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ci sono tuonasteri e ea se pure di nostra congregaristio, ordiniamo per la concordia, paee o carita universale, ehe deve essere it principale o gello nostro, ehe nelle elerioni o distribuetioni sud delie s 'ab hia in ornitem po ri suardo e eonsiderarione di darea ei aselieis una delle suis delle provineis eluta hi quelli onori, ossat e post indisserentem ente in qualsi vos lia provincia e lunoelie se gli converra e che sara abile a sopportare, tal mente che si eo nosca eon egellielie nella congregarione nostra non si ila
disserenia di persone ne di provincie, masieconio tulti vivono solio la me desima re- sola e ne tristes sa congregarione, tosi luili
indisserente mente conforme alli meriti e s lielle di ei a se uno sis no provisti e onoratidelle dignita eis ostiel, it ehe Deero an eo rali nostri antie hi padri. E salta prima datulli itiginoechioni orario ne mentale, Si proponga pari mente elascuno a vanii proce hi Ponor di Dio e la salute detranima, e Putile di tu ita la Congregarione, e di pol siano proposit alis prela iure M ossi Et quei monaei elie eonforme alli ordini della seata ne sono si iii abili per te progenii eos liturioni, e stain arbitrio dei presidente proporne due, edi ei eun desinitore uno, mandando a paritio elas no per save nere e hianthe, equello sta canonicamento etello alle digni thed omit ebe axeta piu voti, purelia passinota meth. ii quat modo di nominaris no edeterione s' osservi sim timenta uelle elerionide' due visitatori, purehδ si servi sem prerordino dei gradi eon lenuli di sopra ne lea p. xvii. Li quali visitatori, finito it loro biennio, saeeiano xaean ra da qtiel l 'opirio perun altro biennio eo in pilo immediate seguente,
e net grado gesto almeno non vogliamo per Pax venire the si a pletio a leuno elie non
sappia proporre eis infrenara la parota diuo, solis la quat terge non siano compresiquelli ebe per il passato sono stati a bati eollegiali. Venta si pol cretatione degli abati lito- Rou kΝ An. s. sva lari, priori abbariati e priori tilolari, e do po, a quεlla dei deeano di vallombrosa, ministro di passignano, priori elaustrali, ministrie ea mertenglii: appresso, dol isse postiario della congregarione, dei vicario di Lombardia, ed gli stiri elie si pongono por ministri in
qualuia quo lusgo di nostra Congregarione. Similmenio s 'elegge uti proe uratore generale nolla Corte di Roma un a tiro inquella di Florenra, eon quella autorita e hepare a loro es pediente: e stano salte a delii procuratori a victrio di Lombardia is pro- eure e palenti solite a sarsi seeondo ruso antire delia congregarione; cost aneo, prima
generale, e disponga d 'ogni alira eo a chepar partito debba esser determinata. xxxm. Bithiarando parimente, ehe quelli citi. inui Dielie sanno vaean ra per lor eolpa e demeriti
debbano rieonii uetare ii eorso delia dianitie gradi in questo modo, eloe, ehe chi Sara ptisanaia. at
deposio totai mense, ineo minei dat gradu di,
saee olo se inplice net torso della scala, net quai grado s' intenda esser eo me entra ioni ova mente : ma quelli elie saranno deposti non lota linente, ma da qualebe grado solo, in cominet no da quello inelti alie ne quale sono stati posti, eo me sarebbe a dire, se ale uno sosse deposto dat solo nel quarto grado, prima che possa esser Hassunto a dei lo gesto grado, lia da stare net quarto, epol net quinio, tanto tempo quanto h pre- fisso a eiaseliedun grado, eo me si eon lienen et cap. xvii, die hiarando elie nes tempodalrun ea pilolo ali altro, nessu no possa contro sua volonta esser deposio da qualsi v glia grado per me iterio in minore, salvo ses se eonvinio per demeriti, ovvero per inserinit. di eorpo o di mente, o the la eausa di simili de postrioni stano xiudieate dat pa dre presidente eon li visitatori e ire demnitori ailualmenie eollegiali dat promimo passato capit tilo flantiali piu vieini alia solita residisra dei presidente, seeondo ladielitaratione, quanto alii tro destiliori, da sarii di solio at ea p. xxxvi, e cha in tale
depostrione eonvengano ii dua terri, e non auri menti.
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pralaii e ossa tali vengono realmenis assoluit dalle loro dignita e ossal, vogliamo cheil definitorio abbia gem pro la sua liberia diriassumere o no ii medes imi secondo lasorma conlenula di sopra ne i eap. xxvii Iesoria nilo pero, che, per dar animo ad optauno di eontinuaro di heno in meptio ne i loro ossit a benestrio universale delia Congregarione, si abbia se in pro eonsiderarione diante porro allo dignita eis stari quelli che per la loro buona amministrario ne passata si judie heranno piu idonei.
cap. xvi. D. ll. x m. Ordinia ino an eora, eho it presidente o ' i. . ,,u.li visitatori principali non pos sano auor badiueollegiala ne altro prelaturo d' amministrarione ale una duranie t 'ostigio loro; ma, propter usum ponii laesium. voxii amo elio ii deiio
presidente abhia sona pro ii iii Io d sella badiadi S. Salvi, ii primo visita loro abbia ii ii-iolo di S. Giovanni Gualherlo di Potnato, ilseeondo visi satore quello di s. Andrea a candeli, ed ii procurator penerale di Romaquello di S. Maria di Bibbona. ordiniamo similinenle, ehe li mede imi presidenii, visitatori, abali eollegiali, abalie priori iliolati di residenra. ed ogni altro pra dualo the sita in aliuale egeretrio ed implego delia sua cari ea, non possa e sere eonsessore ordinario o goxerna ibro di monache, ma elie cid sta solo permesso aquepli abali e priori illo lati the non sonodi residenra, ma di mero iii olo. Che nes- sun priore elaustrale possa essere insitime abale o priore lilolare: non intendendo pero di lare per questo propiudirio al de. eano di Vallombrosa, is quale, come si edello di sopra at ea p. x, ba per antica edapprovata consuetudine voce in capitulo,Mbbene et ii esere iii da priore elaustrale.
