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gliores perche , chi δε un Atto di Contri Eione, in cui an eos' include la volonta di eonsessarsi, it peccato e perdonato subito da Dio: ma , chi fa un' Atto di Attri Zione , ik peccato ... non si perdona prima det Sagramento delia Penitenra ; l Attr χione bensi lo dispone ad impetrare net det to Sagramento ilperdono de' peecati , e la gra ala di Dio. Pen. Quale di questi due dolori e necessario per la Consessione e cons It sentimento oggi comune e , che ii dolore, o ContriZione perseita E bucina, ma non necessaria per la Confessione I b stando it dolore impersetis, ciM l Attrietione, o pura gi, spiegata di sopra , o a I piu quella , che e congiunta con qua cne principio di amor benevolo verso Dio; it che rimane finora indeciso dati a Santa Sede . Pen. In segnate mi, o Padre , , fare un' Atto di Contriχione. U. Volentieri. Dite cosi :
A Iddio, e Signor mio, per esser uoi sommo, infinito, e perviis sellissimo Bene, vi amo septa tuite Iecose, e percio di v is mcuore mi pento, e dolgo di avervi oriso con tanti miriri peccati . Gli ab minotuiti, e li detesto piu diogni altro, male : me ne dispiace , e ve ne chieggo umit mente Perdono , is fermamente proponendo , col vostro sanio a tuto , di non os is sende rvi mai piu neli' avvenire . Se pol per vostro spirituale divertimento aveste eam, anchecantando, far qualche altro atto di dolore, eccovelo in una
is Oisest ii mio Signore, is Mio Dio, mar di pieta , sente di amore IM Ingrato, osse si 1 tortois Chi sol per amor mio in Croce e mort a ,, Pentomi , sommo Ben , Bonta insipita ris Mai piu ti offendero; mai piu, mia Vita. Pen. Chi si consessa seneta dolore de ' peceati , e seneta proposito . di non peccar pili , riceve it perdono
cons. Se non ha almeno ii dolore imper se tro, et M l Attrietione , mi sermo proposito , almeno implicito , di non peccare maipiu , certamente, se si consessa, la Consessione non vale, e non riceve i I perdono de peccat . Pen. Α che eoia si dee attendere maggiormente , quando uno si
prepara per consessarsi cons. Si dee attendere sopra rini cosa a procurare, ed a dima
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dare Dio questo dolore , e questo proposito: e chi nonis altro, ehe ricordarsi de' suoi peccati , e va pol raeconia li, come una storia, at Consessore , non si confesta bene . Ten. Perche ὸ tanto neeessario it dolore, ed ii proposito per eo . fessassi beneptans. Perche ii dolore de 'peeeati eoi proposito di non piu meis
care ε una parte assoluta mente necessaria det Sagramento delia Peniten Za a
Pen. Quante sono te parti necessarie di questo Sagramento pons Sono trὸ: Ia Contri Eione, hi Attri Zione la Confessione de peecati, coli' assoluZione deI Saeerdote t e Ia soddis AElone , cloe la peniteneta , che si is , dopo avula l' assoluZione .pARTE QUARTA. - Della confessione. evcn. A Vendomi instruito intorno at dolore , ditemi ora, eois me ho a far la Consessione e U. Dopo fario resime delia eo scien Za, con cuore tutio dolente, ed umiliato , senZa partar, per quanto spuo, eon a cuno , vi porterete a dirutura a piedi des Consessore . Ingi nocchiato, vi si rete ii segno delia Croce, edi rete eon dia voetione it Confiteor , sino alle parole , mea culpa, mea culm, mea maxima culpa; e, dicendo queste parole, vi battereteilpello per dolore di avere osse so Dio. Pol direre chia ramente , sed et mente, e eon rossore i vostri peccati , eonforme gliri avrete accolli nella memoria . Per e sempio,, Padre mi ac D cuis, non avere amato Iddio, come do veva I ed in partio colare di non esse i seris convertito alia Maesa Sua sin,, dat principio, che t 'ho conosci uto. Hodetto tre bugie es, una volta no giurato ; due volte ho perdulo it rispereo 1 mia is Madre : una volta non hosentita la Messa la festa. Due vol- , , te ho desiderato male at prossimo e t se volte ho maledet to imorti s E eost con quest ordine , e con questa chia reZEa di- rete i vostri peccati . Pen. Si debbono dire tuiti i peccati nella Consessione λ U. Tulli i peccati mortali ii debbono dire, eolla loro speetie, numero , e circo stan Ze 3 pere hὸ questi sono Ia materia necessaria det Sagramento delia Peniten Ea . Pen. Edi peccati veniali si debbono anche consessare pCons. Non v' E obbligo di consessare i peccati veniali, perche questi non fanno perdere l'amiciata di Dio. Pero se ne volete dire
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qualcuno, dovete consessario anchecia medesimo dolore, e proposito di non commorierio in au venire .
