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pronii se succorrenti. I conlini dolia Europa incivilita ora noli oppo brovi alia carita della Chiosa, clio anim0sa si caecilinelle lando Seonosci ute , non per rispondere ait' inclitos ladeli' ulo, ma per interrogare o soccorrere: Od uomini, Chenon troviamo nulla Grecia, od in Iloma antica, quasi ris alliin altra natura, assi Ontando e spesso soleombendo alla morte,
si multovano alio lunglie peregrinagioni, ad arrecare collaxita doli'anima la terrena felicilli a popoli, che avexano in Sestosfi sfigurata r immagine di Dio. Questu gi vani famiglie reli glose naseevano o Si educavano in terre, ehe sui Ono ba bare o lontano da Dio, ma indivilite od indit illo ni Ciolo dat monaei di S. Benodosio. Vocchi o dis franeali ministri, cos loro alle porto dolio anticho Badio vodoxano; e Sebbene gli QOrresse ali'animo como quoi boni presenti si rarinnodaSSero Q me teS- Sero capo alle salictio cho in pili remoti lempi obbero durato per Dio, e per gli uomini, pure doloravano, e Senti Vano insevolita quoli' aulica vigoria dogli animi. Eglino, o mi Sia permeSSa una similitudine, orano como quo' grandi sed antichie di fili, in torno a cui si raccolgono tu memorio de' salti di unp0p0l0, e clie it viandante ammira, o Complange: ma nonis tende la mano a dirocearli: questo volet ano sare, e secero certi sil080si, clio non sap0vano di lenapi o di u0mini. Ad unque perchh putessero rip0rsi noli' opera dei minis loro e nulla
stato gili canonico rogolaro di S. Giorgio in Alga in Ven0χia, o pol monaeo nil famoso cenobio di S. Giustina di Pad ova, quando, audando i monaci di quella Badia assai a rilento nulla disciplina, uti Antonio Cornaro cardinatu ed aretveSCOVO
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ilat loro corromperii era xenuto quel satio. Unissi a tro altrimonaei della sua mente partecipi, e appresso i Padovani cominuid umilinente a tempestare per quella cauciata , in lanio clio portata la coSa at Veneto Senato, questo alla tornata de' monaci assenti, o mosse ii pontusice Gregorio XII, cho ilSuo decreto conserinasse, creando in albato it Barbo. Ι nurilornarono, Barho su abate. Questi cominuid a divisare singo iam rimedio alle presenti coso Benedullino. Venno dunque ilBarbo a richiamare te menti ai hon sare, o ad acconclaro ladisciplina monastica. A lui primi si accostarono i monaei di S. Giuslina, o pol i Lombardi u i Veneti monisteri, e la Badiadi S. Pa0lo di Roma, ed ecco di quat reggimento m0dera-
Stando quot cardinato sondamento della rogola, non suioceo it temperato governo nei moniSferi. Supremo roggimento agit abali, duli hora tono e configlio ni monaei. Clocho in clascura conobio su salto , secusi nulla congroga diquesti : si agglun foro loggi sederati. In Ciasutino monisteroern ilu'abale supremo modera Ore ; e Ove per lo innangi a suo talento alle subordinato cariche deputaVansi i monaci, pologii s'ebhu dii illo di nominare, ina dat corpo generale dulla congregagione dipendova, per averno Conserina: cosi anche
monaei loro considavano ii legislativo o giudigiale polore, e diquesto roborati, alia deliberagione dolle pubbliche c0Se proce levan0. Ma perchh il polere , subhene in molli , non Si
