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sse per i gran miraeoo delis Sagre Reliquie ; quasi fan-- tamente gloriandou solea dire , Me avea Ie Sagre Reliquis per Dot disenseri : Ariani ipsum Divum Ambro-ῖum cum vellent invadere , Sacrarum Reliquiarum miraculo conversi , ab incepto destiterunt , indeque Arianorum furor caepit in dies minui, ita ut idem Pastor sibi pie gloriando , hoc in Symbolum sibi vindicans , dixerit , tales ambio Defensiores . E fardeiente tesimonio quel Auro Rὸ di Aragona , ebe scritendo a Sanaio Rὰ di Casullia D erudelissima frage di
e temporali, che ora , ese re hanno avulo, ed hanno i
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tinuo si ottengono per te Sacre Reliquie, cbe F venerans in Roma, D quale F ὸ mante ta ualla sessis cites nascente , e si montisne presentemente caps des monis a dispello di tante perseeuatoni . E ehe polrebbe dis diqueue, che veneriamo in gueso nostro Regno ; e speeiaL. mente det Glorios S. Meou Arcipescopo ri Mira, in . . Bari , che tengono in moto Iulio u mondo per il eontiis nuo eoneorso de' Popoli , che si conducono a veneraris . E eho auro dei Sangue dei Glorioso S. Gennaro, Padro ne principale deus Gild, e Regno , quale ird is auro Grarie sien dato a mi, come lingua delis Spirito Santo , ehe ei annanais i felici appenimenti per rallegraret, e gli infelici per emendarei Z Ma tralasiando D . Provincie Ioniane, e te Citid franiere; innumerabili δε-no se Grazie ottenute in guesa nostra Diores a priegbidi que' Santi, eri Depositi , e Reliquis , de' quali ine a senerismo , e specialmente det Glorioso S. Pardo ει- drone principale di quesa Gild, e sua Dises, eome deIn ro Glorioso S. Leone Confessore , similmente Padrone principale delia Terra di S. Martino; te quali tralasimismo riferire , per non esseretro o proii , e eo me fatii ben noti in esse Dioes, e per dentro, e Dori ques o Propincia. Con che mi conplene innatiar loci di glubilaeol mentovaio S. Carlo Borromeo : Feliei que' Popoli , ehe Banno quest Setri Presdi: Beate quelle seminete, eho hanno quesi segni delia Carild, e che insieme sannormigio mente tenere, e conservare: Felices Populi securis adeo donati Praesidiis: Felices Provinciae, quae tantis charitatis Pignoribus munimini , apud quas Re-
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ligiose adeo cultu asservatur et E posismo dire , Felieranche noi, Felice quesis Octis , e sua Diocesi arrithita di gran numero di Sagre Reliquie, che si conservano, esi senerano quasi in tuite ie Terre , e Lubi di esse , enectamente per il Corpo , ebe veneriamo tu quesa Cu- id dei Glorioso S. Pardo, e per quelis di So Leone in San Martivo , ii quali come due fortissimi Campioni ha no se re esse dises , e disen dono , ed alla Interes Fone de' meismi per la in iid de' Miraeoti, che si se- dono alia giornata , frequentemente Ano rieos , e ri- corrono anthe da' Pas lontani o VI. Gesu Criso Signor NUro, come dicemmo , dat principio Venerabili miei Fratelli, Diletti mi et Fi-
ebe aneo solo F onora ero te loro rigre Reliquie , E Corsi , come iue membra, e come Templo delis Spirito Santo , tes eando is loro MMud per lutta Ia Chimacon miracoli , e Sensu, de' quaD se ne senono pus eli Annali Ecclesiastici. E molli sono anche quelli, chestralamo, non sis uel nuopo , ma parimenti neI veechio amento , dope abbiamo , che eoi Pallio di filia O , Eliseo isse te acque dei flume Giordano , ὸ fa d Di dato libero it passe: Percussitque aquas, & divisie sunt huc, atque illuc , & transiit Eliseus ; E sinimente ehi non id, ebe eoi solo ratio delis ossa di Eliso , ri sitasse ii Cadasero di un Uomo bullato mi suo sepostro ὶ Et projecerunt Cadaver in sepulchro Elisei , quod cum tetigisset ossa Elisei revixit homo , & stetit super pedes suos: E tralasiando far memoria illa Donna, is quale da dolei anni patima flusse vi sangue, e nὸ resis libera , cοι solo loceare is Fimbris delis sess di Geid Cri-so , Et ecce mulier , quae sanguinis fluxum patiebatur duodecim annis , accessit retro & tetigit fimbriam festimenti
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si menti ejus , & salva faeta est mulier ex illa hora non id , che Ia sola ambra vi San Retro G sata basevole a fanare zoppi, oppi , ejechi invasit dae De.
