장음표시 사용
201쪽
rione pustrui , sollicite confulant: Ma quando cio non vi staseim pre possibile. fare da voi steis, dat che non doure te facit mente per frivoli pretesti e senta rvi , essendo voi quelli, elie ne fare te risponsabili a Dio , dovete almeno sorrogar viqualche altro Ecclesiastico de' piu probi , ed e sperimentati delia vostra Parrocchia ; ed in disetto di questi in quelle Par. rocchie, dove questi fiano scarsi , potre te deputarvi anche persone Secolari di probita, di moriggerateraa , e di spe chiata virtu , giusta it prescritio deli' istello S. Cario nella sua i struetione de Cura , is Visuatione infirmorum , colla cautela pero , che per gli uomini stano deputati uonaini , eper te donne sano deputate doniae, e che a tale visite vadano due per volta , e non soli , e che avvilino a Vollo stato degi' infermi , accio opportuna mente polli ate Polvo i essere a prestare loro tutia quella assislenaa , ohe richi eg-gono it loro bisogno , e ' vostro minitiem . po usata questa diligenaa dovete pure pro urare, ehe la vostra visit agi' inserini sia continua , cloe di ognitem po , e cred non vi fgomentino dat prestaria ne i rigori deli' in verno , nἡ gli ardori deII'esta , ne altro qua lunque incommodo, ed o breve sia Ia mallattia , o Iunga , e farehe de ita visita sia ait' insermo di consolazione, e di utile; di consolazione con suggerirgii secondo la sua capacita que imotivi, che possano piu soave mente indurio alla Cristiana pagienaa net male ; di utile con insegnargii di omeri re a Diogi' incomodi dei male in istonio de' suoi peccati, e con amministrargii tu tempo i SS. Sagramenti , non mancando incio per diserto, nε per eccesso , cloe ne indugiando troypo a dargli tali Sagramenti per non attristare P in sermo , oi suoi congiunt i , donde puo avvenire , che pol si piglino senaa poter rissetiere a quello si fa, ne dando gli tuti inseme alla prima visita , per non tornarci piu , se non quando e morio, per portario alla se pol tura , dat che ne puta
202쪽
I93 in peccato, o si ricordi di qualch e peccato non consessa tofi, o di accomodare qua labe partita deli'Anima fua, Comes ara quando it Parroco l'avera abbandonato Z DOvete dunque pressat Gli continua la vostra assilieneta, sapendo , che it Demomo in quegii estremi periodi fa piu grandi i suoi sso reti persario perdere , perche ha poco tempo, e percio l' infermo haemaygior bisogno dei vostro ajuto , trovandosi anthe egit abbatinio di forete , e se la sba glia , non e pia in istato di coris reggere ii suo errore ; vi si a percio a cuore di euere in clo es atti , ed assidai ; nἡ lasciato dopo, che t ammalato abbia pigliata l' Estrema Ungione , o fia stato dat, Medico dicat rato profisimo a niopire , di essergii se re a fianchi, r. δ ab-bandonaris neppur per un momento, lino che abbia elata tael' Anima , e quando andasse citi a iungo , o solle voi ne eessitato per ali re urgenZe a discosi arvi da tui, non permeti
te , che resti senaa i' assistenga di altro Sacerdote abile . cheda voi si chiam era a questo essetio, angorchis vi sembrasse che l' in sermo. avesse tempo a morire , perche con Nostro di spiaeere si e agga dueto sentire, che per tale credenga piu C uno sia pol morio senha I assistenet a vi un Sacerdote in quegi ultimi momenti , ne' quali gli era troppo necessaria non me .no per esser a jurato a far gratit delle virtu piu necessaris, me di sede , speranga , carita, e di eontriaione , di constr-mita, e di preghiere, che per ricevere t ' ultima Sacramentale assulugione , che dovete larvi righiedere prima a' esset reali'intuito destituto da' sensi Questa vostra assissenga final mentente dOvete prati. carta universat mente con tulti gi' in sermi di Ogni condi-Zione , di Ogni eta , o sesso , che stano , na permettere , che talunt Ceti di persone, o per la troppo fiducia
delia loro bonta . o per altra erronea persuasionU , shmo da
