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Chiuso, inerme vincea 'armate schiere.
Da Mine prendo i sotterranei lampi, Strugger Citiadi, e Cambi Farte alberghi di belue rivi, e siluestri, odi che fiammein nembo Vomitando dat grembo ergea te piante, Pronto a tuo celano vn Ongibello errant O Potea sui dorso ali Ocean prosondo Alga vele novelle e nuoui legni,
Potea ne salsi Regni Porto trouar doura id cupo issendo In plane inae campagne Erge montagiae, Si pluscosces Calli Ssorta deli'alpi ad abbassarsi in valli. Ali'appari deli Ingegne famoso
Mirbirem ante Ogni nemico vallo, Ch ei dat guerrier metallo Insallibile apria 'ardore ascoso. Et de torrenti ai cor
Porseppe ii morso, e sariroseo deli'onda I 'Armi, e gli Armati in sua'atiuersa spondata. Tu de suo. cherhi amica, b bella Euterpe, Quelle ammiri d'in gegno pres urane, Qualor l'aure Collane Tras Arma tua in vivace orribit serpe
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Ne sente in bergiardi gelide ossese,
Soli, e rugiade orae comparte, o tolleta et I ascrebbe altera ed alma Sua palma allor, che deli'Estense Cielo Nudrilla it Sole, e laestolis at telo. Qua d'ampia sente i cristatimi humori Esconoeterni alia stagione ardent , Tarsu virili languente Dal magnanimo Alsonso,scian tesori, Pleg quincide chionae Febo at gran nome, en'insecondo lauro Fertile sorse in fra te gemme est'Auro Quinctius a verace a schermi valla Dii colpi deli oblio glissimi diuini, Ne foura indegni crini Posse corone adulatrici, e false. Io di non sint gloria Hor o memoria, e scopima itidi nostri Fulgida Stella in tenebrosii inclitossi. Michidi Pindo allel sentie solingo Vuolini compagno, Hrale oggi m mpennata, PCaddi tua nobilienna Corre miserauuenturoso Arringo ,
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ΕCotanto agioneuole, e conueniente illacconiandare alia posterita te persone, ea'opere a
virtuose, che non mancarono grauissima, e
sentissimilivomini, ii quali sestes fra gli altri personaggi illustri annouerassero. Diuersi ancora Cittadini, e Romani, e Florentini non arrostrono discriuere a propria Vita non studicando est,ta impres aliasinaevole, bdell'al-trui malediceimile facite prouarono, te quali auuε-gache scoccate fustero Dcilmente si rigetterebbono conciue scudi delia verita, e di generoso dispreZZo. Laonde inglusta, eicempla dappocaggine, non modestia virtuosa serebite limia,se non ardis di collocare in questo empto deli'In mortalita pure node virtuosi personaggi delia nata famiglia, escluden- dolo dat meritato seggio solamente, per essere deliatio cognome. Infelicitella istessa felicitdni virtuosistimares poti ebbero, se hauendo successor habili cola penna a perpetuarii, non douessero, come glialtri,di taliortuna partecipare. Per,seguendo io re-
sempio di tanti Scrittori, si quali conssilogi, b co
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uite, bcon istoriette hanno illustrato loro consanguinei, auuiuer limemoria di Francesto Gaddi ggetto per molli conti incinorabile Midondeprender,il principio Fors accennerba' honorare qualita de genitor Agnoto ii quale confami glie nobilissime imparentato , lirca altri Magistrati l supremo dei Priora. to re volt sosten ne baeli'Auolo Zanobi chenelis L. Sindico della Repubblica Florentina in ve-
negia, s chlamato Prudentissimo, e grandemente commendatodes Doge Contarino in una lettera alli Priori, e Gonfaloniere ii decimo glorno diset-tembre scrittata, Racconter te tante ambascerie gloriosa mente
es citate appoli I Edi Francia,ed Napoli a Repubblica Venetiana, i Sommi Pontefici, i Duchi di Milano, di Calabita, ii vi bino Maltri Principi, e Repubbliche,bli honoratisii in i,fΓZijdi uia1io edi Commessario ApostolicoΘDimostrer coquat domesticheZZa,, honoretio legra traitati an Franc in diuerse citere 'infante Doniederigod'Aragona,chesi di pol alia corona Reate subblimato hi amosissimo Lodovico LMoro Duca di Bari, e Iiogotenente Generale cli 'amplissimo ducato Milan esse, de quale ottenne 'insegne, comene hauetia 'assoluto ouerno , ii prudentissimo R Ferdinando che aua, si come ilFiglio
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a pertina gui pubblici dars c nsulto, si corneram era repitetodi Nobilissimo, det quale in diuerse lettere credenhiali rhonor,ia Repubblica, e di uici Consulto Clarissimo iacile soprascrit te tristes o, ilquale si chlamiato Patrihio Florentino dat Duca di
d rapaserd con silenaeio che ranno i 8 6 eletio sese Frances coincompagniade valoroso, elamo so Piero apponi Commessario Cenerale della Repubblica ne campo della Lega che prima cristato Conte Palatino con diuersi priuilegi, e preminenZenotabili creato, che dat saggio, si an Lodovico XL di Francia Consigiter , Mastro delle Richieste , sutella patente grandemente celebs ato. Matropposi dissonderebbequest Elogio, se iovclesiispi egaret Elogi honoratillimi che ncile scrit- ture e lettere secero di Francesco li nominati Regi, Sisto IV. sominio Ponte fice, i Cardinale di S. Piero in Vincola, che diro scuo non et Ciulio Lper triplicato Diadema, e per singolar valore venerando res et Ecclisiastica Monarchia: Duchidi Milano, e altri Principi e Scritiori famosi, laonde chi hauril letti, e cons derati quelli mi, iudichera troppo seuero ae rigoroso laeti' storico Elogio, e Note , chegia composi, e stampat conseverita data altri
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altri non usata, polche non accresco, comesariano molli, a diminuis cocle lodi alcaddi attribuit e con bilancia di oresce it tutio rigorOs mente esse-mino. Eaccibche piu chiaramente a verita si dimos ri adigni sano intelletis, leggasi 'Elogio di
Francesto dat Pona Ueronese, Accademico, e Scrittor famoso eloquentemente scritto, e pubblicato. Del Sig. Cau. Francesco I tauriore di Modena, Rugist, et c.
I Acopolis, cheseurat Gioghi alteri,
Oue nutre a Virtus ebori te ri; Ricchi ingem mi d'honor stegi, esplendori Arpi saggi''Europa, Ma i uerreri. Nemici gli altrui Nomi inuidi, eseri, Ditue coronea fiam meggia de gli ori Fuggon Morte, oblio nesciechi orrori, Onde son gli humaniasti oscuri, e neri Qualior traiaggi, che dictoria pande, At Gaddi tuo, d'auree Virili secondo, 'alta Modestia, umi tessi Ghirlande Ceilae Regnii 'Rhsosserto ii pondo, FD stegno ait 'stalia inuitio, e grande ' Risu Palma tua Lira sempio es Mondo.
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tinum Thadeo ex fratre nepoti resi nauit;
uia x t oiuinus Calorum. Abbas S. Leculata in Apulia in alijsal reo iubare illustratus Clementis VII obses Caesa fanis laus . V uli in V . Na,vel . 3Sarcere sordidatus diu Mihi pi xumii lx ente , tib hoc Cardinalem creatum facile dignosceres.
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iraminit e honorisco decorauit Pavonius. Nicolaus veti, Eques nubili sepulcro, ut cerne te est in Sacello Gaddi, Mariae Nouellae.