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ment. denuntiare, tra quali pesne si bada eontrahere it Matrimonio. Quali deis nunciationi falle, se non vi si oppone alcmno legitimoimpidimento,siproceda a a C libratione dei' Matrimonis in faecia Asia Chiesa, Aue ii Sacerdote Parochiale ha-uendo domandati, interrogati Iuomo, sia Donna, sinu oiὶ loro mutuo, εν libero consense,dica Ego vos in Matrimonium mungo, In nomine patris, s Filiuere Spiritus sincti, o uero usi astre parricist condo tapprobato costume, s rito di cla-huna prouintia; mast aliuna volta sera
probabile μ*itione cb' ii Matrimonio posse
egere malitiosamente impedito, se manus ero falle tali denunciationi, AT hora δ vero si faccia una denunriatione, o verbalmeno auanti dei Sacerdote parochiale, es des altri tesimonj si celebri it Matrimonis, s Apol, auanti la configmati ne di esse, si facciano te predette denuri Dom ne a Chusa,accio, heu, seno alcuni
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pedis enti, piu fac timente sianos per-D , quando pero it Prelato ordinario non gludicasse essere eoediente, che det te de nunc imtioni sipretermetiano, iliae ilSanto Concialis lassa alia prudent si s a iuditis di e Dordinario. Que i ii quan attentaranno di
contrahere matrimonio astramente α'in
presenca det Parochiam, o d,stro Sacerdote, con licen pero di esto Parochrano, o delprelato ordinario, ου presenti Gi, o tre tessimoni= , Ennio Conciliogb se totalmente inhabili a contrahere matrimonio in Ial modo, re ischiara b contraiti esser irriti,s non Dι pin commanda it Santo Concilio, Aeques Parochiano, o altro Sacerdote,che imteruerra at contratio dei matrimonio conminor numero di testimoniue similmente questi testimonj, che v,nteruerranno sinin s it Parochiam, o altro Sacerdote ae sua
hcenet i, s es anco li mede simi contrahenti, siano puniti grauemente ad arbitrio deIU couo.
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In ostre time desimo Santo Contilio Usomta b os, cΚ auanti la bene ditione Sacerdotale da riceuesne a Claesa, non habitina insieme ne Ea mede a Casii, cis ordinacheritia beneditione Debbiasare dat proprio Sacerdote Parochiam,' e da ne μέ altro, eccetio da esse δ dat Cesiouo, si posse concedere licencia, di fare deita bene ditione, non ostante qua vulta comsuetudine, ancorche immemorabile aquaIpiu toso e da chlamas corruitela, o altro priuile io,che etu fusse, re Falcum Sacerdote, o altro Parochiam regolare o seculare, ascor che pretenda qtuso esse ο lec to, per alcun priuilegis o conssuetudine inmemorabile, presimera di congiungere in
Matrimonio cio benedis ii os di astra parochia, fient a licenαa dei proprio parochia
tis siuo,siu tanto chesia assoluto dast' ordina rio di quel parochiano, clae doueua intem uenire at Matrimonio, o uero dare la b neditisne
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neditione. Comanda ancora i acro Comellio, cheogni parochiano balbia DU libro,
nel quale scri li nomi illi stosi, eae do
Testimoni , che sono interuenuis at comiratio det Maseimonio, re H Pomo, e filis o di deito Matrimonio, liquat' libro ditigentemente custodissa viresso di se.