voi abbandonati sui passis est temo ; di questi i primi χglio- no essere i Fanciuili, i quali, perche di picciola eta si la- sciano diserinati de' Sagramenti , ea anche di quelio della
203쪽
Consessione col sopposto, che si ano tanti Angioletti, e pure si is troppo, e speciat mente a' gloriai nostri , che la maliata in piu o'uno ha prevenula lyeia, sicche di ta Iuno di essi sipolrebbe dire cio, che S. Agostino di se plangendo dicea :Tantillus foveto , tantus precator : Non docte Vol percio questi tra scurare , e privarii delia vostra arnorosa assistenta za , e sentir la loro consessione, e proccurare colle di screte, e diligenti interrogazioni scourire se avessero mai su tinnima qualch e Colpa grave , in cui se morissero anderebbero dan-
nati, ne lasciare di munirii coli' Olio Santo , angi col Ulaintico quando conosceste di esseriae capaci . Gli altri, che s glio no abbandonarsi , sono talunt , che si mostrano affatio quieti in queir ultimo passio , con questi bisogna avvertire , che non sem pre tal quiete ε buona, e da qualunque cagione questa provenga non ἡ e spediente l' abbandonarii , prima perche sebbene la medesima derivi dalia buona, e Cristiana
Vita sempre da loro menata , perclid pero non Consermati in graetia potano in queir est remo punio esser ientali , epossono soccombete alle tentationi, e cosi dannarsi ; secOndo, perche tale apparente quiete puo derivare uallei Ierque. ni miseri alluetatti a non far conto delia loro eterna salute quando erano sani , percio nulla temono , quando sola moribondi , con questi appulito ἡ bisogno di una particolare assistenga , perche ε necessario e colle preghiere , e colle sortie surtagioni proccurare di dessarii da quel letargo , in cui si irovano sepolii; e sebben ta luno dia segni di manifesta
impentienZa , neppur per questo deve abbandonarsi , madevesi angi prestargit sino alla fine una continua , e pludiligente assistenga per guadagnario come non e impossibile coli' ajuto det Signore , e con servOro se preghiere , da farsi, e farsi fare anche da altri per lui. Gli altri pure, che per lo spesso sogitono irascurarsi , come I 'esperien Za l' hα dimostrato , sono gl 'insermi di una abituale , e Iunga ma-
Iattia , i quali, non conoscendosi in pericolo prossimo di
204쪽
morire , facit mente si abbanctonano ,:ed appena si ammini strano loro qualche volta an' anno it Sa ramento delia Penitenga , e quello uella Eucari ilia , per fac che ademptanoal Precetto Pascale, e pol si lasciano per ii: resto deit' anno senZa veruntati uto Spirituale ; e non ἡ raro, che questi talimuojano serua ver ina assisteneta di sacerdote , pescite ii male tutio assieme T alialta , e P ammaZEa senaa dar tempodiricorrere at Parroco, ad astro Sacerdote, it the quanis sa inconveniente polrete dae vot stessi considerariis. eu animargia darci ripalo; e risiettendo , che questi tali infelici meritano Ia vostra compassione , perchδ necessitati a gemere inun letro, o sopra una sedla Oppressi da loro abituali malori, estggono di eder da voi rilevati dalli vostri Conmrit , assi che, se a disperata per loro l'aver sollievo per lo corpo , lo post an almeno avete per lo spirito con i buoni senti- menti , che polrete voi suggeririt , e dau' efficacia de' S gramenti , che spessio patrete amministrar loro, come noudovete ricusare di fare . Finalmente sono facili ad esset tr scurati quei miserabili inserint , che abitanis ne tugurν , eca panne lontane dati abitato , o sono in ques , ima in una POvera casa meschinamente traitati, e privi di Ogni umano
soccorso , colicie, o per la distanZa dei luogo , o per lasporchema det medesimo , o per eseruaris dati' inmmodo det viaggio, e delia puga a , o di altra cola simile, nota sonoco si tactimente da Parrochi visitati, ed assistiti, ma questi, Fratelli clitellissimi , meritano pili Ia vostra carita , perche, se vengona afflitii dalle miserte , e dat male net corpo , nota E conveniente di agglugnet loro Paltra afrtia ne di privarii degli a juti, ciae da Vot pol rebbero, e Che hanno iI dririo estingere per lo mirito: Vi e sortia mo perci , 2 V1 preghiamo a
