Storica origine del giubileo e dell'anno santo con una cronologica descrizione di tutti i giubilei dall'origine dell'istituzione sino al presente / emanato da s. s. Papa Gregorio XVI

발행: 1833년

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PER DIVINA MISERICORDIA DEL TITOLO DI S. MARCO

Al suo Teneribile Clero e Dilatio Popolo. Il Sommo Ponte fice, it nostro Padre, o carissimi, ardendo nella sua tenera solle citudine verso tui te te Chie se di ve de re abbreviatoil tempo delia tribolagione, e ridotiati allacitiis eis at monito pili lieti gloriat e pili santi; cogit accenti d'un cuore essus o noli amareZZaci invita a levare tuiti in sieme coti tui leniani at Clelo, ad invocare con ura' unanimeo calda preghiera i 'Autor della pace e delle consola Zioni. Perli sapendo che at divino co- spetio gradite ascendo no conre l' incenso quelle supplicite sole, te quali mu ovo no da un'anima penitente ; per viva mente allet tarci arender tale la nostra, sult'egem pio de suo iPre decessori ci vien o Mendo di Duo vo lapiἡ solenne , la pili privilegiata , la pili enficace delle indulgenge , ii Giubi leo.

Biceve tela, o dite itissimi, con un ris Petto filiale , con una riconoscenZR Vera , Cora untimor santo rice vetet a con queli' amore colquale vi vi en Prosserta, con quella gioia ius ne che Not sentiam o neli'annungiar vela. Tanta

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tiranga dei belli e sempi di cristiana pieta ,

cori che ait re volt e voi ris pondes te at donodi Dio: perchh non avrem O a Sperare, Cheli dono ora rin novellato novello ardore in vo i susciti, e vi innova a rico glier ne un frutio an cor pili conforme at vostri bis ogni3 Per verita , quando Pure potest e confidare Dei Signore di esserui te niti e volte conde gna- mente accostati ai trono Glla gratia e di auerner Ortata la misericordia che ui attendeoate ; discendete net vostro euore , Nol Ve ne pre-ghiamo , e domandate a voi stes si , se non

avete di pol contraiti degli altri debiti colla divina Giustigia , se non sentite tu ita via ilbisogno di indulgeneta e di una grande indulgenZa. Che buona ventura non δ dunque per nolcosi poco robusti nella fecit , che la Chi es a rendendo si de bole coi de boli Per salvar tuiti , vo glia a tuiti or dis chiudere te materiae sueviscere, e gli ines austi tes ori di quoir immenSa redenetione che d net Signores Non hegii vero che Dot po tremo in qHesti trovareun soce Orgo alia nostra peniten Za , VH SVP

plemento alia poche ZZa delle nostre solidis fa-gioni , una dolce ricompensa dei nostro fervore , I' ammenda dei Passato , uri' arra del-l' avvenire Θ . Vorremmo solo non vi dimenti caste chese questi doni sono grandi , te dispostrioni ad approfit tarne deggiono esser sante ς se

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a rice verti.

Ah l se non sos te determinati da vvero divendi ea re dat canto vostro con Ogni flargo possibile la pur troppo osses a Giustigia dei Signore , se l' intensita dei desiderio non prestasse alle vostre opere di es piatione quelche lascia loro mancare la Vostra frateZZa ,so alle graetie della Madre dei Santi non pre

uno spirito nuονο: α che sate volὸ vi direm mocon Agostino. Crede telo, Vol non late nulla. Che giova una divo Zione aPParente , senZaun reale cambia mento di vita Τ Μ Ιl Sanguedi Gessi Cristo donde derivano te indulgenZe,h εὶ d' un merito fovrabbon dante ; ma quel Sangue, essendo stato Versato in sulla Croce, piab esser balsamo di salute a quei soli cheli anno it c uor croci fisso. La Chiesa, h vero, ci vuoi tender la mano , renderct soavst ilgiogo, age volarci la via; ma di sue gragieella mai non su larga , so non ai degni di

quelle di Dio , e ii di let Spirito , lo sapete,

h immutabile. Per Νoi, sa it Cisio se nonvorremmo come ii Pastore deli' Evangelo re- carvi in sulle spalle not stessi per ris parmi arvigii stenti dei caminino ; ma che altro, suorsolamento una comune ed inde settibile peniten Za, Potra a Not procurare la gioia didi rgii pol alta sine : Eccoci con tuiti quelli cheel aoete assidati 'Τornate, figlivoli, ve ne supplichiamo contuito I' assetio di che si amo capaci, tornate

