Decreta in dioecesana synodo Ferrariensi promulgata. Quam reuerendiss. DD. Ioannes Fontana ... Ferrariensis ecclesiae episcopus habuit die 16. Aprilis 1592. His addita sunt aliquot edicta prius aedita; & quae in missarum celebratione seruanda sunt

발행: 1592년

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ti Apsoli or Vefoui,audare di continuo impi gandose Bessi totalmete net uerno desie anime Et perche la prima qualita dei Mon Pasore con- si te in consere particolarmete is pecoresie sue,

or essere consisto da ese, e pes visitaris per

soccorrere alti bisegni toro: Perci antamente a

ν ito Santo negli uniuersali Concilij, se in pararicolare nest ultimo di Trento ; che debbano ruttique sit che hanno sὶ graue, o tremendo pes alliae

spasie, Visitare te citra es Diocesi loro spesso, se

con pomma diligeneta ; anes con la mauiore chesia possibile, polchesitratia delia salute desie anime che cosano non oro, ne argento, ma lo Besso sangue at Hliuolo di Dio: Olire che tanto deue ancora es ere in cio pta ardente la sollicitudine loro,quanto che e indicibile la vigilanta pess ra, ct maledena seliscitudine, con laquale tini mico se Infernale va di continuo insidiaria ques epouere peccore Ae di Gesu ; ct come benedictaa ilgiusto Glob: Qui nos comedui, non dormiunt; non si baccano, non ismono lastica,non gli annota it caldo olfreddo,nongli impedisee la fame, o altro incommodo dat cercare la ruina desie anime ; sequali pol perdendosi, a idemon,

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Ferraciensi S.

labe acquistando quesie Jabbricano anche apstes corona di gloria immarcessibile 'Di qui e che noi da che acque alia Masa MDio di darei in Puerno queste anime, babbiamo si re desiderato tanto mantormente di are dilireneta nesesquire tobbligo nostro, quanto consciamo te motio deboliforete nostreic quanlio haumamo piu HAgno di sebidire, he dicommandare,ctres ergouernati, che i Iouem e . La onde fra te astra molle fiuntioni Epimpati,c siamo post con ogni nostro potere questa State a I oscio desis Visitatione; ct habbiamo, melante Lariuto di chi mai manca a chi totalmate diΦdando desie proprieforete, iactat omnem co- itatum suum in ipso ,visitato gran parte δεῖ Chiesi di questa Citta di Ferrara. Et perchel

jeti ius e stati di paterno assa o che desideriamodi communicare a tuiti ii nostra figit ob spira-

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Dis etessere insitato da seuoi Prelati o Vesoui ;in persona de quali Idio Besso visita o consolagismalmentesi humili, ctgli arricchisco dii giselli donisessche tanto largamente communil co a tutio I Mondo quando in carne is visito ; sequari di numo Fabio in Gelo, nuga persona de o Spirito suo sento D ricreo . 'Et perchepocogiouerebbono simili tes se nossero consciuti,and da simile ignoranRa nascessuuente horrenda, ct inusierabjle ingratitudine: Percio desiderosines che la rogiada celese delia fantissma gratia di Dis Gesogbono apportare te Visite,scondi la terra desie anime, cria faccia germogliare flori di suavita, comiti didosterna ; con la presente nostra lettera Potirale veniamo as plicare tuiti nesie viscere di Gi j

sis a dispos a riceuere quem doni, e tesori cel sti ; o a insignare emostrare la grande Oloro ; accio non hauiamo auanti ai Tribunale di Dio adire vaecla nobis quia tacuimus, ct lese non pos oscusas con la negligeneta nosra . Giouara molto percio Usapere che cosave a a fare A simo quando visne a visitare qualue

Logo: Iliae breuemente non e altro, se non quisio che uniuersalmente venne a fare nesso primo

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Ferrariensis.

