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III stro Clero, come fioris no tanti altri, che con assiduita fretaquentano vn tale e serctgio , col quale si viene a participare delle fatighe , e ri flessioni degi' altri , e mei tere in
chia ro certe verita, che prima erano sorse Occulte , comedice Smaragdo nella Regola at Capo 42. , pariando delle conferenae , che si taceano da' Monaci sopra te Divine Scritture notate da Cassiano , e da Odone Cluniacense : de scripturis Disinis aliis conferentibus inte rogationes eo erunt alii tonineruas responsones , G sc quae diu latuerunt oeculta , eoninferentibus patefiunt per ρlaua. Final mente si terminera de ita CongregaZione con qual-che breve oragione vocale come i' agimus Ge. eonfirma hoe Deus Sta , colle Litante delIa Beata Vergine , ed uno de' Vice- Prestiti, che potin fare rossicio di Segretario avra la cura diregistrare compendiosamente in un libro, che a que Felsetto si potra formare a spe se comuni, notando prima it giOrno, e V ora, nella quale su convocata certa CongregaZione coni nomi di coloro, che ci son mancati, restando cosi certificato di quelli , che vi sono intervenuti : indi registrera i Casielaminati , e la decisione satiane dat P. Presetto , com' anchei nomi di quelli, che a sorte usci ii , han discorso sopra det tiCasi, ed in fine. si sottostri verta Egli col suo nome , e cognome ; e cosi vogliamo inviolabit mente si osservi, e ne inearichiamo l' enita osserva naa at Ρ. Presetto , e suoi Colleges. Amalfi ai. Febrajo i 66. ; l
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Let ter a Circolare con alaune is aioni per li R R. Parochi. '
Alli RR. Arcipreti, Parrochi, e Curati tuitidi questa Diocesi
OUANTO debba esser prande la sollecitudine , E'l EeIO,
che ogni Pastore di Anime deve avere per la salveaeta di coloro , che sono stati a Iut assidati, Dients meglio si puo intendere, che col ccnliderare Cio, Che stare. gistrato nel Capo 8. dei Libro di Gisditta , ch' ἡ diretio a Sacerdoti d'Isdraelio; ma eon molia pili ragione si Convie ne a Not Ministri di Gesu Cristo , che veni mo in quelli figurati, quando loro sece sentire ii Signore t Vos esis Prinisteri in Populo Dei, S ex Vobis pendet Anima IIIorum , e Si par, che ripeta tutio giorno a Nol, ed a Uoi, Fratelli Dilettissimi , che dalla di tui Pro idenχa samo nati desti, nati a vegliare sulla Greggia di GESU' CRISTO ; e guaia Not, se non to facclamo , e tra scuriamo una sola di quelle Pecorelle, che la compongono a perchδ della di iei perdita
se ne vorra da mi stretiissimo conto . ta eccolo Come Celo intima con minaccia di aspra vendetia per lo Proseta Ereechiello nel cap. 33. Speextatorem dedi te Domui I rael: audieny ergo ex ore meo fermonem annuntiabis eis : Si me dicente ad impium, morte morieris, non fueris Ioctitus , ut e custodias Impius a Dia Da , us impius in impietate fas morietur SANGUINEM autem ejus de mana tua requiram zEd oti l quanto son terribili , e capaci di far raccapricctare Z α ognu
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Deouno queste ultime paroIe : Sangainstari autem ejus de manu cua requiram . Ed in verita come non coimarsi di spavento,st da una parte si consideri quanto preZiosa si a un' Anima , che ha il valore di tat in il Sangue di un Dio fatici uolno . e si bi fletia dati' altra , che puli la medesima irreparabit mente perdersi per l' incuria dei Pastore Z Penetrati percio da un si salutevole timore , sin dacche summo destinati algoverno di questa Diocesi non abbiamo lasciato di adoperaraetulte te Nostre debbolerae per proccurare ita faturaea delle Anime alla Nostra cura commesse : e per sar cio non abbia mo 'piu volte lasciato di scorrere da per tutio delia Diores sessa : e sebbene aves simo trovato molio , di che consolarcietisi per la docilitά de' Popoli , come per la vigilanZa , i Zel ed abilit, di Uoi Parrochi ; pure noci ci δ maneam di Os tervare at ni di sordini , clae richieggono riparo , e perci ei hanno determinato a stri vervita presente , a fine di e citare maggiocinente it vostro rato , e disporvi ad efficacernente cori prere colla vostra cooperanione at riparo sudet tinii prima, e Principale di sordine dunque che da Not si o
