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45. vision mulio iuni mundanis uiis mittit. 46. I imissis servis in domum Paternam se recipit.
47. x solitudina, nisi ut pietatis et Oharitatis operibu Va- eat, inumquam e
48. Vilia quaeque exhibet infirmis
ministeria. 40. Orationis spuetus odium sui Mesin I eo,contuinptuam undi. 50. Virtutes omnes suas in vidi is exigit Apostolus heroice exercet. 51. Bonia operibus intonta filium timere Deum docet.
Interrossata a Mundi laqueis sese totaliter e edieri respondit. Proe fol. 30 et 40. - Da giorno di ut visione, qualo daassa vicia clii amatori giorno delia sua conversione, si senti spinia piu comen tomento clio ni a dur omnino nisuo assuri ed gni cosa a et riusciva Muigradu lo sollecitagioni de suo parenti, i quali coeca vano ancora ibi tener-la, ita inieramento lasci ii monito, conged i suo domestici, non ritenendo, elio in serva , quale glandio riPutava superflua, vesti uia hilo seinplice in segno de divorgio, elio atto vova conci se io, o si ritrasse in casa de suo genitore, ii quale sterio tu avova n asilo C de rendere vi oppili sicura a sua sol loci ludine, celse a sua tanga et
Plano iv alto, ne qualo occupandosi di qualelio laetio la-
VOro, i suo uor songa interrugi Ono era intento in Dio. Essa non sciva da colesta solitudine se non spinta alia
necesSila, per ademptro riuoi sorctgi di pieta, ed i doveri della carila Essendo impotente a prestare soccors a PO-vori onci suo boni, quali da ris orano tali perduli, si occupaVa a rendero a modosim que servigi, eho da mondo Vengon repulati Vili, e nauseanti, medicando te loro pia-glie con luto uia allagione che ava a divellere chiara mente, eho in risi olla edea es Cristo. I Dulto olle sue Or-gioni , ello quali anima sua continuamente s innalgava alta presenga dimio, si vii Mandono totalo ella PrcvvidenZa, u avversione di se medesima cherae sacova porre
i dimenticanga i propri interessi quelli altros de suo
si glio, d in ostrema vversione per i monito Continu mente ita deplorava a perdita de tempo, he sino ad unia temporioinhravale ver satio; sinat mente semhra cho dessa hi in se iunii in un grad eminente ullo te qualita es, da san aolo nolle et Vedovo velagono richioste pot-clio Ella non spero tu che in Dio, nolle e torno perSevero ella Oragione, era irreprensibile ne suo costumi , si
applicava ad allevare ii suo figlio ne timore dimio e nullae
Picta, e si dedicava uile buone opere. Interrosata an haritatis pus in propriam Sororem Sem va Dei expleverit respondit. Proe fol. 40 et 44. - Non raguari decors un anno a che a Serva di Dio wnax una
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la rego di veniri in ivlo Da principio una lute pro post a la Te 'RRN φημ' spavento, a risiouendo allu hucina occasione elio e si ost i 5 a. v di iraticare rumilia, o tu arilii, suco P Sacrificio Ullo si ..izi 'ibis. sua soli luditio, riservandos unicamento ii diriti di illi arsi iidi, euris diurnis in sua casa tuti te sere, et anelio a giorno, opora avoro 'q*x disimpegnati uegli assuri, do 'quali era tali in caricata. Inia guis is, choralia rovo a maniora di conciliaro a vilii . 54. Atilitaria eo distirigo degli assuri. Non tardo mi u leom otiuiu miro in spensare L encros sacri sigio delix sua merva, eon nouello exprimit, gragio e favori Cotesta ricompensa suisti unione intima conNostro Signoro in torno i in istori dolia sua vita, o dolia sua inorte, si s ultor cli dessa sperimonio, che questo Divino M.
eli dessa credova con a tu grando coriogga , cd glandio con una specie di vi longa , tu vila elio ut lari' unimavit. In prosecutione eiusdem Interrogatorii respondit. Proc. fol. 45. - Circa quest 'epuca te veni cro tra e mani aleiani libri, i quali ratia vano in torno alla maniora ordinaria dilaro rugione Volendo a modosim conformars alta Ot-- M.