alia gess. cap. iit De rotii., e di Cle-Vlli, Pro resor. regularium, Dum . xlv, ta inisti. Di Dei capilola generale it destitistis abbi,
LIVIV a particolar eura di distribuiro ii monoei nei
luothi di nostra congregarione secondo laenirata solita di eia Mun luogo, computate pero te elemosine ed i sussidi elie possano. xi pp. 385 An. c. t 04 venire da ei aseliedun religioso, da ponersi in eo mune, e da eonservarii nella eassa pub-bliea, quali tuophi dichiariamo esser eoli gia ii, quando vi risi eda it prelato eon ire
sacerdoti almeno. Ridueano pero a memoria Da mno ,ta-i detreii apostoliei, quali preseri Vono et ''
in Ogni monastero, hpnelio non collegialo, delli aequis tali avanti l 'anno 3625, vi deis votio glanetiare almeno sei padri eolrahito: a vertendo pero ehe tanto nei collegi alieomo noi iliolati di rasidenra si saeeia delia distribution8 eolla mappior soddissarione etiasia possibilo ianio delli monaei distributii eomo dei prelati the li hanno a rie evere,nh dipol si mulino ad istanga di e hi si sis, se non per eause legit tima mente approvaledai das nitori in ea pilolo a dat pa dre presidenta a visitatori sta i 'anno, aee iochh o uno sita con maggior quiete, e si surgano les se the nascono datio mularioni: die hiarando nondimeno, eho la spera delle muta. aioni ehe oeeorreranno, la laeeia quel pre. lato o monastero a pestrion' e eo modo delquale sara salla, e se lasse a comodo d amisbidue, si partano te spese per mela ; non laseiando di rieordare ancora esser moliuespediente, ehe na 'luoghi pila frequentati edi margior importaneta si ponsano ii monaeipiti sunt eiεnli e qualisseaii.
iori dello e auge e dat preeuratore generata di Ei iis at ad anoma la somma de denari elia si hanno da hi di.
distribuire quel P anno per pubblieo bisognodella congregarione, e tiranno la distriburione per te suddelte neeegsith, e parilao-larmente per la propria dρi dueeenio seudi r il padre presidente, e dei sessanta pereiaseheduno delli visitatori, da i inpiosa rei non altrimen ii the per uso necessario a lini ossitio loro, eomo vuolo Clemente Vlli Praresor. regul. , num. x . Finita lal distriburi ne, avendo lo scriba det ea pilolo ridotio in nota tu ito quello elio sar, stato giudicato opportuno per la congregarione, di remis missione dei presidente a definitori, si a noeon Mati tuiti ii monaei elie si traxeranno presenti in quel monastero do a si eelebrati eapitolo, aneorehδ non stans eapitolari;
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ehe eon voeo elii ara pubblichi o Deeia pub-blieare e torrere luite te eose terminale indello capitolo, e elluandone pero quelleehe loro studie heranno lener celate. I Pggansi aneora ii nomi de Uralelli desunti edelli benefatiori ebe averanno lettere gratiose, acetoeelth non se gli maneasse per ignoran ra dei debili suffragi. Leggansi simit mente Ii nomi di eoloro the di nuovo sono stati rieeuuti alla professione. e diquelli elie di nuovo hanno impetrate lettere grariose. E sinat mente avendo pubblieato leelerioni nuove dot visitatori, prelati, olliri alie monaei di qaal unque monisiero, ed ammoniti tulit, ehe non si partano dat luogo dei captiolo se prima non is anno lulle letosa a loro pertinenli in iseriit o dello seribades ea pilolo, e saecla eaorlaetione ali osse vaneta della resola ed atra umento det eusso divino e delia cura de' beni spirituali e sedete dispensarione de ' temporali, lulti posti in ginoechio, ringrariando Iddio, ii pad represidente intuont ii Te Deum laudamus, e preeessiona linente da tulit cantandosi, vadano in chiesa secondo 1' ordine dei gradie digniti loro. Finito l 'inno, dirasi l 'oratione delio Spirito Sanio, della Madonna, di S. Giovanni Gualberio, e dei litoto dei lumso, eon te antisono e versi competenti, ringratiando Dio e pregando Sua Divina Maesta per la nostra Congregarione, che pro-eoda di bene in mulio ad onor suo, salute nostra ed ediscarione dei pressimo.