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WO dato loro ne' Santi Evangelj cogi nella Parabola delle novanta nove pecorelle laseia te per andar per balae e dirupiricercando l'una sola smarrita, sena a dari, pace 2 non ritro, vat ala , e portat ala sulle proprie spalle allovile , come quando nanco sedette premo a 'un po o per asperi arvi paZien-
remente la Donna Samaritana , e. ridiaria con i suoi amorei volt moniti, at buon sentiero , da cui erat traviata. Non de vono ignorare e la formidabile sentenra registrata. nel Cup, ε. defla Sapiena, Iudicium durissimum tD , qui Wamunt, fet e la nai inaccia salta da Dio per Mecchiello al Oap. 34. me P0ioribus Israel I erraOerunt re ρ ω evnoris montibur, nou ers, qui requireret': non possi amo perato facit mente indurci' a credere , che in Gio IIano i Pariochi di optii reata immuni o COmunque vada la cosa che quinoi, e necessario discuteria ) ib vero si δ', me ad uo tanto disordine convierne darsi ad Ogni fosso opportuno riparo . Non abbiam Nolla sciato di sero ii possibile peς darce o ; ina langa il vostroa i e cooperuZione , restera tutio inutile , perche it fruit' non sarta permanente : sic he creatarno, necessario, suggerirvi alcune cose , per meZZO te quali', quando Ora uno i da Uespunt ual mente estguite , si sperae con .sondam enisa, che tal a
sordine reisi astutio 'ri mediato se . ii .. I.
La prima dunque si e , che Uoi dobbiate insistere suisse satis inerva naa di quelle regole ι clie sono pia state da Not pre serit te intorno, ait' in&gnamento: della mitrina Cristianae .. Ospecia meme , che questa stneta iliter milmine', o Con dilii, penZa , e non persuntoria mento ne' tiorni iuuisti vi nella propria Paeti oemiae, e piu dontinua memo in molligiorni prima Ia Palatia cli Resurrehione, in cui develadem piet si ii precetio Pa squale , e che nelle Cappelle Rarali, o suorrri parro hi a s iri segni da quel Saeerdotura, . iche iri celebrera in S, Mes ne' giorni isestiMi tra is Messa tressae; a tonore des r ordine, da mi s P d I dio. Manlito' tu : Penadella sospensione , a ciu lo controverra I ed inuigilare se
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questo si adempte da quei tali Sacerdota , per Latio a Notauulsato . In secundo luogo non trascurare quando si lanno a
celebrare i Matrimori tra vostri Parrocchiani di esa arrinare bene , e non di passaggio i contraenii , se sono bene instruitine' rudimenti della Nostra S. Fede; inἡ mai far loro la sededi esser instruiti an quelli, come si ricerca dalla Nosti a Curia per i edir loro ii eontrabatur , se non quando oramente cosi eo si a no, e Non colla speran , che mssono ap. presso rendersi tali, perche coli' esperieneta si e redulo, chequando in cili non sono stati persettamente ammaestrati sinora quella eta, mon to saranno in appretio ἶ e iratanto , facenis
Host Padri. de' figi i , mon sapranno essi insegnarii cici che is