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tmelle voi alia casa dei vostro huon Padre . O sare te anche voi ri vestiti della stola prim iera,ristabiliti negli antichi diritti r amate moliovo i pure, ed a voi Pure sara molio rimes O r

colini ri' ogni dono Piu elatio. Ohi se at ri correre di quei gloriai di visita e di perdono, che scin pre furono P ei Pastori delle anime cosi bene detii ; di quei gloriat in cui tuiti i fedeli, ianiti col loro

s oce palida, qual su la voce dei sangue innocente ; di quel gior ni in cui l e sempio comune , e ii sentimento d' una presente inestimabile misericordia , tutio in fine eos pira aride stare negli animi la compungione, la fiducia e l'amore; se venisse a Not dato in questigiorni accet te voti di tuiti acco gli ervi ed ab-hraeci arvi nel Signore Gesh Cristo rinservo rati, rigenerati , tuiti suo i l Carissimi, che noi ροrtiamo nel citore, Egli Ud testimonio I potrebbeessere age uot mente che di questa bella opportunita di remissione e salute uia qualche di vi

Tigo uvenis te : non la lascere te voi scorrere inutilinente, ce tu dare te questa consolagione Θ Carissimi, voi tuiti che sospirate di i porre ogni eso, e di trovat requie alle anime Vostre,oenite con gaudio alle sorgenti uel Saluatores gogia te e ve de te come e uolce ii Signore, venite e ben tosto pol rete dirgii come ii Pr seta : α Io ho corso te vie dei vo tri comandamenti , pol che l'amore Iia allargato it mi o

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- 63 Non ci rimane che ili indicarvi l 'epoca cladio i assegnata ali' acquis to dei presente i iubileo , e te opere a quest' uopo Prescrit ted alia Santita Sua. Il presente Giubi leo, che doura dat Parrochi pubblicarsi la Domenica in Albis, aura Principio colla quinta Domenica dopo Pas lua, e termine colla festa dolia SS. Trinita; tem- po alla Chiesa gia per sd stes so Pregios O , Perclih consecrato ad onorare l'Asconsione di Nostro Signore, a placario colle triduane Litante, a far discendere sui se deli i Doni dello Spirito Santo. Nol ne Aremo solenne apri in ento it Lune illsus segnente ali' angi de ita quinta Domenica con divota processione di tutio it Clero So- colare e Bego lare , ii quale si ad unera Delia Nostra Metropolitana alle ore dieci delia mat-tina , per indi avviarsi alia Basilica Ambrosiana cantando e recitando tra via te preci consuete. Tale Processione si sara egi audio Delle Parrocchi e Foregi, se condo it divisamento

dei ris petii vi Pastori. Queste pol sono te opere da prati carsi a norma delia Bolla Pontificia Dei docorso delle

coledi, Veneriti e Sabbato di una di esse, ac- costarsi ai SS. Sacramenti delia Penitenga eclEucaristia , fovvenire ai Poveri di qualesie limosina conforme a che verra suggerito a Cia-scuno dalia propria pieta , sinat mente visitare due volte , pregando vi di vota mente alcun tem Po, te chiese o una delio chie se qui designate : Per la citia la nostra Metro Politana,

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ris pello agit uomini, e ris Petto alle donne las tessa Metropolitaua colle Basiliche cli S. Lo-rengo o di Santo Stesano ; per la campagna quelle che verranno destinate dat Parrochiris peltivi. Le Monache o te doniae viventi in comunita , e in perpetua clausura, acquisieran noli Giubi leo visitando itu e volte te ris petii vechie se, ed es eguendo it restante delle opere inglunte secondo te proprie sue se rete. Di questo beneficio saranno pure Partecipi coloroi quali per de tengione in carcere, O Per iu- ferinita, o per altra legit tima causa non potessero adem Pire tui te te opere sun nominate,

laseiandosi at prudente arbitrio dei loro Coti sessori it commutarie in ali re opere Pie. Avulsi amo in sine tuiti i se deli, che per questa Volta, e ali' Oggetto che essi guada -gnino ii Giubi leo , ii Santo Padre ha conserito a qualsia si de' Sacerdoti da Not appro vati a Confessore la sis colla di assolvere i vera menti pentiti, ne i foro della cose tenga, da tui te te Pene e Censure incorse, e pari menti da tuitii Peccati , comunque gravi e riservati alia Sede Apostolica , o a Noi, e di commutare ben' anche in ali re opere Pie qua lunque V Oto. salve perb sem pro in tutio questo te limita-Σioni e clausole es presse Delia Bolla , che deb- bono essere soli'occhio dei medes imi Coti

La gratia, o carissimi, di Gesd Crocissso , di cui si celebrano in questi giorni i com

moventi misterj , o at pie di dei quale Not vi

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