Archivium hibernicum ; or, Irish historical records

발행: 1912년

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trargii non solo da quel re la facolla di potersi portare alla residenga delia sua chiesa in Ibernia, ma di condurio egit Stesso a Londra nel prossimo mese di Μaggio, e con questo fondamento ha Supplicato it signor Cardinal Allieri, patrone, a concedergli la gratia di non esser obligato, secondogi 'ordini datigii, di trasserirsi in Flandra, ma di poter dimorare costi Sino at termine suddetto ; e da sua eminenZa mi d Stato comandato cli 'io preghi vostra Signoria illustrissima a concedere a lui di soprasedere neti 'esecugione degi' ordini datigii Sino at prossimo mese di Μaggio, conintimargii pero ad esSeguire dentro detio termine quanto di gia gl'd stato

A questa richiesta altra per ordine di Sua eminenZa aggiungo, accio vostra signoria illustrissima si complaccia d 'indagare et aVViSare qua, Se Siano Vere te preSupposte SperanZe che questo prelato dice haver ricevute dat signor ambasciatore d'Inghilterra ; e bacio a let riverentemente lemani etC. 29. Ι672. Aprile 23. A ΜonSignor NunZio di Germania. Comincio anch' io a patire di mali di testa, ne So Se queSto Sia frutio deli' aria di Propaganda o deli' ussicio di segretario di Propaganda. Quest 'd cagione cli 'io alle volte mi rendo impuniuale net rispondere alle benigne lettere di vostra signoria illustrissima ; e perche temo che poSSa accadermianche in futuro, supplico la Sua bonia a ScUSarmi per te mancanZe PaSSate,

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et a compatirmi Se a questo litoto attre fossi estretto di commeterne in

Partecipat subito at signor Cardinal Allieri la lettera di vostra signoria illustrissima colla relagione det giusto peso della premura che Si haVeva costi ait' esaltagione dei padre Frostali, it che valse a far riSolvere Sua eminenZa ii modo con quale voleva in futuro rispondere se coi stili passati gle ne VeniSSero rinovate te richieste, et a vostra signoria illustrissima bacio riverentemente te mani etc. 3O. 1672. April 23. A Monsignor InternunZio di Bruselles. BreVe Sara queSta Sera, in riguardo che per il futuro credo d 'esseriungitissimo, havendo intimato per martessi mattina la congregaZione d 'Inghilterra. Bellissime sono te nuove che vengono di cola ; Vorreiche fossero vere anche t 'altre Scritie d 'Olanda, cloe che dat Stati sta stato permesso it publico esserctgio della religione Cattolica ; non ho voluto Pero rallegrarmene, perche t 'avviso non Viene da voStra signoria illustriSSima, che riverentemente con tutio lo Spirito etc. 3I. I 672. Aprile 24. Al Signor Cardinal Barberino. Per martedi mattina, dopo l 'essame de vescovi, ne ha commandato ii signor Cardinal Allieri ch 'io intimi la congregaZione d 'Inghilterra, la quale Sara da me per buona cautela intimata qui in Propaganda e Sotiotitolo di congregagione d 'Ibernia. Questa notigia sarebbe mio debitodi recar con la voce ali' eminenga vostra, ma non m 'd permeSSO per haverio questa mane pigliata la medicina. Attendero sopra di cio i suoi cennicon quel piu che Si degnera d 'importa per proniamente ubbidirie ; et a VoStra eminenZa Umilmente m'inchino. 32. 1672. Aprile 26. A MonSignor VescoVo LaonenSe.ὲ Per riSpondere a capo per capo alle lettere che vostra signoria illustrissima ne ha scritto in data de' Ι 8 e 25 Margo, comincero dalla prima, e dat punio loccato da let sopra la denegagione fattagii d 'essercitare ipontificali nella diocese di Parigi. Sopra di che deve ella riflettere, cliequeSta ordinaZione e Stata fatia maturamente per tuiti i vescovi della Sagra congregaZione, ne Vi d net caso Suo alcun motivo d 'alteraria, polchequelli due unici che ella deduce, deli' istanZa che gle ne fa monSignorarcivescovo di Parigi e de bisogni di dare ii sagramento della confirmaZionea molli soldati dei regimento Ibernese, non sono di gran rilieVo, polcheriSpetio alla confermagione, da altri vescovi puole essere loro conferita ;e quanto at primo, monsignor arcivescoVo di Parigi restera ben capace, e delia necessita che ha avula la Sagra congregaZione di far un tal ordine

