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re missione e ii condono cle' debiti Ioro, et ri cupera de' beni a coloro i cluali gli ave vanoi pote cati a' creditori ; le terre si esse riPΟ- i) Giubiles o Giubbaeo : questa parola. , Secondis
at cuni autori , vidiae dati' ebraica Iobel , che a senso loro Significa cin quanta; ina vanno essi errali, essendo clic Iobel in chraico non significa cin quanta, nd te suo lettere preSccome numeri sanno tam poco cin quanta , cSSendo PSSC IU, 6, 2 e 3o , clod 48. Altri dico no clae Iobet significamon tunc , c chc it Ciubi leo era cosὶ chlamato , perche proclama vasi con uia corno di montone, in memoria delmontone che apparve ad Abramo nel noveto. Masio ama di derivare questa voce da Jubal, ii quale sit it primo inventore degli strumenti musicali, che per questa rR-gione erano chlamali col suo nomo , dondo te parot c bel e Giubiles sono ventito a significare lyanno della liberagione e rime sione , pcrchsi ora proclamato colsuo no d4 qucsti strumenti , suo no chc siille primo allio non era chc il lial O mandato da uia corno di montono.
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sa vano durante i anno dei Giubi leo obraico. Il Papa accorda col Giubi leo cristiano, iliche it primo altro non era che la sola iiD-
magine, di simili privilegi alle anime cristiane egli h per esse uia anno di riposo. Sua Santita solleva la Po verta spirituale dei penitente coli' aprii gli i) i tegori delia Divina Mi se cordia, Sembra δ' altro lato it Uiubile o
chi se colari de ' Romani ; e nil' oggetto clis viare ii popolo cristiano da questa Pagana Ceremonia aver voluto Bonifario VIll attrami gliore so stitia irrae , t a V Uale ac comi agnatas osse da parocchi atti luminosi di pieth; sue gli che fece pol primo celebrare it gran
Il Papa Bonifagio VIII a) collo isti tu ire
h) li carat tere che da la storia a quesio Papa , sa a Pgione presumere avere egit istituito ii Giubi leo ondechia mare in Roma grandioso concurso, e onde dare lustro maggiore alia dignita pontificia. Rivestito de pontificali suoi paramenti, ii primo gi 0rno dei suo G iubilcoc gli imparti, qual padre comunc de' Cristiani, at p0 polola sua bene ligione ; ma ii di Susse guento ei si presen loquat imperatore si egiato dei diadema, e rivoslito degliornamenti deli' impcro. S S. Si sece recare din angi una spada nuda; e ad 0ggetto di dimostrare la d Oppia sua possan χa, gii clava egii dati alto det trono: Eceo due made. Alberto fianta citato cla I tirlitι nella sua Dis Scyta his ue de'giuschi sccolari.)
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do Ο esset si confessati e sincera mente pentitide' loro peccati , Ne ot terrebbero una inti erare missione ed indulgenga nitret lanto e Ste Sa , quanto ac cordarne si fosse possibile a' peccatori pentiti. Non sembra, dice Turi in si) ,
a Vere questo Papa prestata la benchh minima attengione at Giubi leo ebraico, dachb non solo ei non die de ii nome di Giubi leo alia Sua isti turione , ma ne raddoppib angi it termine pegli Ebrei preseritio. Clemente VI in vece nominb l' isti turion o Giubilco ed ordio bdi celebraria tuiti l cinquunt' anni. Pare cchi autori cattolici tro varono di molia
conformita fra it Giubi leo de' Cri Atiani, ed igi uochi se colati de gli antichi Romani. Citerem a) due passi su di tale sub biotio sen Zanon per tanto Protendere di nulla asseri r 'Contrario alla ceremonia dei Giubi leo. Ilmale non rigie de nol rapporto che si tro Vana una pratica stabilita da una salsa religione e quelle ad otia te dati a vera , ma noli abuso e nella supersti Zione , in cui tra-
scin ano in sal libit metite te mire doli' interessee quelle deli' ambigione. i) Dise. de ludis secularibus. 23 Polyd. Virgilio dice, net suo libro De Inoenior.
