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mente per I Vali latici, e va n et sangue, perclaratro vancio si questi in mani era debilitati dati a ca-gione ictrica, da poter rice vere la materia febbri-la, poti a rice vere ancora la China , o almeno
una parte di quello, che d alta China si estrae invartu deli' ac qua, e degit umori, che ne' visceri si
Pcr vellere, se questa conget tura si a Vera, O abbia almeno dei veri simi te; osse arao tutioc io, che accade di mutagione ne li' in sermo, cheprincipia a prender la China. Prinnieramente frVedi anno te uri ne un poco pili cariche di pri. . 'a, e colori te , quas si na i l i ad una de cotio. della stella China, ni a non accesse, e sottili, come nello flato desta crudita , staret per dire De-IO, cne Lin tal colore fosse casio nato da l la cois Eione celi a materia iebbrile, che scaricandosi neria deli' Grina, te comunica quella tinta
clie altrimenti si crede effetio della China, ilche non e suor di proposito . Per l 'opposto quan .co si principia la China dopo it nono . ed anchecopo l undecimo tempo in cui te ori ne portan o turta I carat te ri della coZione, e che comin-
clano ancora ad effer pili chiare, pure solio I 'ulo de ita China, mutano su te prime ii colore e li reti dono simili at decollo della China mede 1 Ilia 3. Setia bra molio dunque verisimile, che pollaqueita pallare per i vas latret tu ita via ri lasciari Supiate Volte vi passa la casione morbosa 'Di pila trovo, clie te prime doti delia Clii naianno pra impi cisione peli' in se sino , che non san'no te ali re appresso; mentre allora si ta uva no i
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vitali dimostrano vn' altro vigore, it che non
si osserua prima, aneti ai contrario, i pol si pilideboli , e tui te te forete in abbandono. Talunt si
sono lagnan cli una commorione generale per lut toti corpo , ed harmo in teso battere te arterie, unpo piu torte di prima, non offante che la febbre usse stata minore , e minori ancora i sint omi . Aliri perdono inti erassente ii sonno, tanto sono
forti te pulsarioni delle arterie carotidi , che urbano at ceresio l' equabit moto de' spiriti . . Come v, pol. che anche sepultandoli la Chi na, finita che si a la febbre, per impedirne it L. elle ri torno, non si scorgono piu questi tali se- nomen i , e l' Iri sermo con maggior quantita di China nelle viscere, riposa tranquilla mente, e leor ine diventano pili sincere λ In questo caso laChina ha satio gi ii ii suo effetio, avendo resti tuito si' visceri it perduio tuono, ed a' vali lati ei tolla quella de bole et Ea, per cui da vano pallaggio
Tolla questa stra ea, io non Vedo per do vepossa passare la China ne i sangue , e si a data inquat unque prepararione , perche , se pre , e qua n. do contie ne ii seo amato, e la virtu stillica , sic hiudera da se stessa la via , e restet a negli angusti recinti de' visceri a tenere a freno gli umori, eda rin vigor ire te parti solide, accib non cadano
in quel lanastore; et, ε Punico distin tius .elle
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febbri putride. Non senet a ragione, i edici et per
ii nella pratica, non olano dar me nomo purganter ili amma lati .che si hanno tolla la febbre cotta
hina, per il timore, clie cacciandosi questa perta via dei sedere, mancasse ii riparo alle patri solide, e rica defero nella prima de bolereta , ed ilcori et livo agi i umori , e nil ornassero a corromo
per si Ρer l' istes o fine ancora, ni egano a tali Infer mi tutio cio ch' E facile a corrona pers, malo pra tutio te ni inest re ver di nil brodo di carne, come ciuelle, che facit mente capion ano corruite is, e debilitano te parti solide. Forse ci sarebberomeno recidive , se i Signori Medici vi et assero aiConvalescenti test vivande ac cordando loro lem inestre blanche in acqua , e qualch e boccone dicarne in arrosio, la quale, per es er me no suc cesenta, meno sogge ita a putrefarsi , maggior- mente unita colla pasta , o con attre cose acide,