C p in n. D. l. xxxii. Astin the la nostra Congregarione non
τ' mi. . ... resti mai abbando nata di reggimento pubbli. eo, ordinia mo the al padre presidente, eo- me a eapo di quella, si a da ei aseuno resarent obbedienra, riveretira e preminen Ia diluoto e d 'autorii, , est egli, in qua lunque monastero e tuoso elis si trovero di nostra congregarione, saccia orni segno eosi universale eome particolare di superiorit, ;
enga appresso di sh ii sigillo principale delia congregatione ed ii registro deI ea pilolo. eon ogni alira cosa a quello appa tenente. A lui sta riserito da tulti quanto pov1Ν An. c. Holoeeorre da un ea stolo ait 'altro, ed uti ab-bia autoria eon li visita lori di sare eremi rete ordinarioni presenti, e lut te te attre elio si Dranno net ea piloli: e poma visitare qua-lunque lucro di nostra congregatione lutioquelle volle the gli parra necessario. Ε quando egii non potesse o non volesse andare,possa con plena autorita niandarvi i visitaiori ; l 'ossitio dei quali sta assistere at presidente, eonvenire con sua paternita a luitele visite, ε ad altri alti the Raranno nece sari sarsi fra Panno, andando separa lamente, o ambiduo in sieme. dove saranno mandati, ordinando che precedano lutti ili altri prelati in qua lunque luogo e tempo, salvoebe quello dei proprio monastero do se silrovano, suo relist nepti alli delia visita. nei quali preesiano an eor quollo; e sinat- mente ordiniam o che it presidente e visita-lori rappresentino lutta la Congregatione di S. Maria di Vallombroya, e possano libera in
mente eseguire e unita mente determinaret ullo quello elio atrosfigio loro si convienedi ratione o di consuetudine, ou vero Se coSaaleuna particolarmente lasse stata loro commessa net ea pilolo passato. Intendendo perosem pro elie loro procedano secondo te o dinarioni e eostiturioni di nostra Congrega rione, e non abbiam autorii, di annullare te presenti, ne promulgarne alite nuo ala ori dei capitolo, at quale per benesirio
universale si a leeito sar nuove e liturioni, ma non gili contrarie a queste. 0rdiniamo nondimeno, the tiastuna persona di nostra Congregarione sta tenuia ob-bedire alle determinarioni di qua lunque eomehe avra salia it presidente iusieme eon livisitatori non contrarie alte e liturioni nostre, e quando it presidente non potesse aver eomodo d'ambidue ii visitatori, per br vita dei tempo o per urgento causa, voglia mo si a della medema auloria eio che spe. dira con il volo dei Paltro visitatore solo, dichiarando, se . dota ravere it presidente exisitatori conserito insieme te cose Meorrenti atrossirio delia loro amministrarione egoverno, non fossero tulit ire eonformi nei loro voti, the in lal caso s'eseruisea sempres in orni deliberarione quello ebe ii patie
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presidente eon uno dei visita lori d 'aeeordo determinera. It ehe pero non s' intenda dei leeletioni ebe si tiranno per voli segreli, net
quali faveth da osservare la forma conlenula net ea pilolo seruente. Cap.rexiit. P., xxxiii. Accioech h l 'eletione dei prelati, ehes'. sta anno per qualsi vostia eausa s 'avesse alare, si a meglio diseussa, e eol eonfiglio dia. ostis, uti piu terminata, e con sod dissatione universale,s ordina elis at Peletione de 'prelati eollegiatie visi latori, ehe si sara Da l 'anno, debbano intervenire it presidente e ambidue i visitatori, e ire altri monaci eon la voce aliiva, Moh ira desinitori et luat mente eollegiali delpromimo passato tapilolo stantiali pila propinqui alla residenra solita dei presidente, e concorrano con piu della melli de 'voti:
e se pia di ire lassero in v guai distanta, litre primi professi di delia fiano quelli elio
hanno a toneorrere a tale elegione . ta in evento e he uno o pili di delii elel tori, tanto
dεIli desinitori quanto delli visita lori, non potessero intervenire a late elehione, it tuoso loro si aspelli a 'piu propinqui abali colle-tieli, eis non surono definitori nel passa loca pilolo. Ε questo elie si e det lo intenda si dei relerione tanto desti a bati tollegiali quanto da visitatori, ea so che ale uno se ne avesse
ad elergere per qualsi vos lia causa ; ma l'eletione detii abali ii totali, priori abariali emori litotali vo gliamo spelli al padre pre- idente M alli due visitatori principali, alliquali tre vostiamo pari menti elio spelli eleg-gere so anno priori elaustrali, camertenglii, maestri, procuratori di Firente, vicari, equelli ebe sono posit per ministri a 'luophidi nostra congregatione. Cap mυε Des xxx V. Asside elie talora se ii presidentem νηψ enim a mori εὶ per mancamento det ea ponasea eonfusione nΦdisordine ale uno nei membri a fra ii monaei di nostra Congregarione; ordiniam o, ehe, Ogni volta the oeeor. rer, ehe ii dello presidente vensa a morte, in
tuom suo e eolla med ema aut orita suecedat 'abale di Vallombrosa sino at prossimo suturo rapitolo. ii quale in tale evento si de hhaeelebrare la terra domenica dopo Pasquaprossima sutura a delia morte, net modo dello ei sopra nel eap. III; e ogni volla
1 ehe mancasse dello abale vieario, vos liamo the in suo luogo succeda i 'abale di Passignano, finianto the esso insieme colli visita lori a tre desinitori die hiarali nel precedente capitolo avranno elelio uti nuo voahalo di Vallombrosa e vieario generale, ilquale si elegsa quanto prima sta possibile; e pereli4 late elerio ne si eseguisea quantol prima, ordinia mo ehe delio abale di Passi-όliano, e in lal caso vicario, non possa venire ad aleuii' altra elerione the a quella detrabale di Vullombrosa, e ehe non ahbia altra autorita elie di plergere ii detto abate di Vallombrosa in siems eogli altri prenominali elelli. Il quale, etello che sarh, s' intenda essere e sia vicario generale sino aleapitolo, eon la solita aut orith. Diehiarando the esso pati re presidente possa in effod' insermith o altri legit limi impedimenti
suoi, secondo it bis oguo ed oeeorrenae delia congregazione, rosii luire uno a te inpo o piuviearl eolla medema o limitata polesta.