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obbligo col prolato intervenire at congresso, o dei prolato isas i triennali rapportare, o pili libera monio sporro te hisognadol proprio cenobio Ora non 80n pili quusti deputati. Ramia tigii abati, od osortati ni bensare, per Sermone, Clio dicesida somplice monaco ; il presiduiale dico disinossi da ognicarica gli abali, o delia sua presidenχa spoglialosi, non vllia distinχiuno at cuna tra i congregati: son salti Oguali. Il dirithodoliberativo risiodo in lutti egit almonte compartito , ma ii potero dosintro o lo Statu ire, net congresso, Cho formasi Volaudo , dot Do finitori interamente riposa. Quivi la somnia doliocoso h ventilata. Sono altri ancto, che a segroto serutinio plotti, in separato luogo si assembrano, o Conservatori sidicono, poleti h loro inconabo in conservagione delle loggi, o at loro sindaealo suppongonsi gli alli det Dolinitorio : ogli hanpotos th di roscindere ii salto, ovo agit statuti si opponga, eporcio inquisitori ancho pos sonsi addimandare. Alio s0groto promo i Desinitori, allo segroto i Consorvalori durante la doli-boragione. Ρel rollo andaro delia finanga, a questi supremi congressi vanno subordinati quolli dogli Udi fori deliu causo, o dei revisori do' conli, presso i quali ii conducimento dellasnanga se dolio causo h giudicato. Da ultimo visensi alla
dente dolia congregaχione. Nossiana carica h perpetua, lutiel risennali. Cosi quot Barbo solor se ferulatore dei Venoto reg-gimento, che poleSSe fornare a comune utililli salii levolinente
Ros lava ii Cassino se monis foro logoro e ConquaSSalo, ni
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capilano consalvo porso it braccio alla ginuento Badia, ritu volla, pro eurando in sederagione coi rivissuli monis lori, locolla in guis a da poter pili amplamente dar moto allo morali
Asson fiti dunque at divisamento dei Consalvo o ii papa o Fordinando, o dis messosi dalia commonda it Medici, ad Eus bio da Modena aliora prosidonio dolia congrogagio no di S. Gius lina su rapportata ta bulla di papa Giulio, clio di sua autorita ordinava l'aggroga tono det Cassinoso monis toro aquolli gia sederali. Cona'obb0 letti l papali ordinamenti, soconvulsati tulit gli abali dei Cisalpini monis lori a conveni ro in
S. Gormano, a celebragione dei comi gi parati venissero; sapessero loro adunarsi in qu ullo strano tuo go, porche a loro si ilava in Cassinoso Badia, det loro collogio Capo e centro, Comedeli' ordinu tullo, quot cenobio ventro alla statellana di loro. Conventauro gli abati in S. Germano , o Con loro bonoen o monaci, i quali sui ono ospitati uol palaggo badiato. Milurri, per te lunglie net narrare Cho so fulto lo corimonio chousarono gli abati in questo satio, o sporo cho non fastidisca
quosl 'anno, dis messisi tulli dagii amministrali ussici, coni'urato gu nulla CongregaZione, abali e monaei in proeessione si redarono nolla Collegiala di S. Gormano ad imploraro dat Ciolo, cliu ispirassu negli animi pacali o prudonti consigi in ulla gravo opora doli 'olegioni. Fu cantata insessa allo Spirito Santo : pol si raditussero nollo stango dei palaZZO , e Consegroto squi itinio su seello it nuovo Prosido. Era quosli Eus0bio Fontana, Modenoso di patria, monaeo di S. Niceolo di Vellegia, grave delia persona, maturo di anni, vocellio disdiano, si orito di moltu tollero, pserilissimo dolio saere se longe, dello umano coso conose toro, saeondo pili clio altri nol dire. Selii usu lo portu dolia flanga dei congresso, ita pubblicato ilia iiDVo presidente, che gentissesso accolsu gli abali 0 luit' i
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cans ando dat monaei, clio bono assi tali condussero r ololio in Chiosa, o quivi tuiti prostrati, surono det te aleuno procidali'angidotio docano, porchh Id dio avosso honodotio at nu0vo Prosido. Nol di soguento di d0munica, at primo rompere clelgi 0rno, si des tu principio a bello e gravi corimonio. Pol choobbo colobrato it Presidento sollentio messa nulla Chiosa di
S. Germano, si assisse in trono con misera in capo se lutio lodixisse di prolato; duo abali gli sudoxano at tali, uno at pie didei tr0no, gli altri in dis linti seggi gli saeuvano corona. Il