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vostra signoria illustrissima nella medesima sua lettera faceva istanZa, gia n 'δ stata servita, e furono mandate a monSignor internunZio di Fiandre. Circa l 'istanZa che vostra Signoria ita per ricevere di qua ordine da

obligare gl'Ibernesi sacerdoti ordinati a litoto di missione, di patrimonio, o di benefiZio, di tornare alia patria, e t 'altra di dar ordine at padri della

missione di concedere a quelli delia loro congregaZione di nagione Iber-nese di tornar parimente nella propria patria, lo rappresentaro in Sagra congregaZione, e di quanto da quella Verra riSoluto a Vostra Signoria illustrissima daro raggUaglio. Resta l'ultimo punio, delia Sua gita in Ibernia alia residenZa dellachiesa commeSSagii, net che Variamente partire coli' altra pol de' 25, mi fa credere ii contrario, rappreSSentandomi che ella non si traitiene costi per deliZiare, ma Solo per beneficio della patria, che spera delia dimora costi cavare un gran frutio per la religione. Che ii tempo scopriratuito, polche ella non puot paleSSare te cause in carta. Si contenti ella ch'io con ogni liberta replichi a questo punio, e chegli metia in consideraZione piu coSe. Prima, che non trovo che Vi Siacosa Si deve tener occulta alia Sagra congregaZione, alia quale non manca modo di far penetrare quanto Si Vuole con ogni SicureZZa ; Secundo, cheil maggior bene che un ecclesiastico possa fare in questo mondo h d 'ubbi-dire a suoi Superiori, e maSSime quando havendo egii dato loro parte de suoi pensieri e de suoi desiderii, quelli ordinano che seguiti non lapropria volonta ma la propria obbligaZione. Vostra signoria illustrissimalia rappreSentato a queSta Sagra congregaZione i motivi di traiienersi in Francia. La congregaZione per ordine di nostro signore gl 'lia fatia Sapere che vada alia Sua reSidenZa, ne costi per promover quelli piu Sitratanga ; Se Si Sapra da questi Signori cardinali cli 'ella non sta partita, e non pensi a partir Subito, temo che la Sua ripugnanZa Sara reputata per un' amore ch'ella non habbia o alla propria opinione, o at proprio comodo : si degni cli'io gli aggiunga Sopra queSto punio eSSer meSi emesi ch'ella E stata creata vescovo, esser iungo e incerto it beneficio chepOSSOno produrre i Suoi negoZiati, esser bensi certo ch'ella, col differire a trafferirsi alia Sua residenga, lascia di fare nella sua diocese molio bene, si priva dei comodo d'impedire che non si faccia molto male, e queStomate e queSto bene Si puot fare, e si lascia di fare da persone deli' anima de quali ella Stretto conto doura rendere a Dio benedetto. Scusi la libertadel mio dire, e resto con baciarie riverentemente te mani etc.

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33. 1672. Aprile 3 o. A Monsignor Internungio di Bruselles. La copia e delia fondagione dei collegio Ibernese di Lovanio' e delia lettera scritia a vostra Signoria illustrissima dat P. Aroldo, mi giungono con sua de I9 caduto. Vorrei che te promesse di questo religioso fossero certe, e che la sua volonta di trafferirsi in Flandra sortisse dat fine chenoi desideriamo ; ma per discorreria con liberta, i 'haver egit recentemente publicati due libri dannabili, mi ra1fredda la speranga concepita dei suo

raVVedimento, parendomi che queSte Siano opere da produrre non buonama peSSima conSeguenZa ; et a Vostra Signoria illustrissima bacio riverentemente te mani etc.