Rerum, avere questo Papa istituito ii Giubi leo , ondes tornare i cristiani dati a superstigione de' giti ochi secο-lari. Ιl card . de Pavia sacendo parota det Giubi leo in una lettera che scrive al Papa Paulo ΙΙ , la chiam a
una imita ione deli'antica superstiatone antiquae μα- nitatis
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ontifro se una formale comparagione delGiubi leo ebi gi uochi secolari. α Vi si iace va,
die'egli , l' es plagione de' peccati di Roma ;l' uomo , Per cosi dire , si rigenerava e siri pro melleua di vivere meglio. Ιl nostro Giubi leo ci aecorda it perdono generale de' nostri peccati v. Turi in uella di tui dissertagione cifornisce di che sare via' egati a comparagione di queste due cere monte. Ecco cib oli' citae dice t α Ε d' uopo cercare e l' una. t 'altra in Roma; si pubblica vano 8olenne-
mente i gi uochi secolari nella taggia mede Sima, coci cui oggidὶ si pubbliea it Giubi leo cori Bolle invia te a tuiti i Principi Cristiani. Ne' gi uochi secolari si visita vano i templi delle duo grandi divinita dei Paganesimo ,
uel modo me desimo clie si visitano oggidi,
durante ii Giubi leo , te basilicho di S. Pietro o di S. Paolo , di S. Gio vanui Laterano odi S. Maria Maggiore. Le es plagioni e lelus tragioni de'gi uochi se colari veni vano Cou-
siderate quali altissimi me Egi a procurare lare missione cle' peccati , a sod distare agit Deie ad allo rata narne i loro castighi; l' oggettodel Giubi leo si h d'espiare i peccati eC. e C. Le ostrande che it Popolo face va durante laceremonia de 'gi uochi secolari, pos sono inquat che mani era venire riaguardate comel' equivalente dei denaro che viene offerto per te indulgenZe. Alire volte I' Imperatore
quat Sovrano Ponte sice ) era it primo mobile ed ii capo delia ceremonia, ne ita mani era medes ima che it Papa lo h oggigi orno dei Giubi leo. Varie me da glie ci raΡ-
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pr entano l' Imperatore romano bus sando alla porta d' uri templo con una verga , ne ita
qualita di diret tore do 'gitiochi se colari; il
lo h oggi gloria o quella uel Giubile o. Final
mente gli imperatori hanno di fovente can-giato it termine stabilito per solenni ZZare igi uochi se colari si) n. Augusto non attege gili
I Sicco me ogia uno non conosce cosa fiano i gi uochi secolari deli' antica Roma , ne daremo qui una succinia descrigione. Varrone e Valerio Massimo attribuis Ono eguai mente ly origine di questi gi uochi a pubbliche ca- Θmita, quanturique per altro it sacciano in modo di moliol' uno dati altro diverso. Furono essi isti tuiti da Valerio Pubblicola uel primi tempi della repubblica , ma ven-ncro di fovente ne i s guito negletii. Allorchi Augustoli ristabili, ii sece sorse per uri principio di politica, e in pari lem po di religione. Aliora luando s' avvicina va ii tempo di celebrare igiu Ochi secolari , se ii pubblica va solenne mente in Boma ed in tu ita Italia. Coloro i quali si chiam a vano Quindecimuiri , distribui vano at popolo Zolla, bitumee torcie , on de sare con ciis una esatta lustragione , laquale serviva ad es piare i loro peccati. Si face vano sacrifici per tre giurui e tre notii a Giove, a Giunone, a Latona , a Cerere , ad Apollo, a Diana , a Plutone, a Proserpina ed alle Parche ; s' ossi vano blanche vit- time agit Dei abitatori dei cieto , e nere a Dei degliinferni. La prima nolle di questa religiosa ceremonia ilprincipe, o se si voglia it primo personaggio della repub-hlica, face va l 'apertura della religiosa ceremonia col sacri-sgio di ire agnelle su di tre altari e retti stilla sponda delΤebro. Dopo cid si canta vano inni, e veni vano offerte te primi χie in riscatio de peccati. Τutti si recavano al
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I de ereti di Paolo II e di Sigio IV non impedis cono at Popi di pubblicare uti Giu
hi leo universale l ' anno delia loro es altagione at pontificato, e pili ancora in altra
qua lunque est raordinaria occasione. Nulla Ostante non μ' a prono mai te sante porte che
pel Giubi leo di venticinque anni , ii quale
Campi log lio a sar vi te religiose ceremonte, e vi si sace vano sacrifiχj; di quivi si passa va at leatro on de assistere allacelebragione de' gi uochi in onore di Dianae d Apollo. Ildi Susseguente te da me si recavario anch esse a fare at Campi log lio te loro religiose ceremonte. Alia persine ii tergogior no , venti set te gio vani maschi e ventiscite lammine , tuiti di distin te famiglie , ed aventi ancora padri c madrivi venti, si recatano at templo d'Apollo soprannominato Palatino , assine di cantarvi l 'Ιnno se colare in onore di Diaua e d Apollo. La ceremonia religiosa non impediva che la gio ja avesse uti libero corsu; i pagani sape vano uti ire pacifica mente ly una ally altra.