Vita, et antiqua monimenta Sancti Pardi episcopi, et confessoris in cathedrali templo Larinensi quiescentis, commentario et animadversionibus criticis illustrata a' Ioanne Baptista Pollidoro in iis agitur etiam de SS. Primiano, Firmiano, et Casto ...

발행: 1741년

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dolo unita mente , e con Oso II suo Popolo , e eosὸ eontinuorono in oppresso Nnuno talia sua parte, eloὸ μυλgnor Marteonta a man dritia , e Monsignor Battiloro a manca asenendosne Monsignor nostro comunicata loro

GlorIorio S. Leo , riccamente eoperta in una hara ben

ii te Sagre Reliquie essiose come sopra , con quantitἀdi Ceret actor. X. La

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ia is Messa ba a da Monsignor nosro, e do Mons nori Guardio era in quesa Chima Matrice per non

aper possuto penetrare in Chima vi tanta Maria per ce- Iebrare netr Altare ii Sagro deposito per D multitu dine det Popolo , fu ordinata. D .Solerae Trallatione

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so Sagro Deposito ri feryalo in Sagrestia , e, a viva forea tenuia thissa da chima eon Guardie per tuto lanotte, e cori quelis prefa da deui Prelati Esuli, comedicetamo , colla sua Bara , D eodorata sopra r Altare die a Chima vi S. Maria in Prnsul I. 1 XII. Indi eantando P Inuo , Iste Cosessior et eo uoversetto , Responsorio, ed Orazione, e permesse te solito Incensanioni, precedenti Ie rivute reeotniaiani det Compo dei Samo, si diὸ principio alia Solenne Traslatione, colla Processione dei Gero Secolare , e Regolare, resa do per te Strade te Confraternue fraterate , cis no' poterono entrare in Chima per u gran moltuudine: pertando is Bara , δε ra D quale era eotiscata D Ga a

Montagano , suo Zio , e Fratelli, e dalli Signori Fratelli di S. Eee. Signor Daea di S. Elia , ed in oppreFfguisa Monsignor di Trivento , che con Mura , e Pa- sorale andapa benedicendo it Possis , facendo da seoCaudatario S. Ere. ii Signor Duca di Casaealenda , eae o suo Agente in suogo di V. E. servendo II Prelato eo Ombrella , e rutti gli auri eaniando Inni, e salmi coneerei aras alla mano, e due Aeoliti , ehe andapano in censando asanti te Sacre Reliquie, girando per te fra-

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de pta principali delia Terra , cte non bas): ma pure

per Foditore alla risotione dei Popolo, che anelava Se dere , e venerare quel Sagro Deposto , ed alP meontra

non potesa fodi ars in Obies , nὸ per te Strado peressere molio numeros , fu lo sein collocato in uae ista in re fatio preparare in una subbiles Piazas , solio it Pa- Iazzo Ducate , ed isi tenato effloso per un peneto per P essetio furitio . Finalmente entrata in Chima Madrefotio ii iiiolo di S. Retro Apostolo la Proce ne det Clero Secolare solo, non avendo fossuto gr altri , perebe la ima era plena , fu isi eantata Teraa , e la Messa, eon scello Musica cella Caleedrale , e Ird ein prim adely ertori urono falle eonsiderabili obblaaiani es Sao to , nectamente da' personarai, e Dame, che erano itι Pontificando Monsignor Mariconda Hescoso di Triveniorieοπ α tenaa de' deiii due altri 'eluti, esposta L. Cassa deae Reliquie , e Corpo det Santo sito ia sua Maius ae Argento ; in una Nobile Credenaa , posca a , Cornu Evangelii deIP Auar moratore. XIII. E non 8 da tralasiarsi riferire a V. Feci come cantandosi la gloria giuns con tuito fretis an espresso con te Iera i sua Auezaa it Signor D. Osredi Asotis di Aragona Marchese det raso diret a Monsignor nosro con ordine di pressiorsisI medes o , anche celebrando Pontificamente , com egui: e perche ii fatio D subblico , e mosse tuiti ad una paraleolare euri id, it Prelato per non tenere u Dpolo disratio dopo letta , ebe era tutis scritia di proprio pugno δει mei o Signore die de quella a laggere a

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un me lare falloei dare dat medes mo Monsignor nostro Uesopo e dei tenore, ehe Fegue . XIV. Fin a ora lio credulo di poter esse redi persona a venerare la divota stinetione in S. Martino promossa dalia gran Carita di V. S. Illustris ima in magior gloria di Dio, e dei suo S. Leohe Consetarer