Pen. Se uno lata assedi dire qualche peccato mortale, la Conseiasione sarebbe buona 8 cons. Se si laseia per malizia volontaria mente 3 Ovvera perche nous e satio bene I' eum e delia eo scien Ea , si si un peccato mo tale di sieri legio, e la Consessione E nulla: edit penitente ρ obbligato a far di nuovo quella Consessione, edaccusarsidet sacrilegio commesso. Ten. Μa se si scorda di qualehe peceato mortale seneta mali Ela λ U. Aliora non pecea 3 e quel peccato, che si E scordat , resta aia soluto inlieme con gli altri. Pero nella prima Consessione, chesi , ὸ obbligato a diuo a I Confessore ἐτω. Se quel peccato e stato assoluto , perche si ha da dire alConsessore qtans. Si ha da dire, per soddissere at precet to di sire intera la Co
fessione de' peecati , sice me uengono nella memorias e se nota si dice , si pecea mortal mente contra questo Precetto .
ons Vuoi dire, che non basta dire at Consessore: Padre io ho meis cato a ma si deve dire la qualita dei peccato, e quante volte
Ten. Se uno non si ricordasse ii numero eiusto de ' peccati , comeh da dire at Consessore λ U. Deve prima pensare at numero piu , o mem, epol pigit an do it numero di mezZo, ei mettera Ia parola, in circa. Pere sempio : avr, qu egit hestemmiato, e non a , se otio, o d ieei, o dodici volte . Aliora potra dire : Padre, hci bellem atodieci volte in circa. Pen. Avendomi instruito in torno alla sperate , e numero de peccati,dieami qualche cosa intorno alle circosta e . U. In torno a queste, sappia te, effervi obbligo indubitato di spieis gare in consessione non sola mente la spe Zie , ed ii numero de
peccati, ma ancora te circo stan Ze , cne mutano la spezie delpeccato, portano seco annessa qualche censura; come, se uno rubba una cosa sigra, perchὸ E sacrilegio : se uno percu te una persona Ecclesiastica e perch , olire at commetiere saerilegio, incorre nella stomuniea . Quanto pol alte circostanze, che non mutano la sprate dei peccato , ma notabit mente t aggravano ,
due sono Ie opinioni de ' Dottori. Altri assermano I 'obbligodi spissatis nelle Consessioni, altri lo negano .
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In somma abbia te per massima , che it penitente ἡ obbligato sempre ri spondere con verita quando it Consessore lo' di manda in torno a' sues peccati, per sapere lo stato delia sua
Ten. Dopo detri i peccati, ho da dire altro at Consessore pC f. mpo aver detii tuiti i peccati, conforme gli avrete nella memoria , ὸ bene, che .ggiunghiate is Padre , mi accusori di tuiti gii altri peccati, che ho commeta, da chelio avu-to I' uso della ragione 3 e se io me li ricordassi, e li eonoscessi, is tuiti li consesseret: e pero di tuiti mi pento, e ne ho gra is dissimo dolore , percia ho osse. ii mici Dio I e ne eerco voi, Padre, che siete in tuoso di Cristo, umilmente la psa, nitenZa . e 1' assoluZione.