non mancare di sat rilucerct it vostro Zelo, e caritae special- mente verso questi tuesthini non tener Conto doe di sagie patimenti che avrete a QTrire pen assistere ad una dequeste Anime ἱ giacche per quanto Potrannis esseP grandi. nota
205쪽
potranno mai paragonarsi col frutio, che mira ricavat si daquesti Nostri debboli suggerimenti, e sappia te sar conto delle . Anime tuite a voi commesse; e pro urate soccorrere te pia bisognoin non meno spiritualmente , che temporalmente, equando a eici non basteranno te vostre sorae , da tene anche a Nol l'avviso , che beta volentieri ci e sibi amo a coadjuvarvi per quanto possi amo . Attendete in somma con diligenZa grande a Uoi, ed alIa vostra greggia : Santificatevi, perchε siete Ministri di quel Dio, che e Santo per essenaa; tantificate lavostra greggia pascendola di binna vogita coire stmpio buono, e colla parota di Dio , e con i SS. Sagramenii , assincha non manchi da voi di proccurare per tuiti di essa la salveaza eterna, e possi a te voi riportarne dat Principe de' Pasori una eterna Corona . Ε2guite sedelmente quanio conquesta Nostra vi abbiamo incaricato, e vogliamo ι che in Ogni quatim Meli diate a mi, o al Nostro Vicario Generale contodi tale esecuetione , e pregandovi da I Signore la plenezradelle sue graZie per la tantificaZione vostra , e dei vostro P pilo, diamo a Vol , e a quello Ia Pastorale Benediaione .ato daI nostro Palaam Arcives vile questo di I 3. Ago sto
206쪽
ΙLlano Signore ra In vista della rappresentanga di V. S. Illina avendo ordinato ii RE alle Universita di cotesta Di cesi per meazo deli' UdienZa, che da oggi in avanti si aste-nessero di sare rappresentare opere sceniche dirimpello asseri spetitve Chiese in occasione delle loro Felli vita, ne tan poculin altri luoghi nel giorno det Ia Festa de' loro Santi Proteitori. E che qualora vorranno divertirsi con tali opere, Io facciano se vorranno, ma non ne' giorni di qualch e Festivita, o Per rapporto alia medesima ne' luoghi , che sono a fronte della Chiesa , na a spe se deli' Universita , ma a spe se diquei particolari, che vorranno divertirsi, mi ha comandatula M. S. partecipare a U. S. Illina tal Sovrana risoluZione per sua intelligeneta , e governo . Napoli a 3. MarZO I77 I.
207쪽
INformato ii Re , che iI Sindaco di Majori in controven-gione cle' Regali Ordini abbia fati a rappresentare una hur letta nel giorno immedatamente do po la Festiuita deli' AD sunta : Mi ha comandato dire ait' Udienda di rinnovare gliorcii ni a re peltivi Go vernanti de' i Elii delia Diocesi di Amalfi proibitivi di tali rappresentange sceniche da farsi in occasione delle Festivita de' Santi, o per rapporto alle mede si me , e speciat mente dirimpetro alle Chie se, ed a spe se delPubblico, io che debba intender si non solo ne' giorni della Festivita , ma neppure otio giorni avanti, ed otio storni do poalla Festa . Ε che si chia mi it Sinda co di Majori, a cui saccia
un' acre ri prensione per avere attentato di controvenZione R
' Sovrani ordini , con fare rappressentare l' opera scenica in rap- porto alla Festivita deli' Assunta , e che S. M. per questa volt agit risparmia it meritato castigo , ma che averta per l'avvenire se non vorra sperimentare it rigore de' moi economici es dienti. E finalmente , che dovendosi rappresentare opere sceniche , non si possa cio fare senZa averne avula prima I ain provagione dalla Giunta de' Teatri, e che l' UdienZa invigili per lye secuZione . Napoli 7. Dicembre i i. α CARLO DEMARCO m Signor Preside , ed Udienaa di Salerno Exequatur , sit respectu primi capitis renoDentur ordines per lota Dioecola Amalphiae, G respectu fecundi capitis, Docetur Θndaeus GoItalis Majoris , es resecra Iertii capitis expediantur ordiaes Circulares. III.