per dir meglio ne ita illuminata mente de' Medici. Se mal inclinano a credere assoluta mente, chela China eo tra ne i sangue ' h la sua operaZiones aggiri sol tanto ne ' vasceri na urali per corrigis
gere gli umori gualli ,' accio corretii 'possano palolare liberamen re net sangue se ara tem a d inficiar. lo. Se sono per la prima opinione, bisogna, chediano a tetra, non dico te mi e ragioni ma l' auto. rita di Boerave , ii quale troppo ei perto nelle Notomie, non pote va farsi Icappar di h rica una propoli ione , seneta prima ponae raria , ed averte
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per indubitata: Se per la seconda, bisoana' checs; ferino, non effer la China tin medicamento univei sale, capace di gua re quat si v liis mala t-tra anthe di sangue ' rna sol tanto uia rimedio sperati .co per te sole sebbri periodiche, remittenti, ed interimittenti. Peresae mai do po la prima, seconda, e sorseanthe terra recidiva, si rendo no te febbri ri belli a segno, da non cedere assatio ali' ulo conti. nuo della Chinas Eoi se allora, it putrido δ tanto ostinato , che delude la sua efficacia P Ma non ve do aliora i segni carat ter litici cella putredine , oppure se questa n h Ia cagione, non e di oues larmensita, che non possa lalciarii vincere dati a Cicina. Due sono te rispo te a questo quesito. Laprirna , che te spes Ie recidive, cagio nate forte lcia ' uso intena pestivo della China , e dia non esset si
re, hanno in mani era inde bolito ii si lema de' Vasi lati ei, e de' nervi, che re fi Quasi paralitici, non possono ri acquis re it primo' tu ono necessa.
rio per tener i uora la cagione morbola ' O pure gli umori hanno contratio via' indole di lentore tanto pertinace, o coli'ulo della China, o
per e Ietto dei a llagione , che non puo icuote sit Issario: angi continuando si la China, si sa piuintenso. In falli Ogni Medico, che avesse per lematii un In sermo di tal condietione, sol pende adiri itura l' uso della China, e ricorre alia mutaeione deli' Aria , che si a piu grave, et aflica,
e Ventilata , capace di accrescere ii momento di tuit' i vali at Vino medicato ' alla
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Gomma ammoniaca: alla equi laetione', ed 'a quaa Iunque altra ginnastica, ina sopra tutio, ad unvitio tenue, e di facile divisione. Se pol vogliatriri conoscere rost in azione delia febbre da qualcheos ruatone, biforina distinguere, se si a continua. lenta, o periodica, per venire in chlaro deliacagione, che la produce, ed institui re un meto
Chiunque volesse tener poco conto di queste Ragioni, e pretendesse ad Ogni costo sostenere. chela China entra ne i sangue, po trebbe apportare a lintri e sempi. Spectat mente quello dei sale comune,
riatico, det sale In glese, che preso da una donisna latiante, farli iciogliere ii ventre at Ragazzo , che succhia ii di lei lat te; Det Rabarbaro , chetinge do po poche ore t 'orina, e sors e di altrisimili purganti. Io che ho tanto a cuore di v ni re in chlaro delia verit , e di ri conciliarmi in se me la condiscende neta degi i uomini pensanti , propongo una faci l issima es perieneta, da potersi fare ca chic ches a d si ita et tano date quantit di s le inplesse, o di qualunque altro' di Rabarbaro,
e di China, separata mente in tre date quantit odiac qua naturale , e si lascino stare per un de tei minato tempo . Si xedi I, che ii sale, per la bennota attra Zione che 1 coli' ac qua si scio glie imiteret mente purchh ratuarione, deli' ac qua si a mag-giore di quella dei sale . Mentre appena i' ac quat occa l' estina a superficie di un granello dise sale , che l' attrae a se, e De scuo pre la seconda, ch ha se pari mente attrae, e cosi fin ali intiero sciori