necessario per conseguir Ia satine eterna, e molet aneno avranno sol ciuidine, che questo Jor venga ensegnato da' Sace doti ; me bisogna indui si a sar clo col pretesto di evitare ii male delia ConversaZione e sorse pratica illecita di tali Sposi, perche ἡ roppo grande errore it permetiere uia male per evita me uti altro, Che non e maggiore di quelio , e pud n ripararsi con altri meZZi, come qui latio suggeriremo. La terga cola, che deve a Vot praticarsi , Per otienere ilfine desiderato , che tuiti restino ben istruiti nelle massime necesIarie dessa Nostra S. Religione , e non ne scappi uno , si e d' avere una nota distima di tuiti coloro , che vivononella vostra Parrocchia, e che ignorano la Dot trina Cristiana, e di tuiti lanciuili, e te sanciuile, e speciat mente di quelli, che vivono vel 1 ghi scarlati, e Iomani dalia Chleta Paris Toeahiale ι, ed avvertire con diligenaa quali siano soliti di non intervenire alia Dottrina, e per uoi stessi, o per me agod' altri seria mente intimar loro ii non mancare per l' avvenire, e se sono ragagat , o gargoni soggetti a Genitori , o Padroni, intimare a questi robbligaetione hanno di farti in ter oenire alle istriagioni delia Dottrina , e lo strettim tiro conto devono dare a Dio, se irascurano vn tal loro debito , chese tale ammonuione niente profittera, non lascerete , clopo
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. aver negata a tali negligenti l assoluZione, di renderne informati Noi , o ii Nostro Vicario Generale distiniamente ditati persone , per pigliar con loro quei rimedj , che ci δε-ranno permessi, implorando it braccio di chi sara necessario per obbligarii a questo loro dovere. Siccome pol iat volt aa cacie , che vengano nuOvi abitanti ne 'luoghi campestri . o cla una palsino ad un altra Parrocchia , Lara vostra curat' invigilare , che cio non stegua senZa vostra saputa, deputando a tal fine una qualche persona fidata, che ve ne dia
Final meate l' altra cosa , che in riguardo a cis deveLarsi da voi a pro di queste tali Anime, δ , che da tempoin tempo ci da voi mede simi, o per meraci di qualche prudente , e buono Eccletiastico sacciate una specie di visita ge-norale di tali Iuogni di campagna distanti, e dipendenti dalla vostra Parrocchia , ed Ocularmente procuriate indagare tuitiquei di sordini, che tra elli vi possono essere, e specialmentequel gravissimo, che abbiamo alle volte inteso regnare traloro, e che ad Ogni patio desideriamo , che sia eliminato,eioδ di dormire insieme maschi, e femine, ancorche fanciuili lieno , e fanciuile , purche fiano di anni se ite , o in circa istite , avulsandone Prontamente No i , e significandoci , secto succeda per vera miseria , o Per colpa , e negligenZaloro , o de' loro Genitori , accio polliamo nel primo casio foccorrerit, net secondo sarii. punire da coloro , a' quali spe t-Τa . Non tralasciate in tale Occasione e fortarii alia frequenZade' Sagramenti , all' esercia io delle opere Cristiane , e so-Pratuito alla fuga dei peccato mortale , e delle occasionidi coimnet terio , no permettiate mal a simili abitanti dello Campagne di soddisfare at precetto Pascale mori della propria Paroechia ; e perche su tale particolare abbiam rit ro-vato , che i figlivoli, O figli uole , che sono deli et a di dieci
anni, O Poco piu , e non ancora sono capaci di communicarsi, facilinente tra scura KO di consessarii anche una volt a l 'anno,
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me sarebbero tenuit, e cib s'ignora da Parrochi, perch Enon ciet' osci di riseuotere da questi i bollet lini , come si a di quelli capaci delia Comunione , e trat tanto restano quellitrascurati , e privi di tal necessiario Sagra me dio per pila anni; percio vostia mo , che ogni Parroco anche per quelli non capaci delia Comunione , e talli se ite anni in su sia tenuio* fare i bollettini , dicendo solamente in essi N. N. II δconfiesro uella Pa tia delI' Aano . . . . , e questi consi gnarii a tuiti coloro . che scino della sola Consessone ca Iaci , assinche consessandosi net tempo Pa squale, clascunoi torni a consegnare at proprio