La Napoleonide

발행: 1813년

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분류: 미분류

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ODE LXXXI.

LA forta in grembo est 'adriaca Dori Vinegia illustre e bella, Che rein det mar, di terra appella 313)

Verace istoria, O Cede

Ιl prisco onor decla ducat sua sede. Rammenta. vero, i bellicos allori Che per secoli Col Se, E che si alteramente a crin si avvolses Μ sa ch h instabit sempreTutio quaggiu, heluo cangiarii tempre.

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Donida sorte oriolgari suo tesori, Eroico spirio si pago Cadde Sparta Micene Ilio e Cartago, Edili memoria acerba Copre lor fasti e pompe arena ed erba 3 14). Mesta percio non trae dat labbro suori Gl inutili singulti, Nevit in tertii dei cor seri tumulti Docil inegia e lieta Di Cesare at oleris' umilia e accheta. Non cade no no i barbari rigori Sossis o di reo destin os Ch atigi spiunt porcle mi glior attino,

Forior dei di pili degno

Clio at novo la conglugne italo Regno. Gi, ornato di chiarissimi splendori Ι 'eccelso Eugenio accoglie Tra Plausti vulva entro l' equore soglieni regale Amalia, Splendor novello de la bella Italia.

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Ah mille innalga trioniali onori Dei Padre a Nome invitio, Ove a fulgide noterat sommo h sortito

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LXXXII.

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o D LXXXII.

Vanne, cli 'l talamo sparso di tori, Volge a te Venere sue liete iglia Scherganali Amori. Fausti gli augurii sciolgotio ii volo Presso, eri' additano quel ch o si scorge Soave e sertileiadenio suolo,

Ch altero Sorge. Lli, in suono unanime Sclamari, godrai

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Regale SCanno.

Ut trad' inclite d'Europa spoSeΤerrai tu nobile loco e sublime, Doli qua mirabili diranno Cose Ι 'itale rime lDiram Peri meriti deliretice altero Crobberii dominio di tanta Corte; Mai seido stabile sonte prim iero Tu di sua sorte. Forsed' altissimo Genio d'Augusto Penso di tessere sin da vel torno I 16

Che spiri facile giri simile

D'aure gradite.

Alior per gloria de preti tuoi Ρisi folio ii numero, pisi assat secondo De gli adorabili veraci eroi Vedrassi at mondo.

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Diran Sian gragio sempro ad' invitio, Sommo benefico NAPOLEONECh ha 'l sero esercito domo e sconsitio Ded' aquilone: Cheia stretto ii fausto nodo felice, Dd'ogni fregio Volle adornario, I al che suo glubilo clascia 11 or dice Stesania e Cario.

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