Ta tou Anakreontos kai Sapphous Melē, Anacreontis, et Sapphonis carmina Latinè, Italicèque conversa. Notas, & animadversiones addidit Tanaquillus Faber; quibus multa veterum emendantur. Recens omnia correcta uti nunquam prius. Cum Italica traductione

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servanga dei mio os-- , chesi sareiste stimato da per se stesso inatale ad auivare alia sublime alterga dei dilei riserito se non si provedeva cl' ali sorinate da una Penna cosi applaudita in ogni secolo, e cosi famosa . U Autore dei P opera per la sua rara Vivacita de' pensiem, e per la dolceetna armoniosa deldire,sti tin tempo stimato la pili cara deliata della Grecia: Ora

Pero per potersi presentare

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b cte si dichiarasse bisognosb dipui lingue per paremi arsi in

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piegocli tuite intiere te Μuse,uvedere adunato nella sua sola Fanii glia da seriecento, e pia anni, che se ne rateggono te memorie,quato di Titoli,di Gran-derae, dranora, di Dignita posisa naai capi re in una fore una piliciae privata)L'antichissime Porpore di due Contestabili, cles eliquanto dire is clue maggioriri a massimi, quando ancor Napoli Padi ona di se medes1rna in forina di Republica si rene va. sIl supreirio Colmando ii pili V1- cereami, or di Provincie, ora di Regni, come ancora ne pariano

con grida d' applausi, e la Sicilia, e la Sarilegna, e la Catalo. gna. I Trosei nulliam di tantimeri ieri di primo grado, e Co- lottieri Generalici Esercita nel- te Campagne, che facendola daveri Fulnaini delle battaglie,

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sparsero it terrore dei loro No- me per la Fiandra, peri Italia, per la Germania. Ι Titoli venerabiti di tTE celebra Prancipati; dixinore Ducee , di dieciΜarctesati, e di otio delle pili

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mel Vaticano, in ciri mirasi at- tualinente ii sito Sangue soste

dere a pari det Sole in anaendue gli Enaisfera cosi adorabili,e COMPum i m vectem delia sua luce: Sontuiti Pregi cosi rara insterne, e cosi asibilati nel solo Arbore dei suo casato, che. avreb-bere, senaa dubio formam Iin'

intiero lain elo di Pindo a sigran Poeta. E se pur ' egii trala folia di tanti Eroi, di cui coronata la sua Pirasapia avesse voluto scieglierne tin solo per

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tulte rarit , e di Pace , e di

Giaeua , superarono col vero

dede sue glorie, te glorie favolosecti quegli Antichi. Aure erit vato ian' ASCANIO, cliegran Piragenuore di V. E. ac coppiando a' lauri di Panaasso

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mini alle battagite. Aureliue insona naa trovato in V. E. Plantodi specioso in un gran Principe, maanto cr amabile in un gran Cavaliere, quanto di sublime, e di cloice in lin nobile letterato possa volersi : Grander senaa fasto, Generosita sennaaiulacia , minificenga senaaritengo, peraria es pili lingue, cultura di pili scienZe, con tut-to ii resto di quei pregi, e cliquelle doti, che gli anno glaguadagnato, e Panicare, e lavenerarione di tutio it Publico . Μa giacche a si grande Autore non pote to are la sor, te Saveria per Argonaento dehie sue Poesie, si contenti li. v. eli'io ne la faces ora Μecenate con dedicarie at suo Nonae, e metaene sotto P ombra da , suo Patrocinio costa restaute,

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ed illustrate, siciam d' incon trare in questo ii genio delita, .stesse Musis , cte per quaniosi suffero ambiriose, non pOtrebbem in migliora Mani ri-cΟVerarsi, che nelle sile PNEsi stupisca se per esprimere questi iniet attestati di diverenga non son ricorso est' a)iato cliqualche penna piu notate, epiti sublime ; poichelab stima.

li tanto pili schie ita , e pia sim cera, quanto piu propn, e plu

tetido in tanto dalla di iei gen.

le fanglie de pili chiara Virtuosi alia cararia de' Soraetti