Parrum, se a questo si consesseris , o ad altro Consessore , che doura. pol subito farti passare in mano dei Parroco Locale , assinchε con questo meazo si possa esser sicuro di coloro , che hanno a cicaadem piuto . e di coloro . che no. Oppure in ciascuna Par-xocchia si faecia fare in una giornata stabilita , prima , o dopo Pasqua , come si pratica in questa Cattedrale laConsessione , e Comunione generale per tuiti sti fanciuili. es anciuile sino ait et a di tr. , o I 6. anpi , e procurare, che in questa ci convengano tiatti , che riusciri di utile ad et ii sanciuili, e di edificazione a i grandi: e questa desideriamo, che si replichi almeno tre volte ali' anno , ciMnella Pasiqua di Resurrezione, net S. Natale det Signore , eneli' Assunetione di Maria SS. , affine he si a Uveazino i figliuoli alia freque neta de' Sagramenti , e si procuri almeno in tali iempi di far loro fare una buona Consessione. It secondo di sordine, che nella Nostra Diocesi abbia moritrovato non a meno grave dei primo ; e per lo piu nasceda questo cioε dalla mancaneta det Catechismo ; e si a , chei Genitori, e speciat mente te madri, facit mente esponsono te loro Figlie appena che sono nubili , e sorse anche pri .ma , e per maritarie te sanno francamente amoreggiare coni giovani , credendo cosi rivstir loro pili facile di collocarie in Matrimonio ; ed appena truvato chi da qualche se inplifi
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r 89-ce indicio di volerte per mogli , ancorchἡ senZa vera validita cli sponsali , t 'am metiono pol in casa con ogni liberta, e li sanno traitare con det te figlie spo se , facendole concio prima prostitu ire , che dar loro marito: dat che ne proviene non solo una infinita di peccati , ma che restino it piu delictvolte di sonorate te famiglie , perche i Riovani ristumati deIIa troppo flacciat appine di tali pretest spose. riculano pol dicelebrare con loro it Matrimonio, e se lo celebrano , ha questa un cattivissimo emtio . giacch δ avendolo com inciato col pe cato , e percio seneta la benedigione di Dio , e impossibile che possa sania mente tirarii innaneti, e partor ir queli' essetto, per cui ε stato istituitor estgge percio , R R. Parochi, tutia in
vostra attenZione e gelo per riparario et e questo patrete farto
Prima , se vi studieret e frequentemente spiegare at vostro Po- Polo la virtu, e gPemetti di questo Sagramento, che S.Paolo Chiama Sagramento grande; e la maniera di Santamente Pigliarto, non gia a modo di bruti insensati . ma di volni. ni ragionevoli , e che professano la lagge di N. S. GESU'CRlSTO. Secondo se non cessarete mal d'insinuare a Padrie Madri di aver particolar cura de' loro figi i, giusta it loro debito , e speciat mente delle figi mole , e non permettano , che queste si espongano troppo in pubblico per te piazae , par ticolarmente sole , nδ Ie sacciano amoreggiare, facendo lorca Pire , che questo non e mezgo piu facile , come essi is, samente credono, di collocarie in matrimonio, ma piu tost d' impedircelo. e sarie anzi prostitui re con gran aiscapit desse loro coscienete. e dei loro onore; e molio piu insinuar loro di non permetiere, ehe i giovani, che te richieggono Per ispost a' introducano in casa con tal pretesto, e special mente quando hanno contraiti con loro i sponsali ; perch
cio viene loro proibito per Io pericolo troppo prosimo di
m metiere molli peccati di pensieri almeno, se non distiti, e che non diano a credere , che traitandoci questi in Presenaa loro , O di altri di east , e con tutia l' onem , come