xxxv. li iem po delle visite de ' n Stri mo- αν. xxiv. D. nasteri intendi amo the ordinaria mente sta dametro se itembre sino a Natale, net quat ter- da νι, .mine, se non saranno legit lima mente impediti, Togliamo elie li visitatori abbiano finita di sar tulte te visite. Ε quando it preti dento
non potesse andar eon loro, vadano con sua li-eenaa seneta lui eon la solita aut orith, e stanorieexuti da lulli di nostra Congregarion osenla 'alire tellere testimoniali; e quando uno di loro o ambidue lassero legillima mento impediti, talinente elie non potessero o intulto o in parte soddissere ali ossis io loro possano di consentimento dei padre presidente sosii tui re altri in suo luogo, ii qualisbbiano la me desima autorita, piu o maneo, secondo the dat patre presidente sit sarhdiehiarato: e questo duranis i alto delia visita : ma snile per i delii s lituiti te visite,debhano sarne retarione si presidente e visitatori ordinari, e non abbiano piu pol autori l. ale una per simile sosliturione, nδ per questo s' intendo elie abbiano d'andare in ea pilolo, nΦ ave rei voce. Li visitatori dunque, arrivati the saranno in qua tuaque tuoso di nostra Congregarione thia mino ea pilo tarmenia it prelato, monaci ci EMEXS XI PP.
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e eonversi professi dei monastero, e brevε- menia narrata la causa delia xenula loro, ed es orta lili cari lativa mente, che, pos posta Ogni passione d 'odio a d amore. voglia nolor manifestare tullo quello elie eonoseeranno lanis uel capo quanto ne mombri, e cosinet temporale come nello spirituale poteresser informalo meglio eolr autoriia detrosistrio loro, proponendosi sem pro a vanii glioeelii Ponor di sio e la salute dei prossimo, ricti ellino ed egaminino diligentemonte o-gnuno prima in torno at culio dixino, e potat robbedienta de' susi monaci, eosi ossi etiali me privati, in elia stato si tro vi il lem
porale dei monastero, e M il ea mortengo, detano e priore sono solleelii agit ostri loro se manlengono la pace e carita fraterna, esinat mente se cosa alcuna notabile ei lassed una d emenda. Ε per la loro auio ira, secondo te risposte che xaranno loro salie, noleranno in seritio tullo quello che studi cheranno de gno di eonsideratione e di r laetione at prcssimo futuro capitulo, e cosi successiva mente eli iam eranno elii pareta loro piu a proposito; e tanto alii monaei eo me alli conversi saranno te domande competentiat bisogno delle cause che troveranno, Ov- vero the lassero loro state imposie dat dasnitorio o dat prpsidente per duxerit esami
sime dove eorresse prestu diris di qualehepersona, vogliamo elie non preeipitino lallentenra. ma che maturamente procedanoeon earlia; esaminino non solamente piu eptu volte, secondo it hisogno, it prelato emonaei interessali uella causa, ina ancora,
se gludi cheranno espediente. li conversi e samisti di casa, a per saper merito la verila, possano ancora pigliarne informarione da persone Meolari; eonsiderino pari mente se per querela o per denunaia, se per retodi rarit, o per vende ita, contro quali persone e da elii saranno portale te cause. Finito the avranno i 'esa me, Da loro stessi eonsulieranno tutio quello ehe sara a proposito per risorma di quel monastero, e torres sano eost ii prelaio eo me tulit sit aliri in lutio quello che s estender1 Paulori laloro, servando sem pre te costitutioni nos ire, poes15ζη An. s. dis sa sarh es pediente mulino ii monael εsospendano da gli ossit loro li ministri dateonvento. E se avvenisse scho Dio ei gnardi
che tro vassero lai mancamento net prelalo,
al suturo ea pilolo, o almeno finianis elie sene lacesse relatione at presidente, aliora possano sospenderio O in parte o in luito dat suo opirio, o a tempo o a beneplacito dei presidente. sino a tanto ehe si lactia ildebito rimedis . Axule luite queste eonsid rarioni, radunt no ii ea pilolo dei convenio, e pubblichino tutio quello elie avranno ordinato per quel monastero, e gli lascieranno in iseri lio se ale una eosa avranno da im- porgli. E snal mente resorii no atrosservanga resolare, e raeeomandandosi alle luro orarioni, vadano in pace.
xxxvi. Parendo cosa conveniente, ehe quelli sap. -υ D l.
