Gli oscvri et dificili passi dell'opera ionica di Vitrvvio

발행: 1558년

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분류: 미분류

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SERVO DISSIMO,

Gio. Datis Dertam.

vim nesse cosi ' rchitretur , tenendone massimamente i carico che V. S. Illustrisi a Dren pe e piacciuto di darmen co prepor mi a gli disici μοι , tanto publichi come priuati in quem tuta: er in tutio oriato Sosimi sono a fatigato non poco di ridurne ulla chia nuditelligeneta 'In persona alcuni luo hi, o que lum che te parole di Q. Illustri*γma Signori assai biar mi dimosi rono pariundo Illa uoluta Ionica la uicinaret in et havendomi scoperti aliuni principi de uero sensi, urato tali An retu de tempo Iulla elegante breuit de dotio scriue di questo ultore , apertam la via a pote camina resi a deviro , coirenderint capace , per que cb'i ne credo, di alcunipis da diuersi diuersamente, posti o uoluto hora queste te Stiche , come futtidi is manda foristio 'ombra de tu bibam deli'uvitorita fari Sperando chequella radice da uisono flati prodoti , habbia da porge loro ancora tanto Ei umore che ne te i auuenire , essendo post in opera , post auo se di non picciolo ornamento questa nostra illa d Mantoua, per anfoma de orati principio, concise da sis ci anni in qua ella si es an fata umentando solio I iusto silice ouerno im Sili risiima non flo inlusa parte , de ii Edisici, uilichi, i, priuisti m

anco in ulte e stre viri in be consisse tu granderet uera ode desie Cittas Me mi reputo di hauer errato ne dedicare a te trat tuti d' rchitettura , posita chei questo mi ueno aue imitato que che mi h tollo per Gui mitruum non men ruditiose in utre se altre se , che gran uestro di quest 'arte. II qua dedico i libri juoi di rchitettura , ad Imperator tanto grande , quanto ii Mondo a chei -- gustos re cui non essendo m. Illusirstimari inferior almen nelle doti den a nimo , te quati a rendeno molio en meriteuole di gouerno non meno di que ch e si hebbe s come per diuina prouidenda ui polrebbe ascendere dat radi in che ella sibi troua non o dubitato 'in secreta Plei uesse te si Μtioni Hor o le βδελείico che non uogna auer degno heu cerchi concis pic Isegno , di di nostrarie Iemit det animo mi , auendo ri vardo a que che te puό uem da me, non chealia grandetrusius richie si uer apponiare cosa magniore di quesia, ma usando inoo , s come in tuti l attre cose, delia seuout a amoreuol naturae; armi de uo delia felicesua gratia. II che, id premio pes da me desiderato , che quaI'altro potess rice

ver da ei in muneratione esse mi stiche. D

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