la Badia Cassinoso pol commendatario cardinato dei Modiei, orano in piodi assis lenti ni frono, o con loro vo levasi Alorcone tu golenonio dei grata capilano Consalvo, ii quale ave valo deputato ad assis loro a quella solennis a. Mollo ora it popolo coneorso , molli i cherici chlamati a prostaro ubbidionganti' abato Prosidonio Cassin sese. Ricevulo te significagioni dis gg0gione dagli abali dat monaei e dalla chorosia col baci dolia mano, Eusebio tonne diserti8Simo Sermone, cui surono principio qu0stu parole delia Bibbia : Venito, aheon Gomo almonio Vol Ssynore, e alia ca8a Vel Dio no*lro; volendo accennare alia solenne andala Sut Monte-CISSino, per pron-doro ii posscsso dolia Badia. In falli coni' obbo posto sinu ni suo dire, fusti si misero in bella ordinanga per salire at monte. Andax ano innangi molti Sangermanesi con lorchi adeost inmano, Qui l novano diotro alciane confraternite laicali rivostilodi blanditi camici collo peculiari diviso. Pol saecva tosta alCOrpo presbiterate, che non ora poco, uti drappollo di dodici chorici, de' quali elascurio recava una croco di argento; nolpodo di via che separavali dat cloro, proe o levano duo Sagerdoti che recavano in holla mos ira una roba lutta inlessula di sit d 'oro, stuponda per grande Za e lavorio : era 'ille Slo Unpallio ii quale vestiva Consalvo il giorno in cui, trionsali iFrancest, enti axa Napoli, e se ne imp0880SSava per Castiglia.
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Ιl gran capilano no avova salto dono a S. Benedotio, peret, hi monaci l 'avossero convertito in una Veste saeerdotale, Comesu salto. Quosla ristellissima veste, cui si univa lania memoriadi an iubi salsi, at cadoro dei passato sessolo, su arSa per manis rancusi. Tenovano die ro alla chorosia monaei, a capo du'qualiandavano ale uni di loro rodanii svolto sed in in stra tu papali bollo di uniono alla congregagione di S. Giuslina, o nel meZZOora uia di appello di olotti cantori, elio selogii ovano a rimando inni o salmi ; o da ultimo it collogio badiale col novollo Prosidonio. Erano in que' lompi cinque chiosiu0lo iungo la via chomena at monisiero, dello quali ora non ne avanga che una) :innanti a Ciaseuna di questo formavano aluun poco gli aSeendenti, cantando proci ad onor dei sanio cui ora saera. Certoche a riguardanio dalla vallo questa processione, clie Ordina-lamonio si suolgova sui saneo det monte, dovova fornar bellac piolosa cosa. Como lutti ven noro in su la spianata dol monte, Bd appressarono allo porto dolia Badia, I usobio inluonb ilΤe Deum, o cantando ontrarono la seeonda porta ; innanZialia quale tulit si longiosi messisi ad nseoliare, it Prosidente p0rSe at monaco archivista ii papale diploma, eho dat medesimo su lolio ad alta voco. filiora Eustibio chiuso sed apri lup0rle dui monis oro in sogno di possesso; pol giunto ali' in- grosso dolla Basilica caniando it Honodiolus, soco lo flosso rod ascoso suli'altaro massimo dolia Chiosa, lo bacio o lo collono' quailro tali. Rucava ogli lo toro dot ponto fico indiritie almonaci piono di osor agioni a rieonos oro ii nuovo roggimento sederativo. Furono tollo sed accollo con placere ; perocelid rano Como annungio dolia sino dolio commondo, o dullanissiana Vin cho a queste rimanova ad ontrare novella mente nolla Badia Cassi ne So. ornati si tulli a casa propria, rimasse ii capitano Alareone con tulit i baroni, ch'orano in ervenuti a qu0lla fossa; Eusebio convitolli a mangiare: o su convito di si a tolli. Erano gi000ndii Volti, o Como i in si an 'ali da Junga svolatura, si ricordaVano i iompi antichi, i nomi de' famosi monaei; benedic vano al
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Medici, at papa, at Consalvo, clio avovanti salti rivivere; melicolla voce clau collo Sombian o an lavano lamentando in Cos-Sata Commenda, come uomini clie non hau pili paura di male passalo. Questi vari ponsamenti cho aleuno quivi presente avrebbe potulo raeeorro dat volto di quo' convitati, raeeolse esposo in bolla dicoria Ignagio Squai cinlupi di Fironge monaco e Proeuratore dolia congregagione in corte di Roma. Egli