Ultimamente is sacro Concilio esse ta listo si, che innaas che contrahano , o almeno 'rre Porni auanti la conssumatione des a Imtrimonio confessino dilaeniemente ti loro peccati, re deuotamente vadnoa riceue re it Santissimo Sacramento dest' Euchariasia. Et se aliune prouincie in questo ha-ueranno, chre te predet te, ait re laudabilivsanne, oe cerimonie, es sanio Concilio
grandemente desidera, che quesie in Ogni modo si tetabino, oe si ossi ruino. Eos clo che questi precetti tanto salutari siano
manifestiaci cum,comanda a tuiti gi'ordinari , che quanto prima potran no habbiano cura di far publicare quem decreto at Sis ij populo
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is tuite is Ch/ese parochiali deste loro Dia
primo anno, re duo quante volte eonosis ranno esser e*ediente. Di piu vuole,che ilpresente Decreto commet ad hauere si se estio in cia naparochia δεν trenta gio rei, da contas dal giorno desta prima pubi catione fatis ne a medesima Par
Decreto det Sacro Concilio di Trento contra Melli
con varie calannie, re arti procu rano dissurabere, mero occupariorem
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temerariamente te Decime, che si deuora aste Chis, eae se conuertano in viilproprio,
pol ne it pagamento desie decimes deue a
Dio, quelli che non v bono Pagaris, ou ro impedissono altri accio nono pagh, no, serpano que go,iae noὸ loro. Comanda
adunq; il Santo Synodo a tuiti, di qua multa grado ,-conditione si siano, algi quali recca di pagare te Decime,che vulta no pagaris istieramentό asia Claesa cath Gale, ouero a attre Chis,mper sene, a te quali legitimamentesi deuono; questi polebe detie decime Iuttrabono, ouero impedia Dono, siano scomunicati, ne possinoesserassoluti, ste prima non hauerann atta iainuera restitutione. forta primiti,chepercharita christiana, oe ριr debito mersi i Arpastori, ebe dessirini conesilida Dio, nonii se graue fluuenisne atri Uemui sparoniani, ebe hanno te Chis pouere, cosia laude di Dio, come ancor per construarta dignita dei luropasori, che con conti
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e vigilie procurano Iasalute deste ani.
Decreto det medesimo Concilio di Trento nella sessione xxi at Capitolo xi comtra gli Vsurpatori delli beniragioni, dc Giurisditioni deble Chiese, di luoglii pii.
SE lauaritia radice de uni male o cuparam tanto quas vulta citer L co olaico, di quaruns dignita o grado sisia, benche Imperiale o regale, Aeperse, ὸ per in terposite persone, o sito qualsi glia pretem , o quesito colore, havera ardire di usurpare, o conuenire in usi propri, is gium itioni, bem, censi, erretioni sudab, s emphiteotiche, frutti,
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eae emolumenti , di quas gliaserte, de is Chiese seculari, o regulari, Benesiij
monti desta pieta, o altri tutabi pij, ouero impedira,che det ti beni, frutiι, re emolumenti per stratas, o per timore, non permuenglano a quessi, che ae retione si deuo-no , sia per tanto tempo segetito a a Scommnica magiore, sin tanto che deite Giuris ditioniberi, frutti, emolumenti da lui occupati , restituira inirieramente a gli Amministrato Rettortuo Benefitiati deLὼ Cbies, alle quali popati inurpati,dopol otterra anco la assolutione dat Pomtefice Romano. re si lo usurpatore desta si predet te havera it Impatronato in que L Chies , delia quale ha usurpati, soccupati li beni, ostre te pene predet te , r si ancora priuato ipse facti dei ius patro
Li Clerici pol, che sar anno Autori, σConsentienti di questa nefaria usurpati
ne, s fraude, siam Dio posti aste penη
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predetu ,-in ostre prauati di iuvili limbensiij, re resi in bili ad ottenerne de
tione, siano ancora so*s dasi' essecutione de gli ordini ad arbitrio des loro Ord
Decreto delSacro Conc, lio Lateranen se tereto det S cramento delia Confessione di Communione.
ra peruenuto agitannide discretione, e obligato at meno una voLia Panno confessare fedelmente lis in cati, at proprio parochiano, ademptre, inquanto potia la penitentia impostati. D ue anco nel temo desta P qua pistare
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oon riserenna it Santissmo Sacramento, dest' Eucharistia, se pero per consigno delproprio Saceraote non deuera astenesne per quakbe tempo. Altrimente chi non instrueris questoprecetto, in vita sia priuato
defringresso delia Chisi, re in morte de ea spoliura Ecclesiastica.
Decreto Sinodale contra quelli, chenon denunciano gli heretici, b sospetii di
reticali, o vero rateriam libri di heretici ano de nunciati, fgastigati, ordiniamo, cherin anno con publico editio siammon cano