det rossitio loro essere ris pellati in qualehe toro voeosa e riconoseiuli della satie he salie, ordinia mo ehe sta in laesia loro di eleggersius monastero collegialo per abi larvi solio Pohbedieneta dei prelato dei monastero sud-deilo : il ehe pero non s' intenda aver luogo quando ii presidenti avranno earielia di m naslεr1 eollogiali eoae messi alia loro eura, nci quat easo staro come gli altri solio stialPobbedieneta regulare. xxxvii. Ed aeeio te determinarioni the si cap in v. D. . tiranno dat prelati tanto negli alii ea pilolari istis . . Moulaeome fra Panno, siano seneta sospello aleianos ' i'
di paratallia o passioni umane, vos liamo, che, luando si trallino cause di quat si vostia persona, ii parenti suoi in primo e secondo grado non ei abbiano voce in modo aleuno anai si mandino suori dei desinitorio neglialli ea pilolari, sebbene lassero dei numerodesti des nitori; e questo medemo intendi mo che s' osservi parimente in lulte te alim
dignita od offigio posto nei gradi della Malanelli monasteri dove it prelato gli sta eou
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eomer varione ed augumento delia Congregatione noSira, che si tenga conto particularmenta degli studi; per quesio ordinia ino elie a Vallombrosa Passignano, Bergamo, Roma e Forti si man longano di conlinuo ii telluri emaestri necessari, purcite ii numero della pioventu sta sum ciento a sarvi studio sormato , o negli altri monasteri si t0ugano pari mente, secondo la eoinodilii di ei ascuno, letiori almeno di easi di e Cienaa. xxxix. Perelie t 'amministrarione delle esse
temporali δ quella elle it piu delle volte causaeoniusioni, danni e di sordini notabili nella
congregarione, nδ eonvieno cho i ministridelle eose spirituali s occupino nelle leui porali, percio Cleinente VIII, Pro res regul. . num. xu, ei preseri ve la norma dei ministero temporale, volendo tho dat generales ordini Pappoggio di lutio questo carico atre religiosi di ei aschedun monastero, dei quali uno abbia la cura di radunare ed est-gere luite te grasce ed eutrale, Paltro, e me depositario, di sedet mente custodirie, et 'ultimo, come pro uvido dispensatore dellamedesima roba a lui consepnala dat depositario, secondo che dat superiore si permesso, at bisogno dei monastero e de ' monaci diligeniemente soccorrere, vi elando it con- ndere assieme, qua Si sessero uia solo, o dam solo agitali, questi tre ministeri. Coerentem ente a tutio questo et vien proibito da Alessandro VII, ne 'suoi decreti delitat, num . xxiii, che ii superiore locale abbia manstggio ale uno immediato delle pra- see e danari det monastero s0llo qualsi vo-glia eolore o nome, ina sola mente Decia imandati di lullo quello clio at ea inertengo correrii spendere e prouxeilere dire iii alde positario, ii quale consegnera allo spenditore o camertengo quella sum ira di danario grascia elle sarh espressa nol mandato. liquali mandali eonserti sino alla visita perrenderne eonto at pati re generale e visitatori e trovandosi provisione o spesci a te una salia senta delii mandati, olire ii non esseriti approxala della pari ita, sopgiaecia lo spenditure per la prima xolla alia pena di man-giare pane ed aequa in restiliorio, e la s eonda volia si raddoppii la peniteneta, consuli. min. - rol. XXI. trali re pene ad arbitrio dei padre generale evisitatori, etiam di deposi=ione dan 'omrio. ordinianio perianio, eho it eo meri elagoabbia uia piornate, net quale seriva piornal- mente te parille, ei oe iuile te spese ed en- irais quotidiano si de danari eomo d) ognialtra cosa elie gli viene o osco dat te mani; quel si ornato si a lenulo Ogni duo si orni al- metio dare allo scriba, ox vero qua lunque volia egit lo domandera, e saecla rag a-pliare te deiio paritio apti altri libri delmedemo scriba o depositario, quale si a tenuio spogliare deito giornate, ponendo loportite disi in lamento a 'luos hi loro ne 'libri magistrali, ed ii ea mer longo clielo laeeia aeeon clara a tuophi debiti, iat mente che si possa xeder separata mente i 'en trala e l 'useila, debiti o erediti, eos ii altri conii, eo moh solito. E se ae dera che dello scriba si ameno dei bis ogno intorno a eth perito. ilcamertengo si a leniit o di piorno in piorno
amina strario, aceto non saceia errore aleiano, e sacendolo, sta imputato late erroreat camertengo, se apparire, eho abhia usalo negligenia in avergit earilaiixamento inse- gnato. ordiniam o simili nenio che ogni mese silegsano, si veggano e si e saminino te parilio, presenti tulit li padri, laseiando pol inmano dei padro abale o seniori i libri tulit,aeclocchh possano rixedorti ed approxarticon sol loseri verti. E si xeppa se te partile sono rapsu 'gliale e senta errori a ' loro tu glii, altrimenti Ogni errore oecorso e paris ille osorbitanti e salso rilroxale in ieinpodi visita s stiri huiranno ali abale o senioridet monastero. E Ogni sabbato sera it ea- mei tengo abhia posio alla vacchella tulis lespese satie nella selii mana, e privatamen iene retula conio at pati re abale, it ehe ordino anche clemente xlv De. est . at n. am).Volendo elio i sopraddeiii ire ministri dilutia l'en trala ed usella rendano eonio ognimese at superiore l0eale o seniori, e nellaxis ita pol al padre generale in preseneta delsuddelto superiore e seniori; o sinat mente,
ehe ii generale medemo alla presenta di iregiudiei deputati dei prossimo ea pilolo state nulo a render eonio at eapitulo medemo
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d 'ogni sua temporale amministrarione, eostpubhlica Gme privata, con taxarne una empia auieuli a degli alii dei capitolo, per poteria ad os ni eenno della Santa Sede mandare a noma.
