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Cum Florentinorum copijs Lucensem agrum populabundus inuasit ad portas urbis equitans, praedaque ingenti partas Lucenses pedites, Mastiniqtie sexcentos Equites ex insidiis erumpentes , initio victores demu compluribus, S primoribus captis prinfligauit, multaque vexilla per publica Florentiae
loca distrahi ad ignominiam victor in perauit. Mox Venetiam ingressus, S Medoacum flumen cum e ercitu traiciens, hostium castris potitus Mastinum ad publicum, ad singulare certamen picuocauit, Vt pateret, quid uter alteri virtute praestaret. Nihil
ab hoste responsum, qui se Petro imparem tacitHc5sessus est id euentus optimus aliquandb magister, ac testis confirmauit: ulta enim Petrus oppida Sca ligeri Dynastis Europae tunc potentissimis ademit,
magnumque terrorem, calamitates ingentes attulit Itaque Patauiueiecto iugo Scalano permissum Carrario, dum Florentini Lucam graui bello pre, mebant Reipublicae in Tuscia imperatore Rotando, qui Galli Heroisibiq; terrarum gloriosissimi nomesustinere contendebat Petrum vero Patauini Liberatorem suum salutant, miroque exceptum plausu inusitatis laudibus atlcllunt. Sed breuior heu iti humana sunt haec selicitas Rubriorum, qui continuatas hostium clades quibus nobilissimae urbes ereptae, continuatis paene funeribus consociarui. Marsilius quippe Veneti s an I 337. occubuit,
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& paulo ante Petrus Montemsilicem oppugnam
laethali vulnere accepto inde Patauium relatuSin medio aetatis cursu, ingenti omnium luctu expirauerat. Multi hunc pullatis vestibus extuler diuque luxerunt, Vt imperatorem optimum atque fortis.
simum bellatorem, qui regio plane senere utraquet a Republica exornatus inuidendi refloruit Oxtinctus honorit S. Elogi Dori oratoris disiouanui mal ini.
SI come fortunati debbono stimat si quellissimi,
che sono con Flogi , bcon vite particolari data selice penna illustrati cori per lo contrario pa-iario aggravati da certa specie d'infelicitani macanti di similluce di verita, che dissipandole tenebre del-rignoran Ea e deli'inuidia renderpuote glorioso, edillustre i nonae di qualuitque decui memorabili aEetioni si consacrano alla posterita Non hebbe talventural 'Eroica virtuti toti anni 'Atho Vbaldi. ni, benche da qualche strittore honoreuolment melagionato essendo questo dachi de sua fati conminor breuita e maggiorchiarerra scrisie, stato, sistrato senZii nomedella famiglia, e conerrore , quantunque oggieri ali storices, anno sillimo a Giouaniat, che pub solamente da pocli deli' anti-chita molto periti essere interamente rico noscium.
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Questi essendo Capitano Cenerale di Francescolas
Carrara lueecchio, Prencipe illustre, e potente s-gnoreggiando non solo Padoua, ma Treuisse, Felire, Belluno Conigliano, Malire nobili terre, cheguer- ggiaua con Antonio dalla Scala Signore di vero jna, ut Viceneta pia volte da contes con Cortesia Sarego Genera delio Scaligero ne Vicentino, e ne Padouanoa'Anno 38 6, ed'Aprile andato loScaligero conde sue ginti, e conquelle de VeneZiani, e de Furiani est' impresadi Montagnana oppo. st egli Giouanni,quello si leubdali impresita. Essendosi c5sederatia Veneriani condo Scaligero, e conci Furiani per far guerra crudele at Carrarata, questo mandorybaldino, e Iacopo suo figlio, turale con molteiciate contro ii Sarego passato ilCiugno con potente fercito net Padouano, misellatis per cam ni inoa'Esercito delio Scaligero varcato hilumea Brusegna nagivnse finoa si iacendo in numerabili rigioni, e bottino grandissimo Onde spatientatori Carrara temendo delia istes a Pa- doua, armNil opolo per la disese, ponendo a gua dia det Castello Franceico suo figli uolo. I Sarem ordinatori'Esercito per combattere alia campagna rompendo una compagnia dicitiadini Padotiani,con quali erano molli villani,cheandatiano ad unirsicon 'Vbaldino, stinab di hauere ottenuia a vitio-
