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164 ADDITIONES.Indultum Urbani VIII. pro praeveniendo intra civitatem singulis annis jejunium Vigilae S. pannis Baptistae , de quo
-υ 'l l quo umiliandae sunt animae nostrae Deo, non solum si seriacta. virtus , sed ceterarum , virtutum. fundamentum sit'& sanctificatio ; ipsiusque jejunii summa non stet in sola 'cibi habstinentia , minusque fructose esca Corpori subtrahatur, nisi mens revocetur ab iis, quae animae saluti obesse certa sunt ; Gregis Dominici cura humilitati nostrae , nullo lichi meritorum suffragio , desuper commissa merito postulat ut quae Sanctae Matris Ecclesiae praecepto indicta jejunia tra rediendi ansam praebere possunt, ea pastoralis Vigilantiae ministerio , quantum cum Domino postumus . salubriter removeamus . Exponi squidem Nobis nuper fecit Venerabilis Frater Cosmus Archiepiscopus Florentinus , quod ipse pih considerans, ob festum diem , ludicraque & alia , quae in Vigilia Nativitatis S. Ioannis Baptistae in Civitate Florentina occasione Festivitatis hujusmodi , seu ali s celebrantur & fiunt , magnamque Convicini populi, illuc proinde confluentis frequentiam , abusum circa jejunii praescriptae Vigiliae transgressionem dudum irrepsisse; idcirco honoris Dei, & animarum salutis Zelo motus , ut orienti ex praemissis scandalo tandem obviam iretur , Nobis humiliter supplicari fecit , ut super hoc Apostolicae sollicitudinis nostrae partes interponere , aliasque opportunὶ providere dignaremur . Nos pastoralem ipsius Cosmi Archiepiscopi sollicitudinem in praemissis plurimum in Domino commendantes, non potuimus laudabile hujusmodi desiderium praecipuo charitatis affectu nor complecti. Itaque supplicationibus ejus nomine Nobis super hoc humiliter porrectis inclinati, Eidem Cosmo A chiepiscopo per praesentes committimus & mandamus, ut in
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in Civitate Florentina dumtaxat , Vigiliam sesti Nativitatis Sancti Ioannis Baptistae praescriptam, quae sit die XXIII. mensis Iunii in xx xx. diem ejusdem mensis auctoritate N stra arbitrio suo transserat; ita ut si translationem hujusmodi vigore praesentium ab eodem Cosmo Archiepiscopo fieri contigerit, ii, qui praecepto jejunii dicta die xx II. men-ss Iunii satisfecerint ad aliud jejunium in eadem Vigilia
minimh teneantur . Non obstantibus Constitutionibus , &ordinationibus Apostolicis , ceterisque contrariis quibuscumque . Datum Romae apud Sanctum Petrum sub annulo Piscatoris die xxii. Februarii M. DC. XXXI. Pontificatus Nostri Anno octavo. M. A. Marciaus.