ordiniamo parimente the dello ea mer- lento tenga disii numenis conto vel suo glor-nale di lulis te spem satio par a per ilsuo prelato, e contrassa tendo a quanto sopra, lmangi pane ed aequa una volia, ed ii diseguenle dehba rendere i tonit: e se acta-darh ehε nh aneo di mi s dissaeeia in render eonio, si duplithi la pena di eontinuo insino a tanto elio avra soddistillo. Ordinando ancora, eho nessun prelato o came tengo debba o possa pigilaro in prestilo osar depositi di denari seneta licenia det pa-13.ri,M. vii d generale; e per la visita gia restitui in ora. ax n. s s. a salilato it tutio, solio pena delia perdiladeli 'ostiato per un anno. II elia si prothi sese anelia a ' monaei pariteolari ; ehe quando conira vvenissero, e non avessero pronio ildenaro aera ita io, mangino pane ed aequasno a ebe non si a restitutio. Iogliamo a neora elie i eamerten ghi supposta la dpila lieonra dei genera la) seri vano e speeis ebino chia ramento da elii averanno axuto denari in prestito, ancorehh ineonla- non te ii volessero rendere, ponendo nella parilla it nomo da chi i 'averanno avulo, ildi. is mesa e t 'anno, e bisognando melioreial eonto a' libri magistrali, a 'osser i ii in demo; dicitiaras do elie se si iravera partita di denari ae eeliati genra te deiis condietioni o elausule, o si troverὲ Pugesta ri- laxar pili cha Pentrala, o non apparis chia ramento δ' onde ven gano detii denari, eome si e delio di sopra, li ea mariens hisiano giudiea ii proprie lari. i.HM. vii Si ordina simit mente, eho te elitavi ilhi Odim eum, S granato, detrerario, della dispensa, detrolio, e d 'orni altra tosa dei monastero stano ire una ne tenga l 'abale, mi altra it eam erienso, e la ierra it depositario; e quando lepra see si devono ri porre o est rarre per usu dei monastero, interveragano tulit ire, a prae serri ei a se uno colla sua clitave, e ii depositario uel libro scrixa il gior no e laqua ait ili della rotia riposia o es iralia e conis poMastu An. c. 17M sognata at ea mertengo per vendere o xpendere, ne mal le delio ire chiaxi siano inmano d uia solo, massime det ea merlongo odetrabale. M a latuito de' guddulli ministri, o a cibis... viii qualsisia altro, per causa necessaria da approxarsi dat generale, si dovesse dare uneompagno deli 'ordine medemo non so glieoncida se non in eia di ventie inque annia lineno, e se non si a depulato at sorvirio publico; e quesio, quando la rem ita lopermella. sia converso. Le soslange de monasteri non stans ma- Aiata. Vnneniale da' seculari, ma da quelli elia hanno i 'abiio nostro, ondo da questi a non da H quelli si longano is elitavi dolia ea n lina edella piceola dispensa, a s 'ossor vino in tale viii
materia te eosiilurioni di Clementa xl l l D. I et cit
res reg., e la Bolla ID laetitione munerum: pero si proibiseo agit abali e ea merien ghiil sar dona iixi o spese genia lieenga delloro capisolo. Si registrino almeno Ogui anno a libri magistrali det camerlongo e seriba res petii-vamento luiti li conli degli speriali, Anda. chi, pirat roli, macellari, pollaroli, eis ognia tiro boliegaro, sal quale si piglia in eonio dis lintamenia is rohe levata eon la loro lasga, aceto per la visita si possa e hiara mente v sedere lo stato della religione; e glia hali saeeiano lare un libro appariato, do vesi notino ivlle te robe che si pigi ieran nodallo speriale, proles iandosi giuridi ea mente eon to speriale medemo, the non gli si sarabuona cosa alcusa, ehe non sta prima n
lala in delio libro . Chi irasgredi r. i sud- deiii ordini, mangi lante volie pane ed aequa in lem po di xisita, quanti conii a vera tra- laseialo, e sici privato detro malo. Si rinnoxiuo ogni anno te sit me de 'heia Almiando vu
si iam , tanto gro i quanto ni nuta, nes nu- . mero e net prerro, e trovandosi mancamento,saranno eastigali i ea mertenglii severamente, o elii si aspella. I salili do denari, dolia se d-grasco, o d 'ogni altra eosa, salti nesse visiteo ne ' eapitoli, siano veri e reali, in modo elie luito si possa numerare, Misurare e pMsare, ed ii tuito eorrisponda in verita erabitaneio sallo; altrimente it eamertengo e
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depositario soniaeeiano alle pene a rhitrarie dei padre generale. t vani agri delis eoitivarioni solita sargi da nostri lavoratori, si saeeiano in un sol luogo e piu vicino e hesia possibile. e si regi irino at libro, ii minando it isogo in particolare, e raggua iliando i loro estili, si diea disi in lamen lecta sorie di vanisggi hanno salio e restinodi sare. cap. v. i Dei M. Dovendosi avere molle eonsiderarioni ---M.' Bel rieevere e allevare i noviri per la eonso varione di nostra congregarione, ordiniam s uritia.. vii the in tonsormita dei deerelo d'Alessauia
dro Ili, satio per la nostra Congregarione genii aro 1656, ε di flemon
Cia.... viii lo IIII pro res res. num. xxxiit, et ιuper receptione notιtiorum I Deriaratur lamen, etc.,
iatur y dat presidente e depulati se ne possa riee- Ivero in qu se soli luor hi elie pia sono asse- lgnali o sono da assegnarsi per novirialo, secondo it numero preciso, o preseritio, o da preseri versi a 'delti tuophi, e supposiste debile lieonae o Gndirioni, ehe i novir labbiano anni quin diei compili, e godanoquelle prerogative elie si preseri xono dat medemo Clemente Vlli net suo deerelo cum ad restilarem. ele., eiM : Per merro d'un diligente esa me di ehi. saxa appro arti, si ehrelii cho i noxial stanseorpo, ma anthe dello spirito, in ispretaei rea i 'orarione meniale, frequena a dolia elitera o diseorsi spiri iusti; anri si i conversi, eonte ii cori sit, prima d'os gere an messi all abito. siano diligentemonte insor- maii da e hi s aspe ita delia regola e eos li-lurioni, de' tre voti essentiali e dello stato the devono professare; e vestili elie stans, saeeiano una consessione generale di luitata loro vita pamala. It noxialato abbia la propria clausura seoparala e disti uia da quelis de 'professi, edorni nox irio la sua cella ed ii sus tello per dormir et aselied uno separala mente dAgli al-iri; si a vi pure una determinata abitarione per il maestro e suo eompagno, e vi stapari mente, olire te attre eo in odita comuni, ii luogo por te eonserenete e per in se uola, ovo in iem po d in verno si saeeia it suo eo mune da poterat Ogniano seat dare. In liro
