장음표시 사용
231쪽
,18 Synodus que per Ogni volta che contra far anno, da esserei applicati o Dochi, ct opere pie, che per ilistis,ct
cibo nosro, o di quelli chesar anno con noi, non debbino olire li frutti pro edere, o metiere in ' Tauola altro che v, antipano,o una menestra,
carne, due oua, ouero una sola sorte dipesce : in modo che essendoui una di quese vivant,in modo nisuno ardiscano prouuerirne, o darne altra auanti di not, ct di uisara con nol; auuerten- doli che irremissibilmenis procedera allaseu erta pena contra a chi ardira di contra fare: non enim quaerimus quae vestra sunt, sed vos,
nec debent comedice San nolo fit ij parentibus thesaurigare, sed parentes filijs. Et perche la preparatione per la Visita, la mi glioresis con D santa oratione, di cui it principale condimento e la tartis desia Charita, laquales ct υuole che tuiti quesit che seno membri delcorpo misico di Santa Chisa habbino parte desiegratis, e beni celesti ae altrui,conforme a che dis eit Profera: particeps ego sum omnium timentium te : o olire di questo , sono obligatigii seu iti a pregare si Signore per l,superiori lora, primo, e pri per miti li pro id Percno ord,
232쪽
J Ferrariensis. 229 ni amo a tuiti liseiaesti Reuerendi Arcipreti,ct rati, che in quem altione visamente esseninotaui pzelli che seno alle loro Cure sistraposi a voler prevenire se accompagnare quem nostra Visita con caldi prieghi, eruenti Ora Ioni. . Per la Santita di Nosra Sig. Papa N. dicasi ii nome , acrio Idrio beneritio is conserui longamente , ct accompagni lisantissmi de re, Fari, is loguidi ne ouerno desia Chisa sania, eli' doni gratia di ben passere queso Pene sequniuersale. Et per il Serenissimo Signore Ducanonro,chebi conceda sua Maesta tranquilla o felice vita, e compimento di quanto tu mente deside, , posthe dalia consolatione d ua Alua za dipende il luto vivere noWro . Et per Apo-
polo di questa citra se Disces, accis comesinoast'hora presente e to preseruato da molle calamita che hanno assisto molle alue Citta ; cori da hora inanti si restio la particolare protratione det Re det Gelo, es delia terra e potiae amcor quel Santissimo Vaso di eleutone nolo Apo-Pol criuendo at Discepolosso Timoleo Vescouo ordinaua, chesi face od primum om n i u obsecrationes,orationes,postulationes, gratiarum actiones pro omnibus hominibus,
pro Regibus & omnibus qui in sublimita-
233쪽
te sunt, ut quietam & tranquillam vitam agamus in omni pietate, I castitate. Piaccia riSignore che riseiamo tuiti fruturi quem Visita, acrio scuri se litii possuma petrare quesi altra tremenda,essauenteuol V, sita e cum Dominus ad iudicandum venerit : che in quesus semini in noi collimore di Dis i me rogni virtu ; a che nessalua labores & fructus manuum nostrarum manducando, beati simus, & bene sit nobis: modiante laseia benignita, ct infinita misericordia di Dio benedetur foeta is quale quando b nefacessimo cis che ci visne ordinato , non possiamo pero dire si no chestrui inutiles sumus ;o che omne datum optimum,& omne donum persectium desursum est descendens a patre luminum: cuipia honore gloria ρer infiniti scoli. t me s. Di Fer rara dat Palaeteto nosra Episcopale, adi s. di Lusso. M. D. X C I. Ricordi
234쪽
Ferrariensis. 23 IRRordi per i Sacerdoti ch hanno da cele- brare la sania Messa M. Non spuo Homo accinar mai con purita, Or neue*ra tanta quanta merita si Santissimo Sacrisicio delia Messa; per fare nonium no dat cant uo quesio che pura, douera Prima Hligentissimamne faminare la Comsolenna sua, o ritrouandola macchiata di qua fche peccato mortale , in nisun modo ardisca aeco sal Tremendo Altares prima colla santissima Confessone da fas a Sacerdote approuato, non ara sicaricato dessorribil pes despeccato se Mosirmasse a reto dalia nec sta di celebras althora althora seneta Mure commodita