Edicti D. psephi Mariae Martelli Archiepiscopi Florentini pro rite accipiendo
Sacramento Confirmationis , de quo
Tit. II. Cap. III. mm . ultimo. FIno da che , per disposaione delI' Altissimo , ct tro-vammo incaricati dei grave pessi di questa numeros Dioces, et fu sommamente a cuore it provvedere , che te cose sacrosante di nostra Religione sos ero amministrate col decoro e splendore insignatoci dalla S. Chiesa Nostra Madre , assistita sempre dat Divino Spirito , Gche inseme ancora si niantenessero in osservanZa Ie pie e sante determinaetioni de' Nostri Predecessori sempre intenti alla maggior Gloria det Signore. Ma perchh fia lemolle cose da noi rico nosci ute bi gnose di riforma in occasione di Visita, si della Campagna , gia per la Mise ricordia det Signore assai avanzata , come delia Citta ultimamente intra presse , non E deli' ultime , ii vedere icta poca stima , per non dire la grave irrevereneta , che si pratica d ' ordinario da' Fedeli nel ricevere it Santo Sacramento della Cresima , e gl' inconvenienti , che ne procedono dat non prendere te dovute memorie dei Conser-
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mati , secondo ordinano ii Rituale Romano , te sinodalide' Nostri Predecessori, e speciat mente di Monsig. Tom-maso Buonaventura della Gherardesca di gloriosa ricordan- Ea nel sito Sinodo del 1 1o.; percili rinnovando te iud-dette deliberaetioni, ordiniamo e comandiamo col presente Edilto quanto appresso, clohI. Che cias laedun Paroco in tuite te Donaeniche daquella dena in Asia, s no alia Pentecoste , faccia la Do trina particulare a quei Ragazzi, non minori perci di seγte anni, che saranno da esso stimati capaci det Sacramento della Cresma , con isplegar loro l' importanZa ed eff- cacia det medes mo. I. Che rit vati capaci, gli accompagni , con la Fede firmata di propria mano, ne ita quale esprima ii Nome det RagaZZo o RagaZZa da cres marsi , col nome e casato det Padre , e Titolo delia Cura , alia quale sono sottO- posti, per potergii registrare at Libro da tenersi &c. nella Nostra Chieia Metropolitana . a. Volendo , che tuite te Fedi seno conformi , e pertor via da ognuno qualunque occasione di scusa , se nefaranno stampare in quantita lassiciente; ed i Piovani per tempo manderanno alla Nostra Cancelleria per quel numero , che averanno di bi gno per dispensare alle Cure, subalterne de' loro Pivieri; il medesimo saranno i Parochis, delia Citta , come Suburbani &c. , te quali mi sotro- stritte da loro, douranno riportarsi neli' atto della Cresima a chi sar, sopra di cio deputato. q. E perchh ci preme sommamente tale InstruZione, vogliamo, che non si ammella alcuno di qualsisia stato,ehe non abbia Ia Fede seddelta dei proprio Paroco . s. Per levare omi conlusione neli' atto d' amministrare deito Sacramento, olire t ' inviolabile separaetione de
Masthi dalle Femmine , ii primo glorno delia Pentecostes' amministrer solo a quelli della Citni a esclusione diquelli della Campagna, per i quali saranno determinati is ue giorni seguenti a esclusione di quelli della Citta. 5. Che ni uno si parta di Chiesa se non dopo, che da Not sara data la Benedigione.
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. Essendo necessario, che apparissica sempre la certeZZaa chi unque d'aver ricevulo tal Sacramento , si tendi per-cib un Libro , net quale in Ogni Anno si regis reranno i Nomi e i Cognomi , ii Nome det Padre e della Parro chia di quelli, che saranno stati Cresimati. 8. Quando pol da Not in ocea fione di Visita , o inaltra congiuntura sara amministrato questo Sacramento , i Parochi dei Cresimati offervino te suddelte regole si deli 'Instruetione , come delle Fedi , per potergit far destriverenet suddetto Libro. 9. Per quelli , che suori deIla Nostra Diocesi richie-deranno d' essere Cresimati. sara determinato nella Nostra Chiesa chi esami tigii e ritrovati ea paci , pota loro se
re P AttestaZione, e con quella , e non altrimenti sara no ammessi , aecio sieno destritti in un Libro a parte,
Per ultimo ricordiamo a tuiti i Parochi l' obbligo chehanno di cooperare con N, alla mamior gloria di Dio, at decoro delia sua Chiesa e sacre sinetioni , siccorne alvantaggio, che da questo ne ritramono te Anime a Nai, e alia loro cura solioposte , sperando talia loro vigilanaa, e attenzione Ogni piu punt uale e sedete obbedieneta; per non obbligaret , in eam di tra ressione, a quelle pene, che sarebbero necessarie, da imporsi a Nostro Arbitrio ec. Dat. dat Nostro Palaetao Arcives vale ii a . Aprile a 26.