per quanto h possibilo. xi si a Poratorio pori struirvi li noviri nelle eose spirituali, edin is prete nelle lanetioni eeelesiastielle. Non sta lectio a ehi si sta, Mnra urgenteo grave eagione, signo religiosi nostri o no, benehh misistri ed ossetisti det monastero, lacri det maestro de ' novirl e suo compagno, in quat si vostia tempo en ira re in novisalo: aneti it superiore flesso, quando sit mi nodi onesii natali a d 'inlpariis di eost vini, i eessario qualehe volia l'andarvi, abbia se sani di corpo ed alti ai servirio di Dio e per eompagno quale he seniore o pati re del uesteio della religione, non giano conlu- monastero: e la thiave dei novitiato fiamaei della giustiria phr delilio eoae messo,ilenuia se in pre dat pa dre maestro, quale vo-nh agoaetati di debili, nῆ tenuit a renderigliaino elie sis presente, quando Meorra cheeonto per qualelie loro amministrarione; laia leuia novirio deve partare a qualeheduno. loro voeatione non sis per sina ale uno in - Il maestro de ' novieti, sieeo me it eompa dano, it elle supposto non si rice vano, maigno, quando quesio sta neeessario, sia elesto a solo oggelio di seo ire a Dio. I coristisdat eapilolo o dieia generale, Oxxero infrasiano di lal gia se tenga st abii illi net sapore lanatim dat padro generale e visitatori. Ambie he a suo tempo possano rieevere gli ordini stans esenti da tulit gli altri olsat e rarisaeri, ed i conversi sappiano alnieno i mi- che, ondo non possano esser impediti dat lasimn della sania Fedo, nἡ questi s 'ammel. tura e go erno de noviri. It maestro si atano elia in ela di venti anni. Gli oblatissaeerdole, od in eli δ' anni irentaeinque alis soliti riee versi ira noi, siano lenuli a prati, mens ah bia non mens di dicti anni diear l 'osservanga medem a dei converri alli rosessione. ll eompagno, nelle eose spel- quali s)assegni per loro abi larione luno tanti alla suddelta cura, si subordinato alseparato dat novirialo de 'eoristi, e un nim maestro, non abbia men o di tren Panni, onas iero a eui stano soggetii non solo initi superiori abbiano lutia la premura elie quanto alia proxa loro negli eferciri dei l Mit. Maia. legit ae pro m in. T.).
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l uno e I altro flano adorei di dolirina eprobita di vita, dediti atrorarione e ruor li-seariona, ripient di eariti e prudenra, eheabbiano eongiuula I asta hi lith eoi conlegno. it rato di Dio etilla mansuetudine, assatio dispi unli da orni passione d 'animo, e specialmento dati ira ehe distrugete la earillnon tanto verso se siesso the verso it pros. simo, e sinat mente stano tali elist in omnibus se issos bonorum opertim exemplum praebeant.
It go erno e direrione dei noviriato e dei noxial si a solio i 'assoluta polesta det maestro, iat mente elio non si a loelio ad ali rii 'inger mi, eceel tua line i superiori margioria i 'ahale det medemo monastero.
Non si a dat maestro laseiala ad die tro diligenaa alcuna in sar praticare da noviri laregolar diseiplina, stilla risessiono det Poe-eel lenta di loro vocarione, de trosservanra lita ira volt e delle eos liliarioni. d hi modo di perseverare net rorarione, si vocale eome
mentale, di rasyrenaro i viri e passioni il- lleelle per via delle mortis carioni e euglodiada' sensi, della purila ed esa me di costien- leta, della frequeneta de' satramenti, ed inspoeia della eonsessione che vorti amo thesi saeeia due volle it mese alme no), della quotidiana manifestarione de ' moti interni edella lentarioni, det reseretrio d' umilli , e
almente per merro della modestia in lutio te arioni, ad un eontinuo silen rio. At solo maestro spelli il eonsessare ii no . viri; sta pero lectio at pati re generale o superiore loeale, se lo si impra opportuno una o due volia i anno eonsessarii et ii med emo, o depular altro sopgello idoneo assin lir te consessioni loro; quali urelia moehe glomat mente sentano messa, e inter-vengano in eoro a' divini ossiti si diurnielie maliutini. Siano Oeeu pati li noxies tatvolla in eser- eiu eorporali, in leggere o seri vere materie spirituali, e vi happongano qualelio volia modesta rierearione omi selli mana o dueo una volia in luogo rii irato e eo modo suoridet noviriato, ma sem pre eoli assisienra delmaestra o det eompagno, quali abhiano eura
a 'novin to stare assieme nh in eam n hsuori eo' professi, se non in toro e chima, a ' diuini ossiat, nelle proeessioni e in refel-lorio alla reserione ; si eccelluano pero quei professi, quali secundo Pantica consuetudine nostra vien lalx tilla da 'superiori giudiealo
spediente per giusii o prudo nil molixi ditarii rimanere in novirialo do po la loro professione ; it elle vien permesso da clemenia vlli ne' suoi deereli super rereptione n titiorum. I Ad hoe tamen, etc., purcM qui imante lagano it melodo e regola di vivere de ' noviri piu rigoroso di quello pratieano gli antichi professi, seneta intervenire a 'n gori publili et dot monastero, o ese retiare offri suori dei eompetenti ai nox irialo. Per quello elie possa oeeorrere di biforas a'noviri, si depuli uno di loro tra' piu an-riani e morigerati, quale, ton i assenso delmaestro, in dilatio det eompagno, suppliscia tulioeio ebe sarh d 'uopo per la loro diro-rione: ed a quesio si potia competere l' impleto di poriis aio dei nostri aio, a delle
esse di minor tonio. Compito elis sis i anno della probarione, quelli Α'ammet tono alla professione, quali per mergo d'un nuovo diligenie psa me sa-ranno ravximii ea paei non solo di parseri naria nello spirito, ma alii alia eorporali satielle. Prima pero e he siano ammessi. deis Ono esser appro vali per voli geneti dat lamaggior parte det eo pilolo det loro m nastero, e secondo la retarione det suddelis pilolo siano animossi o ri prevali dalla professione, la quale non si disserises ol treat tempo sud delio, ma stano aliora appro- vati o mandati alle case loro. Ma i eonversi, B. inbuaramaxanti di sar l 'anno della probariona. ,hhiano ' ρ ut quailro anni almeno portalo i 'abilis nostro, e da cio non possano esser dispensati in aliae ita modo dat superiori di nostra Congregarione, e the questi in deiti qua tiro anni non possano portare ea puceio seeondo Pantico nostro uso, per distinguerit da queis Edit. Main. legit oiudieala in . r.).