208쪽
III Real Dio aceto , con cui avendo pretes se Monachedei Mouostero di Majori sonetio a Regolari , nou effer faeire alla Visita delf Ordinario , se non una voltu in vita; si dichiara , che l' Arcivesco vo
Monastero se re che la stimera esperiente , e necessaria .
r Limo Sunore re Per la controversia delle Monache delia Pieta di Majori per la visita , come pretese esenti , avendo ritrovata ii Re in iussistente , ed irragionevole Ia loro pretensione di voler essere visitate una volta in vita dagli Arcivescovi pro te ore, ed incivile, ed irreverente ii trattamen et O usato a U. S. Ilima in occasione , che intendeva fare ladeita visita ha ordinato at GOvernadore Locale , che facesse sentire di Real nome alia Badessa di usare con U. S. Illina quando si portera in visita un atto di UmiliaZione , ed a che in nome delle Monache . come mala mente regolate , edat Provinciale , che obbligasse ii P. Consessore delle Monache a fare lo stesso, e seauita l' umiliagione , to destinasse in altro Convento ; e riguardo pol alla visita in deito Monastero .. Sua Maesta ha risoluto ct ella si av valga della fa colla jure delegaro a tenore dei I ridentino , e dei Ie Costituetioni
Appostoliche , QUANTE VOLT E LO STtMERA' ESpΕ-DfE ΤΕ, Ε NECESSARIO sui punio delia Custodia , edoller vaneta delia Clausura . Di Real ordine to partecipo a U.S. Illina per sua intelligeneta , e go verno Napoli 4. Luglio I 77 a. Illino Signore αα CARLO DE MARCO .
209쪽
CHRO NOLOGl CAPraefulum, V Archipraefulum, Cathedra Amalphitana
Ι- P Rimemius uti serunt a D. Gregorio Magno electus
primus Episcopus Amalphitanus anno s96. Obiit anno
Desiderantur Episcopi intermedii.
I . Petrus Episcopus Amalphitanus obiit anno 839. III. Leo Episcopus Amalphitanus electus circa annum 84o. obiit anno 847. IV. Petrus II. electus Episcopus Amalphitanus anno 8ψ8., fato cessit anno 8ss. U. Bonus Episcopus Amalphitanus success1t Petro. VI. Sergius Episcopus Amalphitatius successit Bono VII. Ursus electus Episcopus Amalphitanus anno 897., diem clausit extremam 92 . VIII. Jaquinius electus Episcopus Amalphitanus anno 9as sobiit anno 936. IX. Constantinus electus Episcopus Amalphitanus anno 949, obiit anno 96O. X. Ma-
210쪽
X. Mastolus postremus Episcopus Amalphitanus electus anno XI. Leo de Urso Comite Abbas S. Cyriaci Amalphitanus primus Archiepiscopus eligitur a Johanne XU. , anno 289. obiit anno Ioa9. S. Benedicti, a Ciero , & Populo electus Archiepiscopus
anno Ioa 9., Obiit anno I Oso.
XIII. Petrus Alpherii Judicis Salernit anus Archiepiscopus
Amalphitanus electus anno Io48. , Obiit circa annum
XlU. Johannes electus Archiepiscopus Amalphitanus anno
Io o. , Obiit Circa annum Io 8a.
XU. Sergius Nobilis Amalphitanus eleimis Archiepiscopus anno. IO82. , Obiit circa annum II oo.
XVI Maurus de Monte Monachus Monasterii Positam ex Minorensi ad Amalphitanam a Pascale II. translatus Melesiam anno rioa. obiit circa annum II 28. Johannes delia Porta Salernit anus ab Anacteto Antipapa consecratus , ct uti Schismaticus a Sede Amalphitana expulsus fuit . XVII. Johannes II. Presbyter Beneventanus electus Ardaiepi scopus Amalphitanus circa annum Ilina. , . Obiit anno XVIII. Johannes III. de Sancto Paulo Panormitanus electus 96o. , Obiit anno 987. XII. Leo ΙΙ. filius Domini Musci Amalphitanus Monachus