irina, a quale vi erit InSegnala, Onde evitare per coli, en obationis studium
in ossi ventuano indicati, seeo deglicisor i inauditi, a lal se grari eapitis doloregno che si cagion do violenti dolori di eapo la ei tura m. salta da ei della introduxion alia vita di vota di san ran DR I 8 . II:
elii punit, che riguadano a vita interiore lue partusus eος Finalmen iecit suo uouo Direliore conoscendo che dat lamedesima veni vano adoperati inutili flargi per meditare, leordino di abhan donars alto spirito di Dio i suo uouo Di-relior erat Ralmondo dira Bernard Religioso euillant u.ὸ.hai. Mi vom di grando spirit , o di molia sperienga riguardo notius Eiusdem indiretione dello animo Coslui diede ordine ulla Serva dimio, ita hi, eheali rendesse conto di lutio quolio che in Loi Vveni a. tus. Essa diste, che mediante una tale diregione Si Senti potet uo duo sorva temente sollevata e che se non te osse stato mandato a Dei potenter in Nostro Signore un tale soccorso,alla sarobbo divenula inu 'tile ad seret tare qualunque bene. Interrogata in et quibus in adiunetis perpetuae castitatis uotum emiseri respondit Proe. fοι 45 ter. AEL 46. - P,fonto, sit pro- La serva di Dio ebbe noli re a sostenere uia altro combat pinqui Ser' 'l'
limento in riguardo ad in secondo matrimonio Vedendo Ei proponunt.
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65. In sororis donio plura portulit Serva ol.
68. Domasticis iiiiii -rnia petu ser iis patri a sorori in- aeruit. 60 Insisabilis suavitas miram Eius vitain aspergit. N. Vigintiquinque annos nata inultis vexata est tent tionibus.
eombat limento , he la pia edova per u momonto ere dolle ove esu minare, e si ovesse da ei segui re ii- sigi di lanio persone . te quali non corcavano cho it vovitiataggio Marineonia non to si senti interiormente i prendere,ed in appresso non desistollo a disploraro una talo est la-gione, quillo veni v da ei ripulata , coitio una dello iugrandi maiicango ulla sua vita. Onde or fine a tu fortadi ri,pusigioni, od vondo avulo it consons doli sita iii da spiritu illo, alia medesima viri ne omesqo i volo di cu- Atilii tu pi'tua. Non tro vavas allorii homo trota di anni voltis luito li ra tu lungora inpo, dii clio da tot ramnvasi di in 't. tere colosi volo , ed F ssa uggilingo clio in coles in Occasio no grandi i agi ii voti noro concesso a Xostro ignoro. In ιρrroquia an ε ne se habuerit Serva Dei in domo Sororis suae respondit. Proe fol. 4 et 47. - Nella casadella sua forulla ρος An rovossi in una strana siluagione. Logrnate cho Essa rico vovi dii Ciolo in indueovano ut ratibus- sumento. Penotrula da late spirito, voni van da ei coluit ou- lenti ho lilio conccssi lo vovit. Non attondevii, cho e silasse designata n occupugione , in moliendos in circilia
ni an imitando, sit ancor. non tu soddisieco noli in sagi ubilo desiderio, cito ossa nutrivii ullo Croci, o dolio milia-gioni. Facendo a cucili si di tollavii nollo ardor , mei trei suo uore si consum avi ne suo 'o dot rumore Divino. Ella proflava te sue curo ni do insestici nollo inscrutila , o riguar lava i suo genitore o a sua sorolla siccome Person i
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fol. 48 et 49. -- La inlima union dolia Serva di Dio conDio, i desiderio di prestare nore allo fosso relige di usu
Cristo tollerate nulla sua passione, o di soddissure in cratessa ulla infinita an lila di io, la indussero a dolio austerita, quali ne secor , n seinplare di penitenga: a numerugione di io, cli e per eguire, non comprende che una parte di quelle ponitonge, che ossa prati avara carico it suo corpo di ilia e caleno, prende ripos su delle avolo O-
poeta di uia ciliato gastiga vaci suo corpo con discipline armate di punte, o con delle orlicho , o dei cardiri prendeadi tollo nol in togars tuli ci , he e riusciva gradito. sorga di distolidorsi surae legno, si res insensibile a partos cui essa si motieu laiora recavas a trascorrere a nolle entro una caverna, e divide ii tempo, sicco ne altrove trata proglitera, a penitenga, e qualch poco di riposo, resonulla maniora che o lata indicata Le sue orgo non veni-van punt a diminuirsi per te penitengo i suo corpo Disanto ullo maceragioni, o alle saliche durato in servigio de pro,simo, icoveva n novello vigore nella aula Comunione La Divina Euearistia, cho Ella quotidianamente rice
liAri l Itala spiritus tuboratis serupuli iluo it . exagitatur 2. In auia aninii anxiotatibus muliniunt a Moderatore levamen aeeipit. 73. Id vero praestat
4. Interina nullum pietatis opus omittit vim sibi maximam inseren . 5. Causas ob quas Serva Dei eorpus suum rigida easti gavit. 6.
