi Ia medesima, nel dopo Uespero fara meZZ'ora innanai sonare alia disteta per un meZZo quarto d' ora la campanadella Chiesia Cattedrale , che a quest' uopo si destinera , per convocare, e dare ii segno a tuiti coloro , che debbono a quella intervenire , e congregati , Che Dranno nella Sagrestia di detis Chiesia si dat a principio alla CongregaZiO- ne con recitarsi da chi pressede l' Inno : Mens Creator Spirμrus: aggiungendovi rorazione delio Spirito Santo , e delia Beata Vergine , e queli altra : Actiones nostras , net quat tem- po tuiti stat anno inginocchioni . Finita l' Oragione si met teranno tuiti a sedere Con ordine , meta dati' una , e metadair altra parie di de ita Sagristia , ne la quale si faranno collocare ii banchi a ques 'essetto , ed in meZZo in faccia sederati P.Prestito con a talo i due Vece-Presetti, e terra avvanti

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APPENDIT

durare deita CongregaZione , che non potra eslier meno Sun Ora : doura tenere presso di se ii ruolo di tuiti quei Ecclesiastici cosi Secolari , che Reaolari, che stranno tenuit a convenire con Carta, calamajo, e penna ; e prima di venire

alia disculsione de' casi pro posti, sera da un Chierico, chedestinera a questo emetio leggere , e chia mare a voee altaogn uno degli Ecclesiastici in det to ruolo notati, che dour1ri spondere pure a voce alta adsum notandosi chi manca , assinche se manchera langa cagione legittima d' approvara

in: quello comminata .

Finita questa lettura , o ita chismata degli Congregati,il P. Presetto , o chi farA te sue veci , Ora spiegare da unChierico , o det Seminario , O det Clero Urbano vn Capitolo det Concilio Tridentino di quegii sti mera plui opportuni , e profit tevoli , cominciando con ordine dalth primi di esso , edopo lo spleghera un poco piu diffusa mente egit, accio Ogn uno in questa maniera sappia la Legge , che devσosservare; ed a questo impleghessa uti solo quarto ae ora - Dopo questa intega si pallara alia discussione , de Casi , che douranno sempre proporti in una Congregagione per l,ltra con assiggerne la schedola in faccia della potia della Sagristia , alfinche oga' uno vi fi possa apparecchiare e questi non potiano tessero me no di due per Ogni volta , que si i talicati si leggeranno prima dat deito Presetto , o da chi Egi Idestinera , tali quali sono stati proposti nella de ita schedola; indi si caveranno a sorte dati' Urna due de' Congregati , inomi de' quali si metieranno in tante cartelline in detra urna, e coloro che saranno ii sciti risponderauno vn dopo P altro acasi sudetti ; e benche questo uourebbe farsi in 'lautino , eda memoria , come pero questo non potra riuscire a titulsacile , e sorse per questo motivo putrebbero Ssuggire cly n-

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tervenire a deite Congregationi, percio a fiue d' eritar cline facilitare la cosa per quanto si pub , e renderia uel tuito pia vole , bastera , che questa tale risposta si saccia in lingua volgare , ed anche colla carta alia mano , che sotio scri ita d vr lasciare innangi ai P. Presetto , purche si iaccia adeguata-

mente , e si rapportino oppinioni sode , ed appoggia te a Mone a agioni, ed ali utorith de 'buoni, ed approvati Autori , de'quali ren 'uno dourebbe pro uvedem se non Ii ha , eoio si faccia con 1a brevita, ordine , e chiareeaa possibile te finita una tal risposta sopra l' uno . e I' altro cain , potiaogni altro de' Congregati dire cici che vorra in torno a quelli,ed indi it P. Preserto breve mente determinera quella Conci sione , che la di tui Dot trina sti mera piu vera , che inlinuera

Dopo deita discussione de'Casi Morali si passera per usaltro quarto d'ora alia spingagione di qualch e Rito det Ia Mesia, Ieggendosi prima ii testo delia Rubrica , e mi splegandosi questo con uia poco di commento, che si mira sar

replicare da uno , o due de' Congregati , e se detis Rita poeta qualche azione esterna , come sono te incit inaetioni, te Croci, te genuflessioni &c. si faccia quest' agione , e si faccia ripetere, acci che ogn' uno l' apprenda . e se aucties Rito medesimo ha qualche mistica significaetione , quest a anche si spi hi da chi presiode, o a' altro , chedallo stello Presetto Potra di segnam a questo emetto , come Letiore delle Sagre Rubriche , e pol rebbe essere uno di coloro , clie sono sati maestri delle Sagre Cerimonie in questa Nostra Catte-drale , i quali per Lar cici , potranno vedere i Commentarj di Bartolomeo Gavante coli annotagioni di Merati , Michele Bauldry deli' ordine Regesare di S. Benedetto , Pacito Maria Quarti de 'Chlerici Regolari, l' Abbate Pompeo Sar-nelli , clin ta i Commentari intorno at Rito della S. Messa, I 'Enchiridio d'Ipposito Tonelli, Pleuci Le Brun , ed altrisimili. Ter-ον GOoste

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cessario.

Che se si sperimentera , che tuito cici vadi a riuscirti oppo lungo , in tal casio. potra ita splega de Sagri Riti, coli' et ione pratica sopra di essi, . farsi al meno una ivolta at me se: 4 desiderarebbe pero, che i si facesse sem pre . perchδ a trop-Po necessaria , do vendo lucumbere a tuiti di far quella Sacrosanta agione delia celebragione delia Messa nella maniera Pur troppo douuta , e con intendere cloeche si ci per accompagnarci ili servore delio Spirito , ed astet to dei cuore , e periar inuo vere i circostanti ad assistere alia medesima conogni modestia , rispe ito , e rivereneta, e risve gliare ne ita loro mentel 'idea dei Venerando Mistero , che inquella. si tappresenta . In olire aisnche questo eser aio sem pre riesca piu utile e di vant aggiq di colorohche ci intervelagono,, si desidera , che chi propone i Casi Morali . lo faceta pyr. LCOD ridi04ι, non saltellando da iratiato in traitato , ma inCominciando da uno QF.esti , si continui sem pre ad assinuare i casi sopradi esso finche si termini, e terminato uno si palli a quello , che nella Morale sussiegue immedia tamente , scorren- doli tuiti sino a che fra un certo tempo si vadi a terminare tutia la Morale , che tornera mi ad ea minarsi coli' istest' ordine proponendo li casi stelli , O simili, accioccho quanto piu si discute tal materia , piu resti impressa nella memoria d'ogn' uno , e si vegga una volta fiorire ii No-

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