auuenimento in carne u Signor no o in rutto ili

Mondo,o quando particolarmente visne spis, Olmente in qua vobis anima. Eche prudenremente cono cendo Santa Chiesi, coste solitata, ne sie k isite de Vescol per borea de gli Sacerdoti pregare ii Signore: Dio visitatore de gli humili, lche conpaterno amore gli consob, Hendisvra iacompagnia nostra la gratia tua, accio per me lao di quelli ne quali tu habiti, sienti amo in nolit tuo auuenimento. Ondes come alia venula di Maria Vergine Santissima nella casa di Elisaberta,e suo OH Bbuolo nes ventre, e la mari u rLempita di Spirito Prosericos la venuia dei Verbo nemo , che net ventre di Maria era portato ;cosi altentrata de Ves inesie Chies visitate deuom Lanime consolasprincipalmente,perche

in os habita, se vi visne portato Isso Abiuol

di Dio benedes o. iLa cui venuia net Modo es ne anima, non per altros se non per quello, Me esse per A PN- fera Eselia di er Spiritus Domini super me, eo quod unxerit Dominus me, ad annutiadum mansuetis misat me, ut mederer contritis corde, & praedicarem captiuis indulgentiam, & clausis apertionem ; Vt p dicarem annum placabilem Domino, &diem

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222 Synodus diem ultionis Deo nostro ; ut consolare Omnes lugentes , ut ponerem lugentibu Sion, & darem eis coronam pro cinere

oleum gaudij pro luctu, palliu laudis prspiritu moeroris : sequat ante parole che sub sero deue dat Pro feta in persona dei Verbo eu no, es esse Signore chiaramente is disse; undo dono te tentationi det Demonio superate mDeserto, indipartendosi, veniuo in Nazarethoue erasato alleuato, ct secondo it costume semirando it Sabbato ne ita Sinagoga , comisciole uere: Et essendosi dato in mano illibro ae I

dismo micteriogli vennero innanes le sopradite parole ; quali mostro a pleno althora inseps se essere adimpite. Fusopra Chriso huomo os

rito di Dis erue come Homo G minore di est Dons it Parie et emo Loglio Eallegreetna, cgratia sipirituale: lo mando ad annuntiare ligadio de Veterna vita alli mansueti, cloe agit lamili di sipiritose ancor mandato acrio con la nmissione d peccati medicasieli contriti di cuore

per che si cnor contrito ct humiliato dissit Pris feta gia mai non dispreuiara Italo, siquale sana gli contriti di cuore, o lega te uro contr.

'timi: Predico anco alli captiui, crsichiam, cl

erano

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Ferrariensis. - 223erano primoni det Demonio, o di vari, errorit Indus , fa,dicendor fate peniteneta ,perche s ac cosara H Regno de Ciebres a quelli M'exanorinchius neue primoni delZinfidelia, ct ignoranaza, predico la liberatione: Predico di piu l'anno placabile at Signore, cise ille o delia gratis laeel quais Nolo C solo diser ecco ade o Et emipo accenabile, ecco inorni distater sello noldella venduta di Dio , chepol se sita per i E lman opra Iosi topopolo Ebraico se otire dilque sto predico Emorno delia vendena , cise del- lceterna donatione apparacchiata a Delli, Me limpenitenti moriranno Aelb peccari foro: fudi piu mandato a consolare quis Me plangevano . predicando beati quellic plangono, per chesa-ranno consolatio G Atred, cio duri constitio ne a quelli che pian uano Sion, cise tiarinatione de Giudes, e quelli che dat caro. grebo di San-

cone Infernale: de' quali pariando Psos. Santo, taeuae tristitia est mihi, & cotinuus dolor pro fratribus meis: Dieri ancora UANA uolo di Dis la corona in Logo desia cenere, cloeleterna remuneratione per Edolore, es humilia Ohabito di penitora; es Ioglis d alge et invere delpianu ,ciselaseremia delia Consit en

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za Synodusta dono la remissone de peccati; o Amanto i laude in cambio de Adspirito di dolore: Eches

quando levara udio benedetto nesia celes, P. tria, come dice GDuanni Santo nel Apocalipogni lagrima da gli occhi de Santi. Verremmo nos, cheso a b meriti nostrisimo onti risio Spirito Santo, che particolarmensi degna di assisteres a visitarui ; ct annuntiermo a quesii Mesono primoni nesie pene det Pu

gatorio la liberatione, pregando caldamente, eastatuosamente Iddio per te animo desii mos morti; acciosi egni la Lacaesa sua di is eois te alia felicita perpetua: Vi apponeremo tam placabile, sitemo digratia; poicheper fletlare benignita di Nosra Signore Papa Gregor XIIII. tuiti quesit che nesia presente Visita co/triti, confessati sicommunicaranno datis m. ni nos=re, consiguiranno IndulgenKa plenaria ι ut is loro peccati, concessa da sua santita piquesta nostra Visitae. Ci forteremo di sanare Angli infe spiritualmente, cercando di da quelli opponunt rimedy che placera at Signo disomministrares: Finalmente vipredisheren