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essi dico no , tali peccati non ci possono essere; perchε questi pur troppo ci sono, o almeno vi E il pericolo prolli modi essetet , e ci e lo scandalo , che ad alori con tale conversatione si apporta , e percio E necessario studiar si ad ognicosto di evitare questo ormai troppo comun male , per cui non essendo stati valevoli tanti altri me ZZi da Not sin' ora praticati, riserviama a Not colla presente I'assoluatone non soIamente di colorci , cho do po gli sponsali avessero avulatra loro copula , come sin 'ora ε stata riservatae . ma benanche di coloro, che avemro auuta frequente Conversia Zi ne e pratica tra loro con qualine ammiraZione , e scandalo det Uicinata , e des Genitori congiunti, chθ l' averanno
permessa, e che tanto gli unῖ, quanto gli altri non possano essere assoluti , se non da Not, ci da chi aver da Not una speciale saccitia a citi sar Il tereto di sordine da mi ourvato in questa Nostra Di eae , che non E meno pernicioso dei primo, e deI secondo gi, me ni vati, si e la meo cura , che da Parrochi si prendedegi Infermi , o questi dimor o nel corpo dei P abitato , one' luoghi di Campagna: per la quale Lippiamo essete a venula, che dopo pio giorni di mala ilia fia qualune persona passata algaltra uita , ci senaa esset munita di tuiti i necessari Sagramenti. o almeno non assistit ada un qualche Saserdote, che avesse poluto in quei ultimi momenti , che sontanto preetiosi , quanto δ preetiosa Ia beata eredita , s geririehuom sentimenti i ci ε stato cio troym sensibile , e giust in mente ei spinge ad eccitare ii vostro QIo me Ovviare ad unianto male per i ' avvenirΘ . Uoi, Fratelli tale itissimi , siete Padri Spirituali di coloro, che vi sono stati dati in cura , eeome tali siete t ut adaver provvidenra per i vostri figliuoli non solo quando son sani : ma beu anche quando socio in sermi, et aver' anche per questi teneregeta , e perciola sola notitia della malattia di alcun vostro Parracchimo , se volquat Pacie Io ainaste . Ovrebbe bastarvi per fax vi accor-
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ne di chi chlama, o per la distaneta delia Casa , o per ladusico ita det cammino, o per rimportunita deli' Ora, O Perrintemperie det tempo , o per altro mendicato pretesto tChe altro poti ebbe dirii , se non che net petio di un talPastore lo Zelo, O non sia mai stato , o stati assatio spentotgiacche nescit tarda mollistaea Diritus Sanai gratia : Deve
dunque la vostra vilailanga adoperarii speciat mente verso ivostri Parrocchiani in sernii , dovendo esser persuasi , chedove e maggior la calamita, e la miseria di cost Oro , mag-giore anche deve esser la misericordia , e la carita vostraverso i medesimi. Per rimediar dunque su questo particolare
ad Ogni futura di sordine , vi preghiamo per te viscere di GESU' CRISTO , ed instantemente vi preghiamo ad assistere con Ogni carita ed impegno da Uoi medesimi, quando PO-trete a chiunque nella vostra Parrocchia si ammata , e nontra scurare di andare indagando con ogni sollecitudine quali, e quanti sano quelli , che in deita vostra Parrocchia si am4 malano, ed inculcare anche spesso dati 'Altare, che vi remdano subito avulsato , qualora qualchediano si ana mali, Per accorrere presto , e prestat gli. ajuto, e non a spetiare , che ilmale giunga a segno di esserne disperata Iajguariggione , e che renda l'am malato inabile a far quanto deve , per bendi porsi a morire; su di che doure te avvertiriae anche i Me dici , accio a tenore delle Apostoliche Costituetioni facciano it lor dovere nella Visita degrin sermi, e per aver tal no tiZia dovere te anche girar da voi siessi spesso per la vostra ParrOcchia , e ricercar se vi siano insermi , a Tnche anche nouchiamati postate esser subito a visitarii , come prestrive S.
Carlo Borromeo net suo Concilio Provinciale I. alia Part. a.: AEgrotos vero etiam non oota i inomant, ut ad Sacramentorum