Delia Dia agisne, is sa delia Penit Ta . Pen. ς E il Consessore mi da una penitem a grave , sono toto obbligato ad aecenaria Cons. Se voi considerate, che oges vostro peccato λ una gravissuma ingluria , fatia , Dio, si a quanto si urelia grave la penitenZa , vi conoscerere, secondo Ia doretina piu comune , sempre obbligato ad accellaria ς siccome dore te um timente rice vere tuiti gli avvifi, edi consigit, che per la salute deIllaniam a vi data ii medesimo Consessore . Se πω vcdrete, che Pr babit mente non pol rete far quella penitenaa, dovete umit memte pregario, che ve Ia muti. Pem La peniten Ea fi deve sat subito pro . Quando it Confessore non vi ha determinato iItempo, con-viene farta quanto piu presto si puo, e prima d' incorrere iaqualche nuovo peccato mortate .
Pen. Si sod disse alta peniteneta, se questa si in peccato mortale λωή. Ε' dottrina gia comune , che si s disti, quanto ali' oiabligo imposto dat Confessore m manima, ehe coliti, ii quale in istato di peccato mortale a la peniten Ea inglunta-gri , non ἡ tenuis a farta di movo, quando ritornanello stam di graZia.
Pen. E' peccato far la peniten Ea in peccato mortale pcans E' peccato veniale solamente . Pen. Se uno lascia di far la peniten Ea, che peccato commette t
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cose simili, E peccato mortale: ma , se E leggera , imp sta per colpa tenera , come di pochi Pater nostri, o di poche Ave Marte, e solo peccato veniale. Ten. Avula la peniten Ea , che devo aspellare dat Consessore λ , cons. Dovete a spetiare ii compimento di questo Sagramento de la Penitenaa , che E I' assolutione de' peccati .
cons. Dovete aliora stare colle mani giunte umilissimamente i chinato, e rinovare , per quanto potete , avanti a Dio ildolore di tuiti i peccari commessi in vita vostra , con se in risoluetione di non peccare mai pius e pregare Sua Diis vina Maesta, che, siccome ii Consessore vi assolve qui in terra, cosi la sua infinita misericordia vi abbia assoluto iaCielo, per gli meriti della Passione det suo Divino Figi uolo, e Nostro Signore, e Redentore Gesu Cristo . Pen. Avula l' assoluZione , che altro mi resta a fare λcons. Licen Elato dat Consessore, andrete a dirittura a meiterv inginocchione innanai a quaIche Altare, od altro Iuogo a proposito , e vi farete questa, Od altra orazione .
I ringrazio, mio Dio , vi lodo, e Ii benedico per Iais v graetia, che mi avete salta di farmi giugnere a con is sessare i miei pereeati. Vi prego per gli meriti della San-
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Ordina quindi Sua Santita a tuiti i Parrochi, ehe neIl' insesnaia. ne a figlivoli, ed alle figliuole la maniem di ben consessassi,debbano valersicu questa Instruatone I e comunicaria a med simi net modo, che si ὸ prestritto per lo insignamento delia Dottrina Cristiana fi in cui dati a Saruit, Sua si ε ancora proposto, come possano facit mente instrui ene gli adulti, cheper anche ne fossero ignoranti.
F.A. Arenes. 's. di Avellino , e di Frigento Serretario det Concilio.
Per que 'o che devono per la prima volta ammettersi alia Santissima Comunione .cit. Tit. XXXII. cap. M. pag. 68.