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imento di' esse . Appena si equi libra I attra. gione tra 'l sale, e l'acqua , che se a questa autro tale si risonde, restera assatio in dissolubile . Non accade l' illesso det Rabarbaro, ii quale non contenendo, che pocliissima parte di tale , relativa mente alia parte legnosa, ed alia resina , lassee dati' acqua scarsissimo scioglimento , non comunicandole altro , che ii sale, it quale resta inmani era tale dissocciato dati' acqua , che puo cones sa facit mente passare a traverso de' vali lattei, edandare net sangue, ed una carica tinta, da laquale it color ito deli orina si es pete. La Resina, chedali' ac qua non puo aflatio discingliers , non cssendo un me struo ad altato, non put, entrare nil
sangue ζ o in graetia delle solae delia digistione , in baona parte a Cotti gliata, cratre rh a siento, edin pochissima quistit S. La parte legnosa reflainti eramente ei clusa per non potersi assatio ci: ge- rire, non essendo vi nelle fibbre motrici dello sit orna cotanto di atti vita, quanto ba flar pol isse per scoo-gliere te parti legirose, e da fer me; quali sono, farie divenir suide, come degli a tri alimenti , con giusta ragione, creder dot bia o In salti εsentimento comune di tu tri i Filiologici , chemolle sostan re destinate per il nostro vitio . hanno nelle loro parti pili coesione , e pili resisten zadelle forete tritura trici dello stomaco, e della vi tu risolvente degit umori . alia digestione destinati . Quindi riuscendo inutili per la . nutrinione, si es crementano sotio forma di Dcce . La china final mente, lasciata per un se colosta rei per dire, neti' acqua , anche fottit men
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te pol veri zzata , resta sem pre indissolubile, non comunicando ali' acqua, che una searica tinta. Essendo cosi , per te ragioni de ite di sopra, non pub questo inertissimo legno entrare Dei sangue, ne ridui ii in una ita tanta fiuida, sotio la foreta delia digestione, per non esserui in questa tanto valore. Inol: re j'el perieneta ha fatio vellere sem pre costante-Inente, che la China in tostaneta est ingue te febbri intermittenti piu si uramente, piu presto dei de- cotto di essia, e quanto pili carico si voglia. Ali' in contro vi h piu probabilit, , che ii decolici possa erat rare net langue' me no probabili tri, che post ac mi arvi la pol vere anche la piu sottile. Quindiper sana illaetione, la China opera ne' visceri nain rurali, e propriamente ne' vasi lattei degPinteis stini, sicco me si h det to ne ita seconda rictessione 'e molio poco quantita di essa, passa per i vatilat tei, ed in queli' unico caso, siccome in questateraa, ed ultima rissessione si h proce urato di
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VIRO CLARISSIMO CONSTANTINI mI ORDINIS EQUITI
Regalis Familiae Medico Primario, totiusque Neapolitaui Regni Archiatro
t 3l opus , antiquissima scili cot
Schola Salernitana, additis, meo licet imbecillo labore, juxta rem zentiorem methψdum, aliquibus con
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mentariis , in lucem prodibat; ejusdem
primo & secundo Tomo, ut moris est, dignos Mecce nates , sub quorum tutami ne a qua Vis nequitia tutus, quin secu-Sus quiescerem, adsciscendos sedulo curavi . At nihilomnus , toto opere jam absoluto , tertioque tonio propemodum an lucem prodituro, cogitanti m hi, ac animo, super his, multa revolventi, quaedam non parvi montenti incesut sus Picis , ne grato animo Cides , e Xteri,
Caeterique, meos exciperent labores , eosque , veluti nori omnibuS numeris absolutos , inanes, ac omni eruditione
Vacuos , potius damnarent . Eoque metus auctus est, ut jam ab incaepto desisterem , nisi opus praelo mandare caepissem; ti quod arcanum antea re cotidi-ium custodiebam , notum , vulgatumqu*prodiisset. Quam ob rem hujusmodi a