noni, M aure infinita di mali ξ Magis autem augebatur credentium in Domino multitudo virorum , ac mulierum , ita ut in plateas eiicerent infirmos, & ponerent in lectulis , ac grabatis , ut veniente Petro , saltem umbra illius obumbraret quemquam illorum, &liberarentur ab infirmitatibus suis, qui curabantur om
di S. Paoloivirtutesique, non quaslibet faciebat Deus per manum Pauli, ita ut etiam super languidos deferrentur a corpore ejus sudaria, & semicinctia, & recedebant ab eis languores, de Spiritus nequam egredie- .hantur . Ed ob quante Marasgliose zistis, e gratie at-
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S. Pardo Hesopo nel Proponnes , e Padrone Dineipsis di questa Cittis , e di S. Leo Proteitore Principale delis Terra di S. Martino , i di cui Sagri Depositi si senerano in essi lucibi , ed a' quali glornamente F sedono ri- eorrere Persone is ogni banda in tuiti i loro hi gni ;iantoche eelebriamo P Uymio dei no o Glorioso S. Leoeon gusa Oroatone. Deus, qui Beatum Leonem Consessorem miraculis innumeris , & gloria sublimasti ;concede propitius, ut quem in terris pro suffragiis invocamus , intercesibrem apud te in Coelis jugiter ha
VII. Laonis Udio in Ogni tempo ha onorato te fure Reliquis de uoi Santi, avendo in Uni Logo, e per tutii seoli a gloria loro mostrato miracoli, concedulo Ias-nitd ago Uomini, risuscitato i morti, e liberato te Citiis e te Provincie intere da pericoli , e calamitd . Ε' ben rugionevole dunque, o nai risuio malo , ehe la Reid Cristiana dia queso grande onore alle Sagre cineri, alle Ossa , a i Orsi de' Santi , nelli quali plene anche DIddio Nwro Signore glorificato. E per quesio δε aciles Cattolica gosernaIa dallo Spirito Santo hd ren-
duto perpetuamente riperenas , e venerazione alle loro
Stare Reliquie eon parj atti di Religione . Da qui Θ , come attesta it siti volte citato Glorioso S. Carlo Borro
meo fusio sesso proposito , che te Chime , e gli Altarieon esse si con grano: da qui Θ, ehe it Sur aio delis Santa Messa sopra di esse F celebra ; da qui Θ, ebe sindat principio det tangelo sono sate celebrate , eome Feelebrano te loro Fese, con canti, Inni, digiunt, vigiane, e eon ogni aura solenniid di Rito : g uindi Θ , ehes re sono sate falle sero obblaetioni , doni , soli , edelem ne da' Re, da' Principi, da' Popoli in tesimonio di una perpetua liberalitis Crisiana, per cui si sedono Templi,
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Templi, e ricchezae immense , dove quelle si zenerano ;E tralasiando te aure parti nella nosra Italia basa
dare un occhiata a Roma, aI Santuario di Loreto , si
Duomo di Milano , at Sagrario di Monte Ca sino , sit Tmoro delia Cappella di S. Gennaro, a quella di S. N cou ia Bari , come pure at Gargano , alla Chima di S. Me fano dei Boseo, S. Domenico in Suriano, ed altri: Quini P , che in uni tempo a loro onore sono stati
grandi, ed ample . Oh eome sariamente abbellite, e diogni forta di ornamentit O eome spargono da uni banda olendore di uni beluara, per eui li nemici di Dio ,e deus sua Chima pur seggono , e toecano con mani laloro confusione. Vespa ano, ed Adriano Imperadori col
Niceno fe condo , ripe da trecento em quanta Hescopi , endri , tuiti Vomini Santissimi , e Attissimi perpetua- mente su sabilito contro di eosoro , ebe oppugnano ileulto delis Sure Immagini , e Religate. Lo sesso ὸ stato fallo in diserse parti della Chima , ed in dipemo sem- ρο , in unici cineid P ed ultimamenin in quella di Tren-
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roa . DE S. LEONE CONPEsso RE. to, it guale con analemi fersee coloro, ehe ardissero diare ιι eontrario a Si quis autem his decretis parta deus imocazione , e veneranione dosuta alle Sagre Immagini , e Reliquis de' Santi ) Si quis autem his decretiI contraria docuerit , aut senserit, anathema sit.