Esemini anco motu ne tintentione se a per laquale si moue a dis Messa : overi che non fiaper vana gloria,neper auaritia, ne per consenudine,o usa,Ma,o per timore di non sper punito, o pres, non la dicendo, o per vergo na, cide per non parer indevoto; ma seu la celebri per honores gloria di Dis, o utile d anta Chisa. Veda di hauere tanima ben dissa, cise conplena feri , che net santissmo Sacramento Ab ha
235쪽
ma, la Disinita di Christia se confer speraneta di ottener Histris era in se, si celestitsori ; ct con ardentisma carita , accostandosia sacramento di ambre: chemonsa sic ommunicaro, sit sematico ,sospes, heretico, degradato, in
sediti la prisone di Chriuo, di cui e vivet rappresentatione lasant a Mesa, Hrsi risonosia Oilissimo verme, es inde Dissimo aeaccosas a gratia is grander veri ct procuri nondimeno dihauere la conscierapta pura che pvo,non lamando in esse cosea che p a stendere gli occhi de La Maiam di Dis. Et accostist con defiderio semente, se con una fanta auidita. rapta lasea preparatione, conis poco di
Oratione mentale, se con astune vocati anco a
ques ne, da iuras tenere flamate in sacristia, attaccate alporatorio , o in nociliato, Ei-poisilaui te mani inanes di uccartali vestimeni agri. Rinoui infe deuotamente lintentione, di placare is adorar humilmente Italo colla lagrimenella Messa ; di consagrare con ogni diligenga il vo,osque di Grygo; di rimemorare la mor i di Chriso, se lassa immensa carita,ct G aiu- 'tare tura a fa Chima,cice si vivi, o si morti.
236쪽
Desideri sommamente l' acrescimento dendeuotione,della carita, o ae Uni virtu, o bene. Auanti di celebrare bifignara che almeno hab adrato Uuatutino, sera ancor bene spotendo che dira Prima ; vra it tutio, fia digiuno,noedi di uno naturale, qual esclude ogni sorte
ouila Me a che ha da dire, o redini si Messale, metiendo, eg coli alliseri Loghi,
la lega tuita inanti di andare ali' Altare. Preparara it Calice con tosta, qualno a brotta, o forata, o ne gra, ct di castiua farina, mad ore di farina: In corporale, si purificatorio deuono essere mondi, o bianui; anuertendos anco che ii Calice, o patena non siano Nili, ne Dasi. Hrsiano ben nerti. aramenti ancora auuenistasi che non siano rotti, Uracciati, o tali chesmisu scano la digniata d, n nobile miniserio hesiano benedetti, ero consacrati, che non vi manui cosea alcuncta;
siano dei colore conforme alia Messi da dis, co- me habbiamo presicritu nel Cale dario, o A an domo colore si a anco delli Aliari, sopra'l tutiot Alba, o Camise , t Amisto, o si Cingolo sano candidi, or mondi. Habbia si Sacerdote ad se la et se iunga sino
237쪽
23ψSynodus a castagni,d la Chierica,et la barba almeno inliorno alii lubri in tal mantera tofata, che posa
I vestis dica te orationi, a queso sine' ad net Messale a cosa per cosa ; σ in modo nisu
cendo di Sacrisia, lassiara andar si inanetiit Chierico ventito con veste iuva, ct cotta, ercol Mesale,ct candele, o che habbia prima V-lparacchiato te ampolline col vino, o acqua, torcia ct campanesto. cendo di Sacrisia, faces prima usegno desia Croce, asperga cost'acqua sania ; tenga laberetra intesti ;ροψ ando inanes alsantissimo Sacramento, ginocchi, e saccia profonda riue- renis; tenga A calice con la manos ni rasea lacona ct pie de,et ungari dispra la mano defrapiana erue la patena non 'ruccioli, o cada.