levatosi in piodi cominetb eon questo parolo dulla Bibbia :
Cusi su messo fine alla lielissima cerimonia dei possessore nuovi tompi volsero di pol, i quali su non ossi trono fulti quo'stropilosi salti narrati negli andati socoli, di guerreschosagioni o politicho curo; et compariscono innangi pili miti oeomposit, e pili commundov0li da chi guarda i m0naci nulla loro prima istiiugione. HO narrato como per deplorabili cagioni, tu quali nonnae lustro fullo nol sono dolio Badio di S. Benodotio, quos eandassero malamento in basso, o Comu su credulo salutevolorinaedio congregare in uia corpo gllis tali monissori. Guar- dando allo condigi0ni dolle ii mane compagnio quando Von-gono a flato di deeropilogga o di seiuglimonio, io non voglio diffiniro, so quoli' assembramento dolio diviso Badio sta stato ii saluberrimo dot rimodi: diro solo elio arrocli bono. Sebbonus ulla la ragione det roggimento in clascuna Badia rimanosso salo quat' ora stata sermata da S. Benedotio; tu flavolta quellunuove loggi di sudoragione arrecarono, se non net dirillo, almeno nel salso grandissimi caligi amunti. I quali, come a me pare, derivavano da quella Suggegione in Che si ponexanoi peculiari abali at presidente dolia congregarione ed at reg-gimoni congregato in capitulo. Cib limilava in pili stre liconfini it poture monarchico elio S. Benedollo consi id agitabati, o quolio voci o do' seniori o det comune che u livansiumilissime o consulenti O deliberanti, pol evano superbire nulle appullagioni at roggimen l0. Questo alimento democra-
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sco, Credo , Clie Se p0tea a QSSere innocente in quo' primis servori dolia risorma, dava a sumere, Clio, Seumali questi, divenisso infesto, foverebiando it supremo polore, o sacendo onia allo loggi. Εd anelio quolla triennale rinnovagione diuisici, che lunova in rispotio dolio loggi i capi, pol uva QSSere Salu levolo in compagnia di uomini sana ed usa a quellaragione di governo, ma Se pur poeo soSSero nel nu OVO corpomossi i mali umori dolio vocchio membra, la rinnovagione degli ussici potui a sar vacillaro la venuranda polos a doliologgi in qu ullo avvicondare do' loro custodi, vari d' indole odi sorra. Lo quali confugiiungo possibili polevano arrecare anelio stillima rovina, perelit, inserinandosi la sorχa sederativa cho luita ora nulla vita dei nuovi canoni, non solo pol exasoguiro la dissolugionu di iussa la congrogagione, ma d Oxeunnnelio avvenire in sommorsione dei poculiari monis teri, cho
iura quanto quella di tutia in congregagione. Non h peraltro da lasciar eon silongio, cho lo utilisa chodori vavano da questa congrega Zione Sta tu ibi monis teri, erano Certe, e polo Vano ancho essero durovoli. Ogni Badia cho suo
peri col0Se appellagioni dei sugg0lli : lo elio prima bon dissicilinente olfeno Vasi, e per la i in lanan Ia det papatu Suggio, o per la compressione det purpetuo imperante. Anche quella morale visa cho vii ovasi dat monaui prima di questo lompo ora finita dat tu mura di una Badia , dat seno dulla qualed vova li arro fulta in sorga ; o pure id pili repentino lo scemamonio o in os lingione di quolla, dis licitissimo it richiamaria surdus a cho sosso. At c0ntrario amplificato it corpo , per viopili largite corsu questa vita uelle membra, e, perchi, queSiu