ria Vani sono i iudith humani,chi credeuid'es v re
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14 Aco BI GADO II se vincitore uitiato infelicemente dati Vbaldi in sanguinosa battaglia ira 3 dici agno, fatio pri-gione alle Brentelle con molli altri personaggid'importanZa essendo olite a morti de suo pili di
glioni,se mila trecento inq; Caualli,e querche pili tosto vergogna arvinto, chelonore at vincitore pare che apportasse iugento venti meretrici ami-che dii b, o nemiche deli 'Esercito Scaligero, polchecon a loro lasciuia, Martii ergognosse erano attea corromperto sneruario, e renderio ptu factimente superabile La sortiana, che inigni guerra,quas in scena suorsare a parte sua, fece apparire da principio vittorioso it Sarego per la prima russa di sopr deita. Onde iungi volando allo Scaligero in Vi- centa dissero ii suo esset cito vittorioso andare aban- diere spiegate ad occupare Padotia. Frettoloso correranimo nostro a credere te cosse desiderate e mass-
me spinto da qualche pronostico per loti lusi ghevole, e fallace. Questos verisic nello Scaligero, ii quale con apparente , e non bene intela verbia di chi gli haueua predetto,chesii Sarego,come riu-sci, ain contrario modo, e fine, con teste gentidoueua que gloriabentrare in Padoui subito data cento caualli soli accompagnat, auuid in fretia sul Padouano, douevnpid veridico messo con impensata uoua ,δε ammonigione salubre, mesamarisita
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ques la Bastia di Reuelone, e la Torre di Cong redo ne Vicet. la quale per poco dimissi ricuperata dat Conte di Lozo vltimamen te condotio a soldo datio Scaligero, cheicce ancora suo generat Ostasio da Polenta suo cognato, e glio di Guido Signore di Rauenna Ail'incontro ii Carrara condusis per generale Gio: Aucuto Inglese Capit segnalatissimo, factimente ii primo neli'ltalia in que tempo, e Giouannida Pietra Mala con mille Caualli Sichei Caualli stipendiali da questo Principe aliora arriuauano Lotto mila comprendendo i mille Onglieri, che prima hau eua mandato in Friuli in fauor dei Patriarca solio Facino Cane suo Capitano Ordinbit Carrara est V baldino, cheloiul'esercito passas l'Adigea danneniare it Veronese ottenendo it tr
sto alia Passiua dat Marchesedi Ferrara I rancesco Novello andato Equella parte con molle genti,
condiisse te sue Ru die iatre Castelbaldo,le quali su- petandole genti della Scala alia Bastia dicastagnaro passo perforeta la sesca Imperiale, e dcppo per
fiosi auuenimentii Carraris ritii ba salua mento, per comandamento de Padre partendo dat campo, a quale comandauat'Vbaldino, iunio abs seli sint con 'Aucuto, e con Rigo Calletto, che secohauetiano mollegenti, e ripassata a Fosca imperiale si congiunsero citrea'Adige cona'Vbaldino.
esto cede pi tamente ii basione dei Generat
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to, come a suo maggiore ait Auculo offerendosi divbbidino in questa guerra, dat quale coiisentendolo lutouane Carrara,fusatio Luogorenente dando gli liberta ancora di portare it basione dei generala
to, e pol verso Ierona caualcarono con resercito.