238쪽
Ferrariensis. 23so colainocchio alia Marisia di esse: causia b retra, ct la dia at Chiarico da attaccaria ad et vi,
chiodo almuror saltu ast'Altare posisena lapis trasecrata, ct diisenda it corporale, osopra diesse H Calice, ordini polit Messale ; o rit ornamis at primo grado dest Aliare, visis hab-bia det o la C fessione. Douendose dire piu Mesie in vis sesso temponesia mede a Chissa, auueniscas cheno ac turino ad Altari tanto vicini che posseno,i c lebranti dista arsit -o taltro collenere alto ;douesipos commodamente sero.
In nisuno modo scelebri sura sepolture decorpi morti, γ non de Santi ne Guessenta
flore disione alcuncta . Non e Iecito di celebrare inanes t Aurora, ne passato Emero H : eccetio la noue di Natale Ornesia ualeslennita anco e lectu dire tre Messe,no pote do sed reso, direpta ae a Messa AH. Igismi ille Domeniche, sese se deue disis Mesa propria, ct non la votiva, ne da morio, massime doue non e altro che una Messe. Non si celebri sin i misisto, ne sia alm no due candele equali saccedam inanet. fa Confessione, se non momino sin che non e Bol vis imo Euangelio dono la benedistiones ν- segni
239쪽
, 36 Synodus siogni numero certo, o superlitioso di candete ;ne mentre si celebra susti che te donne s acco-stino ait Altare por accendere caniale.. nsi celebri suor di Chiest, ne in quelle che 'sibo interdette, o profanare ; ne in Orator', Confraternita se Cappelle, Me prima nonflano approuate da superiori, ne asia presenta at com
deue celebrare distat , ne col beretinoI in tesa, ne con annesio in dito, a ui non ha dignita, che si riserui. Celebrisi ilpiu Aesipuo con vino blanco, non aceto se, neguaso, nefanito. 12 Guar sandare cercando da piu personet
limosine da dis si ille Asesse, persedissere pol
con una'sola'. Et in Chies nelle qualisia o festa, o Indulgenna, r Statione, o concors dipopolo, non si deue andar interrogando ut vetita fardis Mesie, o Salmi. Habbia loculo chi celebra, che I Altare hab-bia lasea Heirasacrata, tre uua te, o te abrecose necessarie ; dr che la bradella Bia frem,accio esse non porti pericolo flandouisopra.
Non dica a mente quesio che puo leuere neslibro, er in particolare te parole delia Consecratione. Non aram a ne seminuisa, par eis, ora-
240쪽
Ferrariensis. 237tioni o Cerimonis ; ma es attamente dica es of sternicio se ordinato nAMessali Romano. Legra diuolamente, espumatamete; no mo
to alto,ne molio baso ct pensi pre a cis che fi Non dica la Messa iroppo in fretia, ne trop
adagio, mastrui la mediocrita, ct mos,i mag-gior diuotione chepuo. Non f ha mai da pregare per lamone, o danno altrui ; ne siriuono publicamente nominareo persone per uisit' oratione, nespecificares
Stando ali Altare, anisum freta riserenosseruile ; priche aliora rappresenta Chrisso, sedaognuno deue essere riseruo ; eccetio che quando celebra alia preseza d P relati, che in tal caseo deueseruas cio che commanda HMessale. Guardis da dis Messasepra Osiestriste, car-re,o Orationi,ctalire cose siverstitiose. La Mesia comisciata no s interrema, comis ciandola di nuom alia preseneta di situquena, se non quando is commandasse Aproprio I relato, conforme alpordine deli acri Canoni. Mentrest dice la Messe,il Gierico non vada vagando,vendendo candele, jacendo altro, mastia assiduameate con modestia odeuotione asp-