Ma vedendo mi delusb da diversi in toppi Da posti dat ladeboleeteta detrumanita , supplico U. S. Illustrissima diun benigno compatimento ; ed in se me permetiere chesi riceva dat Signore Procuratore delia Cappella lata, picciola offerta, che so at Santo di cento ducati, de' quali si degnara V. S. Illustrissima farne la disposietione in qualche Sagro utensilio ; In olocausto ait resi pre- sento ii mio Cuore a queli' Anima beata, e gloriosa ,' implorando dalla sua perseita carita l' accellare me, e la mi a Casa in sua proteχione, per intercedermi dat-la divina misericordia la graetia di saper purgare la mia anima da i peccati in questa vita per veneraria perenne mente netral tra, ed a U. S. Illustri T. con ras- segnarie la vera offer vaneta, che te professis in alto di ringratiaria di nuovo della memoria gentilissa avuta di me in si speciosa congiuntura, resto hac iandole ac setiuosa mente te mani: Vasto a. Maggio I 728. XU. Innumerabile sol fu il eoncors de ' Popoli, eda sarie parti et e baserd a V. Ece. per farne qualcheidea spere, che non osante la moltitudine de' Sacerdo

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DE S. LEONE CONPESsORE. III

fussero rice te ancise sopra i Tetti delu Case , cte i nesano pleni per quanto su possibile , ostre te Finestre, trade , e piaetae : e funimo necessitati porre is Guardia alle Forte delia Terra per fare entrare , ed incire la gente senas visurbo et E per auro riusi la fagra Famzione con taι quiete tanto ne' primi Vesri , ehe la mali na della Sagra Daslaetione, che non sis non vi fu inconveniente Beruno , ma di vaniugio fe ὸ con una somma tener egeta di tuiti, e con rati lagrime, Me forsi non ancora universalmen es son ve te spargere dat Gore in

in una vera eo unaione di divoetione sero IV Santo ,

raeeomandandosi tutii au' intercessione di esse .. XVI. Principiar ono pol le feste di giubilo , eon βο- κο di Campane dumi datis fluestre deue Ose , sparo de' mor-ralelli e mashi . ed auri Dochi sis da Domenica delusettimana precedente, e cori F ὸ continuato Fno a questa fera glorno felici mo deuo sua octava, guadunandosi te

Indulgenae di 4o. giorni concedule dat nostro Monsignor scopo , chi in ginochioni recitasse at sono ille Campane la sera, einque polle it Pater noster , & Ave Maria , & Gloria Patri , pregando prima deus funais, per u felice secesse di sa , e doso deus medesima in suo rivraalamonto . E fu superbo e artificio di Doeo , ebe ars la sera delis sesa a. sanie , oure un' auro piis piceolo , ma curros se di invenetione fatio da' paristicolari, ehe bruto Ia fera de' 6. 4 queso mede et

mese. in XVII. Di

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ia a Da S. LEONE CONFESSORE.

to P ottasario , net quale sono stati se re Panegirui , cte prineipia Monsignor Mariconda in lingua sana ,

signor Mesopa nostro , e la sua Curia ne su forman Processi.

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sata riposta la Casa det Suro Deposito in una Nicebiadentro P Altar mugiore, ed in fo eautelatamente fab-brieata, attendendosi a momenti P Altar di marmo, e Io Casa H Crisalli per darsi Iermine a quesa S. Osera, e da adeso abbiamo nuovi impegni per u ruepimen το di auri Personant, ebe zogitono venire per quando Avrd eolloearsi, ed e porsi alia pubblica veneragione uorso deI nfra Samo nella sua Casa dentro P Altardi marmo.

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INDEX

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INDEX

Rerum praecipuarum.

ria Translationis , Auctore Anonymo scripta Anno Domini II OZ. cap. XU. n. Ul. Adelchis Princeps Beneventi successit Radelgario Fratri Anno Domini 8sq. cap. XIV. n. Ill. AElas S. Pard; Episcopi . Variae, de illa reseruntur Scriptorum ' Sententiae , & conciliantur. cap. I l. n. L ll. lli. & lv. . Agareni, dicti etiam Saraceni,' anno 842. primo venerunt in Italiam, S terra, marique discurrentes , caedibusque , in. cendiis, ac latrociniis Popu- los infestarunt. cap.XIV. O.& seq. V. Larinum. V. Cain nusiae Civitas. V. Frentani. Annunciatae Beatae Dei Genitricis Ecclesia . V. Neapolim. . V. Lesinensis oppidi. V.Cor pora SS. Primiani , b Hr-

-miani.

Appendix ad Vitam S. Leonis, Consetaris. p. 7s

Apuliam totam vastavit Con. - stantius Imperator Constanti.' nopolitanus . cap.X. u. Linquaviva Oppidum Dioecesiis o Guardiae cΑlseriae , ditionis Commendae Sanin Primiani. cap. XU. n. IU. Archiepiscopus Thessalonicensis erat Vicarius Papae in Illyrico: confirmabat electos Episcopos, ct Metropolitas : Episcoporum etiam consecrationem

jubebat cap. lU. n. VI. Avari Gens Barbara, alias dicti. Ungari Frentanos infestant . cap. XX. n. II. Auctor longioris Uitae S. Pardi Episcopi. V. Radonus. Auctor Anonymus Vitae Brevioris ejusdem Sancti Episcopi

scopus Larinatum laudatus. Append. D. X. S. Barbatus electus Episcopus. Beneventanus Anno Domiani 663. anno ejusdem Secuisti M. vivere desiit. cap. l I. v. l. V. Beneventum . Beneventum arctissima , a m Iestissima obsidione vexatum 1 Constantio Imperatore . Constantinopolitano, sed seu

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