34. Ι672. Aprile 3o. A ΜonSignor Brennano, Vescovo di Vaterfordia. Servo a vostra Signoria illustrissima net modo che mi ha ricercato, e lascio ora di fare alle sue la Sopra coperta, e tanto prattichero in aVVenire. Gli accuso con questa la riceuuta di tre sue lettere in data de 23 e 26 Xmbre e IO Gennaro, e la ringraZio ViVamente dei ragguaglio preciso che milia dato di quanto b accaduto alia Sua persona. Io non mi meraVigiloch'ella sta stata cosi bene accolla in Londra, et amoreVolmente traitata in Ibernia, specialmente dat signor Vice Re,* poiche persuadendomiche Sua eXcellenZa Sia stata ragguagitata delle Sue qualita e de suoi meriti,gia SupponeVa che haverebbe Voluto accedere, com 'd Suo Solito, nella generOSita, per conΟScere manifeStamente che in queSta trapassa ognimiSura. Io giuro a vostra signoria illustrissima che mi Struggo nel desiderio di servire a Sua eXcellenZa, e se potessi anche idealmente imaginamuin che fossi per incontrare ii suo genio, non lasceret occaSione, benche ardua o difficile, che non la pratticassi. I 'altro, di certi frati, mi disseroche sta in Roma it nipote di sua excellenZa, et io ho risoluto d 'esser ariveririo, et ad offeririi quanti vagito in servirlO ; Se in altro son buono, mi comandino. Confesso pol a vostra Signoria illustrissima che t 'amareZZe che passano fra i due prelati Armach e Dublino Sensitivamente m 'amiggono, paren- domi che ogni giorno con nuovi motivi S 'aggrandiscono i torbidi, e puredourebbero cessare, Sendo fra medeSimi Separata l'autorita, la StanZa, et Ogn' altro particolare che foSSe Valevole a fomentare queste loro discordie, te quali Saranno da me in Sagra congregaZione referite per riceveri 'ordine di quello Si doura pratticare per comporte ; at che Stimo clievostra signoria illustrisSima si applicara prima anche di ricevere nuove e lettere. Il signor Craveo, δ agente di colesto clero, Scrivera diffuSa-

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29 mente quali stano i senimenti di questa Sagra congregaZione intorno ali' uso delle dispense, e pero sopra di cio si contenti ch'io me la passicon dargii semplicemente queSto Cenno. Godro di sentire che vostra signoria illustrissima Si sta abbocata conmonSignor Burgat, et havero caro di Sapere como giustifica it suo stile di non appreZZare ne di far caso d 'alcuno.Quanto piu frequentemente ella mi scrivera i disordini che cagionano in coteSte parti i regolari, tanto piu mi sara agevole da i loro alti abusivie reiterati un rimedio vigoroso e stabile che gli raffreni ; e te bacio riverentemente te mani.

35. I 672. Aprile 3o. A Μonsignor Dublinense. Con quanto piu gusto ho letto te nuove datemi da vostra signoria illustrissima con suoi fogli de 13 e Ι4 Gennaro, con attretanto ramarico hointoso che per anche durino i 'amareZZe tra let e monsignor d 'Armacano, ambidue da me cosi stimati e riveriti. Vorret haver io modo da terminare queste contese, fondate a mio credere Su la pura imaginagione, che volentieri applicherei tutio me stesso ad accordarii insteme ; ma questo mancandomi, non so Se non pregare ii Signore Dio a meitervi la sua

Referiro tutio lo scritio da let a questa sagra congregaZione, per riCeVere da questa gl 'ordini che verranno Stimati opportuni. Intanto supplico Vostra signoria illustrissima a credere che traitandosi di giustigia, io pos-pongo non solo l 'amicigia di chi si sia, ma qualsiVoglia altra consider-aZione ; e te bacio riverentemente te mani etc.

36. Ι672. Aprile 3o. A Monsignor Nungio di Francia. A beneficio della gioventu Inglese δ mantenuto con grave dispendio di questa sania sede un collegio in Douay per gi 'alunni di quella naZione, dei quale e presidente ii signor Giovanni Leyburno, Soggetto dotatod 'una prudenZa e Zelo necessario per Un tal Ufficio. Da questo conmia particolar meravigila Sono Stato avulsato della pretensione havula

dat vicario di monsignor vescovo d 'Aras di visitare ii detio collegio, non ostante cli 'egii Sia esente di qualsista visita, e Sia totalmente Soggetto alia sania sede. Ond' io deducendo alia notigia di vostra signoria illustrissima la realta di questo latio, intendo di pregaria ad operare che siastenghino in avvenire dat tentare queSte ingluSte novita, con certeZZad 'incontrare in questa guisa i sensi di sua beatitudine ; e te baccio riverentemente la mani etc. Per il signor Cardinal Barberino. 37. 1672. Aprile 3O. Al P. Gheannor. I 'avviso distinio che mi porta la paternita VOStra con Sua de 23 Gennaro, unito a gi 'altri che mi sono pervenuti in attre occasioni delle male qualita

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dei P. Haroldo, mi fanno perflattamente conoscere quanto Sarebbe considerabile it suo ravvestimento. Prego Dio che te laccia distinguere isuoi falli, e l 'induca a chiedere perdono de Suoi trascorsi, potendo queStoagevolmente Sperare delia pieta di questi eminentissimi i miei signori,

tutia Volta pero che con Sollecitudine dia Segno d'un vero pentimento ;a VOStra paternita prego Ogni bene etc. 38. 1672. Aprile 3O. A ΜonSignor Brenano. La carta di vostra signoria illustrissima de 25 Gennaro mi reca l 'avvisod 'haver ricevute te propria lacolia, e te attre per i Vescovi Laonense e ConfertenSe e perche queSta contiene quei capi, riSpondero a tuiti

succiniamente.

