Museo Volpiano : baccanale

발행: 1720년

분량: 48페이지

출처: archive.org

분류: 미분류

21쪽

Dose a Divi ognoro adorano Ta chei etate, si secoli Non vincerant eterna, alta memoria Dei genoroso, e altero Non syse milior Duce, o Cavaltero.

Stana la Sobiera curiosa immobile Fis guardando is segnate immagini, Ne accent alcuno uia, ne cilio mover Ardua ancor: a Cinti flos a P estast, Ebicomps it Viso venerabiis: A ta Cor, Me , convenian tali Armi: Non portano gia uerrii nonri Carmi.

ni stanta risono: Vitia Apollo nostro Re Largo a pr m de Planeti Cis distende iis dati Etera A sar prosa di sua Cetera

Letitia i Sol , quando eo carro palla

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Primo de Sacri carini Autor fatiaeeo

Siede vini Mosa, Walla infusa Serto gli fis. Et ecco intant a timcenno di L AMISTO,Sti nobi desco Gia e provisto, presias nise Et resco,

Rifloratore

Gi alternando,

Non avendo arme, cui domini)I M gior de Galantuomini: Ambo hon, Apollo amici, E et arte de Carmi anco fellet. Oro via facciam A schiat De Poetico Stravi N', E alia Mema nusti, e grande Non curiam glacie vivande

25쪽

Curiam solo de liquor;

Te ratori De calori,

Ma non mai potrei di quanto Portari vanio Sopra M altro gran aes , tiem indomito , molest, Spiritato Sangioves .

Lascerem queste ubriache rasi opache A gli Autor de Ditirambἱ, Che con tanti Verssrambi,

Hanno fatio Bacco ormai diventa matto.

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Tanto ' oreecbis uenossL Mufe, si Vati flendere me it primo nor pretendono Eutitii in faccia accendo Di que color , he pullula Dii sevi deli Inoidia. decise ben prino lis Me

Giocondissme in aspello Ebagion facendo a detro De Divino Imperadore, Columcerto applaus mi Di Poetico calore

Viva, dissero, FLAMISTO,

C LEO GENE O dire,

Che inverdire Di belle fruita Fa Arcadia uita;

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AL Nestoria

D tanta gloria,

Una τρc , e nigrido altissimo Grecolatinitalico S tivi allor per tuiti l angoli, Wi Poeti a guerra moversPer P Ono de primo accubito, Dos far inviti, e Brindisti, Responsivi, e vicenivoli, AC utor delira Simposio

Pria a Grecia, ille Apolline

Cantoni, e Cantici S lire, e cetero

pes a i salici, Ali fingi rapi

De Cananei.

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Perebe πιναξ, e non gi Ebrei RVado a Ciaeco, Apollo rida utiella Turba iniqua, in da , Ocbicida, Ch giammai non iuns in Ida Gn sue irida, E ne Ghetto sol s annida. stiando cantii Fratricida, OG Sommerso con a Guida o Mose , he con lasaea Verga il a rompa, divida, Non si sis, se planga, o rida.

Esse qua M

La Patria mia

ut onorati,

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E tenuit in alto regino, Tu sarai, per privilegio, Nuova Patria 'imero, o noli. IMO LAECon quest ultima parola II bicchiere and versando,

Ma a bocca non tropando,

S immotu libaba sola; E ilition modo Fiη il periodo Per clion di parentesia, Grecbiretando in sua favella D. be scris di Cultura, E de sitio buon lavoris Segui debbo, per natura, Le polis anco deletio.

Diration Vin che mi conforti, Una vasta Canti lora

Archetolo Sorridendo, E dicendo:

30쪽

22 risis Fonte D amorost tenererre, E di gratis, e di viveret' Sti, tin Barbito novello Di Looro iucche bello addaitando it verso irriso

Come a Giove Ganimede,

Frii duo Primarii.

Aliora Delio , Delio nestissimo, Coi sacro digito Silentio impostgli, Mettendo in fuga con pie si e castro

Si vota n di tuita lamente E repente Popo molio

Corintiosiotico

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