Bobbio illustrato dal padre don Benedetto Rossetti ..

발행: 1795년

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Molto pol maggiore h il lustro, che riceve it suddetto Monastero dati' inestimabile te soro diventiciaque Corpi di Santi, che nella Chiesasotrerranea decentemente riposti, e venerati dat continuo concorso de' Divoti Cristiani, riposano, de' quali fu fatia la solenne rieogni Zione, e tras

laetione dat Reverendissimo Monsignor Gioannide'Mondani, e dat Venerabile P. Abate D. Glo-

strumenti di ricogntrione, e traflazione, rogaline' giorni, ed anni suddetii da Colombano Cha- castino pubblico Notajo di Bobbio, come pubvedetsi ael libro de' di tui rogiti segnato V, esistente neli' archivio di detto Monastero. Ed ec cone it catalogo: S. Colombano primo Fon tore , e primo Abate dei Monastero di Bobbio: S. Attala secondo Abate: S. Bertulfo tereto Abate: S. Bobuleno quarto Ahate: S. Comogello oCongello secondo l' Ughelli quinto Abate : S. Cum iano primo vescovo di Scoetia , pol Monaconet Monastero suddetto: S. Romano , s. Ualcario , S. Suniberto, S. Allo, S. Teoperto, S. Cu-niberto, S. Tuni prando, S. Rataldo, S. Andrea, S. Gioanni, S. Pietro, S. Leone, S. Blου duli 0, S. Maroneo, S. Agibodo , S. Teodebaldo , S. Baudaeario , S. Leopardo, tuiti Monaci, oltre Ietre Vergini Bobbiesi, cloe S. Petronilla , S. Si-niverga, e S. Rottrada. Mollissime attre Reli, quie di Santi e Sante, te quali ne' loro giorni

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estivi si espontono In chlesa, sono riposte iaaltrettanti distinti Reliquiarj, che si custodiscono negli armari della Sagrestia della Chiesa Superiore , di cui parieremo pili solio. La Citta Vescovile, a cui ha dato origine ilMonastero di S. Colombano sa) , e la colitva-aione delle aspre montagne, da cui e circonda ta, Sono altrettanti testimonj permanenti deIgrande vantaggio recato atrumana Societa, edallo Stato, dat Monastero, e cla' Monaci. Erano ormai dalla grande antichita di undiei secoli minacciati di rovina la Chiosa , ed ii Monastero di S. Colombano , allorche ii Definitorio delia Congregaetione Casinese ne ordinti la rie-dificaetione in ptu grandiosa, e piti' elegante sesema ι e perchh te finanze di S. Colombano non

erano sussicienti per condurre a huon termine cosi nobile impresa , furono lassati a contribuireun annuo sussidio in proporetione delle loro mag-giori ci minori rendite ii sequenti tre dici Monasterj; cloe S. Paolo di Roma, S. Bene deito di Mantova, S. Giustina di Padova , S. Salvatoredi Pavia , la Badia di Fitenete, S. Giorgio Mag-giore di Veneata, S. Nicolh dei Lido, S. Pietro di Perugia, S. Eufemia di Brescia , S. Nazario da Verona, S. Maria di Praglia, S. Procolo di

Bologna, e S. Pietro di Modena. Mediante uatale soccorso fu riedificata un' assai grande maestosa, ed elegantissima Basilica di cinque e belle, e grandi navale comprese te ample Cappelle, a Ved. lib. I. n. III.

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ehis otio per parte di Iunghereta passi circa

novanta , incluso it Coro , e qua rantadue di lar-gheaza, tutia ornata da capo a fondo di pitture figurate, e di bellissimi, e vaghissi ini fregj, conelevato e spaZioso Santuario rinchiuso da steccato a colonnette di pietra, a cui si sale per uoacomoda scala parimente di pietra. L'Altar mag-giore t tutio di marmo simile at verde amico , e dietro at medes imo soὶ continua ali' istesso piae Ilo it vago e spaetioso Coro ornato di pitture iagrande sui muro rappresentanti alc uni de' Principali prodigj operati da Dio ad intercessione di S. Colombano. Ad ambidue i lati dei Sahtuarios' incontra una comoda scala di pietra di sedici gradini, la quale termina sopra un ripiano sottoil Santuario, da cui per un'altra simile scala dialtri tredici gradini parimente di pie tra pub ilPopolo como tomente seneta far confusione duscendere nella Chiesa di solio, de ita Tuburio , o Scurolo, la di cui volta e legetiad ramente so-stenuia da sei colonne di marmo. Quando si egiunto a' piedi della scala di questo Seurolo sivede subito a diritia una Cappella vuota a ca-gione delia troppa umiditia, la quale sta semprechiusa da una longa ed alta ferrata, la qualedicesi dei tempo di S. Colombano, di un finissimo, vagitissimo, e cost forprendente disegno, che gli stessi forestieri piu periti neli' arte non