Rispello alia dimora che fa in Parigi monsignor Omoloni, io assicuro vostra signoria illustrissima che questa e poco ben intes a da questa Sagra congregaZione, la quale tOcca con mano che per Un interesso incerto eneli' esito e neti' utilita, e che pvol essere anche maneggiato da chi Sisia, egii lascia di sodisfare at debito che te corre di portarsi alia Sua residenZa, non SenZa danno notabile de suoi dioces ani. Q lusingo con la speranga che Aroldo si porti a BruSSelles, ma per partare con ingenuita, dissicilmente lo credo. Per togliere pol la necessita at Feral di venire a Roma, per conSeguire ii suo breve, lio commesso ali' agente dei clero d'Ibernia che scrive a monsignor Armachano che qui si d Sentito con scandalo et ammiragione particolare ch'egii sinora non habbia dato at detto Ferat ii breve di vicario apoStolico, e che pero piu non tardi a consegna elo immediatemente. A questo proposito Supplico vostra signoria illustrissima a far intendereat Sudetto monsignore, ch'io mi sono atquanto scandaliggato di tui divedere ch'egii invece di cooperare ait' essecugione degi' ordini di Roma,con Strade e modi poco leciti, e meno pratticati, trattenga per impedirnet 'effetio, anche te specligioni che di qui si mandano ; e bacio a vostra signoria illustrissima riverentemente te mani etc.

Tutia Volta che costi a vostra paternita reverendissima che i capellani Portoghesi, tanto quelli nominati neli' aggiunto memoriale, che gi 'altriche godono i 'onore di servire cotesta real capella, siano meriteuoli dellagraria net Sudderio memoriale eSpreSSa, potra la paternita VOStra reverendissima communicarii te facolla domandate pel tempo che da me alei e stato concedulo, dandolene io per ordine di nostro Signore Ogni

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Una cosa Sola, come vero amico, devo dire a Vostra Signoria illustrissima,che la Sagra congregaZione e reStata molto ammirata che ella non habbia

finora voluto consegnare at signor Feret Pultimo breve delia deputagione fatia delia sua persona in vicario apostolico Ardacadense, da che si cava pol il motivo da credere cli 'ella in vece di cooperare ait' essetivagione degi' ordini di nostro signore, ne ritardi l 'effetio con traltenere t 'istesso breve. Questo Vuole la sagra congregaZione cli 'ella al Feral immediate mente consegni, e che es orti ii vicario capitolare a desistere dati' opporsi, it che ridondera in beneficio di tui et in gloria di vostra signoria illustrissima, alia quale bacio riverentemente te mani etc. 4Ι. Ι672. Aprile 3 O. A ΜonSignor Brennano. Gli abusi che vengono pratticati da colesti regolari pigilano Ogni giorno augmento, e Si Vede per eSperienZa che te paterne ammoniZioni non basiano, e te proibigioni non suffragano. Piaccia a Dio che questa loro incalitia pertinacia non habbia da produrne un rimedio quanto a loro di pocogUSto, attretanto stabile, e valevole a farti desistere dagi' abusi et arditegge

descritte specialmente da vostra signoria illustrissima con sua de 6 Feb- raro ; e reSto con baciarie riverentemente te mani etc.

42. Ι672. Aprile 3 O. A ΜonSignor InternunZio di Bruxelles. In essecugione degi' ordini prescrittimi da vostra signoria illustrissima con sua de 26 Margo, ho fatio dare at signori Paravicini it mandato dirimborso delle cinquante doppie da let pagato a Monsignor Fernense, ne SerVando questa per altro per accusargii la riceuuta della quietangadi monsignor VescoVo, e per Supplicaria det ricapito deli' aggiunte clopoliaver letto it loro tenore ; resto con baciarie riverentemente la mani etc. 43. Ι672. Aprile 3O. A Monsignor Internungio di Bruselles. Molle lettere δ' Ibernia mi sono capitate in quella di vostra signoria illustrissima de Ia Margo, nella quale cosi bene descrive t 'alteragione degi' animi deli' Armacano e Dublinense, dei quale io prendo maggior

Scandalo che dei primo, mentre queSto Usa una certa modestia nel dire quanto gl 'occorre Senga offendere ne infamare ii Dublinense, dove questo pel contrario con un livore indicibile flarga l 'Armacano, e lasciandosi' Cardinat Protector of England. Bracly, ibid.