La modestia deli'Vbaldino fit saltata coniitolo, comando pia sublime, at quale it Visconte Principe molio maggiore di propria mano diede in S Ambrogio lo Sceltro d'Argento, elo Stendardo indorato dichiarandolo Capitano Generale. Questi con glielino uilacqua personaggio illustre, Commessario, e Proueditore zenerale deli'esercito lata nobilissima Citi di Verona ottenne, spogliatone loScaligero ii quale infelicissimamente perde 'imperio con gran felicita da suoi maggiori conquislato. Fu creato Ciouanni generale delle genti, che tenoua in Sienarii visconte, e di uelle de Sanes nessa , guerra coi Florentini, a quali nel 13so.tolser lardi nota terra di Lucignano secendo prigione i C5- messario, b Vicario Florentino, Mi Podesta, e su ligiando limaggior parte de Soldati, che iussi tro-uauano Lasciata conueniente uardia Lucignanoandb per prendere Montepulciano, minoni essendo rius cito cit, perii assaltidati,cona'assedio lo com stringeva in breue a quakhe accordo, quando iuperta diuersione fallada Florentini, ii quali hau uano assaltato ii dominio diliena, e conatan Caualle-
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Porte delia Citta richia malo a distender i proprior Indi entrato nella Ualdambra prese non pochec stella de Florentini dando per tutio irguasto, e scorrendo glorno, nolle presso te Mura di Aretro si fortato tornare allidi sesa di Siena, laqueseco suo stato eris pramodo danneggiata, e tenuia incontinuo sospetto,e trauaglio da Florentini conisercito
tumultuariamente raunato, mentre che in Lonabar
dia duos mini Capitani della nostra Republica,e Lega conquassatiano quella gran Prouincia con tempeste di guerra formidabile. Questi erano Stefano Ibucad Baulera condotio con se mila Caualli; poiche questo numero facetiano due mila lancie,
chedoueamenar seco per a sua condolia quantuimque non pid di milledugento ne conduces e choottenne la forteria dii oua, a quale Citta erata, stata coli gli aluti riceutida Florentini ricuperata da Francescoda Carrara, e sece infiniti anni a Ui-Sconti a quale quasi leub tacitia di Verona De Ciouanni Aguto. Questo con via altro esset cito dop-poliaue cacciato lynimici dei Bolognes e,efatio stoirerie e prede grandi ne Modanese e ne Fenares doueroppe te venti dei Marcii se Alberto da Este , R da Florentini spinto Pel Milanese per assarre leo, viscere, circuore deli 'imperio di ian aleatro. In seruieto di questo non meno, che de Sanest,r, baldino
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ca durataui animatatosi e pol mort in Siena conmirabit dispiacere di questa Repubblica it Generale Vbaldino fu honorato dati a Sanese gratitudine dipubbliche sequi septato nella Chies a Cattedrale
co grandissima pompa secondo che meritata ivn C
pilano di nobil in stirpe, degno di somnae lodi,
peritissimo neli'arte Militare, pratichillimo sepra tuiti gli altri della sua etade, licui morte arrecb d no e timore a Sanesi cambiandos la faccia della guerra, segno euidente, che nella guerra i maggior momento et eccellente Capitano. Jacobi Philip camoia.
SIcelides Musae,scantus modulator Apollo
Vos, quibus Heroum facta referre datum est, Dicite, baldini laudes, cui scilicet unquam Haud virtute parem saecla tulere ducem. Dul-
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r6 Aco. BI G APDII Dulcior eloquio facundum vicit Vlysem, Nestora consilio, viribus Eacidem. Ast ego quid Musas Phoebumq; lacessere pergo ἡMusarum, Phoebi Gaddius instar adest.
ON'agnasti 'Eurota enim a gli humori
Suae membra a solliri guerrieri inciampi, Eiurthan isto intrepido a rigori Cli Etrusci,n tempo, egi'Antenore campi. I tuo miransi ancor bellici allori Verdi coli, doue schierastici campi, Nudi isti di tua fronte Lite sudori, de Solui tua Spadia vitii lampi. Rimbombano ancoi Martiali flanni, Ondelabita virili dietro e scorte Festichiar i tuo nonae, egit altrui danni. NE fia, che oltraggio illosco blibi'apporte, Ch non puote oscurara'ombra de gli Anni Quei che non pavense rombra di Morte. Elui Doris Oratoria di Pistro Gambacorta
Velle Famiglie illustrano vera mente la Patria, e a Prouincia, te quali generosamen tesdegnandod essere conte nute dentro li