oguuno id con quanta teneriagione fleno sate raeeoue DReliquis de' Sarai, e zome ognuno procuri aperte Upresso se . Holle ii Signore udio che Michea , ed Abachue Pro feti eo ari ero at Hescopo di Eutropoli Sabanno ;e Zaeearia Profeta ad auri, acet) fosso data onorevoles oltura a i loro Cadaperie come pure ii Precursore S. Glapanni Baiisa per Divina Providenaa comparve adue ij, e dimoti Monari, perebe da ero Dori alia lueeil suo opo , insignando loro ii luogo , ove sava infossato , e nasso da' Minifri di Erode . Rer ire melias ritir) It Mare , non per altro, ebe per discosrire a iosiani it Sagro Deposito di S. Clemente Papa , e Martire. L molle flate comparetero felle in gran numero , as e F venerassero te eeneri di molti Corsi di Martiri bruciati, e sommersi ne' Flumi . Perlochὰ sis pies seliei chlamaremo quelle Provincie, que' luia hi, quali S. D. M.
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A ὰ empiaciuta fri eare eon simio forteate; e per cui con gran ranione S. Ambrogio Areivescopo di mano in v tapa il so Popolo a rieonoscere quese Graate, cheu Signore Idio aveis concedato in tanti Temori di -gre Reliquis , che si venerasano in quella sua Cittd . Agnoscamus sno te parole deI Santo Arripescoso Agnoscamus Carissimi eirci Ecclesia in nostram uberiorem divinorum munerum largitatem . E is ste o Santo invitava a giubilo se Propinete , ebe hanno Fmio graetio dolia Divina Providenaa: exultent felices singularum Urbium Populi, si unius saltem Martyris Reliquiis muniantur et E pol si rauegra eon se sesso , ed eccita ii suo
Popolo a fare ii meis o per sperne in copia : Ecce nos Populos Martyrum possidemus , gaudeat Terra nostra, nutrix coelestium militum, & tantarum Parens Reeunda virtutum. Lo flesse aete amo a Di, Venera
lila: e dieiamo col medes o Samo incipescopo : Ecce nos Populos Sanctorum possidemus , ramgrandoci conso: gaudeat Terra nostra nutrix coelestium militum,& tantarum Parens foecunda virtutum I E foratamoci eorrisondere olle Graale det Signore , tenendoei umiliati per aeterei arrichito di quest Tmori eelesti, ebe benigna- mente ei hd concedulo ; e fosra Iusto infiammiamoel eon amore di una vera Cristiana pieta a portarer eou tutια
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quale Sagra Traslaetione abbiamo sttenuto dalla Santita di Nostro signore Indulgenaa Plenaria per tuiti coloro, che interverranno in esse , e si si ter anno Ia detta Chima in deito giorno, o in auro dentro la sua otiada, cou precedente Confessione , e Communione a tenore det suo Breve , che si conferus presso mi, con quelle aure opere ingluvie, ehe in esse vengono espresse. X. E premendoei, ehe questa solennitd abbia concors, conformes fuse in simili Sagre Arioni, e di sopra sabbiamo narrato; Quinaei con uni Paterno Astio instatiamo tuiti gli Eceeuentissimi Signori Prineipi, Dachi,
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potrasno intervenire , fortiamo a gooperare almeno connot a questa solennitd eon divole oraaioni , e eonfanti δε
delia sua Ouapa eantando Inni, Salmi, e simili Preri qDro arbitrio , bencte Iuttigis Ecclesiastici, e specialmemo te i