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FRA quanti acerbissimi colpi s sono
scaricati sopra di noi , in questi nove in felicissimi anni dei nostro Pontificato , ilpiu sensibile at nostro paterno cuore ; εcertamente quello che ci reca l'ultima Let-tera della Maesta Vostra , con cui ci manifesta la risoluzione da lui presa di esterminare da tuiti li suoi vastissimi regni , & dominii, i religiosi delia Compagnia di Gesu. Tu quoque , fli mi l Dunque ii carissimo nostro Cattolico RE Carlo III. ha da esserquello che ricolini it calice delle no stre a filanioni , de mandi sommersa nelle la-grime e net dolore la nostra misera vec-chiata at sepolchro i Dunque ii religiosissi,
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mo, ii piissimo RE delle Spagne Cario IIIlia da prestare ii sito braccio , quel poeten tissimo braccio , che Ιddio gli ha dato, pes ostenere e promovore it suo divino onoret onore della Santa Chiosa e la salute dehianime , lo ha da prestare a i nemici di Dio idella Chiosa per roversciare da i fondamentuna religione ali issessa Chiesa si utile icosi cara , che deve la sua origine, e ii sui splendore a quei santissimi eroi , che Iddii prestelle delia naetione Spagnuola i propasare per tutia la terra la sua maggior gluria, ed egit vorra privare per sempre ii sito
regni , e suoi popoli, di tanti ajuti spirituali che da pili di duo secoli hanno felices mente ritratio nelle prediche, missioni catechismi , eserctgi, anami nisti agione di Sacramenti, istragesone delia gioventunella piet , e nolle Letiere culto & decor della Chies Θ Ohime t Sire , ali 'aspello dianta mina non si regge lo spirito. Mquello che uguat mente e forse pili profondamente ci penetra si e it rimetiere , Dulaque ii sapientissimo, ii mansuetissimo RCarlo III. di si delicata cos cienaa , di i
retia in tengione , che per non compromettere la sua eterna salute, non consenti
rebbe , che l'infimo de suoi si1dditi fossitissit prestudietio di uia leggero interesse, serm
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biit Iunivers. Gest V. M. qui veut priver'ur toujours ses petiples & ses royaumese tant de secours spirithaeis que cet Ordremr a fournis avec succhs depuis deux sε- es, par des prEdications, missions , iniauctions, exercices spiritue is, administra on des Sacremens, ε ducation de la j eun esse
fflexion qui en estia suile. li sera donc dil
hartes III, doni la conscience est si dόliate , Sc les intentions si droites , que dans. cratiate de risquer son salut Eternet, ii no
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Ia discussione regale delia sua Causa seliga la formalita prestritta dat te publicii leggi , per sicurezaa di cio che a clascheduno de citiadini appartiene ; egli medestinxContro un' intero corpo di Ecclesiastici de dicati & consagrati ai servini di Dio, e de publico , non elaminati , non uditi, notdi fessi ha credulo di poter procedere fino a total esterminio , alia privagione delia se ma , della patria e degli stabilimenti in essiegittimamente aquistati , e legitii mamente posseduli l Ohime, Sire, questo e ut gran passo l Che se mal non fosle giustificato agit occhi det sommo iddio , fourans S giudice di tuite te sue creature, a nulliu giovarebbero rapprovagione di che vlo ha consigliato , gli applausi di chi vi cor Corre col genio , ii silenEio de vostri sedet sudditi, la rasteguaetione di quelli, seprcui cade ii terribit colpo. Nol certamentnetratio che proviamo un inesplicabit rammarico per la cosa in se stessa, confessarem
a vestra Maesta che nulla meno temiamo
tremiamo per la sicuregeta E salute delia diei anima a noi carissima. Dice vostra Maesta questo passo la ridotio l'obbligo di mantenere la pace, Ettranquillita de suoi staticon che forge vol farci intendere , chqualche inquietudine portata net govern
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narche , Sire , est d'une extrime importan-e ; car si matheureusement on ne polivola
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de suoi popoli , sita stata promossa o sementata da qualche individuo delia Compagnia di Gesu. Ma quando cio fosse vero perche mai, o Sire, non si e procurata l: punietione de colpevoli, senga roversiciare lpena sopra degli innocenti λ Innocente assclutamente , lo diciamo at cospetio di Dite degli omini) e ii corpo , rΙstituto, d lispirito delia Compagnia di Gesu , e nos
solo innocente, ma pio , ma utile, mi' sento net suo ogetto , nelle sue leggi , neti sue massi me, e per quanto in contrariis ansi s forsati a provare i di let nemici, nuld'altro hanno ottenuto presso te persone nos prevenute, dc non appassionate, che idiscredito e Pabborimento delle mensongue e contradiZioni, con cui hanno prete di stabilire it loro falso assunto. Questi corpo e compos o di omini come gli altri capaci d'ingannarsi, di errare, di fallire ma gli errori e te colpe de particolari nos hanno appogia, o fomento dalle legi, nidallo spirito dei corpo medesimo. Ma sopra tutio , o Sire, te consequesage che derrvaranno da questio passo, come mai nor nno orrore ait 'animo piissimo di vostri Maestatὸ Lasci amo da parte la mancanZa dianti operari nella coitilliin a vigna delli