La Napoleonide

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o DE XXIII.

AN conclo voci bellicho Sombra ad'Eroe d 'udi de suo guerrieri, Chola' Austoriit a l'orrida Battagii andaro coraggiosi e fieri. Diceam: et nostro Principe oggi che ted ii di cherat solio asces 294),Noi tesseremo u lucido Bel serto ad onta de te ostili os se. Τra 'l foco o I serro impavidi Noi sca ieremci. . . limio su sacro ii vanio. Ah millo allor pertrono, E furiagione dei paterno pianto.

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Talitans uti di si ii Lagio Iliietos campione, it teucro Enea 295 ,

Quando a te spoglie mutoleCol rogo e cori lamenti onor rendea. Sclamate or paghe, tenere Vedove SpΟSe e Pargoletia prole Costra Padre magnanimo Placrimosi ra terge ne uole.

Spentici consorti, valido Gi rim irate inqui dolo soStegnos Cho vi proscrive ei stabile Pel crudo salo it uiderdonlisi degno. Morto vi tolsori provvidi Dadri sui campo de la bella gloria La sorte La voi propietia Chesin lor vece egli avr di voi memoria.

Potrete intant quel medesmo Nomes 296), Di Francia onor, d 'Italia, Chesl'arduo sergo deci nemici ha dome. Saggerapose, o docili

D'amore innici piti fervidi, Inni cheruscollida sutura etate l

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LXXIV.

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o DE XXIV.

diet campo d'AustertiZge, ove de Sarmati Moco P ardiriaecaste. L'aquilo Franche d'un eterna gloria Superbe an per VotaVi segner la Fama, oggi Veridica, Τra pili famosi eroi. Ed armi e regie insegnem immenso numero D'incatenate genti D'un si hel di per sempre memorabile Furori felici eventi. 44

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Iliens stuot de Prussi sani Porribili

Verace ero tu Sei.

Eroi mutique mertate ii iusto premio Io vi largisco intanto uel che a foretici dati de l'Austria i popoli α98)Che stan lor colpa in Planto.

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LXXV.

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ODE LXXV.

L PACE DI PRES BURGO.

La memoranda di Presburgo Pace 290 . O si dei ciet te regioni hiare Batto lascia la Diva est, traitiensi Odo gli amici sensi, Edi securam maiAmbo gli Augusti ornar de suo be rai.

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Α voi dest 'Austria o duci, inde preelare Τue doti intesse illustre Serto, o grande

Ι 'amica Diva, Chemel regio Petto Oggi con saldo asset to Accoglici lisse Britanno Frema, marit turbida vergogna erit anno. Oh quai presso regat schierari' apparet Ve' 'immortalaeresa, invitta adre; odi Giosesso o 'liadre Splenderit fausta luce

Or che Paceri' uniscerat Franco Duce. Lamea sorride e det Danubio pare Sorridan l'onde, che a reca tributo Vati col triplice ajuto Per oppio amplo Cam mino Al fero uti gloria in ospitale Eussino Jo I .