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An. c. di regurreston versi elio sono netranno dolia probario. ne; e perelli lanio i conversi noviri quanto i conversi professi, eho in ax venire si rieexeranno, meglio si distinguano da sacerdoti,
tonaea talare, ma eorta iis palmo, cich ameraa gamba. e datio fiato e abito di eou- verio non possano passare a quello di eo- risia, non solo quando sono professi, manh anche quando sono no viri; e se aeca
ro, non possa esser ammesso alla proses.sione in aleuia altro di nostra Cong rogarione, se pili col tempo non devenisse piuabile ad effer ricevulo.
Ε per margior documenis di quanto sella
presente materia do' novies da noi praticarsi deve, abbiamo sit malo mollo opportuno
ii meller qui per extensum it preetias o decreto di Papa Λlossandro VII, satio in parti lare per la nostra Congregarione: R. . tu i. - Ad propagandam in Congregation o Val. a.' :z lisumbrosae monachorum S. Ioannis Gual- . ii is berii 0rdinis sane ii non teli rogular in
se si . die observantiam, quae noviliorum institutioni
ad aura. et educationi praecipue innititur, saera Congregatio depulata super statu regularium.
de mandato sanetissimi domini nostri Alexandri Papae Vll, praesentis deeroti vigore designat et do putat in praedicta Congregatione Valli umbrosae pro novili alia monasterium s. Mariae Vallisumbrosae Fesulanae dioecesis, necnon monasterium M. Trinitatis Florentiae, et pro professorio idem monasterium S. Mariae Vallis umbrosae. In quolibet autem ex dieiis monasteriis, eadem sacra Congregatio imperii lur lieentiam. hs vice lanium, reeipiendi decem clericos seu eliori glas, dum tamen haee quae sequuntur inviolate observentur: primum iudieatur, ut in singulis dictae congregationis vallis- umbrosae monasteriis publicetur futurum examen eorum qui ad habitum probationis recipi postulaverini; omnesque ab abba legenerali, duobus visitatoribu . nec non ab
abbatibus Dipolis, M. Trinitatis et S. Paneralii diligenter examinentur an sponte fr- xl pp. 333 An. c. i Mmoquo proposito ei bono apto melioris seu .pis et perlaetioris vitae so Boo die ara velint. an potius lex italo vel npeessitate aut in oris diu aio alio sine acti postulont admitti: nee cuipiam Deilis tribuatur inpressus, sed probentur spiritu , si ex Deo sunt. et ad unguom serventur ea quae sanctus pater Be-uod ieius praescribit in rogula, cap. LvulDὰ diseiplinu suseipiendorum fratrum, seduloque inquirant, an sini mente ei corpore sani, ex legi limo matrimonio ei honestis parentibus nati, conditione liberi, ei in ae-iale logi lima consilluli. ut saliena decimum quintum tinnum expleverint, grammatici li-hus rudimoniis instrueti, non excommuni cali, non alterius congregalionis professi,
nulla vulgari infamia maeulati, de nullo
errore suspeeli, non eriminosi, non aeretilion o pravali. vel reddendae alicuius administrationis rationi obnoxii: et summatim, reeipiendi omnes eas conditiones habeant, quae in sacris canouibus, Summorum Poniis cum constitutionibus ei decretis, praeserisii in sanctae memoricio Clementis Papae IIII ei in regula praeseribuntur. Rheipiendorum autem qualii alos per sdedignorum hominum testimonium probentur, antequam ad habitum ad milloni ur: et idolisti reperii, infra numerum ut supra concessum, ab iisdem abbate generali, duobus vigilatoribus ei tribus praenominalis abbatibus praeeligantur, ei per uoia seerela approbentur; sicque approbati, una eum litteris te limonialibus approbationis manu propria portamdem exa. milia lorum subscriptis cie iuramenio frma iis obsignatisque, transmittantur ad abbatem monasterii seu novilia ius, qui tum demum, et non prius, eosdem praeeleelos hi approbatos ad habitum probationis suscipiat; et finito tempore novilia lus, congregei de more capitulum patrum, eosque de cuiusque no-xilii quali talibus edoceat. Et abbas quidem monasterii M. Trinitatis novilios in suo
monasterio susceptos, eum litteris testim
nialibus sui ea pituli quod annum probati nis phreperint ei laudabiliter se gesserint, transmittat ad praenominatum abbatem monasterii S. Mariae Iallisumbrosae, qui tam