Sacrosanctae scripturae hebraicae libri aliquot Ruth Jonas Haggaeus Cantica Mosis Psalmus 22. 7. psalmi poenit. Cum latina versione, atque adnotationibus illustrati. Accedit canticorum Mosis, eorumdemque psalmorum italica interpretatio. Ad usum adole

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Con la sua fida scorta i posse ha vesti,

Betilem, ebe fama in Giuda συσὰ immortale. Nis. D ad alaun', ebe di brigata tollieran non so perabe , ae' ambedue ebis, Lor disegnando nuia celini vesti e

ssi 'pi , che des servire eran disces

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I L MESSI A.

Di rose adoma candias s vremigiis . Per saper sua dimora a me venise .

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Egloga III.

Clelo , terra , elementi , alma Sionne ,

Lui benedite , che o tanto amonne.

CARNE .

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Ed ecco , o gran ventura s it ciet si fende , E gia da i assis scende alato messo Cinto di gloria, e presso a uoi sen venne. Pol su e aurate penne alto se osse 'E uel μοιο noi scosse alto Davenito.

Fra timore e contento uriam , che diu ris Non remete , pastor a nunetis felice, M E gran gaudio vi apporto, onde m lina ,, Ogni gente, πώ eore.,, Comescrilse i Proeta, is ora

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Egloga 'III.

, , DP citiarini δει celeste Regno. Indi δει nato pegno, e des gran Padre ,

Fere te lodi uiare e M alia terra, Che geme in aspra guerra, ι' alma PACE. E flabile e verace annuuriam. ι lor canto accordaro in Uni rivaLe υαἰ i colli, e rima ae Israelemma si gran Dio fidele alia sua gente , Da per tutio si sente rimbombare E PACE risonare in monti, e in valli, PACE a mortalio i falli .l cisis Obblia. ἰ tantos o la via , ebe mena at luoco, Che disgnonne ιι messanter summo , Prendiam ripient di celesie suoco. Io ungo si primo , e la donetella steris Col υrechis augusto, cν io gia vidi amanteo E dei hambino at lume ambo discemor

Cia piis ebe si sole , det vel o infante Spargea reto splendenti ii divis viso: Ed umile mi prosem alle sue piante. A me parea H flare in Paradiso d

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r L FINE.