INTRODUZIONE. SE e debito de Padri naturali it somministrare ii necessario
vitio alle loro proli a fin es manteneri e , e farie crescerenella vita temporale deI corpo maggiore E la obbligazione diessi, e de'Padri spirituali, come sono i Parrochi, ed i Maestri, che attendono alla educaχione delle figliuolanχe , di non far alle medesime desiderare iI cibo Mura stanziale dei Corpo Sagratissimo di Cristo, Signor Nostro, con cui restino quelle spiritual mente nutrite, e santa mente educate nella vita deli 'anima, Iaquale dovis pol vivere eternamente in Clelo, ch' E l'ultima fine, Ier cui da Dio sono state create , e poste per poco tempo nel mon o 3 in verita disse di sua hocea lo steta Cristo Io scino it pane vivo disceso daI Cielo r Se alauno manser, di questo p de , vivera in eremo Ego sum panis vivas, qui de Gelo descendi: Si uis manducaverit ex Me pane , Niset in aeternum . Jo:ςv. FI . Fer soddisfare adunque at pio desiderio di que', che , non essendosi ancora comunicati, Brainano essere instruiti nella manter
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di degna mente accollarsi alia Divina Mensa det Signore, e rie vere con stulto ii Sagramento delia Eucaristia , ha giudicato Ia Santit, di Nostro Signore BENEDETTo XIII. di molio profitto ii dar Dori la instruetione. presente in serma di Dialogo tr il Parroco, ed i Figliuoli; ed in questa splagare con brevit, , echia regZa : ehe sia it Sagramento delia Eucaristia : che utilit cagioni in chi Io viceve: e Che dispositione si ricerca in chi
Parraeo. A Vete voi desiderio di comuniearvi Felivoli. Signor si, ehe I ' abbiamo da molto tempo . Par. Che credere voi, che sia questa Comunione λFig. Crediamo , che qui per questo nome di Comunione s' in tenda it Sagramento delia Eucaristia , come ei su insegnato colla Dottrina Cristiana. Tar. Ma non vi ricordate, che per prendere questo Sagramen to , vi su detto , esser necestario saper molle eois Fig. Appunto per questo bramiamo esseme ora instruiti. Par. Ora bene: state dunque con attenZione, perche io, per non consonsondervi la mente, v'insignero per adesio , s condo la vostra capacita, te cose solamente piu essenatali, e piu importanti.
Fig. Siamo tuiti attenti : ma in primo luogo Uiegateci, eheeosa sa it Sagramento delia Euearistia . Par. U Euearistia , o sa Ia Comunione. E uno de' sette Sagrais menti, instituiti da Gesu Cristo , net quaI Sagramento sotio te speetie di pane , e di vino , si contiem ii vero Cospo, e ii vero Sangue coli' Anima , e Divinit, det medetamo Cristo Nostro Salvatore. Fig. Quando su instituito da Cristo questo Sagramento Par. Neli' ultima cena , che sece eo' suoi Diicepoli, Ia sera avanti alia sua passione. Fig. Perchὶ questo sagramento si chiama Eucaristia Tar. Eucaristia vuoi dire Ringra amento : per darei ad intenis' dere 3 che quante volte et comunichiamo dei Corpo, e Sangue di Cristo , dobbiamo ringraziario di quia grande amore , che ci ha mostrato in patire, e morite in una Croce per noi 3 ed in lasciarei se steta per cibo spirituale delle anime nostre.. Fig.
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Come quel, ehe E pane , si converte in Corpo di Cristo, equel, che e vino, in Sangue di Cristo Tari Per virtu delle parole, ehe dice ii Sacerdote sopra Iostia, e sopra it vino , quando δε Ia consagraZione. Chi ha data tanta virtu a quelle parole Gessi Cristo, iI quale ἡ Dio onnipotente, e n, e puci f re cio, che a noi pare impossibile. Chi , non essendo Sacerdote , dicesse te deite parole , fare, be la consagra dione. Par. Signor no 3 perche a' soli Sacerdoti Cristo ha data la potesta di consagrare it pane ne I suo Corpo , ed ii vino ne I
Quando dunque Gesii Cristo viene neti' ostia, o nel calice pSubito , che ii Sacerdote ha finito di dire te parole deIIaeonis graZione .