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Edictum super norma satisfaciendi Missarum obligationibus a D. psepho lMaria Martem Archiepiscopo
sterio, che non si trascuri dat canto Nostro di pra- Iticare tuite quelle diligenete, che potano pila facil- mente condurci ai conseguimento dei fine da Not desiderato, ed espreta con altro nostro Editio emanato sottodi I 6. Settembre deli anno precedente, quat' h di rendercia hastaneta certi per quanto umanamente pub ) che inquesta Nostra Diogesi restino puniualmente adempite lepie disposietioni, riguardanti speciat mente la celebraZione di Messe; Ed essendo gia state recapitate per l' effetio sud-detto in esecuZione delle Nostre precedenti ordinaZioni , quasi tulte te Portate degli obblighi delle Cappelle, edalire Ufietiature stabilite in questa Nostra Diogesi, a riser- iva d' at cune poche , quali supponghiamo , che non altri- imenti sano state trascurate, che col motivo di qualcheragionevole impotenZa ea esaminarsi da Not neli' atto didover procedere contro i contumaci ait' esecuetione delle pene gi, comminate ; quindi E , che in sequela dei gi, detto, aviamo credulo di douer pubblicare altro Edilto, e di venire alle infrastritte ordinaetioni. Comandiamo per tanto , che net primo Gennajo laseseguente per clascuna Sagrestia di qualunque Chiesa, Or ltorio, Compagnia, ec. e generalmente di qualunque altro Luogo Pio esistente nella Citi e Diogesi Nostra , in cui si celebrino i Divini Sacrifid, si rinnovino te Vacchette , e che queste sano composte di tante carte, che servir pose sano per destrivervi solamente quel numero di Messe , che clascuna delle sopraddelte Chiese e solita , ed E tenu- ita s
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ta di sar celebrare in un anno , e non pili olire per I'adempimento de' proprj obblighi , e tale ordinaZione vo-gliamo, che s' osservi anco negli anni suffeguenti , tal- mente che dour1 effer cura di clascun Sagrestano, che net primo di Gennajo di clascun anno in Ogni Sagrestia si gia preparata la nuova Vacchetla, ritogliendone affatio lavecchia , la quale dour, custodirsi da esst Sagrestani consomma sedelth e diligenZa , non permetiendo ad alc uno ii comodo , e la iacolt, di rivederia , e molio meno diaggiungervi alcuna postilla o descriZione , perchδ taliquali resteranno destritte e terminate deite Vacchelte net 31. Dicembre di clascun' anno, ureliamo , che ci sano fedelmente riportate, conforme appresso si dith.
Che in quelle Chiese , Oratori, Compagnie , e altri Luoghi Pii , ne' quali si tro no fondate Cappelle , cheobbligano i Rettori alia celebraetione di Meue, sieno tenuit i Sagrestini nella formaetione e costruatone della Duova Vacchetta d' impostare a principio di essa it Titoloo Titoli di clascuna Cappella , osservando it seguente memtodo , cloe : Α capo della prima carta della Uacchettastriveranno , exempli gratia : Cappella S. Antonio sibila quotidie , eccetiuatone it riposo - e 1e l' obbligo lasse d' altra natura, ne destriveranno la precisa qualith; e quando di cici non abbiano scura notigia, s contenteranno d' im
postar solamente ii Titolo di deita Cappella, lasciando in blanco la descrietione degli obblighi. Fatia deita impostatura , lasceranno tante carie hianche, che potano servire
in queli' anno at Rettore di deito Benefigio , o ad altro Sacerdote , che per esso soddisser, , per ivi destriversi ognivolia che aver celebrato , e con quest' isteta metodo ipredetii Sagrestani continueranno dipol l' impostatura deli attre Cappelle , che si trovano sondate nella loro respetii-va Chlei a ; avvertendo sempre, che tra l' impostatura deli una, e deli altra Cappella vi restino tante carte blanche, che seno lassicienti per la destrietione di quelle celebraeti ni , che richieder, annuat mente clascun Mefigio secondole leggi della propria sondagione , e terminato, che ave
ranno ii registro di tuite te Cappelle, secondo l' ordine
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di sopra prestritto, di tutio it rimanente della Uacche