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trasportare dalla foverchia passione, scrive di tui querele ch 'io non credoche habbino altra susstinenZa che quella de proprii capricci . Mi sono accorto che ii Dublinense si e ingelosito di me perche stimach'io sia piu pargiale deli' altro che di tui, ma s 'inganna, polche io amola giustiZia Sopra tulte te consideragioni, e questa verita desidero che vostra signoria illustrissima gle la suggerisce come faccio io, piu per Sua quiete che per mio fine particolare ; e te bacio te mani. 44. I 672. Aprile 3o. A Monsignor Internungio di Bruselles. Pur troppo io mi studio e mi sono adoperato d'esortare monSignoromoloni a sodisfare at suo dovere con portarsi alia residenga delia clites a commis agit, ma egit con differenti pretesti nostra di non potersi Stacareda Parigi. Provi in gragia vostra signoria illustrissima con te sue persuasione se puot convincerto, glache io Sinora ho havulo Seco poca fortuna. Da piu lettere venute in diversi tempi de Ibernia, ho non solo io mala SteSSa Sagra congregaZione conosciuio che al Feral, Se non E stato positivamente ritardato dati' Armacano ii possesso deli' ossicio de vicario Ardacadense commesso gli, gl'd stato almeno trattenuto con molli pre- testi ; fra quali ii piu evidente d quello di non haverte voluto consegnareit breve ultimo delia sua deputagione con fondamento che da VOStra Signoria illustrissima gli sta stato cio ordinato, coSa che non credo, ma benpenso ch'ella habbia Scritio che senZ' ordine desta sagra congregaZione non si valesse delle censure per forZare ii contraditiore det Feral a cadere, it che mostrava d 'haver pensieri di fare forse per ingannarci non miglio

apparenZa.

Sopra questo particolare io ScriVo a monsignor Armacano i 'aggiunta, rimetiendo at prudente giudigio it trarieneria o mandargie la accompagnata anche con Sue efficaci lettere. Mi rallegro che sia cessata l'opposigione che ii Gherardini faceva MDempsi, λ come mi is noto vostra Signoria illustrissima con suo foglio de I9 MarZo, e credo certamente che seguira it simile dei vicario Arda- cadense quando i 'Armacano si stanchera di darie fomento colle sue sottigheZZe.

Sospiro di Sapere la plega che prenderanno gli affari di Valesio, et 'occasioni insieme di servire frequentemente a vostra signoria illustrissima, alia quale bacio riverentemente te mani etc. 45. 1672. Aprile 3 o. A Monsignor Internungio di Brusesses. E stato troppo facile Monsignor Brennano a credere per neceSSitOSOsoggiorno in Parigi di monsignor Omoloni, et in conSeguenZa troppobuono ad intercedere per tui la permissione che posSa cola dimorare,

y Iames Dempsy, vicar apostolic os Dublin. Brady, i. 332, 336.