dolitans et catenis Eulier nuda tabulaetabat. 7. Post brevem Oinnum noetem in oratione et austeritatibus transigit. 8.Panis Euoharisti-
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Νuas Utilpa geriinpto tradit publiea
Ex oontritiona Servas si illo arguit Ipsam si spiritu in io duis
Sororis ot loviri preos Servii Sol cunctis p aeos do Inus negotiis. 83. Llest invita hod
omissis. 84. Serva da moeraddiolus vellendis mercibus in quam libo regni par tem ag5. In tanto negotiorum strepitu Sorva Dei muli8Ε semper adliae
vea erat nee Asaria per alma re a violonga do suo tragoi,orii in vorso Dio. Un gloria Ella sentissi sortemonio spi. rula ili porre in sepillo ullo lo suo maneanao, ullo loci mispersegioni della sua vita, o di undare ad accusal en nuο-vamento lasciando it tuo serillo a suo iret lore, Ondo venisse spost ulli porta delia Clitosa Ella velivi mos, ilsu nome, assin clio, como ita dice, ulli conoscessero quanto sesso stula in sedete a Dio in lalo occasione venno dessa a
favori. Interrogata an in donio Sororis Servae Dei occupatio nutationen subieri respondit. Proe fol. 49 se 50. - Εlla siti Ovavi in oggo ullo militigioni , cho sono stato di in inungi anulo e tem eva di essere riti nila alloi' piundo ii sito Cognato e tu sua Orella, clio Ovonio si recavunt in cam-
Pagna, Minimento apri ron gli oechi in torno i tu lenii dolia Serva di io, o a regarono di prendero a dirogion diluit i loro assari. uulun tuo osse a ripugnangit ho Ella
di ei visentisse, pure vi si sa,hareo, funga per lotui mente lasciui esto sue prini occupugioni , quali essu Vevit Serci- lato per o pagi di re, o luatiro anni , o chorae cranores caro ulla earila, o allu milia I suo suocero era Commissio iturio per lora sporto ullo moreuiario in tutio loparti dolis Ino, d era ancho ussicinio di ni tigii ortu, sen Eupariare di purocchi altri uisici, che veni va ratiundo secondole ccorren Ze, Onde non overe dipondere da ali rui, gliritone 'a prcsso di se tutio ioci cli eragii necessario, Omini, euValli, in ille, Volture ecc. a carita levo Vedova assii monilo di tanti ullari a diregione , si munionia in uisameravi gliosa sullo spirito di accoglimento, e di solitudine. Essa tessu dichiarii cho nulla perdet to doli sua applica-κiono in Dio, cho ne nientre si trovava in meggo ut distrigo de commercianti, i suo spirito cra in ahissat nulla mac- si di Dio ut oderia surchhesi cito cli crassa lasso ullaimni orsi in io, che succa, o in i che o si diceva, a da limo uicillo in cui alla vovi soddissulto a suo overe, illa
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deria, a qualo servivii di inagaagono olla leo clio a sua 'd 'μ' compa in i i Ordinaria ora di currolliori di uechini, et anelio
hesi ero luto, cho ita ravagi iusso per inclitangione. l. Scivi di Dio nollo memorio clio Ella crisso in appresso di
cla puter opportare ii i DPacci , o te laticho do Enniicla. Interrogata an Serva Dei optima filii sui ed ιeationi vaear vi respondit. Proe fol. 50 . ρι l. - ut ompo ineui a Servii di l io si tribuo in odo vile stato si oran rides luti irinum i senti menti elio Asa vovit vult per a Gligiosa vi tu, nil credo uc di do vore dissori r i suo ingresso M.
