장음표시 사용
191쪽
XXI. IUSTITIAE EIUS PROVISIO Ni BVSQUE CONFOTIS OMNIBUS . Ob Iustitiam ejus, ct οὐ eousios omnes Provi onuus . Questa e la selegazione , chealle accennate parole , io darei , la piu naturale sembrando mi, e la men ricercata. Le leggi della chiarea-ga, e delia Grammatica non furon sem pre te piu religiosamente osservate nelle iseri Eioni: mille esempj se ne incontrano tutio giorn ; uno ce ne porge la seguenistin un cippo semicrate d' ottimi carat teri , capitat amistito l oechio nello scorrere pel Museo di questo nostro Collegio, e che stimo inevita.
DIS MANIBUS CLAVDIAE VICTORINAE.VIXIT ANNIS VIMENSIBUS XI DIEBUS XVI PARENTIS FILIAE FECERUNT
A questa, altra ne aggiungo da me copiata nella sopraeitata Villa de Signori Pelucchi, e assai confusamenta incisa in un grata fasso.
L. LICINIVS M. F. POL. NEP CUIUS . DE . VITA . MERITO POTE . NIMO . QUERI I . NEGOTIANDO . LOCUPLETEM SE . SPERAVIT L ESSE . FUTURUM SPE nisi troes by Corale
192쪽
SPE . DECEPTVS . ERAT . ET . A. MULTIS . BENEMERITUS . AMICIS HANC . CASULAM . IN . PARVO . FECIT . SUPREMI . TEMPORIL SEDEM . MAIORI L CURA QUAM . IMPENSA . POTUIT DIIS . PARENTIBUS . SUIS HUNC . LAPIDEM . POSUIT SUPREMUM . SEMOTO . LOCO SUBTUS . QUEM . FACTUM . ESTVT . REMANERENT . OSSRET . CINERES . C. FRATRIS . ET SUA . VBE . REQUIESCERENT ET . PER . QUEM . TESTARI . POSSET.. QUAM . LABORIOSE . Et ia NON SECURE . UIXERIT . QUI . VIVOS . MULTIS . IN . FUTURUM . SUPREMA. HOSPITIA . DONAUIT . AMICIS CUIUS . IN . HOSPITIO . . REQUIESCW. MULTIS . . . GRATIS
ET . AMICIS . . . QUOS ROGAT. UT . QUOD . EIS . SUPERAT . SUIS DONENT . GRATIS . NI . UENDANT. ULTENT . HOMINES. - AVAROS . AVDACES . MONUMENTORUM.
SACRILOGOS . PER . QUOS DECESSIS . NUNQUAM REQUIESCERE . LICET . DIIS . MANIBUS . SACRUM
193쪽
HOMO . VOLARE . NOLI SI . TE MORITURUM . PUTAS.
Provisonibus a mio parere sta qui posto in vece di Au- novis. Provisso Anuouaria trovo usato da Trebellio Pollione ca : Singularis in provis ne Annonaria dice delTiranno Ballita. Nota it Salmatio cly) due differenti significati di quella voce Annona. L 'uno quando ella viene adoperata ne i numero singolare ; l 'aliro quando ii pone inquello di moltitudine . Nel primo significa grano , Vino, olio, cd ali re simili spe gie : net secondo riltringesia denotare ii solo pane . Unde qualor leggasi avere at cun rice vuto annoπσι bluas, ternas, si v uole intendere, che egit ebbe due, o tre pani. Che in limit guisa deb-bali nel caso nostro discorrere , io non ossi avan Zario. Non sarei non dimeno affatio alieno dat dire, Che qual-che liberale distribuatone di pane sol se sit salta alia Diocesi Africana dat nostro Camenio a solli evo, e Consorto di queste genti , abbat tute forse da qualche Carestia regnante in que' tempi . A Creder clo potiebbe anche condurci la parota constis, forse qui messa per e sprimere ii contorto, che d alia liberalita di Camenio aveano rice viato, ed ii refocillamento da loro tratione. Sappi amo in olire dati a Storia, che t 'Imper ador Constantino a' i S. di Maggio deli' anno 33 a. comincio a distribuire at popolo di Costantinopoli ogni gior no una quan tita di grano, come alc uni vogitono , se condo altridi pane G , la quale dii tribu Zione, che per molli an ni in appresso continuo mi , de ita su Aunonae Civicae. La generosita dei ivrano puo aver dato stimoici a Camenio ad una qualch e straordinaria liberalita. In un'arutra lapida presso Fabretii trovo la voce Proviso, se aneli' illesso senso delia noltra non seprei deciderio mi
194쪽
CVSTODI . IURIS . AC . LEGUM . PARENTI . TOTIUS CIVILITATIS . ET . IUSTITIAE FL. HONOR ATIANO . U. C. PATRONO . EQUABILI . TANTARUM PROVISIONUM . CONSIDERATIONE . OFFICIUM . SEDIS CONSULARITATIS . PROVINCIAE . NUMIDIAE . CLIENT ELEUOTO . STATUAE. ORNAMENTA. LOCAUIT XXII. DIOCLSEOS. Lo Scarpellino scordossi quὶ della E dopo la O , dovendo tergers DI DECES EOS .