ta potranno valeriane neli' istesso modo , che hanno praticato sino at presente , procurando che ivi puniual mentes destri vano tuiti quelli , che giornalmente celebrerannonella predella Chiesa per gli altri Obblighi particolari della medesima, con questa sola disserenaa , che i Rettori, o altri Ufigiali di Bene figi eretti ne ita predella Chiesa, o,
tre at destriversi nella Uacchetia andante giorno per gior no . siccome hanno praticato fin' ora , douranno ancora
descriversi giornat mente solio l' impostatura della propria Cappella , perchε a far clo intendiamo di obbligargii espressa mente ; e si procedera con tutio it rigore delle pene alNostro arbitrio riservate contro chi tra scurasse l' adempt-mento di quella Nostra particolare ordinaZione. Siccome proibischiamo onninamente a quai unque Sacer dote ii destri versi alia Vacchetta prima di aver celebrato, a tenore dest' ordinaZione gi, salta preventiva mente da
Not nella Sagrestia della Chiesa Nostra Metropolitana, laquale vogliamo , che serva d' e sempio ali' attre; per esci dere affatio I' introduetione di un abuso si pernicioso. Ordinia mo in olire, che ogni Sagrestano L Custode, o Soprintendente di qualunque.Chiesa. o altro Luogo Pio, tanto in Citi , che suori , e per te Chieseidi Monachecia scun Procuratore dentro it termine di tutio it tempoPasquale di ciasthun anno debba aver riportato la Uacchetis deli' anno antecedente in mano di Gio: Balista F giuoli Attuario della Nostra Curia , e Cancelliere destinatos in gli affari di questa Nostra Congregazione ; Volendo, che . in avvenire per maggior cautela te sopraddette Vacchei te si conservino nel Nostro Archivio , o in altro tu go appariato, e. a chi bi gnasse in avvenire di sar sopradi este qualche riscontro particolare , doura prima farneislaneta a' Signori Deputati della predetia CongregaZione , a' quali assegneremo luogo proprio nella medes ima Curia, ove speme volte risederanno per comodo di quelli , a' quali occorresse di traitare affari spetianti alia soddisf
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ria, devano a tutamente cadere solio Pispeetione de' pretidetii Signori inputati, per doversi pol risolvere in plena Congregaetione, la quale si teria d' avanti a Not una voru
vranno ancora tuiti i Sagrestani , Soprintendenti, e Custodi predetti nelle Ioro respetiive . Sagrestie tenere unpiccolo Libro, ove noteranno di tempo in tempo te limosne, che, sono date loro per la celebratione di Messe manuali, obbligando quei Sacerdoti, che celebreranno lesopraddette esse a deicri versi in deito Libro a e se in altra maniera ne procurassero a Itrove Ja soddisfaetione. , sica releranno eon farne fare t attestat a quelli , che au ranno' seddistatio perche inundiamo , che tanto i pre-detti attestati; quanto i 'sopcaddetii Libri sieno Og nranno riportati nella nostra Cuua insieme colla Vacchetia , net tempo e termine di sepra assiegnato; Riservandoci ancorarii chlamare tenipo per tempo i predetii Sagrestini . e diobbligargilla presentarci te loro Vaccheue e Libretii per
edere se te cose seno bene incamminate, e se vadano in
Final mente, perchε con piu facilita possamo i uenire incognitione , e asscurami delia soddisfazione di quegli o blighi , che non hanno tuom destinato , comandia mo arutti quelli , che posseggono Benesaj O Ufietiature di s-mil natura , che olire at destriversi giornat mente inelle Vacchette di quelle Chiese , ove di tempo in itempol e lebre anno, ritengano appreta di se un piccolo Libretto per riscontret, in cui smilmente douranno destriversi , eonen unciare la Chiesa, o Cappella ancorchb Asse privata
in cui glorno per giorno averanno celebrato , qual Li-hretto dour1 anch' ego rinnovars ogni anno , in mincian do dat primo Gennajo susi uente , e terminato l' anno
dour1 smil mente riportarsi nella Nostra Curia ali' istesso modo, e net tempo medesimo , che si h ordinato doversiare delle Vacchette. Si a per tanto a cuore de Nostri amatissimi sudditi I'osi servaneta elattissima di turae te sopraddette Ordinaetioni risinguardando specialmente i importanga dei fine, a cuil so-
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no dirette , s' inducano glammai a contristare P animo Nostro, con o ligarci ad estgerne l' adempimento colla violeyra e col rigore . E per fine concedi amo loro laNostra Pastorale fila digione.