son En gli scisse necessuria, nil in si gnargii ii amaro, ei a serviro lildio. volido essa it progeti di disiacent si ut gior 6 no a suo uigii per confugi ars a Dio, sin dat reta di duo Eruilisns illum
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ii ων uita pande eomena di desiderio a posseditiaento de suo spirito Essere in os con o spiriles di mosis dico vi, a te eoso intinense. . . A tal poea uel suo tul ratio timeali
rotis animi viribus ad Deuanitelaus
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I,' ORTU PATRicam. semi ostro signoro Ella o onsiderava siceomo Dio e Uomo. a tini cosa ivvenivi di una visa lolai mente spirituale; ni una pario prendeavi immaginagione Graitant loeonsolagioni dello quali anima sua ora leolmata alia Umanita saerosa illa di ostro ignoro, e sacevano vorsare in copia te agri me Di te sece conoscere, eho gli in Oleva in uno tuto di in aggiore dis lacco, d ssa si abhai dono in loramento nolla divina volonia ... lla dic di avermulto guadagnalo mediante a scit tragio ii dei favori sensibili cheissa soco particolare pro suo nolla suda pratica dollo virtu deir Umilla , olla ualonga, dolia Curita verso ilPrtissimo. . . Volendo ditio disporro anima dolia sua Serva ad una tu intima comitii tragio no olla Divina Maestu , si
sece edore ulla modes ima sicci mo ut grande eo a Si mare,
ii quale rigella ullo ei cho risoni di morte, o di impu
ini puri di in ante ners sodeli, o di libando nui si ulla Divina rui viden a su lo a dirogi uno di in Diroiloro, de qua-lo coii Vieno cicon monto es guire gli ordini , ita aggiunge vii . li mi Di l qua illo ullanion te io vorro pithblicare tu in portanga di questo ulli ino punio : Asia condite annima alia vera se inplici lu, quale sorma i Santi . . Otosta improssione dolia Sunt illi di Dio accreti he singular monte la teli culoggii olla sua oscionga, i mono in ultimo di imperso Elon a te se in bravii una ostruosita avrohhe voluta annici laro a parto inferiore, ei animale, correndo percio nitra Vagli, nil poniten Eo, alle uiui litigioni coine a cose te pili progioso. . . a Serva di Dio tro vavas in aliora in ela diri rea Venti ire anni, o per permissione dimio, ii quale volevaelio ni uno vi porgosse alleligione, ita ademptu in casu
della sua sorolla allo ceu pagioni lo piis milianti laeendosita serva o servi modest mi ... Dat misi eri deli Umauila di
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Nosti o ignoro tu Servii di Dio ora si alii levata ulla con- iiiiii. . u.. s. i templuZion dio teli della sua Divinita ... in lal opoea. Et
vas suas ogiitiora rice velle Ziunili una cogniEion inlusa doli natura, e
magis tui in rix iu tora Suo austerila... Oleste austerila eruno in aliora occes-
iε, Sione, nulla quale dili te disse . tu mi clitum tuo grandellio ardor visiti Iditio tuo Maestro, e tuo ignore, e dici bene menti ora lo
suo Spirit con una grande luce is nulla ella creatura ,
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non Pol evan penetrare in que Iondo, cli non Oleu nitro tua. Volere, se non cita clio voleva ' in Ore ... Negli ardori, o ne i
languori, i utili , come Essa dico, in saee vano ossi ire, Orire , e di vovo morire netralles dolio pos Celeste , il