Ma non e quelio ii primo iratio della di tui negligenda. Dioceli su in prima detia i 'unione di piu Provinete in un sol go verno , secondo che ii Gotto redo , edaliri spiegano. Cosi l 'oriente forma va una Diocesi di quindici Provincie, uia'altra te Gallie di dici siet te. Dat Civile una tal voce passo neli Ecclesiastico conservandolo stesso sθnificato. Ma in progresso di tempo la di ieis orga fu assai piu riti retia, e presente mente Ognun ta sche piu Di ore Ii trovanti in una sola Provincia. Nulla noltra i rigione vi en senEa dubbio in teso per Diocesiit Uicariato cl Africa formato di cinque Provincie , CO me abhiam gia detio.
XXIII. P. M. La spiepagione di queste sigie e aseni dubbiosa , ed incerta. V 'e chi ha credulo , che que
ste due Iettere tro vinsi in quello fio per isbaptio dello
SCarpellino , che do vex porte o aecanio at moecesοι, o immediata mente sorto sia Cate, e formando da se uni
sola linea ; net quai caso dourcblon si leppere ; Pstrono Meritissimo , e ii Gentilis Resistat so marebhe una sola
ζersona. Qaesta conglii et tura per vero dire mi torre e Simpaccio , ma non in indurmici , non vedendone nes
195쪽
nel marmo alcun indi Zio ; Pariando dunque di esse secondo it sto in cui stanno pol rebbono interpretarii Pontifex Minor , che tutio steso io trovo prcsso lo Sponio ca), nella seguente i strigione. M. D. M. I. ET. ATTINIS. SACR.
FLAUIUS. RVFIVS. SABINUS VOLUSIANUS. UIR CLARISSIMUS ET INLUSTRISS. PONTIF. MINOR VICARIVS ASIET CECINA LOLLIANA CLARISSET INLUSTRISS FEM. STAT EX AERE
S. P. DEDICARUNT Potrebbe anche legger si Prineeps Militum , impi ego ,
che fovente tro vasi nella notigia de'due Imperj, o Princeps Magistianorum, come ad altri piu place b , conmiglior Conglii et tura di quella , che ave vo io gia pro ita , e che volentieri abbandono per attenermi a qtle- ita, slache altra deli' una', e deli' altra migliore mi si presenti : Magi riani erano que i , che nella Citata No-tigia chlamanti Agenses in rebus , de' quesi v'ha un ti- toto particolare net Codi Ce Teodosiano e . It nome s
eeps Agentum in rebus , che ha anch'esso it suo lito-lo nel Codice d . E' vero , che nella notigia chia masi Princeps de Schola arentum in reisur Dueeuari I. Ma perche non pote dirui ancte Prineeps Metisrianorum. Quante nuove espressioni ci somministrano te iscriaioni,
delle quali niuno indigio abbiamo presi gli autori t
196쪽
a quello, che intito lavasii Princeps agentum , i quali sappiamo , che detii anche surono Magi 2riani : Meus in rebus , Μαγιπιανδs co) . XXIV. CORNICULARIUS: Il Corniculario , c me vede si nella Quem e citata notigia, era it primo do-po it Principe in tutii quelli offigi , ove quest ' impie gotrovas aver avulo tuo go, e lo nolo it Gottofredo ne lCodice Teodosiano bj. Cornicularii Principibus prox mi erant . Fra te molle spiegagioni di questo nome nil na sembra piu giusia, che quella, che ce ne da Cassiodoro , allo rche partando det Corniculario dice ce) : Pra fuit enim eoruibus Secretarii , unde ei nomen es derivatum . Con Cio vengono a riget tarsi te spiegagionidet Panci roto O , che cosi det to ii volle , dati' usae per insegna uia corno . o dati' intimar con esio it silen-gio a' litiganti e e di coloro presso it Du cinge ce , che ii derivarono a Cernitatis, cloe come spiega it DuCange ab atramentariis. Il Juret γ) . ed ii Gotto fredo ta) riconobbero i in sussistenga di tali et imo logie. Percio che riguarda it loro impi ego , ad coruua Secretarii adfabat , dice ii citato Gottosi edo , O mi-nsrabat iudiei , Venti , loquenti , scribenti , referibeu-ri. Da gli atti de Martiri , apparisce aver egit avula parte negli est mi , che ad ess face an s. Maximus dixis, tangite eorpus ejus. AIhanasius