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e pure t 'incertegga deli' esito dei negoZio che traita, et ii potersi questomedesimo maneggiare da qualSiVoglia prete, massime coli' assistengada me esibilagii di monsignor nunZio dourebbe divertire monsignoromoloni dat far istanga di traiienersi in Francia, e gl 'altri d 'accalorirete sue richieSte. Io so che i regolari non tralasceranno mai di pratticare te loro solite stravagange fin a tanto che non te Vengano Se non reVocate almeno sospesiper qualche tempo i loro privilegii, et a quest' essetio ho io per ordine di questa Sagra congregaZione Steso la minuta della costituZione apostolica, e solo attendo la congiuntura faVoreVOle per faria approvare ;e ben vero che imagino d'esser da loro crocifisso per questa facenda, ma parientero Ogni loro clamore perche arrivi a questa felicita di providere ali' inquietudini nelle quali tengono soggetta la Christianita pert 'eccessiva interpretagione de loro privilegii. Tanto m'occorre in risposta della favorita sua de a cadente ; e resto con baciarie riverentementele mani etC. 46. Ι672. Μaggio 3. A Μonsignor o Moloni. Mi creda vostra signoria illustrissima ch'io come suo servitore non ho piu animo di riferire a questa Sagra congregaZione te Sue lettere, polcheson certo d'affligerie sensitivamente net rappreSentare a questi eminentissimi taei signori che per anche ella Soggiorna in Parigi, fisso col pensiero di traitare un negogio fondato Su i 'incerteZZa delia riuscita, senZ' apprendere che questo puo eSSer manegiato da qualSisia Soggetto, dove che ii suo gregge altro che da let non puo ne deve esser assistito. Non mi dissondo nel persuaderia di ademptre a queSto Suo doVere, perchepar mi d 'haver Scritio a baStanga Martedi passato, e prego Dio che SenZ'altre replica che Si ponga in viaggio. Rispello pol ait' essere dispensato dat decreto che te proibisce d 'esser- citare i pontificali suori della propria diocese, devo diria con sincerita che a mio credere cio non E Sperabile, mentre la Sagra congregaZione, in caso ancora piu forte det suo e non ostante i 'interposiZione d 'autorevoliraccomandaZioni, l'ha poSitivamente negato. Onde in questa parte si contenti di conformarsi ai sensi di questi eminentissimi miei signori, di quali quanta piu h l 'amareZZa che sentono net Sapere la Sua dimorac Sti, tanto maggiore Sara la consolaZione che riceveranno dat sentire che si sta incaminata alia sua residenZa ; e te bacio riverentemente lemani etc. 47. I 672. Μaggio 7. A ΜonSignor InternunZio di Bruselles. Le discordie deli' Armacano e dei Dublinense sono ormai cosi incallite che dice molio bene vostra signoria illustrissima che non cosi

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factimente saranno per aggiustarSi gl 'animi loro. Questo accidente tanto piu m'afflige quanto che non troVO Suggetto che poSSa fruituosa- mente intromettersi per i 'aggiUStamento. HO Scritto a monsignor Brennano che Si adoperi per comporre gl 'animi loro, e supplico vostra signoria illustrissima di far il medesimo, polche Se bene temo che tutoriuscira vano, ad Ogni modo Si haVera la consolagione interna d 'haveri atta dat canto nostro ogni possibile. Rispello a monsignor adingo,' fu eletio per coadjutore di mon- signore Fernense in tempo che si credeVa ch'egii non potessi portarsi alia sua residenZa, ma eSSendo queStO SUPPOSto CeSSato, pare a me chesi possa sospendere la dichiaraZione dei coadiutore, o che almeno non

vi sta tal necessita di farto che obblighi ad introdurre anche netl' Iberniat 'uso di dare at prelati provisioni annue ; e te baccio etc. 48. Ι672. Maggio 7. A ΜOnSignor RaViZZa, Nungio in Portogallo. Per interesse particolare di colesto Seminario Inglese e per fare cosa grata a queSta Sagra congregaZione, io Supplico VOStra Signoria illustrissimaliaver la bonia di mandarmi la nota dei glorno che furono spediti i brevidi Gregorio XV, ed Urbano VIII, net quali Si suppone venga specificatat 'autorita dei proteitore dei detto Seminario, OVero una copia d 'essi. Questi attendero coli' onore de Suoi commandamenti, e te bacio riverentementele mani etc.

49. Ι672. Μaggio 7. A ΜonSignor Brennano. Poco devo rispondere at foglio di vostra signoria illustrissima de 18Febraro, polche contiene alcuni particolari a quali ho gia ademptiol 'ordinario passato. Replico nientedimeno che Se ella colla sua prudenZae destreZZa non si studia di riconciliare gi 'animi deli' Armacano e Dublinense, prevedo che te loro discordie produrranno col tempo pessimi accidenti. O Dio i h possibile che non basti a tener quieti due liuomini ne pure la separaZione delle provincie Θ Il male viene dalli frequentigite deli' arcivescovo di Dublino ; questo farebbe bene anche per altro

Le buone nuove che da Varie parti sono giunte deli' Inghilterra, e lesperange concepite da colesti Cattolici hanno Sommamente rallegrato questa Sagra congregaZione, ed io Specialmente non capisco in me stessodali' allegregga. Questo Solo in tal proposito mi pare di dover Suggerire a vostra signoria illustriSsima, che it Vero modo da manienersi questivantaggi, ed acuistarne degi' altri, E il mostrarasi ora piu che mai fedele

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