eterna vita apparecchiata a chi Chriseianam

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Ferrariensis. i 2I , questi che viseranno seneta limbre aeudio, o an si d acqua beuendo linquita, con Diabolica ,

sicureaeta sederanno continuando di peccare. 'Eccosi esserit,eti ne desia Visita, con man-coparole altroire per bocca di Dis pur mostrati a Greremia Prosera,ct in tui ad Ogni Vesiouo; δε- negli Adsie: ego dedi te in Ciuitatem munitam, & in columnam serream, & in murucercum , epoco inanti: ecce constitui te, ut euellas, & destruas, & disperdas, & dissipes, & aedifices, & plantes . Sonoli Vessoui Citta forte e munita, riceuendo questi che a lororicorrono, e dfendendosi dasti nemici; o colonna di ferro, stuportandosnemente gli altri; ct muri di bonis per diffa ae altria si honoro coninsignare e riprendere di durata grandesimili a quelmnasio cosia per erasea nes bene el'osscio de qualiprincipalmente niage visite, altro non e che di darbare, )pradicare te radici e cause desii peccati, disruggere Dracche dei male conseretudini, nesie quali iiDemoniositisne con- ro Dio; dispergere tuiti li cattiui consigit ompagnis, o abuse di pare e trame a terra cio uet Inimico Infernale va emptament abricando: ct in veta di questo, edificare nesie anime degno Templo asio Spiriso Samo,opiant arui Ognis

te di l

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te di vinis . Nesie quali parole non estn misisto,che eon quattro parole si descriue la ruina cha da fare ii Prelato, ct con si ole laselute cha da operare ; conforme a quesio che de glisι di Dis se ancora prederio dat Santo vecchio Smeone: ecce positus est hic in ruinam , & resurrectionem multorum ; per moura quanta stica draudore vi vobis a sermina Npeccato,nella cui,er per la cui de ultione Dyes serio seque, anes piove da rutti ii membfluoi viso in Croce, o mono dat Cosato abondatissimo seque; o quanto Meuolmente, o facimente altiscontra, cacciati ii viiij s introduc no te virtu, ola gratia dei Signore: T AD qua due altioni consim pol almente tutia la Chrstiana Religione δε nesii Prelati,come nesi uddii ; eroe net declinare a malo & facere bonu Diso e quel tanto che desideriamo di veni a verare nesia Visita nosra: per te quali automactio vadano ii popoli di*onendose: Ordiniana tuiti li Reuerendit respreti, o Curati det Discesse nosra,che per Otto oorni almanco auaλti la venula no a debbano in orno dissa ab loro Messa lenere ad alia ochiara voce la prisente nostra lettera Pastorale, si come anco si sdini da mi mandatuli eoncernenti ai Sacrame

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errariensis. aa ito Santo delia Confirmatione. sma,colquale forti cara per meceto desia impositione desie -- ni nosre, o di quesia santa ontione, o ricrearale anime udis benedulo: mortando particolar- mente o uno a fare una burea Confessione dirutii lipeccati sues, e disporsi a comunicas dabis mani nosre,e riseuere tinfimabile resoragia disyra da not accennato. Et perche s come dice tof Bolo ae Romani j non cst Regnum Dei esca & potus, sed iustitia,et pax,& gaudium in Spiritu Sancto, crinendo asii Corinthyrecce tertio hoc paratus sum venire ad vos, & non ero grauis vobis , ci ha insignato che colire tessere lamorima, o parsimonia, Ofrugalita desii cibis virtu molto odeuote in Ogni Chrisiano, ct necessaria particola mente , Religiose deuono anco liVest vivisitando te Chisedella Disces essem manco graui,chesia possibile a quelli da ch, deum no riseueregii si si corporali necessarij, dando est a lorosi spirituali: Pero non volendo nia in

compagnia no a condurrest non quel manco numero di persone Mesa apossibile, o questi senochi non potremo fare di manco: Ordiniamo conquese no e spres amente a tuiti gli Ecclesias, chi che visiteremo , suo pena di ficuri viniicin- P a que

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