a Si legre in Erectum et consecratum anno Domini MDCC. m

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si sariano d' ammiraria, e dissicii mente s indu cono a credere , che l' arte umana possa essergiunta a far tanto. A sinistra pol v' e la Cappella deita di S. Sil-stro con un altare dedicato Maria Vergine Santissima. Neli' interno del' Santuario si te dono tre 'Altari: quel di meetzo et' Altar principale, sopra di cui euvi la cassa , sella quale riposano te sagre Ossa di S. Golom hano: gli altri due laterali sono eretii uno sottoil sagro Monumento di Sant' Attala, e l' altro sotio quello di S. Bertul D. Questi tre Altari furcino consagrati nel 148s. 18. settembre da Monsignor Luchino de'Trotti Vescovo di Bob. bio ad istaneta dei prelodato P. Abate D. Gioan Antonio di Pavia, e se ne conserva l' Atto rogato ed autenticato dat Notajo Colombano Cha- castino. Sult' arca , in cui riposa it Sagro Corpodi S. Colombano, e scolpita la eguente i scri-ntione : α S. Columbanus Hibernensis D. Beneis dicti discipulus , sectator sa) ab Agilulfo Lon-8 gobardorum Rege Ecclesia S. Petri, dc Bobiensi territorio quaquaversum ad quatuor milliaria donatus 'hanc Urbem, hocce Coenobium , quod N Abbas moderatus est aliaque multa constituit. Animo nunc coelo, corpore hic requiescit in si ve de pure scolpito fuit' arca suddelta di pietra S. Colombano genuflesso in alto di ricevere un Idria da S. Gregorio MRgno. - αὶ Si allude alia grande analogia , che ν δ tra la rita e la regola de due Santi Fondatou.

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In cornu Evangelii deli 'Altare di S. Colom.

hano si osserva una pietra grande sepol crate per pendicolare at pavimento incastrata nel muro, e deli 'altereta di piedi tre e mereto, e di lar gheaza un piede e tre quarti, ove si legge ris crietione gia riserita di sopra solio Ia parola S. Cum iano nella Serie de i Abati: sopra questa lapide sta in alto assissa at muro la cassa , cherinclitude ii Corpo di S. Cum iano. Dali' altra parte ali 4stessa altereta in cornu Epistolae delsud deito altare di S. Colombano ; si vede un' altra cassa, entro di cui si conservano te Reliquie dei Corpo di s. Congello. Alite due casse assisse at muro in alto in poca distaneta Milesud de ite sono e sposte alia pubblica veneraetione, e rinchita dono te ossa, e te ceneri di S. Romano , e de' molli altri Santi sopranominati. Questo Santuario occupa tutio lo spaetio sotterraneo corrispondente ali' ampleaeta det Santuario, det Cinro, e della Sagrestia superiore, la quale imminidiata mente succede at Coro. In questa Sagrestia si custodisce un tesoro di antichith , e delle pio insigni sagre Reliquie. Av-vegnachi olire sei grandi Reliquiarj d' argentodi struttura moderna , e tre casseite ornate d argento colle fac ciate di vetro, che lasciano ve-dere cib, che rinchiu dono, vi sono orto altriReliquiarj antichissimi, de' quali tre di figura piramidale, uno cli figura ovale di legno indorato, e qua tiro di metallo indorato di figura cilindrica. Euvi un busto d' argento rappresentante S. C. Iombano , in cui vi rinc hiu de ii di tui sagro Cra- aio. Scito la base di questo busto leggonsi te

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martii die 4. D. Columbano Monasterii Bubiecisis fundatori sanctissimo, procurantibus D. Luca Vercellensi Abbate pientissimo, & devotissimis Monachis, Theca haec argentea, in qua ejus sacrum caput reponeretur, facta fuit Papiae. -

Dalla parte anteriore sult' orto sta scritior radime pia fuleenti Monacorum cura metalla Sancta Columbani condidit Ossa Patris. E dalla parte opposta leggesi: αDa Pater ut Populus Bobiensis semper, O ista Sine loea felici Numine tuta tuo.

Uno de' suddetti Reliquiarj di figura piramida Iorinc hiu de un antico cilindro d'avorio dei diametro di ire oncte, e di cinque d' alteaeta, la dicui superficie sa) ali' intorno dati' alto at has sorappresecta la favola di Orseo , ii quale si ve da

sedulo sopra di un fasso in alto di toccare la cetra,ed ogni sorte di fiere in alto di correre fretiolosa mente verso di tui, e largit corona. Le si-gure degli animali sono in circa sessanta tulte dirilievo at naturale, e reca maraviglia che in cogi piccolo spaZio stansi potute cosi esattamente scolis pire tante diverse, e cosi diligentate figure. Credest, che questo finissimo e mirabile lavoro sciopera di greca mano.