Cornieutariat dixis, eonuenti Praesidi , leggesi in quelli de' SS. Taraco , e Com pagni th) presso ii Ruinari . Il Panci roto die loro per in combenga lo scri vere, ed ii pubblicare gli ordini de' Go vernatori, ma Cio non essere stato impi ego dei Corniculario mo stranto ii Iuret , ed ii Gottofredo , e per quanto a me ne sembra, assai verisimit mente . Il sn qui det to, virole intender si , de' Cornisularii Palatini; Impercio he due sorti di Cornicularii lii modo versi distinguere mi Guthero H, ed altri , t una di Palatini , t 'altra di Militari. Che questi si an vi stati non puo negarsi a fronte di tante iseri gioni , che d'essi cipariano. Cornicularius Legionis trovo net Museo Uer oest ἡ , Di anche Cornicularias Praefecti Xas,o-Y rum
197쪽
rum a , Cornicularius Tribuni f. Se questo pol λς
se. un mero tit olo d'onore dato a coloro, che da' Capitani veni vano premiati con Certi ornamenti posti Cimieri, che per aver auuta qualche semigii anza Co cornivvolsi, che fossero detii da'Latini Corniculi di cui pariam Τέι Limi Κα. Tito Livio. G : omnel ob insignem in multis Deis v car44. vagam operam Papirius Corniculis , armilli ue donasii oppure impi ego fosse, ed offato deputato a qualche particolae uso della. miliaia , nol trovo bcn ischiarit O , edecim. II Muratori stimo , che questi Cornicularii potessero corri spondere a' nostri ADtanti, o Sergenti Maσ- Murinosa.nis. Hori Q. Presio Frontino leggesi G: Tainquam Caesai 'S' MIanuI Tribuni Cornicularius vigiles qua am excitavit,.cio che ci porterebbe a credere , che questo fosse unia impi ego militare, e non un puro litoto di onore. Coinmunque sita , il. nome di Corniculario esser si anticamen-cn OUMM.tib.iv. . te usato dii Romani loabbiamo in Valerio Massimo fh ove parta dei Corniculario. di Caninio Tribuno delia Plebe .XXU. CARTULARIIS. Ecco Ia prima volta, chem e venulo Latio, d incontrare ii Carrulario nelle iscri-Σioni. II Golteio, per vero di re riporta questa voCe , Cne cita in testimoni anga un' antica i scrietione Chartul Golraio Thet rius . Vei. Inferiptio cri . Ma questa istrigione , che ilκ P- - - Golia io non produce , o e perita, o mai non esistet te:
po iche ne lo Smegio , di cui si servi ii Goliato , ne ilGrutero , ne altri . Ch'io sappia di essi fanno parota . It Reinesio M, ed ii Muratori ci riportando la seguente i scri gione LOCUS UALERIANI CHARTARII, pre
198쪽
ne , ed io stimo , che debha prendersi , come su anche Inieci dat Du Cange , in senificato di Mercante di Carta .Piu s'avviCinerebhe alia nostra la riserita dat Grutero cb , ove leggesi CHARTOPHILAX , se questo fosselo flesso, che Charsularius, come vuole it Le nclavio, ed altri, a' quali sono contrari it Guthero o , ed ilGret sero d) . I Cortularii , di cui pariasi nella nostra i scri gione eran Coloro, che aveano in cura te pubbliche carte des Magi lirati , e de' Tribdnali , in cui servi vano . Ue ne furono di diverse sorti Eeele Uiei, Palatini, Militari. Fia gli Uffigiali delia Corte di Constantinopoli, unove n'era det to Magnus Chartularius, ta Cui sopraintendenga stendea si anche sulla Stalla Imperiale, e qualorat imperatore ustir volea a Cavallo , douea it Gran Gartulario Condurre alia porta dei Palaeteto si Cavallo deitinato at Principe se . Fra te dignita dei famoso Nars te viene annoverata da Paolo Diacono quella di camtalario . S. Gregorio it Grande ci se argomentare , Chea' suoi tempi questi Cariolarii godessero it titolo di Magni o ; Conciosiache partando d'un certo Magnengio Cartulario io chlama Uirum Muni eum la) . Fra leleggi deli'Imperator Costango, una ve n ha sopra i Carintulari i dei Maestro di Cavalleria M , segnata a'quinde- ei delle Calende di Giugno ranno 334.