Dunque satia la consagraetione I'ostia non E piu pane, e
non vi e pia ne pane, nὶ vino, se note dicono, che se ne sente anche t Fig. Tarpig. nel calice non e Far. Cosi h appunto Fig. Come di te, che ne vedia mo it colore odore, ed ii sapore e Par. Benche do po la consa graχione vi restino te speetie, o sal 'apparen2a dei pane, e dei vino, cloe it sapore, i re, ed ii colore; con tutio eio non ν' E pid la tostanaa nὸ dei pane, ne det vino, ma la sola sestanEa det vero Co po, e Sangue di Gesu Cristo. Fig. In che maniera possono restare te speate dei pane, e de Ivino senχa Ia loro sostaneta Par. Vi restano miracolosamente , perche cosi ha voluto ii Signore per sua bonia , e eosi ha poluto per la sua onnipoten La . Fig. Chi ei obbliga a credere tutio questo pTar. La nostra tanta Fede. Fig. Chi no'l credesse, o ne dubitasse , farebbe peccato λPar. Certatuente : commetierre e peccato mortale, e sarebbeun ' Eretico .
Fig. Come ta Cristo neli 'ostia, e net vino consa grato e Par. Vi sta vivo, e glorioso, in Corpo , ed Anima, e Divini-- is, come in Clelo. Fig. Quando Cristo viene ne ii ostia , e net calice, si parte dat Clelo Par. Non si parte , ma nello stesso tem , che sta in Clelo alla destra det Padre, si truova n et Santissimo Sagramento. Fig. Vogliamo sapere, perchὸ noi non et comunic Liamo dei CO po, e Sangue di Cristo, come i Sacerdoti q
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Par. I Sacerdoti si comunicano sotio l'una, e l,ltra speχie, per osservanza det rito della Messa, e per sare periettamenteil Sagris io . Dei resto a' Laiei, ed a chi non e Sacerdote, basta comunicarsi solamente sotio la speetie dei pane; perche, essendo solio di quella ii Corpo di Cristo vivo , col Corpo e ancora it suo Sangue: siccome net eatiee colSangue e ancora it suo Agratillimo Corpo . Fig. Chi nella Comunione riceve la meta deita partisola , riceve tutio Gesa Cristo pPar. Certo, che. I. ricem ineramenta : percia Gesu Cristo tanto sta nul ea lice, e nea ostia gra ade , quanto nelu par vicola , ed in quassi urina parvista di . Fig. Oltre alia periona vi Cristo, vi e alcun' altro Santo neli'
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suinto. Ci preserva da' peccati mortali ; raffrenando i moti sensuali della earne, e sorti scandoci contra te tentaχionidet Demon io.. Seso. Final mente veli 'ultimo delia nostra vita temporale ei serve per cibo, serra , e viatico, per portarct con vigor so spirito alia vita eterna . Fig. Olire a narrati ei iti, si ova sorte ad altro uso Ia Santissima Eucarinia pTara Finora abbiamo considerata Ia sagratissima Eucaristia , come Sagramento , chae prendi amo niala. Iantistinia Com nione 3 ma se si conlidem mehe come sagri stato, che si oc risce a Dio Deila tinta Messa , oova sicuramenae M altriesisti. u' . et a . - . . Fig. E quali sono λ i . a Sono molli mi; - is basti, alis L prate Quoti mosius
- - l sanio sagriis πώ -- Primo . Per onorare . a in noscere Dio , come nostro as I
sar. Pi in Rula te δ necessario effer digilino dana metet1 - . - , presedcnse sino es tempo delia Comunione i ema non aver mangiatis, ne hevulo cosa scuna, anche poctissim a pure per medicina. '