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- r2s Vi e pure una Colomba di otione', che serviva anticamente per riporvi it Viatico da portarsi agi' Infermi; ed eetiandio un Ariete di metallo , e di figura concava , in cui si riponevane' tempi antichi l' Oglio Sagro per amministrare ii Sagramento deli ' Estrema Unetione. Si custodiscono ancora it collesto, di cui si serviva S. Coelombano per lagitare it pane , e la taetra di le-gno fino per here. Questa larga fu fatia incastrare, e ridurre in forma di coppa di calicedat P. Abate D. Pietro De-Garigiis Bobbie se,

come ci farino conoscere queste parole, che ali' intorno di deita taeteta si leggono: m Hoc opus factum fuit tempore Domini Petri Abhatis Monasterii S. Columbani Bobiensis anno ISSA. παDi particolare struitura, e figura pol e ii campanello, che si suonava Per viaggio alla testadella Processione in occasione delia trasserta del

r Idria di alabastro finissimo trasparente deli' altereta di circa IA. oncte, e di oncte otio didiametro. Quest' Idria h tradiZione costante, chesia stata donata plena di sagre insigni Reliquiea S. Colombano da S. Gregorio it grande, chedicesi r abbia portata da Costantinopoli allor- quando vi su inviato da Pelagio II., e che stauna di quelle, che servirono at famoso convito

. . - . . . s

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di Norre fatio in Gali ea, e sant sicato datIa pre. seneta dei nostro divin Re dentore.. Mollissimo inolire e da appre22arsi una cas pelta indorata fatia a guisa di plano inclinatodella larghezZa di tredici oncte, e di venticinquedi lungheaeta , in cui stanno riposte i. q. delit pili antiche e rinomate sagre Reliquie distinte e separate l'una dati'altra con leggiadra simmetria, elascuna net suo vasetto di vetro, e tulte visibili attraxerso della lastra di verro, che chiudela cassa, e ne forma la Dcciata. Questo Reli, quiario si espone sulla mensa deli' Astar mag-giore ne'giorni solenni. Fiaal mente non si ometia di osservare te ire Pietre preetiose chiamate Agate dat P. Mabillo. ne, benche sembrino pistrosto Calcidonie, lequali a guisa di medaglie sono incassate dietro una grande e bella croce d' argento. La pietra, iche vedesi nella parte superiore, rappresenta dueteste coronate , una d' uomo con iunga barba ,l'altra di bella donna, te quali con la solitastanchcreta propria de' Francesi surono baltearate

Isivi, e Serapi d l P. Mabillone , da cui su delpari deciso essere Mitia iiscrietione di minutissimi caratteri, dalla quale h contorniata lapietra suddelta, quantunque te prime parole se rino piutiosto Greche, ed allusive ali' amore delia celebre e bellissima Irene Ateniisse stata

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- , .

ainopoli; eonseguentemente e pio verosimile , che quelle due reste figurino que' due Sovrani conjugati. Α buon conto it dotiissimo Padre Pacciaudi m di sentimento, che Greche sieno Ie lettere di queli' iscriZione , e la continuarione delle me desime sta affarto inintelligibile , o perche contangono alcuni dei misteride' Basiliani non ancora compreSi, Ovvero uaaccOZZamento arbitrario, che si faceva da alcuni

degli antichi secoli, come ce lo danno a con scere parecchie antiche gemme giudicate delcarattere delia nostra dat piu valenti Prosessoridi lingue orientali in Roma, Napoli, Pisa, e Parma, a' quali su mandato, senetachh neppuruno avesse ii vanto di leggeria, molio meno displegaria. Quindi it prelodato Pacciaudi in una sua dissertaZione sopra la nostra is rizione, par lando det giudietio tollone dat P. Mabillone neIsuo Museo Italico tom. I. , con tutia ragione cosi si spiega: D la testimonianaa di queli' uo-n mo dotio, che ne ha pariato net suo viaggion Italico divieta sospetia, polche non Φ tuit'uno D giudicare di un codice, e di una antichitan Egietiaca o Greca. Questo non era it mestiere v di quello Scritiore, ii quale se avesse intesau la materia , avrebbe inegito descritia la pie-

occupa l' est remita at di dietro dei braccio drittodi detra Croce , q ci presenta un Sacerdote di Iside , ii quale liene ii Sistro nella mano sinistra , ed ha la dritto aletata in alto di benedire. La terZa e pari mente at di dietro a' piedi della

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Croce, ed e una bellissima testa eoronata s pia di un busto armaro di coraeteta, it tutio dixit levo, e rappresenta la figura det Re Agitulla,

sentante ii Sacerdote d'Iside. Tuita tre queste pietre preetiose sono di figura Ovale, ii di cui diametro maggiore ε di uncincta. Prima di uscire dalla Chiesa riseriro la se-guente iscrietione, che si vede sui muro dellaCappella di S. Stesano laterale ali' Altar maggiored alia parte deli' Epistola: i. D. o. M. Deiparae semper V. Mariae SSin Prothomari. Steph. Et Laurentio tutelaribus Sacellum hoc

Antiqui juris honorifiei

Nob. D. D. de Monticellis Petrus MeZZanae Parasaci, et Sedonis Feudatarius ac Dominus,

Et Fabius

Fratres quondam Federici, Unaque cum eis Horatius quondam Petri Eorum Patruusi ornatumi D. D. D.

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