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orano mollo. alia inserinita di una p0 leva soccorrore la sanita dolio alli 0. In una parola da questa congregaZione SorSe Una Virili, Cho non essendo nolle peculiari Badio, a lullo alia lavae vivificava como anima in corpo di uomo : in qualo sarobbus ala durovolo sino a cho i membri dei ruggimento , non pro ceu pali illam ore di particolari utilita, i avessero somproavisata como sola configliora nulla dispensagione o nolia oeon mia degli scambievoli c0nsorti, nul cho h lutta Ja 1 agione dei governi sederativi. Con questi limori e quoslo sperange si unirono i Cassinosi alia congregagione di S. Giustina di Pad 0va, che p0i saappellata Cassi neS . In tanto quot giogo dot commendatario tollo dat colli, lomonii nulla Badia Cassinoso si levavano at pensiori dei passalo splendoro si nolla materiale apparenga degli odisigi, cho nollam orato virili dolio opero. N ei quali penSamenti si raceonsor- lavano per doppia ragione, e per lo Squallore in elio orano cadusi, o dei qualu erano stati imp0lenti riparatori per lacommonda, o per la vi Sta che saceva di se la civit compagnia in Italia at cominularo di quoi maschio cinque denso. It modio ovo loe rava at suo termine, o te generagioni non pili sanciuile, manodotio come da maustra dati a Chiosa por in via dolio incivili monto, diventi ano oramai adulte : gli animi si ri om-poravano di alta sit Sosia, ed i cu ori ingentilivano per caldo osordigio dullo arii belle. Ρer la quat cosa que' m0naci statinia lorovoli ministri di civilici nolla sociuili inibat berita, do 0-
in moglio o sorbita di costumi. Lu quali rotagioni peraltro,poielth non mutavan si tu condigioni di monaeo , dove vano cangiarsi nulla sorma non nella Sos anga : imperoech h la Chiosa, di cui te c0mpagni e religi08e erano ministro, Sebbene
non avosso pili quelle inlime relagioni coi p0poli, como almodio ovo, pur ut avia ne reggeVa i destini per quoli' imperiocho la roligione di Cristo n0n perdera mai sui euori dogliuomini. Usi i m0naei di S. Benede l0 nei lumpi pili disporali
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ad amaro quolla sapion a, di cui conservarono i monumenti, in lem si ricomposti o civili dot ovano stillo Stesse letlere,
Sal Vale per eSSi, rivolgore gli animi o cons0grarsi agit studipor vegliare alia dissesa dolia Chiosa ed al bene dui populi, edOVeVano duraro nollo splondido osor igio dot divin culto onet servore dolia proglitora. I quali ussici di puro ascetismo, ripii tali inutili, o quasi consor latori dolia ignavia umana dacerti cho si danno fama di pro solidi pensatori, lornaVano es ornet anno Som pro assai utili alta Chiosa in tempi in cui perto suolgimen o dolio in follet tuali polonge, voti uti gli uomini in corio or glio, in Doddavansi i euori nulla sede e perdevanoquella innoconga o sania inguia uilli, eho Cristo nul Vangulon 880miglia a quolla dei sanet ulli. Laondo quollo solitario Badierisu0nanii di gravi od indessanti salmodie, o Cho suronoesumpto di civilla ni barbari, in tonapi pili civili dovevano rendere Osempio di forvonlissima sede, o di amor di Dio, quando gli uomini baldi do i loro ing0gni, od obri doli'amoruili quello comodita elio ossorii a la sociosa incivilita, facilinuntuavi obboro perdulo di xissa it e toto patria dei rudenti dii Cristo. si percio, a me che non piacu progresso di sorio in salto dia eligione, pare, elio ovo pili alta si levi la voce di certi sit , SOsi contro la xila ascetica, tanto pili abbia mustieri di questata Chiosa o la societii. Con questi pensamenti voglio clio i miei loggil iri prose-guano a loggere se ultimo pagine di questa Storie ita. Rimet
Quando i Cassinosi rotii da Eusebio da Modona si uni rono illa nuo a Congrega tono oratio in pessime condigioni ij. Poetii orano i monaei in quot lompo, log0ro ii patrimonio, squallide o miserabili lo mura dolia Badia. I monaci orano Andrea da Piaconga priore, Simeone da Floronga decano ecellerario, Francos o di Aruggo doeano, Crisostomo da Napoli