OFFICII . Lo the o the Tribunale : ΟFUCIUM CONSULARITATIS SEDIS NUMIDIAE , abbiam v duto me angi . FESTUS CAESARIS N. TABELL RIUS EX OFFICIO ANNONAES , trovo in Fabretii cor OFFICI UM CORNICULARIUM nella seguente presso it Magei M. Y a I. O. M.
199쪽
PATERNO AURE L. VLPIUS ADIUTOR OFFICI. CORNICULARIUM EU. L. M. P. - a XXVI. IN DOMO . Se delia Casa de' Celonii siparia, vi en questa Collocata da P. Uittore nelia X. Regione di Roma, tra si Templo della Dea Madre, e la Suelia, O la Sicilia Contrada Cosi nominata, come pre tende ii Nardini μθ : siluaetione disparata assai da que, la , ove e stata trovata la presente base, cloe sul Quis rinale . Converra dunque dire, che a tempi di Uittore, villato come Credes, sotto Ualentiniano, O Ualente, iCejoni o mutata avessero abit agione, oppure in due fomi glie, e in due differenti palaggi divisi. ω stero ; ser ure non urelia si , come e probabile assat, che Ia baseia stata in apprelis trasiportata dalia prima sua sit uagione, Come e avvenuto, e tutio gi Orno addi viene ad al-tre molle.
XXVII. SUB AE. . . E. Io non seprei ben decidere, se debba qui leggersi AEDE, o AERE; la cat, tiva formaetione della terga lettera puo dar luogo ali' na, e at altra legione. Qualora si legga AEDE , do vrsta mi O credere spiegarii, Iuxta Aedem e Stib in luogodi Puxta l'usan Varrone se) : Tertio modo metitur , sub urbe Roma, o Deir pleririque : e Terenzio d , fusturbe es agelli paululum . Oppure anche IN AEDE ;giacche sub tro vasi pollo anche in questo significato,
sub ipso profectione, leggeli in Cesare ce , e presso Virgilio f) , Namque sub ingenti luserat dum singul L
Templo ain; des sua in questo casci Io stello che Lararium ,
200쪽
a vel Iero nelle proprie case delle Cappelle privare , Chechiam avanti Lararii . o Sacrarii, e Cosa allii nota, Due Lararii leggesi avere a vitti l ' Imperatore Alessandro S vero , t ullo det to maggiore , Ι'altro, minore . Nel primo di questi Apollonium , quantum Seriptor suorum temporum dieit Christam , Abraham ct Orpbeum , in Briti Odi Deos diabebat, ac majorum effigies κ .. vicino dunque , o Dello stesso domestico Larariodi Camenio su in atrata la di tui Statua su la presentehase, se, come disti , Ieggeli Aen. Che se ad altri piaccia angi SUB AERR, po traquesta legione conserniar si Con altra i scri gione Gruteria,
ita ce , in cui leggesi fatuam sub Aere constitiis. Mache signi fica quella e spresso de Z Miserataei, si disseroquelle monete , che sotio una soliti seglia d' argentonasconde vano vn anima , Come Chiam assi Comune mente,
Q Clie net ei lato luogo d Ovidio . debba prendersi la voce .in des per lo ilei . che Sacrarium . e non per Sepol cro . come at tri lia pensato, parmi , ehe ehiaramente dedueasi dat libro quarto di Virgilio, ove at verso 4s' Templo chiam a il luogo , net quale da a Didone rende an si divini onori a Sicheo. Praeterea fuit in tectis de marmore Templum . conjugis antiqui, miro quod bonore colebat. Velleribus nicieis . in festa fronde revis. um . SO , ehe parecchi Commentatori vollem , ehe questo Templo altro non lasse . ehe ii Sepolcro di Sicheo . ma prim ieramente te Ceneridi Sicheo rinissem in Fenteia . come ce ne amura la llessa Didone , nella citata Lettera di Ovidio. Exul agor, eineresque viri, pa triamque relinquo ἔ e in se condo luogo, nε da Virgilio . nε da ovidio puo ricavarii chiara mente , che ella un Cenota fio , o fia vvoto Sepolcro ergesie at Marito . indi e . ehe eoi Turnebo riserito dat Taubmanno. e col de la Rue ne sucii commenti a questo luogo. am meglio intender Saerarium, ove Didone. Sacerdotessa di Sicheo, e me pretende it Tumebo ca) , onorata ii suo Consorte . Cost di Li-Via leggiamo , in Dione cb . ehe fit fatua Sacerdotesia di Augusto: Tum vero immortalitatem ei. eioε ad Augusto J Flaminesque , O sacerdote in Liviam , quae tune zuliae Giam , Aurustaeque cognomenti acceterat, constituerunt. M O.id. Hemi L