GIUSEPPE MARIA ARCIV. DI FI REGE.
Praecepta ct documenta a Parochis .ct Confessariis frequentissimὰ perlege .
- , Iuxta praescriptum in SInodo Tit. II. Cap. v I. in fine .
NULLUs Sacerdos secularis seu regularis,. nisi Par chialem Ecclesiam obtineat . Sacramentalis Poenite tiae sese ministrum exhibeat , nisi a Nobis fuerit approbatus , nec postea reprobatus ulla de caussa ; aliter ipso facto incidat in excommunicationem. Approbatus Parceciarum limites , in quibus excipiem dis Consessionibus a Nobis praepositus est nullatenus prae tergrediatur , etiam Parocho loci consentiente , siab poena facultatis audiendi consessiones eo ipso reuocatae . Parochi omnes in tota Dioeceu, atque adeo in Civia tare Sacramentaliter absolvendi jus habeant, conscio & annuente Ecclesiae Rectore , Metropolitana nostra excepta
nisi sorte ipsi quod etiam de Confessariis quibuscumque
in Congregatione aliqua Presbyterorum Civitatist adscitis intelligatur divinorum officiorum caussa ed collegialia ter convenientes ad invicem confiteri voluerint. Consessarii autem ceteri, quicumque sint, aegrotantes il los , quorum, dum essent incolumes, Confessiones audire consueverant, ubique in Dioecesi valeant absolvere. Sacerdos postquam decumbentis cujuspiam exceperit confessionem , aegroti Parochum immediat. commonefaciat. Nihil inter confitendum a Poenitentibus etiam sponte obi Diuitiaco by Coosl
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oblatum recipiatur, sub poena suspensionis ab hujus admianistratione Sacramenti ipso jure incurrendae, die a transgressione sequenti, diesque triginta perduraturae I excipimus t men, ea , quae forent ex debito justitiae restituenda quod cauth faciendum monemus Missarum eleemosynas neque directhi quo indirecte petitas aut intentas, sed . sponte
oblatas; eleemosynasque sponte itidem datas, erogandas in Pauperes , qui neque primo neque , secundo consanguinitatis gradu Consessarium contingant ; nihil etiam e . comverso i Consessaxius Poenitentibus largiatur. - . iExcepto necessitatis casu i ad normam Cap., Cum esser. De Testam , nullus Confessarius in .testamentis infirmorum aut aliorum se ingerat . nec Poenitentes quomodolibet i
ducat, ut in propria Ecclesia eligant sepulturam , sub pc na suspensonis ab audiendis consessionibus ipso facto i
Caveat, omnino ne verbo laut. fgno , aut alio quovis modo aliquatenus prodat peccatorem Confessarius; eaque de re maximε proderit, si satisfactionis onus injungere, verbaque absolutionis proferre submissa voce assuescat, ne forte ex imposita poenae gravitate , vel denegato interdum abs
lutionis beneficio , & in ejus locum benedictione suffecta ,
circumstantes statum Poenitentis intelligant. Nullus tam secularis quam regularis Consessarius , sive mulierum sive virorum domos adeat, ibique nec etiam in Oratoriis consessiones recipiat, nisi in casibus infirmitatis, aut maximae alicuius similis necessitatis, in quibus Poenitentes Ecclesiam adire non possint; qui secus fecerint' ab
audiendis confessionibus sint ipso facto suspensi : permittimus tamen omnibus Sacerdotibus , ut etiam in locis hujusmodi confiteantur peccata sua. Sacerdos, nisi ex caussa necessaria nullum, praesertim se minas, extra sacrum Tribunal, vel ante Solis ortum, aut post. ejus occasum ad confessionem recipiat in Templis ;ubi vero necessitate exigente aliter fieri contigerit , CO suetudinem illorum laudamus , 8r ubique servandam praecipimus, qui lumine aliquo e conspeetu Sacerdotis admoto tenebrarum incommodo consulere student ι maresque a seminis segregant. Ante Disitirco by Cooste